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ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare 
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Al via le domande per "Ismea Investe"
Lo sportello telematico resterà aperto dalle ore 9,00 del giorno 15 novembre 2021, alle ore 12,00 del giorno 14 gennaio 2022.


Si è aperto oggi alle ore 9.00, lo sportello telematico per richiedere l’intervento finanziario denominato "Ismea Investe" e dedicato alle società di capitali attive nel settore agroalimentare.
Ismea Investe prevede interventi di equity, quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi di importo compreso tra 2 e 20 milioni di euro per sostenere progetti di sviluppo nei settori della produzione primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari, distribuzione e logistica.
Le domande potranno essere presentate fino alle ore 12,00 del giorno 14 gennaio 2022. Nel corso di tale periodo lo sportello telematico sarà aperto nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 18,00.
Ai fini della ricevibilità e ammissione alla successiva fase istruttoria, le domande di partecipazione, saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Per consultare il bando e la documentazione richiesta https://www.ismea.it/flex/cm/pages/Serv ... agina/9754

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15/11/2021, 14:00
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Fiammata delle materie prime non deprime la fiducia degli operatori dell’agroalimentare

Per gli agricoltori, l’indicatore di clima torna positivo dopo anni. In miglioramento rispetto allo scorso anno anche i giudizi delle industrie, grazie al buon andamento dell’export.

La congiuntura del settore agroalimentare nel terzo trimestre e quarto trimestre dell’anno appaiono fortemente condizionate dal perdurare della fiammata dei prezzi delle materie prime, che rischia globalmente di frenare la ripresa economica fino a questo momento molto più rapida e consistente del previsto.

Come evidenzia l’Ismea nel rapporto AgriMercati appena pubblicato, sotto la spinta dell’aumento del prezzo petrolio (Brent), praticamente raddoppiato nell’arco di un anno e dei rincari record dei prodotti energetici e delle altre materie prime (rispettivamente del +70% e +57%), i mercati agricoli internazionali stanno reagendo con forti tensioni al rialzo (+31% a ottobre il Food price index della FAO su base annua, trainato da oli vegetali, cereali e zucchero).

Analogamente, anche in Italia i prezzi dei prodotti agricoli e dei mezzi correnti di produzione proseguono la loro corsa al rialzo intrapresa a inizio 2021. Secondo l’indice elaborato da Ismea, l’incremento dei listini agricoli registrato nel terzo trimestre è stato del 14,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sintesi dell’aumento di quasi il 20% dei prodotti vegetali e del 10% di quelli zootecnici. Sul fronte dei mezzi correnti di produzione, l’indice Ismea ha rilevato nello stesso periodo un aumento tendenziale del 7,2%, di riflesso ai rincari dei prodotti energetici (+24,4%), dei mangimi (+8,4%) dei ristalli (+7,3%) e dei concimi (+10,8%).

Nel terzo trimestre, il valore aggiunto del settore primario ha subito un lieve arretramento su base annua (-1%), mentre il numero di occupati è rimasto per lo più stabile sul livello dell’analogo periodo del 2020 (+0,3%), a fronte di un lieve calo delle ore lavorate (-0,5%).

Nonostante l’impennata dei costi di produzione sia fonte di preoccupazione per gli operatori del settore, è aumentata, nel terzo trimestre dell’anno, la fiducia degli agricoltori e degli imprenditori dell’industria alimentare italiana. Per le aziende agricole, l’indicatore elaborato da Ismea si è portato per la prima volta dopo oltre due anni su terreno positivo, soprattutto in conseguenza del miglioramento delle aspettative per il futuro. Una netta evoluzione positiva dell’indice di fiducia interessa anche l’industria alimentare italiana, grazie in particolare ai giudizi sul decumulo delle scorte, dietro la spinta di un export che avanza a ritmo sostenuto.

Le esportazioni del settore hanno raggiunto, a settembre 2021, il valore di 37,7 miliardi di euro (+12,6% su base annua), lasciando prevedere il raggiungimento di valori record e il superamento della soglia dei 50 miliardi di euro a fine anno. La crescita delle spedizioni ha riguardato tutte le principali produzioni del made in Italy, tra cui in particolare i vini (+15,5% in valore, +8% in volume rispetto al periodo gennaio-agosto 2020), i formaggi e latticini (+11% in valore, +9% in volume) e i prodotti della panetteria e pasticceria (+18% in valore e +16% in volume). Hanno subìto, invece, una battuta d’arresto le spedizioni oltre confine di pasta (-9% in valore, pari al -14% in volume) e dei preparati e conserve di pomodoro (-2% in valore, -10% in volume), per i quali il confronto avviene con un anno in cui l’export aveva raggiunto valori particolarmente alti.

