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Re: UNIONBIRRAI

08/07/2025, 18:47

Toscana: Approvata all’unanimità la Legge sulla Birra Artigianale. Unionbirrai: “Un traguardo concreto per filiera, qualità e territorio”
Con l’approvazione definitiva e all’unanimità da parte dell’Aula del Consiglio regionale, la Toscana si dota di una legge per la valorizzazione della birra artigianale e agricola. Un provvedimento atteso, che rappresenta un passo avanti importante per il riconoscimento istituzionale del comparto e per il rafforzamento di una filiera produttiva che unisce agricoltura, artigianato, sostenibilità e promozione territoriale. Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti, accoglie con grande soddisfazione l’esito dell’iter legislativo e sottolinea il valore concreto della norma appena approvata.

“Questa legge è il frutto di un lungo percorso che abbiamo sostenuto con convinzione e costanza – dichiara Claudio D’Agnolo, referente regionale Unionbirrai –. È un risultato che riconosce finalmente il ruolo economico, culturale e ambientale della birra artigianale anche in Toscana. Oggi, grazie a questo strumento, i microbirrifici potranno investire sulla qualità, sul legame con il territorio e su nuove opportunità di sviluppo”.

La legge regionale, presentata dal consigliere Mario Puppa insieme con l'ex consigliere Massimiliano Pescini ma che ha visto il voto unanime dell’Aula, prevede l’erogazione di fino a 200.000 euro l’anno per interventi a favore dei microbirrifici con sede in Toscana, da destinare ad ammodernamenti strutturali, tecnologie, certificazioni, formazione e valorizzazione delle materie prime locali come luppolo, cereali e castagne.

“Abbiamo seguito e accompagnato questo percorso sin dall’inizio, offrendo il nostro contributo tecnico e rappresentativo – afferma Francesco Mancini, componente del direttivo Unionbirrai –. La previsione di criteri premianti come la conduzione giovanile o femminile e il radicamento in aree interne va nella direzione giusta: quella di una filiera brassicola inclusiva, sostenibile e capace di generare sviluppo diffuso”. Altro elemento qualificante della norma è l’introduzione di una clausola valutativa, che prevede un monitoraggio annuale dell’impatto delle misure.

“La Toscana colma oggi una lacuna, allineandosi finalmente alle altre Regioni italiane che già da tempo hanno riconosciuto il valore della birra artigianale – sottolinea Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai –. Ma non è un punto d’arrivo: ora inizia la fase più delicata, quella dell’attuazione. Unionbirrai è pronta a collaborare con la Regione per la definizione dei bandi, la promozione delle opportunità e la costruzione di un modello toscano virtuoso e replicabile”.

Unionbirrai ribadisce il proprio impegno a sostegno della birra artigianale italiana e conferma il proprio ruolo al fianco delle istituzioni per valorizzare una filiera fatta di persone, territori e passione.

Re: UNIONBIRRAI

31/07/2025, 7:31

Giornata Internazionale della Birra, Unionbirrai: “La birra artigianale è cultura, territorio e socialità”
Venerdì 1° agosto si celebra in oltre 80 Paesi la Giornata Internazionale della Birra, nata nel 2007 a Santa Cruz, in California, per rendere omaggio a birrai, professionisti del settore e appassionati. Anche in Italia, la birra diventa protagonista di eventi, degustazioni e momenti di convivialità. Un’occasione importante per valorizzare un comparto in fermento, sempre più al centro delle dinamiche del turismo enogastronomico e della promozione delle produzioni locali.

“Non è solo una bevanda: la birra artigianale italiana è cultura, è racconto del territorio, è socialità e incontro – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti –. È il prodotto del lavoro di centinaia di microbirrifici che in questi anni hanno innovato, investito, formato professionalità, e che oggi meritano riconoscimento e sostegno concreto”.

Nel contesto della ricorrenza mondiale, Unionbirrai rilancia l’impegno per la valorizzazione del comparto brassicolo artigianale e per il turismo della birra, fenomeno ispirato all’enoturismo ma ancora in attesa di pieno riconoscimento normativo.

