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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Come affrontare gli eventi meteo estremi

Tavola rotonda di Uncai e Confagricoltura a Fieragricola: agricoltori e agromeccanici si confrontano sulle strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici

VERONA - Gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti e devastanti, e richiedono una risposta adeguata da parte del settore agricolo e agromeccanico. Quali sono le sfide e le opportunità che si presentano in questo scenario? Tra mitigazione e adattamento, che cosa insegnano gli eventi meteo estremi? Quali sono le buone pratiche e le soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale e garantire la resilienza delle imprese? Questi sono alcuni dei temi che saranno affrontati da Uncai, insieme a Confagricoltura, a Fieragricola, sabato 3 febbraio (ore 11.00 c/o lo stand di Confagricoltura nel padiglione 2).

“Sarà un confronto tra rappresentanti delle imprese, delle università e delle associazioni agricole e agromeccaniche. Partendo da un dato di fatto, ossia gli eventi meteo estremi, avvieremo una riflessione sulle strategie per reagire e non farsi abbattere dalle avversità. Dopo l’alluvione in Romagna abbiamo sentito numerosi agricoltori e agromeccanici scoraggiati, arrabbiati, con l’intenzione di chiudere tutto e rifarsi una vita altrove. Occorre fornire delle indicazioni e delle soluzioni vincenti, per vivere bene di agricoltura, non per sopravvivere”, illustra il presidente di Uncai Aproniano Tassinari, che prenderà parte alla tavola rotonda non solo in veste di presidente di Uncai ma anche di accademico. L’incontro coinvolgerà anche il direttore tecnico Uncai e accademico Roberto Scozzoli, Gilmo Vianello (Università di Bologna - Accademia Nazionale di Agricoltura), Donato Rossi (delegato di Giunta nazionale Confagricoltura), Paolo Manfredi (biologo - titolare di Ecosistemi srl) e Lamberto Pettirossi (direttore della Dondi Spa).

“I cambiamenti climatici rappresentano una sfida in parte ancora da comprendere, soprattutto per quanto riguarda le contromisure realmente percorribili. La sfida riguarda gli imprenditori agricoli e agromeccanici e lo sviluppo del settore primario”, aggiunge il presidente Tassinari. “L’alluvione in Romagna ha aperto gli occhi a molti, anche se non a tutti. Uncai è stata in prima linea durante le fasi emergenziali e nella ricostruzione. Ma, con parole di Gino Bartali, certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca. Gli errori non devono però essere dimenticati e con il direttore Roberto Scozzoli stiamo scrivendo un libro sul ripristino dagli eventi catastrofali che deve eseguito da agricoltori, contoterzisti, biologi e agronomi insieme. Il libro non vuole semplicemente parlare di dissesto e rischio idrogeologico, ma di strategie realistiche, che partano dalle strutture e infrastrutture in essere ma troppo spesso dimenticate e lasciate a una natura non matrigna, ma ribelle ai tentativi dell’uomo di ingabbiarla”, conclude il presidente dell’Unione Contoterzisti. Uncai è presente a Fieragricola anche con un proprio stand nel padiglione 8.

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30/01/2024, 19:08
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VERONA - “Ieri a Fieragricola abbiamo ascoltato con interesse l’intervento dell’europarlamentare del Partito democratico Paolo De Castro. In breve crediamo di aver capito quanto segue: che in questi ultimi anni il problema a Bruxelles è stato un commissario dell’agricoltura debole contro una commissione e un commissario dell’ambiente forti; così forti da snaturare la Pac, che da strumento per il sostegno del reddito degli agricoltori è diventata un’arma per la propaganda green contro l’agricoltura e gli agricoltori”, afferma il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Italiani UNCAI Aproniano Tassinari, in merito alle proteste degli agricoltori oggi arrivate alle porte del parlamento europeo a Bruxelles. Poi una battuta sempre riportata dall’onorevole De Castro: quando i potenti euroambientalisti hanno imposto il dimezzamento del 50% dei fitofarmaci, i membri della commissione agricola hanno risposto con un paradosso: perché allora non dell’80%?. “Crediamo che la proposta di oggi di consentire agli agricoltori dell’Ue di derogare, per il 2024, alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere alcune aree non produttive sia solo il tentativo di far apparire un coniglio dal cappello, ma che non può farlo perché all’Europa è caduto in strada il cilindro, schiacciato da migliaia di trattori. Come ha detto l’on. De Castro sembra però essere finalmente in atto in Europa un cambio di paradigma. Noi gli crediamo e vogliamo pensare bene”, prosegue Tassinari.

