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Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani 
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FONDO MONTAGNA, BENE LA CONSULTAZIONE DI CALDEROLI. BUSSONE (UNCEM): DEFINIRE PERCORSI VIRTUOSI PER DAR VALORE AI BENI AMBIENTALI

"È molto importante la consultazione avviata dal Ministro Calderoli sul fondo Montagna. Che per il 2023 ammonta a 200 milioni di euro. Nel 2010 era a zero. Poi è stato reintrodotto il fondo annuale di 5 milioni. Ora sono 200, importanti. Che devono essere spesi sui territori, per le comunità, per lo sviluppo locale, per generare Green communities, per migliorare i servizi. Ma non bastano. Occorre definire politiche e scelte per la valorizzazione dei servizi ecosistemici ambientali che la montagna eroga, a partire da acqua e legno, beni ambientali, climatici, sociali, che la montagna con il presidio antropico eroga. E vanno riconosciuti. Il Governo ha una Delega votata dal Parlamento per attuare tutto questo. Sono certo la prenderà in mano, così come sono certo possa essere presto definito il bando da 160 milioni di euro collegato alla legge 158/2017 sui piccoli Comuni, che aspettiamo da cinque anni. Si uniscono altri 200 milioni per i territori montani stanziati in legge di bilancio per il turismo montano. Siano investiti su un patto tra imprese e comuni. Non da soli. Mai i Comuni da soli. Tutti i fondi vadano oltre la logica del campanile e del piccolo è bello. Montagna è territori, comunità insieme, Comuni piccoli e grandi di una stessa valle che lavorano insieme. Questa è la ratio per tutte le risorse disponibili, per investirle bene. Senza lasciare indietro nessuno. Rafforziamo dunque con i Ministri Calderoli e Piantedosi le Comunità montane, tanto bistrattate in passato, ma così necessarie per riconfigurare politiche e investimenti pubblici. Lavoriamoci per dare al Paese un sistema istituzionale nelle zone montane, il 50 per cento dell’Italia, più solido".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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24/03/2023, 12:51
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NUOVO CODICE APPALTI, UNCEM: POSITIVO UNIONI DI COMUNI SIANO CONSIDERATE STAZIONI APPALTANTI COME COMUNI CAPOLUOGO DI PROVINCIA, CITTA' METROPOLITANE E PROVINCE. ORA RAFFORZARE COLLABORAZIONE TRA PICCOLI COMUNI

Considerare le Unioni di Comuni - e dunque anche Unioni montane di Comuni ai sensi dell'articolo 32 del TUEL - 'stazioni appaltanti" al pari delle Provincie e delle Città metropolitane, dei Comuni capoluogo di provincia e delle Regioni, è secondo Uncem molto importante. Va nella direzione giusta, per rafforzare la cooperazione tra Comuni, piccoli e grandi. Lo prevede il nuovo Codice degli Appalti, che entra in vigore domani. L'articolo 63 scrive che queste stazioni appaltanti, dunque anche le Unioni di Comuni, devono presentare da luglio 2023 domanda all'ANAC di scrizione agli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate. Occorre dunque rafforzarle queste Unioni di Comuni, a vantaggio dei piccoli e dei grandi Comuni, sia con azioni istituzionali regionali, sia nazionali, affinché siano qualificate, come Uncem ha chiesto nelle audizioni parlamentari sul nuovo Codice, per renderle efficienti ed efficaci.

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31/03/2023, 20:44
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MERCATO VOLONTARIO DEI CREDITI DI CABONIO DELLE ATTIVITA' FORESTALI, BUSSONE (UNCEM): POSITIVO L'EMENDAMENTO AL DECRETO PNRR

"È molto importante che la Commissione Bilancio del Senato abbia votato un emendamento al Decreto PNRR in conversione alle Camere che prevede l'istituzione del 'Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agroforestale nazionale'. Era già nel ddl Montagna proposto un anno dal già Ministo Maria Stella Gelmini, non arrivato in porto, e Uncem plaude all'azione dei Senatori, in testa il proponente Luca De Carlo per questo testo. Un lavoro che concretizza quanto previsto nel Testo unico forestale e nella Strategia forestale nazionale con il Registro che verrà gestito dal CREA e che dà sostanza alla valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali del bosco, sancito dalla legge 221 del 2015, con un mercato volontario che vede insieme Enti locali, privati proprietari, imprese che già stanno mettendo in atto questa pratica volontaria a beneficio dei 12 milioni di ettari di foreste del Paese. L'Italia è un Paese forestale e questo nuovo provvedimento dà opportunità al settore e alle proprietà forestali pubbliche e private, associate. Serviranno due decreti attuativi che Uncem si augura trovino presto compimento nei Ministeri subito il voto della conversione del DL 13 nelle Aule parlamentari".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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05/04/2023, 17:36
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DA SEMI AD ALBERI, SENZA ALBERI