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01/12/2021, 13:59
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Firmato il Protocollo d’Intesa tra Legacoop Agroalimentare e Ismea per la crescita delle aziende agricole, alimentari e della pesca

Cooperative più moderne per le sfide attuali del mercato e per giocare da protagoniste la transizione

Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare: «Con l’accordo le nostre imprese potranno affrontare al meglio le richieste dei mercati, rispondere ai cambiamenti climatici e essere parte attiva nella transizione verde»



Affrontare le sfide attuali del mercato e giocare da protagoniste la transizione: le cooperative di Legacoop Agroalimentare possono adesso contare sul protocollo sottoscritto da Legacoop Agroalimentare (Associazione Nazionale cooperative agro-ittico-alimentari per lo sviluppo rurale e costiero) e Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) per essere sempre più competitive. Un protocollo pensato per promuovere il settore agroalimentare e quello rurale, le imprese agricole e della pesca, analizzarne strategie per lo sviluppo attraverso la trasparenza del mercato e la qualità dei prodotti.

L’accordo prevede anche il far conoscere quanto Ismea offra nel campo dei servizi informativi, assicurativi, creditizi e finanziari per la promozione, lo sviluppo e il consolidamento delle cooperative. Inoltre con il documento viene presa in considerazione la possibilità di implementare strumenti mirati al supporto, alla nascita, allo sviluppo e all’innovazione delle aziende del mondo cooperativo.

Come sottolinea Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, «la firma del protocollo consente alle nostre cooperative di avere a disposizione strumenti e prodotti finanziari e assicurativi fondamentali per affrontare al meglio le sfide attuali del mercato, rispondere ai cambiamenti climatici e giocare da protagoniste la transizione verde. Le nostre imprese potranno crescere ed essere sempre più moderne, efficienti e competitive».

L’accordo, che avrà valore fino al 31 dicembre del prossimo anno, apre una collaborazione tra le due realtà per ridurre i rischi produttivi e di mercato, dare vita a forme di promozione e commercializzazione con lo scopo di favorire la competitività, l’internalizzazione e l’innovazione tecnologica lungo tutta la filiera agro ittico alimentare.

Legacoop si avvarrà del supporto del proprio fondo mutualistico Coopfond spa il cui scopo è di promuovere e far sviluppare le aziende cooperative. «Si tratta di un protocollo che apre importanti prospettive di crescita per le imprese cooperative, per la possibile costruzione di iniziative di squadra a supporto delle associate», chiosa Simone Gamberini, direttore generale di Coopfond spa.

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03/12/2021, 14:10
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Olio: confermate le stime nazionali a 315 mila tonnellate nel 2021/22
A livello globale il calo della produzione comunitaria è bilanciato dagli incrementi produttivi degli altri player extra Ue

Con le operazioni di raccolta e molitura ben avviate su gran parte dello stivale, si conferma il dato previsionale di 315 mila tonnellate di olio di oliva per la campagna 2021-22, in crescita del 15% su un 2020 particolarmente scarso. È quanto emerge dalle ultime ricognizioni effettuate da Ismea e Unaprol, relativamente alla campagna olivicola in corso, che si rivelano in linea con le prime stime diffuse a settembre.

La situazione per aree geografiche è molto eterogenea e, pur con differenze importanti anche tra zone contigue, dalle indicazioni disponibili emerge un incremento produttivo al Sud, tale da indurre il segno positivo sull’intera produzione nazionale. A trainare la ripresa è sicuramente la Puglia, con un +38% sullo scorso anno, che non soddisfa comunque i produttori.

Nonostante fosse attesa una stagione di “carica”, la crescita è risultata nettamente inferiore sia alle aspettative che alle potenzialità. Molti sono stati i fattori climatici che hanno contribuito alla perdita di produzione - le gelate primaverili, la siccità estiva e la frequente alternanza di caldo freddo - che non hanno favorito l’ottimale sviluppo vegetativo degli oliveti. Le alte temperature estive e l'assenza prolungata di precipitazioni hanno ulteriormente aggravato la situazione in tutti gli areali italiani, soprattutto in quelli non provvisti di impianti irrigui.

A livello mondiale, le prime stime produttive attestano i volumi della campagna 2021/22 a 3,1 milioni di tonnellate, sintesi della flessione della produzione comunitaria (-3%), determinata dalla riduzione attesa in Spagna (-7%) e Grecia (-14%), e della contestuale crescita fuori dai confini della Ue, trainata dalla Tunisia (+71%), oltre che dalla Turchia (+9%) e dal Marocco (+25%).