“Il turismo brassicolo ha tutte le potenzialità per diventare un motore di sviluppo locale – spiega Ferraris – Visitare un birrificio, conoscere chi produce, scoprire le ricette, assaggiare sul posto: sono esperienze che i turisti cercano sempre più. Per questo chiediamo che venga riconosciuta, anche sul piano normativo, la possibilità per i microbirrifici di vendere e somministrare direttamente la birra di propria produzione, accompagnata magari da prodotti locali”.

L’associazione torna anche a sollecitare la nascita delle “strade della birra”, percorsi tematici segnalati e valorizzati a livello territoriale e istituzionale. “Le strade della birra, sul modello di quelle del vino e dell’olio, rappresenterebbero un’opportunità straordinaria per far conoscere le nostre eccellenze artigianali – prosegue il Direttore Generale di Unionbirrai –. Sarebbero strumenti di marketing territoriale e culturale, capaci di mettere in rete birrifici, agricoltori, ristoratori e operatori turistici”.

La Giornata Internazionale della Birra è anche un’occasione per ribadire il valore della filiera artigianale nel panorama nazionale: sostenibile, radicata, identitaria. “Dietro ogni birra artigianale c’è una storia, un sapere, un territorio – conclude Ferraris – Celebrare la birra, per Unionbirrai, significa soprattutto riconoscere e promuovere questo patrimonio diffuso, che contribuisce alla qualità della nostra vita e della nostra economia locale”.

Re: UNIONBIRRAI

08/08/2025, 13:24

Birra analcolica e pastorizzazione: Unionbirrai, l’associazione dei microbirrifici artigianali, fa chiarezza
Le birre analcoliche sono sempre più richieste dai consumatori e rappresentano una nuova frontiera anche per i piccoli birrifici indipendenti. Ma la loro produzione apre questioni tecniche complesse, prima fra tutte quella della pastorizzazione: una pratica utile per garantire la sicurezza del prodotto, ma che impatta direttamente sull’identità e la classificazione della birra. Per rispondere a queste nuove esigenze, l’Assemblea dei soci Unionbirrai, l’associazione nazionale dei microbirrifici artigianali, ha approvato una modifica ai requisiti tecnici per l’associabilità: i birrifici potranno pastorizzare le birre analcoliche, a condizione che questa non rappresenti la produzione prevalente.

“La produzione di birre analcoliche richiede oggi, in modo sempre più diffuso, trattamenti specifici per garantirne la sicurezza – afferma Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai –. Tra questi, la pastorizzazione è spesso indispensabile. Per questo abbiamo aggiornato i criteri tecnici di adesione all’associazione: chi pastorizza birre analcoliche, senza farne la propria produzione prevalente, può continuare a far parte di Unionbirrai”. Ferraris precisa che si tratta esclusivamente di una scelta interna all’associazione: “La nostra decisione riguarda lo statuto associativo e non intende in alcun modo sostituirsi alle leggi dello Stato o ai chiarimenti dell’Agenzia delle Dogane.”

Unionbirrai ricorda che, per la legge italiana, non esiste il “birrificio artigianale”: ciò che è regolamentato è la birra artigianale, intesa come prodotto non pastorizzato e non microfiltrato. Per questo, una birra sottoposta a pastorizzazione non può essere definita artigianale, né può riportare il marchio “Indipendente Artigianale” rilasciato da Unionbirrai.

“Ci è stato chiesto se pastorizzare una singola birra comporti la perdita dello status artigianale per tutto il birrificio – prosegue Ferraris – ma la risposta è no. Non esiste il ‘birrificio artigianale’ in termini normativi: l’artigianalità si applica al singolo prodotto. Se una birra viene pastorizzata, quella birra non è artigianale, punto. Ma ciò non ha conseguenze su eventuali altre birre dello stesso produttore che rispettano i requisiti previsti dalla legge.”

La pastorizzazione di una singola referenza analcolica non compromette dunque la natura artigianale delle altre birre prodotte secondo i criteri di legge. Unionbirrai invita i produttori a etichettare in modo corretto e trasparente ogni singolo prodotto, distinguendo chiaramente ciò che è artigianale da ciò che non lo è.

Re: UNIONBIRRAI

30/08/2025, 11:03

Birra: A Bolle di Malto a Biella, Unionbirrai rilancia la proposta di semplificazione fiscale per le microimprese brassicole artigianali
Ferraris (Unionbirrai): “Serve una forfettizzazione fino a 500 ettolitri per tutelare davvero i piccoli produttori”

In occasione del convegno "Accise e Birra, una sfida per il comparto agroalimentare" organizzato all’interno della rassegna Bolle di Malto 2025 a Biella, Unionbirrai, l’associazione di categoria dei microbirrifici artigianali indipendenti, è tornata a ribadire con forza la necessità di una semplificazione strutturale del sistema fiscale applicato ai piccoli birrifici artigianali italiani.