Il Corriere della Sera di ieri racconta di un tema che ci sta a cuore come Uncem. Il fallimento e la contestazione della componente PNRR sulla forestazione urbana, coordinata dalle Città Metropolitane. Il tema non è solo semi si, alberi no. Nel senso di "non abbiamo piantato alberi", l'accusa di Bruxelles. Era scontato non lo potessimo fare, non avendo alberelli, ovvero "materiale di moltiplicazione" (che doveva essere prodotto e consegnato ai vivai forestali - deboli e inesistenti in Italia - come dal 1952, dai Carabinieri Forestali, oggi COFA… con altri Carabinieri che poi hanno fatto i controlli scoprendo il problemi). Il vero punto di sta questa sugli alberi non piantati e finora "seme", è che da dieci anni almeno, tutti parlano di nuove milionate di alberi da piantare. 10, 100, 1miliardo. Per "assorbire co2", risolvere le problematiche della crisi climatica, si dice. E giù applausi. Milioni e milioni. E noi, ditino alzato per chiedere la parola, con PEFC, FSC, Legambiente, Alberitalia, Conaf a provare a dire che, in Italia "non abbiamo alberi" da piantare, che non abbiamo vivai forestali, che il "materiale da moltiplicazione" non è mai stato prodotto, che si è investito niente su questo fronte per cinquant'anni, che c’è una legge statale moderna e bellissima sulle foreste da applicare e che di demagogia moriremo. Perché il PNRR doveva avere 1 miliardo di euro per le foreste montane, 12 milioni di ettari di foreste in aumento, saltati nel 2021 per banali scontri politici nel governo di allora. Poi qualcuno ha pensato di dire che saremmo stati bravi come Paese investendo su nuovi alberi. E così è partito il meccanismo e il bando, malscritto, sulle foreste urbane. Da piantare in spazi da ricavare. Facile. Bello, stupendo. Senza alberi da piantare. Dimenticandoci che il bosco in Italia aumenta non poco, invade il prato-pascolo e i paesi ove la popolazione si riduce, e che piantare alberi è solo una parte delle tante cose da fare e finanziare ai sensi della Strategia forestale nazionale. È solo un pezzo, piantare alberi che oggi non abbiamo, di un programma più ampio! Ma si è preferito agire di pancia, con milioni di alberi annunciati che non ci sarebbero mai potuti essere. E Uncem lo aveva detto, scritto, ma serve a poco oggi ribadirlo. Si è agito e scritto il PNRR senza ascoltare Davide, Antonio, Alessandra, Marco…, e quelli bravi, ma davvero bravi (si pensi alla ottima Fondazione Alberitalia) che avevano già messo tutti in guardia. Ora ci ritroviamo i semi. E le paginate dei giornali. Importanti, ma con i semi e senza vivai forestali. Con la necessità di una vera politica forestale, peraltro scritta e solo da attuare con i soggetti giusti.

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07/04/2023, 13:53
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LA NEVE DEL FUTURO. LA MONTAGNA CHE VINCE LE SFIDE, NEL PROGETTO "OLTRE LA NEVE". APPUNTAMENTO A TORINO E NELLE VALLI DI LANZO IL 18 E IL 19 APRILE



Dove è la neve del futuro? L'artificiale o programmata, con o senza acqua, è nel futuro o nel passato? Oltre ogni ideologica resistenza al cambiamento, oltre ogni pseudo-ambientalismo, oltre ogni scontro tra tifoserie, oltre ogni accademica lezioncina alla Politica, esercitare pensiero, analisi, studio, e poi azione e concretezza è necessario. Oggi più che mai. Di fronte ai grandi numeri - almeno quelli raccontati nelle ultime ore dagli Operatori turistici - a conclusione dell'inverno 2022-2023, che si chiude con questo week end lungo pasquale, crescono ancora di più le domande. Belle e virtuose domande. Senza apparenti semplici risposte. Chi le ha, forse non sa andare oltre. Cercarle insieme, comunitariamente è vincente. Dare risposte "in unità" all'oltre della neve, è il vero percorso che ci coinvolge. Tutto il passato non si salva. Cosa ci sia nel futuro richiede tanta tanta intelligenza, anche istituzionale. Comunitaria.

