garda che ho quotato quello che hai scritto in 8 pagine di dicussione, vai a rileggerti tutto quello che hai scritto e poi fatti uan domanda: cosa centra col mercato ?
di tutto quello che hai scritto hai dimenticato una cosa fondamentale : che il prezzo che si forma della carne e' l'equilibrio dalle domanda e della offerta.
se non riesci a capire questo fondamento dell'economia e' come parlare al vento .
sembra quasi che tu voglia obbligare al gente a comprare al carne bovina , mentre fortuna vuola il tmepo in cui tutto era contingentato e' passato da almeno 50anni..
se vogliamo piazzare meglio la carne ,come ha fatto fatto dondavi passando da essere un ingrassatore di francesi a un allevatore di piemontese a ciclo chiuso , investendo ma sopratutto capitali ,secondo me ,scusa se ho la presunzione nel dire che , ha un grosso limite ,
secondo me la scelta di offrire un prodotto che ha una conservabilita' maggiore della carne fresca al banco , e' realtà in molti allevamenti a vendita diretta ,ma anche in alcuni macellatori.
puo piacere o non piacere al consumatore finale , dopo tutto il mercato e' un diritto non un dovere del cittadino , pero' se la tendenza e' quella perche non seguirla?
dove macello x ilmio uso personale e' un allevatore (120/150capi all'anno)macellatore all'ingrosso ,puo' essere la persona piu antipatica di sto mondo averci a che fare per chi lo conosce , ma nulla toglie che per meno d1euro alkg sulla carcassa te al dasezionata e se vuole sottovuoto
attualmente lavora circa uan decina di animali al settmana tra quelli che vende a mezzene , e lavorate tra i suoi e quelle contoterzi..
nonmi pare che se la passi cosi' male come sembra anche se a volte va avanti 48ore senza dormire , quando fa le consegne nel ponente ligure , e torna a casa x prendere il camion per andare nel biellese a caricare i capi da svezzare..
a 1 euro la kg , a fine mese quanto e' il suo ricarico su 40capi macellati?
se non ha aperto una vendita diretta , ma preferisce lavorare a in blocco gli animali x non perdere tempo , ci sarà un motivo?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
oggi in Italia non girano soldi, non gira l'economia, il problema del prezzo rspetto al problema di incasare i soldi è niente.
Io conosco un paio di napoletani forti, forti vuol dire onesti e pieni di soldi, che quando vengono nel nord Italia a comperare 300 vitelloni a settimana pagamento subito, caricano la mattina e pagano a mezzogiorno, questi i prezzi nelle stale li fanno loro!!
E vorrei ben vedere il contrario, se permetti.
Bisogna trovare prima di tutto chi ha la forza di pagare aigg nostri. Secondo me
marco bruzzone, il vitello a carne bianca alimentato solo con latte fino alla macellazione non si può più fare, la normativa europea per il benessere degli animali impone che venga loro somministrata anche della fibra, di solito paglia o silomais. anch'io non preferisco la carne di questo tipo, ma non si possono fare affermazioni sul fatto che sia o meno di qualità, se l'animale è sano e l'allevatore è onesto perchè non dovrebbe esserlo!? in francia è in forte espansione il "veau sous la mere" (vitello sotto la madre) un vitello macellato lattante, a carne bianca, totalmente naturale con le vacche che stanno esclusivamente al pascolo, questo non è di qualità? puoi dire che non rispecchia i tuoi gusti, non è di tuo gradimento ma la "qualità" si misura con altri parametri.
p.s. marco cmq dal latte non si può estrarre il ferro .....perchè non ce ne
Aldo, riguardo al vitello sotto la madre a che eta o peso si macella il vitello? grazie, ciao
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
posto un video che illustra un po questo prodotto.. il peso carcassa alla macellazione dovrebbe essere compreso tra 140 e 180 kg in francia c'è un consorzio di qualità che si chiama "Label Rouge" che, per quanto riguarda il veau sous la mere, ha imposto un peso massimo di 170 kg la carcassa
6000 allevatori producono 90000 vitelli “sous la mere” per anno
Il “veau sous la mere” è una produzione tradizionale e artigianale che risale al 16° secolo L’obbiettivo è di produrre una carne di alta gamma e contemporaneamente un reddito elevato per l’allevatore
La razza Blonde d’Aquitaine rappresenta circa il 30% dell’effettiva produzione di veau sous la mere Essa è anche utilizzata nell’incrocio con vacche limousine, con lo scopo di aumentare la velocità di accrescimento dei prodotti
Azienda dei signori Raust
46 Blonde d’Aquitaine e 8 zie (nutrici) Montbeliarde assicurano 2 volte al giorno l’allattamento dei vitelli
Riproduzione in monta naturale (toro iscritto) Fecondazione artificiale sulle primipare
Età media di macellazione: 132 giorni
Peso medio carcassa: 161,3 kg
Performance tecniche anno 2010: conformazione: 90% classe E colore: 90% classe 1 grasso: 90% classe 3
Alimentazione:
Alimentazione vacche: fieno e fasciato ( loietto e trifoglio) Complemento: farina di cereali (mais, orzo) e soia
Il vitello consuma, secondo l’età, 5-15 litri di latte al giorno. Essi sono nutriti esclusivamente con del latte e ne consumano 1500 litri durante il periodo d’ingrasso. Una Blonde d’Aquitaine gli da 1000-1200 litri di latte durante tale periodo, le “zie” Montbeliarde forniscono il resto.
Nell’obbiettivo di aumentare le qualità gustative della carne, la tradizione vuole che i vitelli siano complementati, a fine ingrasso, con delle uova.
“Per lavorare qui non è richiesto di essere intelligenti… ma questo facilita enormemente le cose”
_________________ L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
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