Dopo anni, l’Europa riconosce che gli agricoltori hanno diritto a ricevere il sostegno della Pac. “Il cambiamento di paradigma, per essere tale, deve prima di tutto cancellare un’idea che chi ci governa dall’Europa ha contribuito a diffondere, ossia che gli agricoltori, e con loro i contoterzisti, inquinano e contaminano l’ambiente. Per anni hanno scritto norme che per essere in favore dell’ambiente e del clima dovevano essere, gioco forza, contro il settore primario. Come quella di equiparare stalle all’industria in fatto di emissioni climalteranti”.

Così la commissione europea oggi “offre” la possibilità a tutti gli agricoltori dell’Ue di essere esentati dall’obbligo di mantenere il terreno incolto o improduttivo sul 4% dei loro seminativi e di avere comunque diritto al pagamento diretto di base della Pac, la politica agricola comune, se coltivano colture che fissano l’azoto (come lenticchie, piselli o favette) e/o colture intercalari sul 7% dei loro seminativi. Le colture, spiega la commissione europea, devono però essere coltivate senza prodotti fitosanitari per mantenere l’ambizione ambientale della Pac. La misura sarà votata nei prossimi giorni dagli Stati membri riuniti in commissione. “Proponendo questa deroga temporanea, la commissione Ue sente in cuor suo di aver dimostrato flessibilità e solidarietà nei confronti degli agricoltori europei di fronte a difficoltà eccezionali. Ma non hanno ancora compreso che il punto cruciale non sono queste difficoltà eccezionali perché eccezionali sono solo le donne e gli uomini ancora disposti a mantenere l’agricoltura europea viva e con essa l’ambiente; nonostante sia penetrata nel cuore dell’Europa, tra i suoi leader, la tesi antiscientifica della contrapposizione tra ambiente e agricoltura e tra società e agricoltura”.

L’offerta della commissione europea non
solo presenta un sovraccarico di condizioni tale da limitare in modo significativo l’efficacia della misura, conferma di essere figlia di un modo di pensare ancora errato e disinformato nei confronti di chi vive e lavora di agricoltura. “Comprendiamo la contestazione della Pac e del ‘green deal’ applicato all’agricoltura; comprendiamo il disagio che in alcuni diventa esasperazione. Siamo certi che l’Europa cambierà, in brevissimo tempo, e che prevarranno buon senso e ragionevolezza. La sostenibilità ambientale non deve sottrarre produttività, anzi occorre incrementare la produzione agricola europea per renderci autonomi dal punto di vista alimentare se non vogliamo giocoforza importare cibo coltivato altrove con tecniche per nulla rispettose dell’ambiente e delle persone: innovazione tecnologica, contoterzisti, miglioramento genetico sono le soluzioni urgenti da adottare, non certo regole lunari calate dall’alto”, conclude il presidente Tassinari.

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01/02/2024, 16:37
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Attività agricole, custodi del territorio

A un passo l’approvazione della legge sul riconoscimento degli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio. Tassinari: “Contoterzisti sempre al loro fianco con il loro saper fare”

Dopo un'attesa di qualche anno, si sta finalmente concretizzando il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio. La Camera dei deputati ha approvato, con modificazione, la proposta di legge che ora passa al Senato. “Ci avrebbe fatto piacere se nel testo fossero stati inseriti anche i contoterzisti agromeccanici che in quanto artigiani conoscono la recta ratio factibilium, per dirla con Tommaso d’Aquino, ossia la corretta ragione delle cose da produrre, in questo caso in agricoltura. Ma l’approvazione della legge e la legge stessa sono troppo importanti e non bisogna perdere altro tempo”, commenta il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti, Aproniano Tassinari.

Il nuovo articolo 9 della Costituzione richiama alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e dell'ecosistema, ma non nomina l’agricoltura e l’uso dei suoli, quasi che la tutela dell’ambiente e della biodiversità possa prescindere dall’utilizzazione dei suoli e delle altre risorse naturali ai fini della produzione agricola ed alimentare. “Con il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio si dà sostanza e senso al nuovo dettato costituzionale. Resta tuttavia paradossale che la parola agricoltura non compaia nella nostra Costituzione; paradossale per un paese come l’Italia, che rivendica la ricchezza della propria produzione agroalimentare”, prosegue.