Tanti arrivi e tante presenze, dal mondo sulle Alpi e sugli Appennini, pochissima neve. In questo inverno. Tanta neve, solo neve o quasi prodotta artificialmente, molti fondi pubblici investiti, buone ricadute sull'indotto, sul mercato, sugli hotel, sui ristoranti, sui Maestri, su chi vive e opera nei territori. Resta e può restare perché vi sono economia, servizi, comunità unite, senso del futuro. Ha tutto senso? Cosa non lo ha? Va tutto bene? Oltre tutte (e altre) queste domande, forse anche esse banali e retoriche, che Uncem si pone, prova ad andare il progetto Interreg Spazio Alpino Beyondsnow che vedrà due giorni importanti di riflessione, il 18 e il 19 aprile a Torino, presso la sede della Città Metropolitana, e nelle Valli di Lanzo, ad Ala di Stura e Balme. Ci sarà anche Uncem, per andare oltre i limiti della semplificazione e dello scontro, da bar o da pista. Oltre il limite del senso che "se si è sempre fatto così, va bene così". Ci proveremo, almeno. Non è detto che sia facile. Ma vale la pena di provarci, insieme. Tutti. Operatori ed Enti locali, lavoratori e Associazioni che credono nelle sfide del cambiamento climatico, che provano ad affrontarle con intelligenza e lucidità. Serve onesta intellettuale, superare disuguaglianze e sperequazioni. Beyondsnow è anche questa volontà. Chi ha la verità in tasca, chi vuole dire tutto, chi sa tutto, chi insegna tutto, chi mostra la via perfetta, sul futuro dello sci, del turismo, della neve, dell'artificiale finanziata da soldi pubblici, potrà stare a casa. Beyondsnow chiama a raccolta chi vuole dialogare e confrontarsi, partendo anche da zero, cambiando anche idea, che è sempre virtuo dei forti. Uncem ci sarà. Buon Sabato Santo. La Luce illumini come andare "oltre", anche nella neve del futuro.

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09/04/2023, 15:52
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DA SEMI AD ALBERI, SENZA ALBERI


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LA NEVE DEL FUTURO. LA MONTAGNA CHE VINCE LE SFIDE, NEL PROGETTO "OLTRE LA NEVE". APPUNTAMENTO A TORINO E NELLE VALLI DI LANZO IL 18 E IL 19 APRILE



Dove è la neve del futuro? L'artificiale o programmata, con o senza acqua, è nel futuro o nel passato? Oltre ogni ideologica resistenza al cambiamento, oltre ogni pseudo-ambientalismo, oltre ogni scontro tra tifoserie, oltre ogni accademica lezioncina alla Politica, esercitare pensiero, analisi, studio, e poi azione e concretezza è necessario. Oggi più che mai. Di fronte ai grandi numeri - almeno quelli raccontati nelle ultime ore dagli Operatori turistici - a conclusione dell'inverno 2022-2023, che si chiude con questo week end lungo pasquale, crescono ancora di più le domande. Belle e virtuose domande. Senza apparenti semplici risposte. Chi le ha, forse non sa andare oltre. Cercarle insieme, comunitariamente è vincente. Dare risposte "in unità" all'oltre della neve, è il vero percorso che ci coinvolge. Tutto il passato non si salva. Cosa ci sia nel futuro richiede tanta tanta intelligenza, anche istituzionale. Comunitaria.

Tanti arrivi e tante presenze, dal mondo sulle Alpi e sugli Appennini, pochissima neve. In questo inverno. Tanta neve, solo neve o quasi prodotta artificialmente, molti fondi pubblici investiti, buone ricadute sull'indotto, sul mercato, sugli hotel, sui ristoranti, sui Maestri, su chi vive e opera nei territori. Resta e può restare perché vi sono economia, servizi, comunità unite, senso del futuro. Ha tutto senso? Cosa non lo ha? Va tutto bene? Oltre tutte (e altre) queste domande, forse anche esse banali e retoriche, che Uncem si pone, prova ad andare il progetto Interreg Spazio Alpino Beyondsnow che vedrà due giorni importanti di riflessione, il 18 e il 19 aprile a Torino, presso la sede della Città Metropolitana, e nelle Valli di Lanzo, ad Ala di Stura e Balme. Ci sarà anche Uncem, per andare oltre i limiti della semplificazione e dello scontro, da bar o da pista. Oltre il limite del senso che "se si è sempre fatto così, va bene così". Ci proveremo, almeno. Non è detto che sia facile. Ma vale la pena di provarci, insieme. Tutti. Operatori ed Enti locali, lavoratori e Associazioni che credono nelle sfide del cambiamento climatico, che provano ad affrontarle con intelligenza e lucidità. Serve onesta intellettuale, superare disuguaglianze e sperequazioni. Beyondsnow è anche questa volontà. Chi ha la verità in tasca, chi vuole dire tutto, chi sa tutto, chi insegna tutto, chi mostra la via perfetta, sul futuro dello sci, del turismo, della neve, dell'artificiale finanziata da soldi pubblici, potrà stare a casa. Beyondsnow chiama a raccolta chi vuole dialogare e confrontarsi, partendo anche da zero, cambiando anche idea, che è sempre virtuo dei forti. Uncem ci sarà. Buon Sabato Santo. La Luce illumini come andare "oltre", anche nella neve del futuro.

