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Unaprol, consorzio olivicolo italiano 
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XYLELLA, UNAPROL: “IN TOSCANA INTERVENIRE SUBITO E RIVEDERE IL SISTEMA DEI CONTROLLI”

“La notizia diffusa dal ministero delle Politiche agricole, riguardante un focolaio di Xylella fastidiosa rinvenuto in Toscana dal Servizio fitosanitario regionale, merita la massima attenzione. Pur trattandosi di un batterio appartenente a un ceppo differente da quello pugliese, è necessario monitorare la situazione ed effettuare immediati interventi sulle piante per delimitare il fenomeno. Riteniamo inoltre che sia di primaria importanza rivedere seriamente il sistema dei controlli. Studi scientifici hanno dimostrato che i principali corridoi d’ingresso in Italia della Xylella fastidiosa sono stati il commercio e la movimentazione di piante ornamentali importate da Paesi esteri. Eppure, attualmente, per gli Stati membri dell’Ue non esistono controlli, mentre per quelli al di fuori dell’Unione Europea ci sono in Italia ben 37 punti di ingresso, un quantitativo superiore rispetto agli altri Paesi. Per questo motivo, a novembre, ho scritto una lettera e chiesto un incontro urgente all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli affinché vengano aumentati i controlli e diminuiti i punti di ingresso delle piante provenienti dagli altri Paesi. In una fase così difficile per il settore olivicolo è fondamentale che tutte le istituzioni si adoperino in maniera sinergica per attuare sistemi preventivi di protezione, a partire dall’Unione Europea che attua una politica troppo permissiva alle frontiere causando gravi danni alle campagne italiane”. – Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Unaprol.

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12/12/2018, 18:43
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MANOVRA, UNAPROL: «SENZA INVESTIMENTI E PIANO NAZIONALE L’OLIVICOLTURA AFFONDA»

“E’ gravissimo che nella Legge di Stabilità non siano state previste adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale per sostenere l’olivicoltura all’indomani di una stagione drammatica,con un calo record della produzione dovuto al susseguirsi di eventi atmosferici estremi. L’iniziativa promossa oggi, a Bari, dalla Coldiretti è un chiaro segnale delle difficoltà che sta attraversando un settore abbandonato dalla politica e tenuto in piedisolo dalla caparbietà e dalla volontà degli agricoltori. Le criticità sono molteplici, dalle contraffazioni alla prepotenza di alcune multinazionali che fingono di mantenere una parvenza di italianità, dall’invasione di olio tunisino a dazio zero ai cambiamenticlimatici che provocano eventi estremi sempre più frequenti. In questo scenario per rimanere competitivi sono fondamentali interventi immediati, a partire dal Piano olivicolo nazionale 2.0, più volte invocato. Per rilanciare il settore servono una strategianazionale e investimenti pesanti, ad esempio per realizzare nuovi impianti, così come è stato fatto da altri Paesi nostri competitors. La politica deve rendersi conto che l’olio non solo è un prodotto simbolo del made in Italy e un tesoro di biodiversità,ma anche un settore strategico per il presidio del territorio e per l’occupazione, con oltre 400mila aziende agricole specializzate”. - Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Unaprol – Consorzio olivicolo italiano.

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31/12/2018, 22:17
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GOVERNO, UNAPROL: “SOS OLIVICOLTURA, IN PIAZZA CONTRO MANOVRA AFFONDA-OLIO”

Domani, martedì 8 gennaio alle ore 9.30, l’Unaprol - Consorzio olivicolo italiano, parteciperà alla manifestazione promossa dalla Coldiretti davanti Ministero delle Politiche Agricole (via XX Settembre, 20) per protestare contro la manovra varata dal governo. La Legge di Stabilità, infatti, non prevede misure adeguate per salvaguardare l’olivicoltura dopo un anno disastroso a causa degli eventi atmosferici estremi che hanno ripetutamente colpito l’Italia provocando un calo record della produzione e la perdita di milioni di giornate lavorative, con conseguenze gravissime per tutta la filiera.

“L’olivicoltura italiana sta attraversando un momento difficilissimo, non stanziare le risorse necessarie dopo un anno shock significa affondare un settore strategico e far chiudere migliaia di aziende - spiega David Granieri, presidente Unaprol – Siamo stanchi delle promesse e dello scaricabarile tra le istituzioni, vogliamo i fatti. Nonostante le ripetute e motivate richieste, la prima lettera che ho scritto al ministero risale al 9 marzo subito dopo le gelate, non sono arrivate risposte. Se non si vuole far sparire l’olivicoltura servono investimenti, un nuovo piano olivicolo nazionale e una strategia comune di sviluppo che coinvolga anche i frantoi, ad esempio attraverso la rottamazione degli impianti obsoleti e l’efficientamento qualitativo di quelli esistenti”.

