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Allevamento, riproduzione, alimentazione, mungitura, ricoveri, razze e consigli sulle pecore
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Re: Che ne fate della lana?

09/08/2009, 9:58

Il professore Borgioli dell'università di Firenze, che fu mio professore, se posso dirlo anche un amico, sosteneva che il formaggio delle razze merinizzate era superiore alle altre, sinceramente non saprei perché, se non per l'elevatissimo contenuto in proteine e grassi, si riteneva un grande esperto di pecorini. Sosteneva inoltre che, in assoluto, la Sopravissana fosse la razza a triplice attitudine migliore, in perfetta armonia nelle tre attitudini, scriveva che la razza si era formata nell'alta Val Nerina tra Visso e Ussita, sulla merinizzazione non ci sono dubbi, ma l'ipotesi dell'importazione dal Regno delle due Sicilie di montoni qualificati è molto attendibile, direi certa, bisogna pensare che già Alfonso V d'Aragona aveva iniziato importanti importazioni di riproduttori e poi i Borboni, praticando un accurato e prolungato incrocio di sostituzione, raggiungendo risultati elevatissimi, tanto che gli allevamenti del Tavoliere iniziarono ad esportare soggetti destinati alla riproduzione un po' ovunque, figuriamoci se non nel confinante Stato Pontificio. Nel 1921 lo standard della razza era comparabile alle migliore linee di selezione argentine, australiane N. zelandesi ... saluti a presto Mario

Re: Che ne fate della lana?

09/08/2009, 10:59

ciao a tutti, ma sapete che i migliori materassi in assoluto sono quelli di lana :?: ;)

io circa sei mesi fa ho rifatto divano e poltrone, solo le imbottiture e le stoffe, li ho fatti con lana di recupero di vecchi materassi lavata,sterilizzata e garzata, il tapezziere non lo voleva fare,ma io avevo già avuto l' esperienza di mia sorella e ho voluto farlo a tutti i costi, ne ha già fatti altri 4, e vi garantisco che ci si stà da dio. :P :P ciao

Re: Che ne fate della lana?

09/08/2009, 11:12

CiaoManto,
li conosco bene anch'io. Gli hai chiesto che prodotti hanno usato per la sterilizzazione?
Ciao,
Marco

Re: Che ne fate della lana?

09/08/2009, 21:40

Sempre a proposito di lana, ci sapete dire quanto costa la cardatura? Qui in Umbria chiedono 1,50 euro al kg (ci sembra un po’ tanto). E sapete se c’è un sistema per liberarsi dai frammenti di paglia (oltre a toglierli uno per uno)?

PS Grazie a Mario per le interessanti informazioni sulle merinizzate italiane, che girerò agli allevatori che conosco.

Re: Che ne fate della lana?

09/08/2009, 23:27

ciao marco, uno dei lavori che ho svolto in passato riguardava la costruzione di lavatrici industriali e di essiccatoi rotativi mi ricordo che avevamo fornito ad un materassaio che avevea l'appalto per il rifacimento di tutti imaterassi di un ospedale una lavatrice ed un essiccatoio, lui metteva la lana in sacchi di meraklon a nido d'ape piccolo la lana la lavava a 60 gradi con l'agiunta di un prodottochimico particolare non ricordo quale poi passava la lana nell'essiccatoio e quando la lana usciva non potevi toccarla dal tanto era calda, poi la passava nella cardatrice elettrica e procedeva alla garzatura, in ospedale ogni tanto lo controllavano e hanno sempre trovato la lana igienicamente ok. oggi non sò se vi sono tecnologie diverse. ciao

Re: Che ne fate della lana?

09/08/2009, 23:59

Grazie per le informazioni.
Marco

Re: Che ne fate della lana?

04/09/2009, 10:09

Segnalo un interessante convegno sull'utilizzo della lana, organizzato da R.A.R.E.
mostre-fiere-e-convegni-f71/convegno-utilizzo-della-lana-26-09-guastalla-re-t4756.html
Marco

Re: Che ne fate della lana?