“Siamo certi che avverrà presto anche il riconoscimento del saper fare bene caratteristico dei contoterzisti con l’istituzione di un albo nazionale di categoria”, aggiunge. “Come conduttori di un fondo, gli agricoltori hanno una responsabilità diretta verso l’ambiente. Mantengono in vita attività agricole, operano contro il dissesto idrogeologico, destinano il suolo ad attività di coltivazione che non ne determinano il consumo. Concorrono alla protezione del territorio anche dagli effetti dello svuotamento dei centri rurali. È nell’interesse degli agricoltori mantenere un territorio sano dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Per farlo bene i contoterzisti sono da sempre al loro fianco. Per questo riteniamo che “agricoltori custodi” non possa essere una peculiarità solo di alcuni, ma sia un dato che deve essere riconosciuto all’attività agricola in quanto tale, anche di supporto alla produzione, allorquando si svolge secondo canoni di razionalità e di sostenibilità. La legge induce, insomma, a riflettere su una lettura dell’attività agricola, che la valorizzi quale strumento coerente e consistente con ogni progetto di garanzia dell’ambiente e del territorio”, conclude Tassinari.

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08/02/2024, 18:41
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Contoterzisti pavesi in assemblea

Giovanni Bargigia: “Fronte comune con l’agricoltura: le difficoltà del settore sono le stesse”

PAVIA - “Il 2023 è stato il mio primo anno da presidente dei Contoterzisti pavesi. Ho avuto modo di conoscere i soci a uno a uno, apprendere da loro le problematiche e le richieste della categoria”, ha detto il presidente di UNCAI Pavia Giovanni Bargigia aprendo l'assemblea dell’associazione nella Tenuta il Tenchio di Casirate Olona. “Oggi la protesta agricola segna una accelerazione verso una soluzione a tante questioni fino a oggi irrisolte; ma è anche un forte segnale di unità del mondo agricolo, che vede gli agromeccanici (artigiani che lavorano per conto terzi i terreni) e agricoltori alleati per far conoscere le spine di questa agricoltura, dal costo del carburante, alla carenza di manodopera specializzata, alla sostenibilità aziendale, senza tante bandiere o slogan di parte. I contoterzisti accanto agli agricoltori questa volta però non in ragione di tecnologie e processi produttivi innovativi, ma perché ne condividono preoccupazioni, sacrifici e soluzioni”.

Il presidente Bargigia ha quindi ringraziato il suo predecessore, oggi presidente onorario, Giuliano Chioetto, colui che ha avuto l’intuizione di riunire in associazione i contoterzisti pavesi. Presente all’incontro, anche il presidente nazionale di UNCAI, Aproniano Tassinari, si è unito ai ringraziamenti, sottolineando il ruolo fondamentale di Giuliano Chioetto “per aver mantenuto insieme, in tutti questi anni, un gruppo di imprenditori che operano su tutta la provincia, dal Pavese, alla Lomellina all’Oltrepo, e poi per aver dato la possibilità a Bargigia di raccoglierne il testimone: c’è chi ostacola l’identificazione dei contoterzisti attraverso uno specifico albo nazionale di categoria, favorendo la confusione di ruoli, responsabilità e compiti con gli agricoltori. Associazioni come UNCAI Pavia sono la prova della crescita del contoterzismo professionale e artigianale in agricoltura”, ha detto il presidente di Uncai.

Il presidente Giovanni Bargigia ha quindi illustrato le attività svolte nel corso dell’anno: “Abbiamo aggiornato e stampato il listino delle tariffe agromeccaniche nella provincia di Pavia, fondamentale per avere dei prezzi di riferimento condivisi in caso di controversie. Il nostro obiettivo oggi è studiare con gli istituti tecnici di agraria e le istituzioni dei percorsi di formazione per i ragazzi che vedono il proprio futuro nella meccanica agraria”.