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07/01/2019, 16:11
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MANOVRA, UNAPROL: “INCONTRO POSITIVO CON CENTINAIO: ORA FATTI CONCRETI”

Durante la manifestazione di questa mattina, promossa dalla Coldiretti per protestare contro l’assenza di risorse per l’olivicoltura nella Legge di Stabilità, una delegazione è stata ricevuta dal ministro delle Politiche agricole e forestali Gian Marco Centinaio. Nel corso dell’incontro è stata presentata una piattaforma “Salva-olio” contenente una serie di proposte per il rilancio del settore, dalla realizzazione di un Piano olivicolo nazionale 2.0 alle risorse per il Fondo di solidarietà nazionale, dagli interventi per l’emergenza Xylella alla difesa del panel test, passando per la riforma dei reati alimentari, l’obbligo della registrazione telematica degli oli commercializzati, trasparenza sulle etichette e maggiori controlli sulle importazioni.

“E’ stato un incontro positivo e assolutamente necessario per rilanciare un asset strategico del settore agroalimentare – ha spiegato David Granieri presidente Unaprol - Consorzio olivicolo italiano, presente all’incontro – Il ministro Centinaio è stato disponibile e si è assunto impegni specifici sul piano Salva-olio, ora aspettiamo i fatti concreti e le risorse per i danni provocati dalle gelate e per la Xylella. Per ottenere risultati rapidi è necessario che ci siano anche prese di posizione decise a Bruxelles e la fattiva collaborazione delle Regioni. Ad esempio, non è possibile che finanziamenti europei per il PSR non vengano sfruttati, come accaduto in Puglia. Chiedere soldi e poi non spenderli significa perdere credibilità”.

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08/01/2019, 18:42
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MANOVRA, UNAPROL: “OGGI AL MINISTERO INCONTRO SUL PIANO OLIVICOLO NAZIONALE 2.0”

Oggi pomeriggio l’Unaprol - Consorzio olivicolo italiano - parteciperà presso il ministero delle Politiche agricole alla riunione sul Tavolo olivicolo nazionale, presieduta dal Sottosegretario Alessandra Pesce. Tra gli argomenti all’ordine del giorno la discussione sul Piano olivicolo nazionale, uno dei punti principali del piano “Salva-olio” presentato martedì scorso dalla Coldiretti e dall’Unaprol durante un incontro con il ministro Centinaio.

“Non c’è tempo da perdere, la situazione del settore è drammatica, servono interventi ingenti, urgenti e concreti, come richiesto due giorni fa nella piattaforma Salva-Olio che contiene 10 temi cruciali – sottolinea David Granieri, presidente Unaprol – Imprescindibili sono le risorse per il Fondo di solidarietà nazionale, in seguito al dimezzamento della produzione causa gelate, e la realizzazione di un Piano olivicolo nazionale 2.0 perché per ripartire serve che lo Stato investa, come fanno da anni Paesi nostri competitor. Dopo il positivo incontro con il ministro Centinaio spero che la riunione di oggi rappresenti il primo passo di un nuovo percorso e di una nuova visione che riconosca all’olivicoltura massima centralità, così come merita questo asset storico e strategico per il settore agroalimentare italiano”.

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10/01/2019, 14:35
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TAVOLO OLIVICOLO, UNAPROL: “LA SCOMMESSA E’ LA SOVRANITA’ PRODUTTIVA”

Nell’incontro di oggi pomeriggio sul Tavolo olivicolo nazionale, che si è svolto presso il ministero delle Politiche agricole alla presenza del Sottosegretario Alessandra Pesce, è stata esaminata l’attuale situazione del settore partendo dai risultati ottenuti con il precedente Piano olivicolo nazionale (Pon), approvato nel 2015. Una discussione finalizzata a cogliere gli obiettivi raggiunti e le criticità emerse.

“Per accedere ai fondi dell’Ocm, considerata la limitata disponibilità, riteniamo che sia necessario fissare alcune regole chiare, premiando quelle aziende virtuose che da anni lavorano nel pieno rispetto delle regole e possono esibire bilanci trasparenti, certificati e rating di legalità – ha spiegato David Granieri, presidente Unaprol – Martedì scorso Coldiretti e Unaprol hanno presentato al ministro Centinaio una piattaforma Salva-olio che si basa su un Piano olivicolo nazionale 2.0 che non può prescindere dalla realizzazione di nuovi impianti, anche al fine di aumentare il quantitativo di olio e raggiungere la sovranità produttiva”.