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10/04/2023, 11:49
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Forse lo abbiamo già detto...
Forse non tutti lo sanno,
ma è sempre bene ripeterlo.
Anzi: è sicuramente bene ridircelo.

Compra in valle, la Montagna vivrà.

[Negozi aperti in valle ne trovate anche oggi! Nessuna scusa.
Massima attenzione ai fuochi accesi tra boschi e prati.
Massima attenzione alle comunità, ai negozi, ai bar,
dei paesi e dei territori dove andate. Vi accolgono sempre.
Se trovate un borgo, pensate che prima è un paese,
che ci vivono persone tutto l'anno, ci sono aziende,
negozi che faticano ma dovete sostenerli!
E se per un pic-nic in un prato, una Associazione
o un Comune vi chiede qualche euro, bhé... dateglielo.
Costa sempre meno delle strisce blu in città.
E anche così sostenete la Montagna. Auguri].

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10/04/2023, 18:50
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TERRE RARE E APERTURA DI MINIERE, UNCEM: RICERCA E INIZIATIVE DELLE IMPRESE PREVEDANO INCLUSIONE E ASCOLTO DELLE COMUNITA' LOCALI. EVITIAMO COLONIZZAZIONI

"La ricerca di 'materie prime critiche', come definite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, non può prescindere dalle comunità locali. Le 'terre rare', una quindicina di minerali, che il Paese vuole trovare per diminuire la dipendenza da Paesi terzi, vedono una presenza forte di miniere, in uso o dismesse, nelle aree Alpine e Appenniniche. Dal Trentino alle Alpi Apuane, e poi lungo l'arco appenninico, molte comunità locali sono in fibrillazione e i Sindaci vengono già contattati direttamente da imprese, molto spesso multinazionali, che hanno avviato studi, analisi, sondaggi geologici. Tastano il territorio in tutti i sensi, anche verificando possibili 'compensazioni' per quei paesi ove andrebbero a riaprire cave e miniere dismesse. Ritengo importante che in sede ministeriale, oltre al tavolo tecnico di esperti costituito d'intesa con Ispra, vi possano essere voci dei territori. Non vorremmo trovarci di fronte a una 'colonizzazione' delle risorse naturali, o per contro, all'essere addidati, Sindaci e comunità locali, come coloro che non vogliono nuove opportunità di sviluppo. In mezzo ci stanno dialogo e sinergie, approfondimenti e ascolto, per evitare che la ricerca di cobalto, come di nichel o manganese o di altre 'terre rare' sia fatta alle spalle dei territori e di chi ha responsabilità politiche democraticamente eletto".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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13/04/2023, 10:46
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CONGRATULAZIONI E BUON LAVORO ALLA CARAGLIESE SILVIA ROVERE, ALLA GUIDA DI POSTE. CON POLIS PROSEGUIAMO AZIONE PER RAFFORZARE UFFICI NEI PICCOLI COMUNI




"Uncem fa le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro a Silvia Rovere, economista, di Caraglio, nominata Presidente di Poste Italiane. Sappiamo del suo legame intenso con il territorio di origine e anche della passione per la montagna. Una famiglia molto radicata sul territorio, con lei capace di una preziosa e viva carriera universitaria e professionale in molte parti del mondo. Nel ringraziare Bianca Maria Farina per quanto fatto insieme, siamo certi che lavoremo intensamente con Rovere e proseguiremo l'azione con l'ad Matteo Del Fante. Il percorso fatto finora è stato, negli ultimi sei anni, molto intenso. Uncem fa riferimento ai 18 impegni di Poste presi in due edizioni alla Nuvola con i Sindaci d'Italia, come sancito anche dalla legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni, e poi a gennaio 2023 lanciando il progetto Polis. Uncem è partner di questa iniziativa per potenziare i servizi nei piccoli centri. Ci crediamo moltissimo e contiamo di proseguire il percorso con la Presidente Rovere alla quale vanno gli auguri di tutti i Sindaci dei Comuni montani italiani".

Lo affermano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

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