Puoi irrigare il terreno? In terreni compatti sicuramente il 1103 è il migliore e sopporta bene anche la siccità. Evitare portainnesti poco vigorosi.
. . .l'unico consiglio che posso darti è di lasciare più gemme. Che sesto di impianto e forma di allevamento hai? Sei in collina o pianura?
Irrigare si; sesto da 1m a 1,5 sulla fila e da 1,5 a 2 tra i filari, ma con i nuovi inserimenti in alcuni tratti dovrò infittire. Poto a guyot; fertilizzo con letame di cavallo ogni due tre anni.
Il Montepulciano era l'unica vite che produce dal primo anno in modo crescente, nonostante la non vigoria dei tralci; quest'anno una brusca caduta. Bene il trebbiano e la falanghina; sono in una piccola valle a 1 km dal mare, sul piano più basso, nei poderi circostanti però l'uva cresce abbondante, però è diffusa una selvatica "francese", moscato locale oppure uve rosse locale tipo san giuseppe Nero o Serpe o Bellone; sul fondo nostro la ventilazione è minima ma c'è, se si sale di un paio di terrazzi si vedono viti più asciutte e prolifiche, meno aggredite da malattie, comunque difficilmente vedo cloni VCR; il discorso dei cloni e del loro adattamento, già affrontato tempo addietro può portare a risultati esaltanti o deludenti. Bisogna ponderare bene la scelta del portinnesto e del biotipo all'interno di una varietà. Comunque ripeto lo porto avanti per hobby, ma a forza di aggiungere 25 o 50 alla volta chissà dove arriverò; il terreno, anche se pieno di spine e arbusti non manca, a parte le questioni ereditarie. Spero che il Sangiovese e la Vernaccia, se abbondanti, non siano troppo leggeri come gusto, aroma, anche se comunque saranno mischiati con gli altri.