18/11/2010, 1:04

Riapro questa discussione segnalandovi questo interessante articolo; si fa riferimento alla possibilità per le aziende agricole di intraprendere la strada della filiera corta, "dalla terra alla confezione del tessile", e la successiva commercializzazione come prodotti agricoli di piccoli quantitativi di prodotti lavorati.

http://www.almanacco.rm.cnr.it/reader/ArchivioTematico_tema.html?MIval=cw_usr_view_articolo.html&id_articolo=1130&id_rub=32&giornale=1126

credo potrebbe essere un'ottima opportunità di rilancio per il settore.
Luke

Re: Che ne fate della lana?

12/03/2011, 0:35

PROGETTO PECUNIA: Il PARCO CHIAMA A RACCOLTA GLI ALLEVATORI PER RICOSTITUIRE LA FILIERA DELLA LANA


Assergi 11/03/2010 – Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dopo i lusinghieri risultati ottenuti nella passata campagna di tosa, anche nel 2011 prosegue il progetto “Pecunia”, con l’obiettivo di valorizzare, anche economicamente, le lane prodotte nell’area protetta. Per questo ha avviato un partenariato con l’Associazione Regionale Allevatori d’Abruzzo e l’Ufficio Tutela per la Biodiversità (UTB) dell’Aquila.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raccogliere almeno 80.000 Kg di lana sucida, proveniente dalla tosa di pecore di qualsiasi razza, da sottoporre alle operazioni di cernita ed imballaggio presso un centro nazionale specializzato, da immettere successivamente sul mercato anche internazionale. La novità di quest’anno, in ottica di miglioramento continuo, di snellimento delle procedure e di creazione di una vera e propria Filiera, è rappresentata dall’allestimento di un Centro Unico di Stoccaggio, previsto presso il Centro Pilota di S. Marco, del Corpo Forestale dello Stato, Ufficio Territoriale per la Biodiversità, sito a Castel del Monte – L’Aquila. Tale struttura sarà centro nevralgico di tutta la lana raccolta, che verrà stoccata e compressa prima dell’invio alle successive fasi di lavorazione.

Con tali motivazioni è stato pubblicato dall’Ente un Avviso Pubblico, scaricabile dal sito www.gransassolagapark.it, che mira a ricercare/selezionare un gruppo di allevatori ovini che si impegnino a fornire la propria lana secondo precise metodiche per la salvaguardia della qualità ma, soprattutto, che siano consapevoli del ruolo fondamentale che andranno a svolgere all’interno della futura filiera, nell’ottica di un incremento del valore commerciale della lana da essi prodotta.

L’iniziativa tende, non solo ad attribuire il giusto valore che questa fibra naturale ed ecologica merita, ma soprattutto mira a far sì che essa si riappropri del ruolo di materia prima nobile e non più materia di scarto, sottoprodotto o addirittura rifiuto speciale, cui attualmente viene assimilato.

Possono rispondere all’Avviso Pubblico gli allevatori ovini, le cui aziende zootecniche siano ubicate nel territorio di uno dei 44 Comuni del Parco. La loro manifestazione d’interesse, allegata allo stesso Avviso, dovrà pervenire all’Ente, anche mediante consegna a mano o tramite fax al numero 0862.606675, entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 12 aprile 2011.

Gli allevatori selezionati beneficeranno dei sacchi per il contenimento della lana, della raccolta presso i propri allevamenti e, soprattutto, degli utili derivanti dalla vendita della lana una volta cernita e selezionata, che si presumono superiori a quelli normalmente spuntati singolarmente dagli stessi.
Allegati
Pecore-gtegge.jpg

Re: Che ne fate della lana?

14/03/2011, 22:25

Ho letto con molto interesse questi post.... per tornare alla domanda iniziale, anche io come molti in questa discussione, possiedo pochi capi e proprio quest'anno con il mio compagno abbiamo deciso di rivisitare le vecchie tecniche di filatura della lana....aspetteremo la prossima tosatura per lavare e cardare la lana, filarla con l'arcolaio e magari fare caldi maglioni per l'inverno..certo, è difficile recuperare tecniche ormai superate, ma chissà che non ne valga la pena!!!
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