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Consociazione a piante comari in tartufaie coltivate 
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Rieccomi :-) ...
Leggendo un po' dappertutto si trovano numerosi dettagli riguardo alle cosidette piante comari, soprattutto quali siano le specie che, pur non essendo simbionti, favoriscono le condizioni chimiche e fisiche del suolo, in modo che la pianta micorrizzata attecchisca meglio e con maggiore facilità. Guardando le foto de "le vostre tartufaie" però, le tartufaie sono bellissime, pulitissime e, mi sembra, non consociate a piante comari. Volevo chiedere se qualcuno di voi ha sperimentato di porre qua e là una qualche pianta comare e se effettivamente la tartufaia ne ha tratto vantaggi, o se, piuttosto a dispetto di quanto avviene nelle tartufaie naturali, avete preferito non consociare, ed eventualmente perchè. Grazie dell'attenzione.


05/08/2016, 14:47
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ciao..si le nostre tartufaie sono tutte pulite(a parte l'erba che cresce continuamente :lol: )per un fatto pratico,almeno all'inizio ci si passa con il trincia,con l'erpice e quant'altro per cercare di tenere il terreno pulito e far crescere bene la piantina ancora non in produzione e mettere nelle interfile piante comari quali ginestre,rovi,ornielli,ulivi, ecc ecc creerebbe solo non pochi problemi alla pulitura dell'impianto!
un consiglio a chi fa un impianto adesso di scorzone? mettere ad ogni pianta di roverella una pianta di ulivo ma insieme..questo perchè in natura negli uliveti abbandonati ci si trova quasi sempre scorzone :D lo so sarebbe una grande spesa ma secondo me darebbe grandi frutti!!!


06/08/2016, 9:11
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Ciao e grazie della risposta. Ho letto che anche la vitis vinifera è una pianta comare e devo dire che il bosco a me vicino dove si raccoglie il bianco e il nero liscio, è pieno di viti spontanee. Mi chiedevo se sfoltendo un po'una vigna con una normale densità d'impianto in un terreno già reputato idoneo al tartufo e piantando delle piante micorrizzate, si fa una cosa fatta bene... Ci pensavo anche perché mi risulta che una volta, quando per le viti si usavano dei tutori vivi (tipo pioppi), durante l'aratura del vigneto saltavano fuori molti tartufi (che non venivano troppo considerati). Vi risulta che qualcuno abbia mai sperimentato la consociazione con vite ma nell'ottica di una produzione tartuficola?


07/08/2016, 1:50
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A proposito del topic, se interessasse a qualcuno, ho trovato un articolo con un'intervista a un tartufaio di Norcia che spiegava: "il terreno ideale, qui a Norcia, sono quei vecchi vigneti di collina abbandonati, dove sono rimasti i tralci inselvatichiti e il terreno non è più lavorato". Terreni non lavorati dove quindi il melanosporum ha potuto prosperare senza asportazioni di ife, ma mi sembra interessante anche la segnalazione di quei "tralci inselvatichiti". La cosa che mi chiedo e se ciò si possa riprodurre in contesto agronomicamente controllato (e quindi facendo nel giusto periodo, stavolta sì, le lavorazioni a denti per arieggiare il suolo), e con un sistema di allevamento della vite che riduca l'ombreggiamento, visto che ho in mente il melanosporum (tipo cortina semplice ) instaurando in questo modo la consociazione che sembra così produttiva. Nessuno di voi ha sperimentato cose simili? Un saluto.


12/08/2016, 16:05
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Ciao, non credo ci siano impianti del genere in giro... come già ti dicevano non sarebbe molto facile gestirle.
Riguardo la vite, il dubbio principale che mi viene è quello relativo ai trattamenti necessari (soprattutto fungicidi). Non gioverebbe sicuramente ai Tuber.

Ad ogni modo, sicuramente, le piante comari aiutano. Al contempo non è molto facile ricreare le condizioni naturali in impianti artificiali...

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Saluti,
Flavio.


15/08/2016, 9:41
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A meno che non si impianti uno tra certi nuovi vitigni... :-) certo resterebbe il problema delle lavorazioni... Il moto coltivatore o la motozappa lavorano trppo in profondità per i gusti dei tuber?


16/08/2016, 9:24
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Dipende con quali attrezzi, su quali terreni e condizioni e dalla scelta di gestione del tartuficoltore; ci sono anche varie linee di pensiero.
Nel caso specifico della tua domanda, la motozappa la eviterei comunque; il motocoltivatore può essere usato ma comunque eviterei la fresa. Ad ogni modo, a parte i lavori pre-impianto, poi solitamente non vengono fatte lavorazioni troppo in profondità.

_________________
Saluti,
Flavio.


16/08/2016, 11:25
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Grazie delle risposte. La motozappa è da evitare perchè non regola la profondità di lavorazione o perchè non esistono frese dentate da sarchiatura per motozappe? Si deve usare per forza il motocoltivatore con un componente dentato? Grazie


16/08/2016, 14:33
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Chiedo scusa, dimenticavo che il terreno non va rovesciato (sono pur sempre un neofita!). Mi chiedo se c'è un qualche attrezzo tipo estirpatore ma per coltivatore - che io non ho - (oppure dovrei rielaborare la motozappa :-) ). Grazie comunque dell'attenzione.


17/08/2016, 11:58
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Ciao, non c e un attrezzo che si possa dire sia il migliore...dipende da tanti fattori....caratteristiche del terreno,pendenze, tipo di tartufo...io uso estirpatore,vibrocult, vangatrice ed erpice rotante...! Il motozappa c e chi lo usa con appositi denti chiamati zappette miracolo e se nin sbaglio lo produce la Honda ma per chi ha qualche ettaro sia impossibile! Saluti

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Azienda Agricola MicoVivai
Produzione piante da tartufo certificate.
www.micovivai.it
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17/08/2016, 20:02
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