Numerosi i servizi che l’associazione, attraverso la società di servizi Coagri, mette a disposizione degli imprenditori agromeccanici. L’incontro è stata l’occasione per elencarli a uno a uno; dai permessi di circolazione, ai servizi commerciali, alle compravendite, alle domande per la Pac. Inoltre l’assemblea ha offerto l’occasione di apprezzare le novità Massey Ferguson e promuovere l'evento "porte aperte" organizzato dal rivenditore Agrinovac sabato 2 marzo; di conoscere Trelleborg non solo per la qualità e affidabilità dei suoi pneumatici agricoli, anche per la sostenibilità nella produzione. Infine l’assemblea ha permesso di entrare virtualmente nello stabilimento a Vellezzo Bellini (PV) di Acqua & Sole, realtà specializzata in analisi dei terreni e nella produzione di digestato che, utilizzati in modo virtuoso dai contoterzisti in sostituzione di altri concimi di sintesi, sono la base dell’agricoltura conservativa e dell'economia circolare, riportando matrice organica nel terreno e riducendo le emissioni di ammoniaca.

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12/02/2024, 16:11
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Contoterzisti di Milano Lodi, Como, Varese in assemblea

Con Rota, Boselli, Oldani, Tassinari, Frosi, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri e IA. Per l’Intelligenza artificiale solo i contoterzisti possono risolvere le crisi, placare le proteste per essere alla fine proclamati eroi: ma serve un albo tutto per loro

MILANO – Le manifestazioni dei trattori di queste ultime settimane hanno fatto più bene o più male alla categoria degli agricoltori e dei contoterzisti? Per il presidente di Coldiretti Milano, Alessandro Rota, “il lavoro di anni per far crescere l’immagine e la considerazione dell’agricoltura nella società è stato messo a rischio, insieme a un percorso avviato dalle associazioni agricole con le istituzioni europee per rendere sostenibile la transizione ecologica e non un problema per gli agricoltori. Qualcosa però è successo: sul nostro territorio c’è una minoranza di agricoltori in difficoltà, che sta attraversando un periodo di grande disagio, accentuato con il covid. È nostro compito eliminare quei cavilli burocratici che ostacolano il lavoro nelle nostre campagne”. L’ex presidente di Confagricoltura Milano, Antonio Boselli, ha osservato come la protesta abbia fatto perdere di vista il vero problema della nostra agricoltura, il reddito e l’assenza di marginalità: “Attenzione a parlare contro l’Europa, perché gran parte dei trattori che si vedono nei telegiornali sono stati acquistati grazie a sgravi fiscali e fondi europei”. E aggiunge: “L’Europa impone norme ambientali stringenti agli agricoltori in tempi troppo ristretti, nel frattempo però entrano prodotti da paesi che non impongono le stesse restrizioni. Ma gli accordi commerciali internazionali, come il Mercosur, sono fondamentali per esportare i nostri prodotti di qualità e fare reddito”.

L’assemblea annuale dell’associazione di contoterzisti Apima di Milano, Lodi, Como, Varese è stata l’occasione per una riflessione sulla protesta dei trattori. L’invito del suo presidente, Giuliano Oldani, è stato condiviso anche dalla eurodeputata Isabella Tovaglieri, rappresentate per la Lega del collegio Nord Ovest alle elezioni europee del prossimo giugno. Da remoto ha osservato come “l’approccio ideologico sull’ambiente mantenuto in questi anni dall’Unione europea ci ha costretto a parare i colpi indirizzati all’agricoltura e alla zootecnia”, ha detto riferendosi in particolare al bando dei motori endotermici: “Tanto più che l’incidenza a livello ambientale delle macchine agricole è bassa”. Ha poi ricordato l’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni per accedere agli aiuti della Pac, la politica agricola comune: “una scelta che riduce la produttività, ci costringe a importare da paesi extra ue che non hanno gli stessi standard qualitativi e va contro la sostenibilità economica delle aziende”. Incalzata dal presidente di UNCAI Aproniano Tassinari sulla legge che dovrebbe istituire l’albo nazionale dei contoterzisti ma che è ferma perché c’è chi vorrebbe che vi rientrassero anche gli agricoltori ha risposto: “Occorrerà cercare un compromesso”. Un compromesso improbabile dal momento che con l’albo si chiede di riconoscere giuridicamente dei liberi professionisti che svolgono l’attività agromeccanica in forma autonoma, con un orientamento e una connessione solo al cliente agricoltore.

