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Unaprol, consorzio olivicolo italiano 
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MIPAAFT, UNAPROL: “OLIO EXTRAVERGINE CON PIU’ QUALITA’ E’ GARANZIA PER CONSUMATORE”



E’ in programma oggi pomeriggio, presso il Ministero delle Politiche Agricole, una riunione tra tecnici, associazioni e rappresentanti della filiera olivicola per la presentazione dei report sul panel test e per approfondire la proposta lanciata lo scorso 31 gennaio da Unaprol – Consorzio olivicolo italiano, relativa alla revisione dei parametri della categoria merceologica olio extravergine d’oliva.



“Il nostro obiettivo è quello di aumentare la qualità oggettiva del prodotto a garanzia del consumatore. Per questo abbiamo chiesto di abbassare il livello di acidità dallo 0,8% allo 0,5% e una mediana del fruttato superiore a 2 – spiega David Granieri, presidente di Unaprol – Attualmente nella categoria olio extravergine d’oliva rientrano prodotti profondamente diversi, dobbiamo far capire che un olio con un livello di acidità 0,8% non può essere considerato un extravergine. E’ una battaglia culturale, fondata sulla qualità e sulla trasparenza, per cambiare una regolamentazione sbagliata e anacronistica. Negli ultimi anni si è discusso molto sul panel test, che funziona benissimo e rimane un pilastro per il settore, senza capire che il problema sono le regole inadeguate”.

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17/04/2019, 22:08
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TUTTOFOOD, UNAPROL: “DOMANI LA PRESENTAZIONE DELLA PRIMA SCUOLA NAZIONALE DELL’OLIO EXTRAVERGINE”

Un nuovo centro di riferimento per tutti gli operatori della filiera olivicola italiana che sviluppa un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e vede impegnate circa 400mila aziende specializzate. E’ la EVOO SCHOOL ITALIA, la prima Scuola nazionale dell’olio extravergine d’oliva promossa da Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica che verrà presentata a TuttoFood, martedì 7 maggio, alle ore 11.30 (Fiera di Milano a Rho, Padiglione 3, area Unaprol). Nell’occasione, i docenti terranno la prima lezione teorica e di formazione sensoriale: “Alla ricerca della qualità: saper scegliere un olio”. All’evento parteciperanno, tra gli altri, Ettore Prandini, presidente Coldiretti e David Granieri, presidente Unaprol che illustreranno i contenuti dell’iniziativa.

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06/05/2019, 16:34
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UNAPROL: “APRE OGGI A ROMA LA PRIMA SCUOLA NAZIONALE DELL’OLIO EXTRAVERGINE”



Un luogo, nel cuore della capitale, dove poter diffondere la conoscenza dell’olio, formare professionisti del settore, supportare lo sviluppo delle aziende olivicole e dialogare con le istituzioni. E’ la EVOO SCHOOL ITALIA, la scuola dell’olio extravergine d’oliva promossa da Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica che ha aperto oggi, martedì 7 maggio, a Roma (via Nazionale).

L’iniziativa è stata presentata questa mattina alla Fiera di Milano, nel corso della manifestazione TuttoFood, alla presenza di Ettore Prandini, presidente Coldiretti; David Granieri, presidente Unaprol – Consorzio olivicolo italiano; Giorgio Santambrogio, CEO VéGé e Presidente ADM.



Si tratta di un nuovo centro di riferimento per tutti gli operatori della filiera olivicola che sviluppa un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e vede impegnate circa 400mila aziende italiane specializzate. I docenti della scuola sono assaggiatori professionali, agronomi, tecnici ed esperti del settore olivicolo, scelti sulla base dell’esperienza nell’ambito della formazione e della comunicazione. Molto ampio il campo dei possibili destinatari: imprenditori agricoli, consumatori, buyers, operatori della ristorazione, frantoiani, appassionati e blogger.



L’offerta didattica si divide in una parte teorica e una di formazione sensoriale, attraverso prove, incontri e degustazioni, ed è pensata per offrire una formazione altamente specializzata per quanti operano nella produzione, distribuzione e promozione dell’olio di qualità.