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10/01/2019, 21:02
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OLIO EVO ITALIANO, LE STRATEGIE PER RILANCIARE IL SETTORE

Giovedì 31 gennaio, alle ore 10.30, a Roma, presso la sala Auditorium dell’Ara Pacis (via di Ripetta, 190), si terrà il workshop organizzato dall’Unaprol – Consorzio Olivicolo italiano – “Olio extravergine italiano, le strategie per rilanciare il settore. Come contrastare speculazioni, frodi, contraffazioni e cambiamenti climatici”.

All’iniziativa parteciperanno: Ettore Prandini presidente Coldiretti; Filippo Gallinella, presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati; Abdellatif Ghedira, direttore esecutivo Coi (Consiglio oleicolo internazionale); David Granieri, presidente Unaprol e Coldiretti Lazio; Giorgio Santambrogio, presidente ADM (associazione distribuzione moderna); Francesco Tabano, presidente Federolio; Antonio Tanza, presidente Adusbef (associazione difesa utenti servizi bancari e finanziari); Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato. Modererà Chiara Giallonardo, conduttrice Linea Verde.


Allegati:
INVITO ARA PACIS.pdf [1.17 MiB]
Scaricato 45 volte

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25/01/2019, 20:12
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Roma, 31 gennaio 2019
COMUNICATO STAMPA

CONSUMI, UNAPROL: “UN PATTO DI FILIERA PER SALVARE L’OLIO ITALIANO”

Si è svolto oggi all’Ara Pacis il workshop promosso da Unaprol – Consorzio olivicolo italiano – sulle strategie per rilanciare l’olio EVO italiano dopo un’annata molto negativa. Secondo i dati di gennaio di Ismea, nel 2018 la produzione in Italia ha raggiunto circa 185mila tonnellate, uno dei peggiori risultati degli ultimi 25 anni (paragonabile solo a quello del 2016) a causa soprattutto delle gelate dello scorso febbraio. In diminuzione la quota di mercato con l’Italia che ha fatto registrare negli ultimi due mesi un preoccupante -4%. A incidere sul comparto olivicolo anche una serie di criticità, dalle speculazioni alla Xylella, dalle contraffazioni all’invasione di olio straniero, dai cambiamenti climatici alle frodi. Ad aggravare ulteriormente la situazione la crescita dei competitors grazie a ingenti investimenti statali, mentre la Legge di Stabilità 2019 non prevede risorse per l’olivicoltura nel Fondo di Solidarietà Nazionale.

“La situazione è gravissima, per questo da mesi chiediamo un intervento del governo attraverso il Piano olivicolo nazionale 2.0. Per salvare l’olio italiano dagli attacchi stranieri, dalle frodi e dalle speculazioni è necessario un patto di filiera a garanzia del consumatore – ha spiegato David Granieri, presidente Unaprol – La proposta che lanciamo oggi è quella di una nuova classificazione dell’olio extravergine con un abbassamento del livello di acidità dallo 0,8 allo 0,5% per aumentare la qualità e contrastare in maniera più efficace frodi e imbrogli che si concentrano nella zona di confine. Il panel test funziona bene è la classificazione che è sbagliata”. “La richiesta di una nuova classificazione degli oli di oliva può essere presa in esame nell’ambito delle procedure previste dall’accordo internazionale dell’olio di oliva e delle olive da tavola - ha dichiarato Abdellatif Ghedira, direttore esecutivo del COI - Gli standard del COI sono uno strumento in continua evoluzione proprio per rispondere alle esigenze del mercato, di trasparenza e di rispetto dei consumatori. È necessario però che una proposta venga presentata ufficialmente al Consiglio dei membri perché il segretariato esecutivo possa istruire la pratica e avviare le procedure per la discussione dell’argomento”.

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha analizzato il problema delle contraffazioni: “Di fronte al crescente rischio frodi a livello nazionale occorre stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare, aumentare i controlli fatti alla trasformazione e all’importazione superando il segreto di stato sulla destinazione delle importazioni e lavorando per una maggiore trasparenza dell’indicazione dell’origine in etichetta”. Prandini ha sottolineato “l’importante apertura del tavolo al Ministero della Giustizia per combattere i reati agroalimentari che colpiscono pesantemente la produzione nazionale che va difesa anche valorizzando il panel test”.

All’incontro hanno partecipato Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera che ha sottolineato come sia fondamentale “fare sistema, educare al consumo e puntare sulla sostenibilità”, mentre Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione permanente dell’Agricoltura del Senato si è soffermato sull’importanza della qualità per tutelare la salute e sull’esigenza di aumentare i quantitativi “per cercare di arrivare all’autosufficienza”.