Dopo gli interventi degli sponsor (Syneco, Corteva, Claas e CtSmart24) si è infine tornati sul tema della redditività, messo a fuoco dal direttore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano Damiano Frosi che ha chiesto all’Intelligenza Artificiale di scrivere una storia sui contoterzisti. La storia ha l’incipit tipico delle fiabe, e parla di un mondo fantastico dove i contoterzisti “regnano sovrani”. La terra produceva in quantità e abbondanza per tutti, finché è arrivata una crisi e con essa le proteste: “attraverso la gestione di impresa, la raccolta, l’analisi e l’integrazione dei dati raccolti nei campi i contoterzisti hanno risolto la crisi e furono acclamati nuovamente come eroi”.

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14/02/2024, 17:24
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Soldi ha parlato dei contoterzisti come motore dello sviluppo in agricoltura: “Sono convinto che nei prossimi anni aumenterà la loro cilindrata per la difficoltà a reperire manodopera, per le competenze necessarie a usare i mezzi agricoli più innovativi, e per la capacità di investimento”. Sulla stessa lunghezza d’onda la direttrice di Coldiretti Cremona Paola Bono: “La filiera deve intersecarsi con il contoterzismo. La carenza di manodopera richiede sempre più di appoggiarsi ai contoterzisti”.

Oggi però il contoterzista è costretto a lavorare sul filo del rasoio a causa dei costi raggiunti dalle materie prime e dal carburante. Entra così in campo la professionalità, l’innovazione meccanica, la digitalizzazione dell’impresa. “Il peso fiscale ha costretto alcune aziende a chiudere rendendosi conto che la coperta stava diventando troppo corta”, ha aggiunto il presidente di Apima Clevio Demicheli. “Negli ultimi 20 anni le aziende si sono quasi dimezzate, dobbiamo dire però che le restanti stanno diventando sempre più competitive con alta professionalità e pronte all’innovazione”. “L’agromeccanico diventa così sempre più un tassello fondamentale per il sistema gestionale di una azienda agricola”, ha proseguito Donato Rossi, delegato di Giunta nazionale Confagricoltura per l’agromeccanica che ha concluso gettando uno sguardo verso le proteste dei trattori: “Il clima cambia: da sei generazioni coltivo ulivi in Puglia, ma potrei dovermi spostare in Lombardia per rincorrere il clima più adatto. Tener conto dei cambiamenti climatici deve portare a politiche nazionali ed europee in difesa delle nostre aziende agricole, non volte ad annientarle. Il paradigma deve essere totalmente capovolto: il clima cambia, quindi difendiamo l’economia agricola”.

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16/02/2024, 22:33
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Contoterzisti, artigiani della terra

L’agricoltore custode e l’agromeccanico professionista: due figure chiave per l’agricoltura del futuro, che possono contribuire a rendere il settore agricolo più competitivo, efficiente e sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. La loro collaborazione è una risorsa preziosa per il Paese, che merita di essere riconosciuta e incentivata

La commissione industria e agricoltura del Senato ha approvato in via definitiva il ddl per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio e per l’istituzione della giornata nazionale dell’agricoltura. Si tratta di un provvedimento che intende valorizzare il contributo degli agricoltori alla tutela e al miglioramento del patrimonio naturale, paesaggistico e culturale del nostro Paese, attraverso pratiche agricole sostenibili e rispettose della biodiversità.

Tuttavia, il riconoscimento dell’agricoltore come custode non è sufficiente a garantire lo sviluppo di un’agricoltura moderna, efficiente e competitiva, che possa affrontare le sfide del cambiamento climatico, della sicurezza alimentare e della transizione ecologica. Per questo, è necessario integrare il ruolo dell’agricoltore con quello dell’agromeccanico professionista, un artigiano della terra che fornisce servizi meccanici e tecnologici per l’agricoltura, soluzioni innovative e personalizzate in base alle esigenze e alle caratteristiche di ogni azienda agricola.

“Agricoltore custode e agromeccanico professionista sono due figure che si integrano e si completano a vicenda. L’agricoltore custode ha la conoscenza del territorio, delle colture, delle esigenze e delle aspettative dei consumatori, mentre l’agromeccanico professionista ha la competenza tecnica, la capacità di innovazione, la disponibilità di macchinari e tecnologie all’avanguardia. Insieme, possono creare un sistema agricolo più avanzato, resiliente e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide del presente e del futuro”, afferma il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.