La scuola realizzerà corsi base e tecnici (con attestazione di idoneità e certificazione per l’iscrizione nell’elenco nazionale degli assaggiatori), seminari divulgativi e corsi professionalizzanti dove verranno approfonditi tutti gli argomenti rilevanti per il settore: stili alimentari e di consumo, attributi positivi e negativi dell’olio, cultivar principali, marketing, biodiversità, nutriceutica, usi gastronomici (è prevista la traduzione simultanea in inglese delle lezioni). Nel sito dedicato (www.evooschool.it) sarà possibile trovare tutte le informazioni e, nella sezione Corsi, consultare il calendario completo delle attività e scaricare i moduli per iscriversi alle diverse iniziative. La parte esperienziale e sensoriale sarà sviluppata grazie a un apposito laboratorio e una sala panel, conforme alle linee guida del C.O.I., per le valutazioni organolettiche. Previsti anche incontri con i protagonisti del mondo dell’olio extravergine di qualità.



Questa mattina a TuttoFood si è svolta la prima lezione, a cui hanno partecipato esperti, appassionati e buyers, con una parte teorica e una di formazione sensoriale per insegnare a riconoscere un olio extravergine di qualità. Al termine della lezione, in collaborazione con l’agenzia Ice, si è svolto un focus sul tema export, analizzando il mercato giapponese che sta facendo registrare una forte crescita dei consumi.

La EVOO SCHOOL ITALIA punta a essere un luogo di costante confronto tra esponenti della filiera e il mondo accademico, per questo è stato istituito un Comitato scientifico che avrà un ruolo propositivo nello sviluppare tematiche e argomenti connessi all’olio extravergine di oliva e legati all’attualità.



“La conoscenza sulle caratteristiche di un vero olio extravergine di oliva è strumento fondamentale per una reale e consapevole libertà di scelta nell’acquisto soprattutto in un Paese come l’Italia che può contare su un primato qualitativo e di sicurezza a livello mondiale – spiega Ettore Prandini Presidente di Coldiretti - Attenzione però agli inganni, il rischio per i consumatori è che nelle bottiglie di olio, magari vendute sotto marchi italiani ceduti all’estero, si trovi prodotto straniero peraltro favorito da etichette dove l’indicazione della provenienza è spesso illeggibile. Per questo stiamo lavorando per rendere più evidente l’indicazione di origine con caratteri più grandi e in posizioni più visibili. Sulle confezioni è praticamente impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva dal 1° luglio 2009, in base al regolamento comunitario N.182 del 6 marzo 2009”.



“Vogliamo ricostruire la giusta percezione dell’olio extravergine di qualità e formare professionisti in un settore in continua evoluzione e di grande rilevanza per il panorama agroalimentare italiano – spiega David Granieri, presidente Unaprol – La scuola non sarà solo un luogo di formazione, ma un punto di incontro, dialogo e crescita per gli operatori della filiera, con l’obiettivo di valorizzare qualità e distintività, diffondere la cultura dell’olio, incentivare verso il consumo consapevole e sviluppare tematiche e problematiche nell’ottica di un confronto attivo e propositivo con le istituzioni”.



L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva, alle spalle della Spagna, con un patrimonio di 250 milioni di ulivi e 1,1 milioni di ettari di terreno coltivati, nonché il primo Paese per consumo con circa 535mila tonnellate (consumo pro capite 8,9 kg).



Secondo l’analisi di Coldiretti, in Italia 9 famiglie su 10 consumano tutti i giorni olio d’oliva e il 93% giudica migliore l’olio Made in Italy anche se rimane il rischio che l’olio straniero venga “spacciato” come italiano.



L’Italia ha il primato per biodiversità mondiale con 533 varietà di olive e il maggior numero di olio extravergine a denominazione in Ue: 42 DOP e 4 IGP che rappresentano quasi il 40% degli oli di qualità riconosciuti. L’olio italiano è anche il più sicuro al mondo grazie a 9 livelli diversi di indagine sulla qualità e l’origine del prodotto e mediamente 20mila controlli all’anno da parte del Ministero della Salute.