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15/12/2021, 11:02
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Export agroalimentare raggiunge quota 52 miliardi di euro


Le esportazioni italiane di cibi e bevande superano, nel 2021, il traguardo dei 50 miliardi di euro, raggiungendo un valore di 52 miliardi di euro (+11% sul 2020). Per l’export nazionale complessivo il rimbalzo risulta ancora maggiore (+18,2%), dopo la forte battuta d’arresto subita nel 2020.

A concorrere al risultato sono soprattutto le esportazioni dell’industria alimentare (+11,6%); segno positivo anche per la componente agricola (+8,8%).

Contestualmente, nell’anno appena trascorso le importazioni agroalimentari registrano una crescita di quasi il 12% sul 2020, raggiungendo un valore di oltre 48 miliardi di euro.

Per effetto di queste dinamiche la bilancia commerciale del settore si conferma, oltre che in attivo, in ulteriore miglioramento nel 2021.

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17/02/2022, 19:56
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Crisi Ucraina e scambi agroalimentari

In un contesto già contrassegnato da forti rialzi dei prezzi dell’energia e delle materie prime, le tensioni al confine ucraino rischiano di apportare ulteriori elementi di incertezza in relazione al ruolo dell’Ucraina negli scambi agroalimentari con l’Ue-27 e, in particolare, con l’Italia.

Complessivamente, secondo le elaborazioni Ismea su dati COMTRADE (data base ITC), le esportazioni agroalimentari dell’Ucraina verso la Ue-27 sono state pari a 5,4 miliardi di euro nel 2020, facendo del mercato comunitario - con una quota del 28% - una delle principali destinazioni delle derrate provenienti da Kiev.

In tale contesto, l’Italia si posiziona al decimo posto tra gli acquirenti del Paese dell’ex blocco sovietico per un fatturato di 496 milioni di euro pari al 3% dell’export agroalimentare ucraino, in flessione del 19% su base annua. Mentre sul versante dell’import dell’Ucraina, l’Italia è il secondo fornitore di prodotti agroalimentari, dopo la Polonia, con una quota del 7% pari a 415 milioni di euro, sempre nel 2020.

Il nostro Paese acquista dall’Ucraina soprattutto oli grezzi di girasole, mais e frumento tenero. Relativamente al mais, è da segnalare che l’Ucraina è il nostro secondo fornitore dopo l’Ungheria, con una quota di poco superiore al 20% sia in volume che in valore. Una situazione, questa, che suscita qualche preoccupazione vista la consistente riduzione della produzione interna di mais (-30% negli ultimi 10 anni) e la ormai strutturale dipendenza degli allevamenti dal prodotto di provenienza estera (tasso autoapprovvigionamento italiano pari al 53% contro il 79% nel 2011).

Va sottolineato anche che nei primi dieci mesi del 2021, le importazioni complessive italiane di mais si sono ridotte in volume del 13% annuo, per un totale di circa 4 milioni di tonnellate, con una flessione del 15% per quello di provenienza ucraina (466 mila tonnellate).

Più marginale il ruolo dell’Ucraina per il frumento tenero, altro prodotto per il quale l’Italia è fortemente deficitaria, che si configura come sesto fornitore con una quota pari al 5% in volume e in valore dell’import totale nazionale. Tra gennaio e ottobre 2021, anche le importazioni complessive nazionali di frumento tenero si sono ridotte del 4% circa su base annua (a 3,6 milioni di tonnellate), mentre le richieste dall’Ucraina si sono più che dimezzate (a 107 mila tonnellate).

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21/02/2022, 12:18
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Il 24 febbraio il convegno “Le opportunità di ISMEA per il sostegno alle imprese agricole lombarde”

Si terrà a Milano il prossimo 24 febbraio presso l’Auditorium Testori il primo degli incontri organizzati da ISMEA in collaborazione con alcune regioni, finalizzati a far conoscere le opportunità offerte dall’Istituto, a sostegno dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano.

L’appuntamento, promosso dall’Assessore regionale all’agricoltura, Fabio Rolfi e dal Presidente di ISMEA, prof. Angelo Frascarelli, vuole essere un’occasione di confronto sulla centralità del sistema agroalimentare in un momento complesso, da un lato condizionato dai costi crescenti delle materie prime e dell’energia, dall’altro in piena transizione verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica anche grazie alla nuova PAC e al PNRR.