Per favorire questa collaborazione, è necessario che il ruolo dell’agromeccanico professionista sia riconosciuto e valorizzato a livello normativo, così come lo è stato quello dell’agricoltore custode. “A tal fine, UNCAI, dopo essere stata fautrice degli albi regionali di Lombardia ed Emilia-Romagna, ha presentato una proposta di legge per l’istituzione dell’albo nazionale degli agromeccanici, che ha lo scopo di garantire la professionalità, la formazione, la sicurezza e la certificazione degli operatori del settore, nonché di promuovere la qualità e l’innovazione dei servizi offerti. Si tratta di un progetto che ha già ricevuto il sostegno di Confagricoltura e di altre organizzazioni agricole e che attende l’attenzione e l’approvazione delle forze politiche”, prosegue il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti che chiarisce affermando come sia necessario oggi assecondare lo sviluppo di nuovi modelli di agricoltura, che consentano da un lato l’adozione di strumenti di agricoltura di precisione e dall’altro aprano alle nuove frontiere dell’agro-ecologia: “Accanto all’agricoltore custode, si sviluppano soluzioni di Agricoltura 4.0 e oltre, governate dall’Intelligenza Artificiale, dalla digitalizzazione, dall’agricoltura di precisione. Sensori, droni, satelliti e sistemi di monitoraggio e previsione per aumentare l’efficienza produttiva e qualitativa, con una maggiore omogeneità e tracciabilità dei prodotti, per ridurre sprechi e costi aziendali, per salvaguardare le risorse naturali: le applicazioni reali sono limitate a poche aziende agricole di grandi dimensioni ma sono appannaggio dei servizi conto terzi e quindi di imprese agromeccaniche strutturate per fornire risposte puntuali e professionali al cliente agricoltore. I grandi obiettivi dell’agricoltura come la circolarità, l’energia, l’uso razionale dell’acqua, la salubrità del cibo e l’incremento delle produzioni sono aspetti che i contoterzisti portano nelle singole aziende e soprattutto nei grandi comprensori agricoli. L’albo dei contoterzisti è dunque un’opportunità per rendere l’agricoltura più efficiente”.

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22/02/2024, 16:36
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Agromeccanici professionisti per l’Europa

Tassinari: “Se non è per tutti, l'innovazione non è vero progresso e solo con contoterzisti professionisti diventa diffusa”

ROMA - L’Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI sottoscrive il manifesto di Confagricoltura per l’Europa. “Non scopriamo oggi l’inadeguatezza di questa Pac. Abbiamo partecipato attivamente a tutti gli incontri preparatori voluti dall’ex ministro Stefano Patuanelli. Confagricoltura e Uncai hanno sempre denunciato come la Pac stesse diventando un macchinoso impianto in contrasto con l’articolo 39 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea che detta le cinque finalità della politica agricola comune ossia incrementare la produttività, assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, stabilizzare i mercati, garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori”, afferma il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari facendo riferimento sia alla riduzione degli aiuti diretti agli agricoltori, stabilita nonostante l’aumento fuori controllo dei prezzi all’origine e i cambiamenti climatici, sia alla brusca introduzione di vincoli ambientali in netto contrasto con l’obiettivo di produrre in quantità cibo sano. “Era ed è sbagliato estendere in modo indifferenziato a tutti gli agricoltori europei le misure agronomiche relative al regime di rotazione agraria e all’esclusione di una parte della superficie dalla coltivazione perché sono molto diversi gli ambienti pedoclimatici e agronomici del Nord Europa e dell’area Mediterranea. E occorreva incentivare dove ci sono i maggiori problemi di conservazione del suolo”.