Un tema che, come ha sottolineato il direttore generale di Unionbirrai Vittorio Ferraris nel corso del suo intervento, resta ancora irrisolto nonostante i passi avanti compiuti negli ultimi anni: “Oggi circa l’80% dei birrifici italiani produce meno di 500 ettolitri all’anno, una soglia che riguarda 700-800 microimprese sparse su tutto il territorio nazionale. Per queste realtà, pur godendo del massimo sconto d’accisa previsto dalle norme comunitarie – pari al 50% – la gestione burocratica dell’imposta risulta ancora estremamente complessa e costosa”.

Secondo Unionbirrai, l’attuale sistema di accertamento, tarato su modelli industriali, genera oneri sproporzionati per le piccole imprese: “Tra assetti di deposito, misuratori, adempimenti telematici, software gestionali e rapporti con l’Agenzia delle Dogane – ha spiegato Ferraris – i costi amministrativi sono spesso pari o superiori all’accisa stessa, che per un microbirrificio medio non supera i 10.000 euro l’anno. A fronte di un gettito fiscale modesto e stabile, anche per la Pubblica Amministrazione il costo di gestione di questi piccoli operatori risulta tutt’altro che efficiente”.

Da qui la proposta di Unionbirrai: “Chiediamo che venga estesa la possibilità di forfettizzazione – oggi limitata a produzioni sotto i 240 ettolitri annui – fino al tetto dei 500 ettolitri, soglia reale della microimpresa brassicola italiana. Questo permetterebbe di semplificare il rapporto tra impresa e Stato, tutelando la sostenibilità economica delle attività e garantendo allo stesso tempo il gettito fiscale”.

Una proposta che Unionbirrai porta avanti da anni attraverso documenti e proposte formali inoltrate al Ministero dell’Economia e all’Agenzia delle Dogane, senza mai ricevere risposte concrete. “Abbiamo fatto decine di proposte operative – ha denunciato Ferraris – ma finora non c’è mai stata una reale disponibilità al confronto da parte delle Istituzioni competenti. Se oggi anche altri soggetti della filiera decidono di sostenere questa battaglia, noi siamo pronti a fare fronte comune. L’obiettivo è uno solo: rendere davvero sostenibile la fiscalità per i piccoli birrifici italiani”.

Nel corso del convegno si è discusso anche delle soglie superiori, fino ai 10.000 ettolitri annui, per le quali Unionbirrai auspica comunque un lavoro congiunto con l’Agenzia delle Dogane per individuare ulteriori strumenti di flessibilità e semplificazione.

Il convegno si è tenuto all’interno degli Stati Generali della Birra, promossi nell’ambito del nuovo Salone Italiano della Birra – una delle grandi novità della decima edizione di Bolle di Malto, il salone nazionale dedicato alla birra artigianale in corso a Biella dal 25 agosto al 1° settembre 2025. Una manifestazione che conferma il valore culturale ed economico del comparto birrario artigianale italiano, protagonista sempre più riconosciuto del panorama agroalimentare nazionale.

Re: UNIONBIRRAI

11/09/2025, 11:51

Birra: Abrogazione vincoli produttivi obsoleti più vicina, in Senato presentato emendamento su spinta Unionbirrai
Adeguare il quadro normativo nazionale alla realtà moderna del settore brassicolo. È questo l’obiettivo dell’emendamento al Ddl Imprese presentato dal senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria e Agricoltura del Senato. Il testo propone la modifica dell’articolo 7 della legge 16 agosto 1962, n. 1354 e, soprattutto, l’abrogazione definitiva del DPR 1498/1970, accogliendo le istanze che porta avanti da anni Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti italiani.

L’emendamento, attualmente all'esame del Senato, stabilisce che: “L’anidride carbonica nella birra deve avere un contenuto non inferiore a gr 0,2 per ml 100 e un contenuto non superiore a gr 1 per ml 100. Il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1970, n. 1498 è abrogato”.