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07/05/2019, 18:44
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FAO, UNAPROL: “SALUTE CONSUMATORI IGNORATA PER INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI”

Prende il via oggi in Canada, ad Ottawa, l’incontro del Codex Alimentarius, organismo della FAO che definisce gli standard di riferimento per la sicurezza degli alimenti. Tra gli argomenti in discussione i sistemi di informazione visiva con bollini fuorvianti che sconsigliano l’acquisto di prodotti di qualità Made in Italy per la presenza di grassi e zuccheri, senza considerare le quantità effettivamente consumate. Paradossalmente, sotto attacco c’è anche l’olio extravergine d’oliva nonostante numerose ricerche scientifiche abbiano chiaramente dimostrato le proprietà benefiche per la prevenzione del rischio cardiovascolare e dei tumori intestinali per la ricchezza di sostanze fenoliche bioattive e antiossidanti. Lo scorso novembre la Food and Drugs Administration (FDA) statunitense ha addirittura promosso l’olio EVO a “farmaco” invitando a indicare sulle confezioni degli oli contenenti almeno il 70% di acido oleico che il loro consumo porta benefici cardiovascolari, quando sostituisce il grasso saturo dannoso per il cuore, mentre recentemente una ricerca dell'Università di Firenze ha scoperto che l’olio extravergine è un importante alleato contro l'Alzheimer. L’oleuropeina aglicone e l’idrossitirosolo, infatti, prevengono la formazione di proteine tossiche responsabili dello sviluppo della malattia mentre i polifenoli riducono i processi che determinano un acutizzarsi della patologia.

“Il consumo pro-capite, negli ultimi 20 anni, è diminuito passando da 13 kg a 10,5 kg e rappresenta il 4% dei consumi dei grassi da condimento nel mondo, siamo quindi lontanissimi da quantitativi preoccupanti – spiega David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano – Mettere il bollino nero sulle confezioni di olio extravergine e quello verde su bibite gassate ricche di aspartame significa decidere consapevolmente di ignorare la salute dei consumatori a vantaggio degli interessi delle grandi multinazionali. Si tratta di una battaglia fondamentale per la difesa dei nostri prodotti e per la salvaguardia della qualità made in Italy messa in pericolo da infondate campagne allarmistiche. L’olio extravergine italiano è unico al mondo per qualità, biodiversità e sicurezza ma è costantemente attaccato dagli altri Paesi con politiche fiscali punitive, come quelle annunciate da Trump, o con sistemi di etichettatura a semaforo ingannevoli, come avviene in Gran Bretagna e in Francia”.

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13/05/2019, 18:00
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TRUFFA OLIO, UNAPROL: “NECESSARIA OMOGENEITA’ NEI CONTROLLI E REVISIONE PARAMETRI”

Olio di soia addizionato con clorofilla che veniva venduto per extravergine in Italia e all’estero. E’ quanto hanno scoperto nel corso di un’indagine i Carabinieri dei NAS di Foggia, in cooperazione con Eurojust, l’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale e con Europol per gli aspetti operativi transnazionali. L’operazione denominata “Oro Giallo” ha smascherato il sodalizio criminale, formato da 24 persone, che vendeva migliaia di litri di finto extravergine a un prezzo che oscillava tra i 5 e i 10 euro a fronte di un costo di circa 1,2 euro al litro.

“Si tratta di un’operazione importante che evidenzia un problema atavico del settore, quello delle frodi, fenomeno che si acuisce sistematicamente durante le stagioni in cui il prodotto scarseggia. – spiega David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano – La scorsa annata è stata la peggiore degli ultimi 25 anni con sole 175mila tonnellate a causa delle gelate e della Xylella, con conseguenze disastrose per tutta la filiera e per la tutela della salute dei consumatori. In una situazione del genere, infatti, con importazioni record da altri Paesi, sul mercato è possibile trovare di tutto. Per questo è necessario non solo intensificare i controlli ma anche far sì che ci sia omogeneità durante le operazioni di verifica, ad esempio in riferimento al livello di acidità dell’olio extravergine d’oliva, il cui limite è fissato a 0,8% e non a 1, come emerso da recenti incontri. A riguardo, Unaprol, da sempre in prima fila nello sviluppo delle attività per la tracciabilità del prodotto, da mesi sta portando avanti una proposta per l’abbassamento di tale valore a 0,5% proprio per contrastare in maniera più efficace frodi e speculazioni che si concentrano nella zona di confine. Un’iniziativa che ha già incontrato il supporto di importanti autorità e associazioni di consumatori, italiane e straniere, e che intendiamo proseguire con grande fermezza e decisione”.