La competitività delle imprese richiede processi produttivi più sostenibili economicamente. Occorre quindi ripensare il sostegno alla diffusione delle innovazioni tenendo conto del contributo dei contoterzisti professionisti. “Lo sforzo europeo per lo sviluppo dell’innovazione in agricoltura presta il fianco ad alcune obiezioni”, prosegue il presidente Tassinari: “Le stime indicano come i benefici delle innovazioni finanziate dalla Unione vadano solo al 5% degli agricoltori europei, quelli con aziende più grandi e con mezzi finanziari necessari a mettere in pratica i cambiamenti, mentre gli agricoltori più deboli ne rimangono esclusi”. L’innovazione, dall’agricoltura di precisione a quella conservativa e rigenerativa, non si scarica a terra senza un approccio distribuito: ha bisogno di notevoli investimenti e non solo economici, ma anche e soprattutto culturali, che difficilmente agricoltori con poche disponibilità sia economiche sia di tempo da dedicare alla formazione e aggiornamento riescono ad acquisire. “I contoterzisti servono proprio a questo, a portare l’innovazione a tutti: “Se non è per tutti, l'innovazione non è vero progresso: ogni agromeccanico può lavorare migliaia di ettari ogni anno per conto di piccoli e medi agricoltori con vantaggi economici e ambientali che oltrepassano i confini della singola azienda agricola raggiungendo un’intera comunità. Rivediamo dunque la Pac, con buona pace per chi ha dedicato mesi di lavoro a quella attuale. Non si tiene in piedi un ponte che crolla. Anziché per l’acquisto di macchinari, ai piccoli e medi agricoltori occorrono incentivi per il ricorso a servizi agromeccanici professionali svolti non in modo occasionale, ma da aziende iscritte a un Albo, all’albo degli agromeccanici”.

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UNCAI si espande in Veneto

ConfaVerona entra a far parte dell’Unione Nazionale Contoterzisti

VERONA, 1 marzo 2024 - In una mossa strategica che segna un nuovo capitolo per il settore agricolo e agromeccanico del Veneto, la Confederazione agricoltori e agromeccanici veronesi, ConfaVerona, ha ufficializzato la sua adesione a UNCAI, l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali. La presidente di ConfaVerona, Valeria Moratello, ha espresso grande entusiasmo per questa decisione, presa all’unanimità dal consiglio direttivo: “ConfaVerona, pur essendo una realtà nata da poco nel novembre del 2022, ha sentito la necessità di un appoggio a livello nazionale per potenziare il lavoro sul territorio. Abbiamo visto in UNCAI e in Aproniano Tassinari, suo presidente, una realtà di spicco, con idee innovative e una capacità di dialogo che si distingue nel panorama nazionale. Con questa mossa, ConfaVerona si posiziona come un attore chiave nel panorama agricolo veneto, pronto a sostenere i propri associati e a contribuire attivamente al progresso del settore.” ConfaVerona, che ha iniziato il suo percorso con circa 130 iscritti, ha registrato in un anno e mezzo una crescita costante, raggiungendo oggi circa 150 associati. “Non solo abbiamo ampliato il numero dei nostri iscritti, ma abbiamo anche potenziato i servizi offerti, includendo, accanto alle consulenze contabili, amministrative, legali e ambientali, uno sportello Caf per l’assistenza fiscale e uno Caa per la consulenza agricola”, ha aggiunto la presidente Moratello.

Il presidente di UNCAI, Aproniano Tassinari, ha accolto con favore l’ingresso di ConfaVerona, poiché ha visto in questa giovane Associazione una nuova realtà vivace e attenta alle esigenze degli agromeccanici, disponibile all’ascolto e pronta a supportare i suoi associati in tutte le loro necessità. Ha poi sottolineato l’importanza di un fronte unito nel settore: “L’adesione di ConfaVerona a UNCAI non è solo un segno di crescita per la nostra Unione, ma anche un passo avanti verso la realizzazione di obiettivi comuni. La sinergia tra le nostre associazioni sarà fondamentale per affrontare le sfide del settore. Insieme, lavoreremo per promuovere un’agricoltura innovativa e sostenibile, che possa competere sul mercato globale e contribuire allo sviluppo economico della nostra regione”. I contoterzisti rappresentano una risorsa insostituibile e un pilastro fondamentale per l’agricoltura veneta, contribuendo significativamente alla produzione di eccellenze riconosciute a livello internazionale e svolgendo un ruolo chiave nell’ammodernamento e nell’efficienza delle operazioni agricole. “La collaborazione tra ConfaVerona e Apiumai, l’associazione UNCAI di Padova, sarà decisiva per una maggiore rappresentatività e supporto agli agromeccanici del Veneto. “Con questo nuovo ingresso, UNCAI conferma il suo ruolo di punto di riferimento per gli operatori del settore, promuovendo lo sviluppo di un'agricoltura moderna, sostenibile e competitiva”, conclude Tassinari.