Una modifica chiara e risolutiva, che risponde pienamente alle richieste avanzate da Unionbirrai per rimuovere limiti anacronistici imposti da una norma concepita oltre 50 anni fa, e ormai superata dalle pratiche e dagli standard produttivi odierni. Il DPR 1498/1970 introduceva infatti parametri rigidi su acidità, anidride carbonica, limpidità, tenore alcolico e ceneri, del tutto incompatibili con gli stili brassicoli moderni, con le lavorazioni artigianali e con la normativa europea in materia di sicurezza alimentare.

“Siamo molto soddisfatti – dichiara Vittorio Ferraris, Direttore Generale di Unionbirrai – per la presentazione di un emendamento che recepisce finalmente le nostre proposte in modo chiaro e netto. Da troppo tempo chiediamo di superare un decreto vetusto, che penalizza in particolare i piccoli birrifici italiani e favorisce i produttori esteri non soggetti alle stesse limitazioni. È una norma che frena innovazione, qualità e libertà produttiva: tutte caratteristiche che rendono unica la birra artigianale italiana.”

Nel corso delle interlocuzioni informali con i dicasteri competenti, Unionbirrai aveva già raccolto pareri favorevoli alla revisione del DPR che riconoscevano l’obsolescenza e l’incompatibilità della norma con la legislazione europea, in particolare con il Regolamento CE 852/2004, che fonda la sicurezza alimentare sul sistema HACCP, demandando ai produttori la responsabilità di valutare e controllare i propri processi.

“Ora è il momento di unire le forze – prosegue Ferraris –. Rivolgiamo un appello a tutte le associazioni del settore brassicolo, ai birrifici, agli operatori della filiera, alle reti d’impresa: sosteniamo insieme questo emendamento. Non è solo una battaglia normativa, ma un atto di giustizia per centinaia di produttori che con passione portano avanti un’eccellenza italiana. È l’occasione per costruire un comparto più competitivo, innovativo e libero”.

Unionbirrai, rinnovando il proprio ringraziamento al senatore De Carlo per l’impegno e la sensibilità dimostrata, continuerà a seguire con attenzione i lavori parlamentari sul Ddl Imprese e auspica che l’emendamento possa essere sostenuto e approvato in tempi rapidi, rimuovendo finalmente un ostacolo normativo che non ha più ragione di esistere.

“Uniti, possiamo cambiare davvero le regole del gioco – conclude Ferraris –. Per una birra artigianale italiana sempre più libera, moderna e competitiva.”

Re: UNIONBIRRAI

18/09/2025, 14:52

Birra: Italia trionfa all'European Beer Star 2025 di Monaco di Baviera. Per Unionbirrai segno di una filiera matura e riconosciuta
L'Italia torna protagonista sulla scena internazionale della birra artigianale grazie ai prestigiosi riconoscimenti ottenuti all’European Beer Star 2025, una delle più importanti competizioni brassicole al mondo. Nel corso della cerimonia di premiazione svoltasi mercoledì a Drinktec a Monaco di Baviera, i birrifici italiani hanno conquistato ben *37* medaglie in diverse categorie, confermando l’eccezionale livello qualitativo raggiunto dalla produzione nazionale.

Protagonista assoluto è stato il birrificio 50&50, già vincitore come “Birrificio dell’Anno” a Birra dell’Anno 2025, concorso nazionale organizzato da Unionbirrai, che si è distinto anche all'European Beer Star con 5 medaglie, tra cui l’oro nella categoria New-Style Lager con SLO MO e l’oro nella categoria Flavoured o Pastry Stout con OX&DONKEY.

Molteplici i birrifici artigianali italiani che hanno visto premiate le proprie birre: MC77, Birra Perugia, Birrificio Lambrate, Bozner Weisse, Birrificio Manerba, Giustospirito, Birrificio del Forte, Birra 100Venti, Birrificio WAR, Pintalpina, Biren, Elvo Brewery, Birra Puddu, Beha e Mastri Birrai Umbri, tra gli altri.

