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Riconoscimento specie, tartuficoltura e confronto con tartufai
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Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

24/04/2017, 23:52

STERILIZZARE terreno: mi viene in mente una cosa che troverete immagino buffa e per la quale mi prenderò qualche emoticon di scherno....

Prima di mettere a dimora le piantine micorizzate, una volta preparato il terreno si intende e fatte fisicamente le buchette (cioè pochi minuti prima di mettere la pianta a dimora) passassi sulle buche e terriccio circostante col cannello a gas a fiamma viva? Non potrei ottenere di uccidere funghi e batteri competitori delle "mie" micorrize? Trattamento si intende da fare una sola volta allo scopo (supposto) di avvantaggiare la pianta che deve insediarsi e che potrebbe trovare situazione di funghi competitori....

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

25/04/2017, 14:02

No,perche andresti a eliminare tutto rendendo la terra cotta...rendendola sterile in tutti i sensi. Saluti

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

25/04/2017, 17:55

Ottimo grazie. Mi asterró da questa pratica allora....

Che voi sappiate: ho dei salici subito al di fuori del mio terreno,confinanti con la recinzione. Nel tempo potrebbero andare incontro a micorizzazione spontanea per approssimazione radicale con uncinatum? Questo tartufo in natura si trova sul salice come il bianco o no?

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

25/04/2017, 18:37

No ale il salice è produttore solo di magnatum pico..

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

26/04/2017, 20:42

Buonasera a tutti , so che rispetto a voi sono un novellino ma la passione per il tartufo ormai mi ha contagiato! :)
Dopo un paio di anni di gavetta con il mio fidato cagnolino a perlustrare un po di boschi , vorrei cercare di creare una tartufaia su qualche terreno idoneo ma presto scriverò nella sezione più consona.
Per quanto riguarda gli accessori per tartufaia mi sono documentato un bel po' e giunto alle seguenti conclusioni per le quali vorrei un parere:
Utilizzo della pacciamatura ( sono orientato su fibra di juta intrecciata con grammatura 800-1000 gr. mq) per le giovani piante per contenere la crescita delle infestanti attorno alla pianta e darle un po di protezione dalle temperature in tutte le stagioni oltre che a mantenere meglio un po più umidità attorno alla pianta durante la stagione estiva.
Utilizzo degli shelter a protezione delle piante dagli animali selvatici che in teoria dovrebbero anche creare un piccolo microclima protetto che dovrebbe giovare alla pianta (per gioco l'anno passato ho piantato in giro qualche carpino e roverella micorrizate con scorzone e durante l'autunno-inverno sono state letteralmente "trebbiate" dalle lepri :shock: ).
Cosa ne pensate?

Grazie!

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

04/09/2017, 10:54

Tornando sull'argomento shelter mi sono capitati un paio di testi con una prova fatta su quelli completamente chiusi classici con polipropilene doppio strato e lo stesso modello in versione areata.....risultato bocciati entrambi!
Parliamo di ricerche fatte da enti universitari e scientifici quindi con tanto di sensori che misuravano temperatura interna ed esterna , umidità , CO2 e quant'altro.
Rapportando i risultati di sviluppo della pianta in condizioni normali , con shelter chiuso e quello forato con effetto camino , si è notato un aumento della biomassa dopo due anni solo in quello forato con effetto camino , ma in tutti i casi l'apparato radicale , utilizzando gli shelter , mostrava uno sviluppo decisamente minore rispetto alla versione al naturale.
Sembra che l'effetto del vento , muovendo la pianta , stimoli la produzione e lo sviluppo delle radici per fare in modo che la pianta si ancori meglio , cosa che non avviene se resta protetta all'interno degli schelter.
Nel caso di una tartufaia forse risulta più utile l'utilizzo delle protezioni fatte a rete piuttosto di quelle più economiche in polipropilene.
Esperienze e opinioni in merito?

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

04/09/2017, 13:02

Sono d accordo...con quello che hai letto....non servono a nulla creano umidità da mini serra non facendo legnificare i rami giovani...creando marciume....non sapevo del apparato radicale....ben venga,avevo solo notato che alcuni che li hanno usati, le piante si presentavano tutte rovinate in special modo carpini e noccioli, se proprio li vuoi proteggere fai la recinzione. Io ho tartufaie dove sono lepri e cinghiali è non ho avuto mai problemi....tranne una volta con dei caprioli in quel caso se da te ci sono fai prima la recinzione e poi procedi con la piantumazioni. Per me non vanno usati neanche i pacciamanti...teli in plastica ,sughero ,tessuto non tessuto....se proprio pacciamature naturali ma anch esso portano a dei problemi....quindi meglio evitare!
Saluti angelo

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

04/09/2017, 15:15

Da me le lepri sono un problema....ti mangiano tutte le punte e a volte tutta la pianta fino a 1 cm dal suolo....
Fare la recinzione al momento non rientra nelle priorità , troppi soldi , quando inizierà la produzione vedrò il da farsi.
Per limitare i danni pensavo di mettere le protezioni a rete , quelle con maglia non troppo fitta così non crea alcun problema di ventilazione o movimento alla pianta ma le protegge dalle fameliche lepri che sopratutto nella fase invernale ne vanno ghiotte.

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

04/09/2017, 15:20

Coliso io ho 4 lepri sulle tartufaie che sono state buttate dai cacciatori della mia zona...a me non hanno mai fatto danni....come ti dicevo prima al contrario il capriolo che va ghiotto di corteccia....e li scarifica il tronco e causa la morte! Tu che lepri hai??? Forse quelle selvatiche saranno diverse...buuuu. Comunque si la rete non porta nessun danno se ti può tranquillizzare ti compri una rete a maglie fine e li applichi.
Saluti

Re: Gestione minuzie su impianto tartufaia

04/09/2017, 15:30

Ti giuro alla fine della scorsa stagione invernale ho fatto un giro in un posto dove avevo messo 5 piantine di numero tra carpini e roverelle e non se ne è salvata nemmeno una!
Attorno a quello che rimaneva delle piante i segni inequivocabili delle lepri ovvero i loro escrementi.... :D
Con la primavera hanno tutte ricacciato ma in pratica sono partite da zero dopo un anno.
Visto che devo limitare i costi iniziali con un pezzo di rete attorno alla pianta me la cavo con circa 1 euro di costo per pianta e ho ottenuto la protezione che mi serviva.
Per caprioli e cinghiali la zona non dovrebbe aver problemi hanno altre rotte di passaggio.
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