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14/05/2019, 20:40
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XYLELLA, UNAPROL: “BATTAGLIA SI VINCE CON REIMPIANTI, RICERCA E PRATICHE VIRTUOSE”

Secondo i due pareri dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) non esiste ancora una cura che sia in grado di eliminare il batterio Xylella fastidiosa che ha già provocato danni per 1,2 miliardi di euro, devastato quasi 880mila ettari del territorio pugliese e infettato 21 milioni di piante.

“Sono stati commessi tanti errori da parte delle istituzioni che hanno favorito il propagarsi del contagio e trasformato, con la complicità di burocrazia e fake news, un problema serio in un dramma epocale - spiega David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano – Ci sono stati non solo ritardi e rimpalli di responsabilità ma anche gravissime carenze sotto il profilo dell’informazione. Sarebbero servite, infatti, campagne mirate per sensibilizzare gli olivicoltori e spiegare per tempo gli opportuni accorgimenti da adottare. Percorsi virtuosi che vedono Unaprol da sempre impegnata anche con l’innovativo sistema Olivo.net, progettato in collaborazione con Horta S.r.l, che consente il monitoraggio in tempo reale dell’oliveto e dà informazioni utili all’imprenditore agricolo. Ora è necessario fermare il contagio, lavorare per sviluppare adeguati sistemi di convivenza con il batterio, come gli innesti con varietà resistenti, e puntare con decisione su ricerca e sperimentazioni, per salvare il paesaggio e far ripartire la produzione, dopo una stagione funesta sul piano produttivo. C’è una sfida complessa da vincere a tutti i costi: creare sistemi economicamente sostenibili nelle zone infette. Il primo passo, in tal senso, è aiutare gli olivicoltori nelle operazioni di espianto e reimpianto”.

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15/05/2019, 16:23
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XYLELLA, UNAPROL: “A RISCHIO TUTTO IL MEZZOGIORNO E IL 68% DELLA PRODUZIONE ITALIANA”

La scorsa settimana l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha certificato che ancora non esiste una cura per eliminare la Xylella. A oggi la situazione è tragica e coinvolge non solo un’intera filiera ma tutto il tessuto economico e sociale di una regione che produce circa il 50% dell’olio extravergine d’oliva italiano. I numeri parlano chiaro: 21 milioni di piante infettate su quasi 800mila ettari del territorio pugliese per un danno stimato di oltre 1,2 miliardi di euro. Colpito soprattutto il Salento, dove oggi il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio hanno effettuato un sopralluogo in elicottero per verificare la situazione e gli effetti drammatici sul paesaggio.

“Il rischio è che in breve tempo possa essere infettato tutto il Mezzogiorno, a partire da Basilicata, Calabria, Campania e Molise da cui, secondo i dati Ismea 2019 con la media delle ultime 4 campagne, è arrivato il 68% dell’olio italiano - spiega David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano – Dopo anni di immobilismo e colpevoli ritardi delle istituzioni serve una duplice strategia che proceda parallelamente: fermare il contagio e sostenere gli agricoltori, stremati dalla burocrazia, nelle operazioni di espianto e reimpianto creando sistemi sostenibili nelle zone infette. In queste aree è necessario imparare a convivere con la malattia, ad esempio attraverso innesti e sovrainnesti con varietà resistenti, come il Leccino. Per questo Unaprol insieme a Coldiretti e al Consorzio DOP Terre d’Otranto ha costituito il Consorzio Innesti per sviluppare e implementare una tecnica, finora adottata sporadicamente dagli esperti, che cerca di salvare gli ulivi infettati dalla Xylella”.

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20/05/2019, 15:54
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CONSUMI, UNAPROL: “STATI UNITI INCORONANO L’OLIO ITALIANO”

Il New York International Olive Oil Competion 2019, il più grande concorso al mondo sull’olio extravergine di oliva, organizzato dalla testata Olive Oil Times, ha incoronato la Puglia come regione leader per la produzione di olio EVO di qualità.