“Siamo orgogliosi dei nostri birrifici: questi premi confermano come la birra artigianale italiana sia ormai un punto di riferimento riconosciuto anche a livello internazionale – dichiara Simone Monetti, Segretario Generale di Unionbirrai, associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti italiani, presente alla cerimonia a Monaco –. I risultati ottenuti all’European Beer Star 2025 testimoniano l’alto livello qualitativo, la creatività e l’identità unica della nostra produzione. Complimenti a 50&50 per l’ennesima conferma di eccellenza dopo il successo a Birra dell’Anno, ma anche a tutti gli altri birrifici artigianali che con passione portano alto il nome dell’Italia brassicola nel mondo”.

Con 72 categorie in gara e un panel internazionale di degustatori composto da esperti di oltre 30 Paesi, l’European Beer Star si conferma una vera e propria "Champions League" della birra, e il risultato ottenuto dai birrifici italiani è la dimostrazione di un comparto in piena crescita, capace di competere e vincere anche nei contesti più esigenti. Unionbirrai continuerà a supportare la crescita del comparto e a valorizzare i successi di una filiera che unisce artigianalità, innovazione e cultura del bere consapevole.

Re: UNIONBIRRAI

14/10/2025, 15:21

Birra: Accolte le richieste Unionbirrai per l’ammodernamento delle regole di produzione
Seppur con riformulazione, approvato l’emendamento De Carlo. Entro 180 giorni decreto interministeriale per abrogare DPR 1498/1970

Con l’approvazione in Senato dell’emendamento al Ddl Imprese a firma del senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria e Agricoltura, prende ufficialmente il via il percorso per aggiornare le norme che regolano la produzione di birra in Italia. La disposizione prevede che, entro 180 giorni, un decreto interministeriale definisca le nuove caratteristiche analitiche e i requisiti qualitativi delle diverse tipologie di birra, superando così il decreto del Presidente della Repubblica n. 1498 del 1970, ormai considerato obsoleto. A esprimere soddisfazione per questo primo passo è Unionbirrai, associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti italiani, che da anni chiede l’abrogazione di un decreto ritenuto anacronistico e penalizzante per le produzioni nazionali, in particolare per quelle artigianali.

“Esprimiamo soddisfazione – dichiara Vittorio Ferraris, Direttore Generale di Unionbirrai – per questa apertura tanto attesa da parte del Ministero dell’Agricoltura. Dopo anni di lavoro e confronto, è finalmente chiaro che le Istituzioni hanno recepito la necessità di aggiornare una norma vetusta e fortemente penalizzante per i produttori italiani, soprattutto per i piccoli birrifici indipendenti”.

Il testo dell’emendamento De Carlo stabilisce che: “Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione, con decreto del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministro della Salute, sono stabilite le caratteristiche analitiche e i requisiti qualitativi delle diverse tipologie di birra […]. Alla data di entrata in vigore del decreto, il DPR 1498/1970 è abrogato”.

Il DPR 1498/1970, infatti, mantiene limiti rigidi e superati su parametri come acidità, anidride carbonica, limpidità, ceneri e tenore alcolico, e risulta incompatibile con gli standard produttivi contemporanei nonché in contrasto con la normativa comunitaria, in particolare con il Regolamento CE 852/2004 sull’autocontrollo e la sicurezza alimentare. Queste distorsioni normative colpiscono tutti i produttori nazionali, ma hanno un impatto particolarmente forte sulle produzioni artigianali, sempre più caratterizzate da stili innovativi e non standardizzati.

“Ringraziamo il presidente Sen. Luca De Carlo – prosegue Ferraris – per l’impegno e la determinazione con cui ha portato avanti questa battaglia, intercettando le richieste di Unionbirrai e dell’intero comparto brassicolo. Ora è importante che il confronto con la filiera, previsto per la redazione del nuovo decreto, sia rapido, aperto e fondato su evidenze tecniche”.

Unionbirrai ribadisce la necessità di una normativa moderna, snella e coerente con l’evoluzione del settore e con le regole europee. È fondamentale superare definitivamente ostacoli burocratici vecchi di cinquant’anni che hanno finora frenato innovazione e competitività delle produzioni nazionali, penalizzando proprio quelle realtà che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy brassicolo.

“Siamo sul giusto percorso – conclude Ferraris – e ci faremo trovare pronti non appena il ministro Francesco Lollobrigida avvierà il tavolo tecnico con la filiera. Le nostre proposte sono chiare, fondate e condivise da anni. Questo è il momento di tradurle in fatti, per dare finalmente alla birra italiana la libertà normativa che merita”.

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