Al centro della discussione anche l’accordo sottoscritto a giugno da Coldiretti, Unaprol, Federolio e FAI, il più grande contratto di filiera di sempre per l’olio Made in Italy. “Dobbiamo riuscire a collegare il valore percepito con il prodotto, superando l’andamento altalenante delle materie prime. In questo modo si può creare una stabilità economica, costruire valore ed educare il consumatore verso la qualità” – ha affermato Francesco Tabano, presidente di Federolio. “Il compito della Moderna Distribuzione è quello di offrire, nel tempo, prodotti di qualità, con sicurezza di filiera, al miglior prezzo possibile - ha spiegato Giorgio Santambrogio, CEO VéGé e Presidente ADM - Per garantire questo, è indispensabile un patto di filiera e ciò che si sta facendo per l’olio italiano è un esempio mirabile”. “Da parte di Adusbef c’è stata grande soddisfazione per il contratto di filiera sottoscritto da Unaprol, Coldiretti, Federolio e FAI nettamente orientato a garanzia e tutela della diffusione e commercializzazione dell’olio italiano con un occhio di riguardo per la promozione della sostenibilità ambientale e la garanzia di una corretta informazione per il consumatore finale”. – ha concluso Antonio Tanza, presidente Adusbef.

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31/01/2019, 16:49
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OLIO, UNAPROL: “DOMANI IN PIAZZA MONTECITORIO PER CHIEDERE RISPETTO IMPEGNI PRESI”

Domani, martedì 12 febbraio, alle ore 9.30, Unaprol – Consorzio olivicolo italiano - parteciperà alla manifestazione promossa dalla Coldiretti in piazza di Montecitorio per protestare contro l’assenza di provvedimenti da parte del governo a salvaguardia del comparto olivicolo, asset fondamentale del sistema agroalimentare italiano. Il settore, a causa principalmente delle gelate dello scorso inverno, ha fatto registrare nella campagna olearia 2018 il calo di produzione più rilevante degli ultimi 25 anni (-57%) con circa 180mila tonnellate e milioni di giornate lavorative perse.

“Torniamo in piazza a un mese di distanza dall’ultima manifestazione a Roma per chiedere il rispetto degli impegni presi – sottolinea David Granieri, presidente di Unaprol – Non c’è più un giorno da perdere, basta ritardi, migliaia di famiglie rischiano di chiudere aziende storiche con conseguenze disastrose a livello economico, sociale e ambientale. Mentre assistiamo al rimpallo delle competenze e siamo prigionieri della burocrazia, l’Italia perde inesorabilmente quote di mercato: il 4% solo negli ultimi mesi. Di questo passo si rischia l’annientamento del settore olivicolo”.

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11/02/2019, 16:46
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XYLELLA, UNAPROL: “CONSEGNEREMO ALLA PUGLIA 100MILA PIANTE DI ULIVO”

“Il contrasto alla Xylella dovrebbe essere un’assoluta priorità per il governo perché parliamo di una piaga terribile che rischia di uccidere l’olivicoltura. Per questo Unaprol ha deciso di procedere all’acquisto di 100mila piante di ulivo che verranno consegnate ai nostri olivicoltori pugliesi – ha spiegato David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano, che oggi ha partecipato alla manifestazione promossa dalla Coldiretti in piazza di Montecitorio per protestare contro l’assenza di provvedimenti del governo a salvaguardia del comparto - Siamo perfettamente consapevoli che è un piccolo gesto, considerata l’entità del problema, ma è importante dare un segnale e mettere in atto interventi concreti a sostegno degli agricoltori. La Puglia quest’anno ha visto calare la produzione di olio di oliva del 65%, a causa delle gelate e della xylella, una diminuzione record che ha coinvolto tante regioni, dal Lazio alla Sicilia, per un calo complessivo, a livello nazionale, del 57%. E’ chiaro che senza provvedimenti immediati del governo il settore rischia di sparire. E’ necessario un Piano olivicolo nazionale 2.0, servono investimenti per rilanciare il comparto, bisogna programmare, fare più ricerca, migliorare il monitoraggio, contrastare le contraffazioni, diminuire i punti di ingresso delle piante provenienti dagli altri Paesi e andare verso una nuova classificazione dell’olio extravergine, restringendo il limite di acidità per combattere le frodi e aumentare la qualità. Su questo dobbiamo puntare per rimanere competitivi”.

Al termine della manifestazione, una delegazione di olivicoltori è stata ricevuta dal vicepremier Matteo Salvini.

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