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L’Unione Trebbiatori di Cuneo saluta il futuro

Cambio al vertice, bilanci e nuove sfide: l’assemblea annuale traccia la rotta verso un’agricoltura sostenibile, avanzata e professionale

FOSSANO (Cuneo) - Si è tenuta venerdì 1 marzo l’assemblea annuale dell’Unione Trebbiatori di Cuneo, un evento che ha segnato un nuovo inizio per l’associazione con l’elezione di Fabrizio Gastinelli a presidente e Franco Piola a vice presidente, succedendo al precedente presidente Massimo Silvestro. L’assemblea ha avuto inizio con un caloroso saluto al presidente uscente e un ringraziamento ai partecipanti e agli sponsor che hanno sostenuto l’associazione, il Consorzio Agrario delle province del Nord Ovest Cap Nord Ovest. Il neo presidente Gastinelli ha espresso il suo entusiasmo per il nuovo ruolo, sottolineando l’importanza della collaborazione e del sostegno continuo per il progresso del settore.

Tra gli ospiti il presidente di Uncai Aproniano Tassinari, il senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), il sindaco di Fossano Dario Tallone e il consigliere regionale del Piemonte Paolo Demarchi (Lega). Quest’ultimo ha evidenziato la volontà di portare avanti le tematiche dell’associazione. In particolare ha condiviso con l’Unione Trebbiatori di Cuneo la necessità di istituire, sul modello di Lombardia ed Emilia-Romagna, un Albo Regionale degli Agromeccanici per la tutela della categoria. Un’altra questione che richiede un approfondimento in Regione, ha detto, è l’UMA e l’assegnazione del gasolio agricolo.

Il direttore dell’Unione Trebbiatori Stefano Isoardi ha quindi presentato un’analisi sui bilanci dei contoterzisti, mostrando un incremento medio del fatturato del 21% nel triennio 2021-2023: “Tuttavia abbiamo anche registrato un aumento dei costi di carburanti, ricambi, manutenzioni e riparazioni del 38%. Questa situazione ha portato a una perdita di marginalità del 5% sul prezzo finale, un dato che richiede riflessione e azione per recuperare il guadagno perduto”, ha sottolineato.

Il senatore Giorgio Maria Bergesio ha poi preso la parola, illustrando le iniziative del governo a favore del comparto agricolo, tra cui la sospensione di normative europee sugli agrofarmaci e sulla messa a riposo dei terreni del 4% dei terreni. “Il decreto siccità prevede invece significativi investimenti per contrastare le estati aride con la realizzazione di nuovi invasi e il ripristino delle reti irrigue”.

Il sindaco di Fossano, Dario Tallone, ha messo in luce la vocazione agricola del comune e ha condiviso la sua esperienza personale sull’efficienza e il risparmio ottenuti affidando il lavoro ai contoterzisti: “Ho un’azienda agricola. Da quando esternalizzo il lavoro affidandomi ai contoterzisti ho solo vantaggi perché i servizi sono resi da operatori esperti in modo professionale e con macchinari all’avanguardia; caratteristiche che mi permettono di risparmiare rispetto all’investimento diretto”.

Oltre a una migliore gestione economia dell’azienda agricola, i contoterzisti possono fare da volano per la diffusione su larga scala di pratiche agro-ecologiche e di agricoltura di precisione. Ma occorre che la politica ne sia consapevole: “Affrontare il cambiamento climatico richiede grandi iniziative politiche, e noi siamo pronti a guidare queste battaglie,” ha dichiarato il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari, durante l’assemblea. Tassinari ha poi rivolto un appello diretto al senatore Bergesio: “Stiamo lavorando con l’onorevole Mirco Carloni in Parlamento per ottenere il riconoscimento della figura del contoterzista, un imprenditore tecnologicamente avanzato e preparato, che si distingue nettamente dalle attività agricole tradizionali.” Il senatore Bergesio ha risposto con entusiasmo: “Sono pienamente d’accordo con le vostre iniziative e sono pronto a collaborare con Uncai per riprendere il disegno di legge di un Albo Nazionale degli Agromeccanici presentato nella precedente legislatura. È tempo di dare il giusto riconoscimento alla categoria e di definire un albo specifico per loro.”

L’assemblea si è conclusa con un rinnovato spirito di cooperazione e la determinazione di lavorare insieme per un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato nel settore agricolo.

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