“E’ un riconoscimento importantissimo per una regione che nel 2018 ha visto un calo drammatico della produzione, addirittura superiore al -58% della media nazionale, a causa delle gelate e del dramma Xylella – spiega David Granieri, presidente Unaprol, Consorzio olivicolo italiano - E’ una conferma fondamentale per la Puglia e per tutto il settore olivicolo italiano, da sempre leader e punto di riferimento nel mondo per qualità e biodiversità con 533 cultivar che rappresentano la nostra vera ricchezza e il primato di riconoscimenti in Ue con 46 oli Dop o Igp, quasi il 40% del totale. I premi che arrivano da New York confermano una nostra convinzione: è necessario costruire un nuovo modello culturale, dialogando di più e meglio con i consumatori e promuovendo la cultura dell’olio extravergine, vera bandiera del made in Italy nel mondo”.

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27/05/2019, 18:07
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UE, UNAPROL: “TROVARE ACCORDO SU NUOVA OCM OLIO: 300 MILIONI PER I TERRITORI”

“Nella riunione del Consiglio dei Ministri Europei, in programma a giugno, è essenziale che si riesca a trovare un accordo politico sulla nuova OCM (Organizzazione comune di mercato), il programma di sostegno al settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola previsto dal Regolamento UE che definisce le azioni di intervento e le misure di gestione del mercato. Per la competitività e lo sviluppo del comparto olivicolo italiano, dopo una stagione con la più bassa produzione degli ultimi 25 anni, è fondamentale che siano prioritarie le esigenze territoriali, troppo spesso poco considerate al momento della distribuzione delle risorse. E’ indispensabile che per la nuova OCM si preveda uno stanziamento di almeno 300 milioni di euro, per il prossimo triennio. Si tratta infatti di uno strumento imprescindibile per programmare e poter vincere la competizione al livello mondiale. L’OCM deve essere finalizzata a impostare un’olivicoltura moderna che punti sulla formazione, incentivi una produzione di qualità, preveda il rinnovamento degli oliveti e il potenziamento dei frantoi, anche attraverso misure di assistenza tecnica all’insegna della sostenibilità. La ricerca della qualità deve essere un’assoluta priorità, in questo senso rientra la proposta di Unaprol al Coi di rivedere la categoria merceologica dell’olio extravergine abbassando il livello di acidità da 0,8 a 0,5 e con una mediana del fruttato maggiore di 2”. – Lo comunica in una nota David Granieri, presidente Unaprol, Consorzio olivicolo italiano.

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31/05/2019, 15:27
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UNAPROL: “A SCUOLA DI OLIO: NON VEDENTI PERFETTI ASSAGGIATORI”

Si è svolto la scorsa settimana, presso la Tenuta Passerano a Gallicano nel Lazio, un corso per assaggiatori di olio extravergine d’oliva dedicato a 15 persone non vedenti e ipovedenti. L’iniziativa fa parte del progetto EVOO School Italia, la scuola dell’olio extravergine aperta a maggio da Unaprol – Consorzio olivicolo italiano, insieme a Coldiretti e Campagna Amica. Nel corso sono state affrontate le tematiche sulla produzione di olio EVO di qualità, alternando ore di teoria e di pratica, per valorizzare le abilità sensoriali con un percorso finalizzato alla conoscenza del prodotto e alla verifica delle attitudini personali, anche in vista di possibili sviluppi lavorativi.

Oggi a Napoli, presso Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, con l’assegnazione degli attestati ai partecipanti si è concluso il corso, promosso da Unaprol, Sauie e Gesco, in collaborazione con Coldiretti Lazio, Coldiretti Campania, Op Latium e Aprol Campania.

“E’ una sperimentazione innovativa, di spiccato valore etico, che vogliamo ripetere e sviluppare nei prossimi mesi - spiega David Granieri, presidente Unaprol – I partecipanti si sono rivelati perfetti assaggiatori, con gusto e olfatto particolarmente sviluppati e un’autentica percezione del prodotto, senza condizionamenti, dovuti ad esempio al colore dell’olio. Questa è una delle prime iniziative della EVOO School Italia, la scuola che abbiamo aperto a Roma per diffondere la cultura dell’olio e del consumo responsabile dedicando una particolare attenzione all’impegno sociale. Una direzione che intendiamo seguire. L’olio italiano non ha rivali al mondo per qualità e biodiversità, un patrimonio unico che deve poter essere accessibile a tutti”.

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03/06/2019, 15:28
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