Ad aprire il convegno l’Assessore Rolfi, a cui seguirà l’intervento del Presidente ISMEA Frascarelli sul tema della transizione ecologica e digitale e il futuro delle imprese.
Maria Chiara Zaganelli, direttore generale di ISMEA, presenterà il sistema integrato di misure e strumenti ISMEA messo a punto per rispondere con efficacia alle esigenze del settore, dallo sviluppo d’impresa, all’accesso al credito, al finanziamento degli investimenti.

Protagonista indiscusso sarà l’agroalimentare della Regione Lombardia, con dati, stato dell’arte e opportunità, per coniugare presente e futuro.

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22/02/2022, 18:57
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Le opportunità di ISMEA per il sostegno alle imprese agricole lombarde

Dai contributi a fondo perduto ai mutui a tasso agevolato per i giovani e le donne sino agli interventi di finanza strutturata per le società di capitali. Ismea è al fianco degli imprenditori della Lombardia, prima regione italiana per valore alla produzione in agricoltura, valore aggiunto agricolo e ai primissimi posti per fatturato all’export dell’agroalimentare.

Si è concluso oggi a Milano il primo appuntamento del ciclo di incontri sul territorio, promossi da Ismea per presentare le opportunità offerte dall’Istituto alle imprese agricole e agroalimentari italiane.
All’appuntamento meneghino organizzato presso l’Auditorium Testori in piazza Città di Lombardia, sono intervenuti l’Assessore regionale all’agricoltura, Fabio Rolfi, il Presidente di Ismea, prof. Angelo Frascarelli e il Direttore Generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli.

“Sono molte le problematiche che le aziende agricole stanno affrontando in questo periodo: rincari energetici, costi delle materie prime, crisi internazionali. È fondamentale per le nostre imprese avere massima chiarezza sulle misure messe in campo per aiutare il comparto, sia in ambito creditizio che di sviluppo rurale. Ringrazio Ismea per aver scelto la Lombardia come prima tappa del tour sul territorio nazionale. I dati confermano ancora come la nostra sia la prima regione agricola d’Italia e a livello istituzionale abbiamo il dovere di accompagnare le aziende nella fase di transizione che è in atto” ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia.

Nel corso dell’appuntamento, il Direttore Generale di Ismea ha presentato il sistema integrato di misure e di strumenti che l’Istituto mette a disposizione per sostenere lo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare italiano, accompagnando le imprese nelle diverse fasi della loro vita: dall’acquisizione del capitale fondiario allo sviluppo del business, dall’accesso al credito e al mercato dei capitali sino alla gestione del rischio.

L’ultima legge di Bilancio affida a Ismea ulteriori 80 milioni di euro destinati a sostenere la competitività del settore in un momento di grande trasformazione verso le sfide della transizione ecologica e digitale previste dalla PAC e dal PNRR, come ha illustrato nel suo intervento il Prof. Frascarelli.
Più da vicino, tramite la Banca nazionale delle Terre Agricole (BTA), che quest’anno aprirà, il prossimo 7 marzo, la fase delle manifestazioni di interesse del quinto lotto, Ismea rimette in circolo i terreni attraverso una procedura di vendita trasparente e aperta a tutti, offrendo opportunità di investimento e ricomposizione fondiaria. Con “Più Impresa”, l’Istituto sostiene gli investimenti dei giovani e delle donne in agricoltura, grazie all’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero. Ismea gestisce inoltre il primo Fondo di Garanzia pubblico con garanzia diretta e a prima richiesta per l’agricoltura, a copertura di oltre due miliardi di euro di finanziamenti destinati al settore. Con i suoi strumenti di garanzia, Ismea facilita l’accesso al credito delle imprese agricole e della pesca, riducendo il costo dei finanziamenti. Con “Ismea Investe” le società di capitali attive nel settore agroalimentare possono beneficiare di finanziamenti agevolati e interventi nel capitale di rischio (operazioni di equity e quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi).

“La Lombardia è la principale regione italiana per valore della produzione agricola, investimenti lordi e stock di crediti bancari del settore primario, nonché ai primissimi posti per fatturato all’export dell’agroalimentare - ha sottolineato il Direttore Generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli - Mediamente le imprese agricole lombarde sono più grandi e capitalizzate e sono le principali beneficiarie della garanzia diretta di Ismea e degli strumenti di equity, previsti nel quadro di “Ismea investe”. L’Istituto è al servizio del sistema agricolo lombardo, specie in un momento complesso come l’attuale, assicurando ogni giorno strumenti, risorse e competenze”.

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24/02/2022, 18:14
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Banca nazionale delle Terre Agricole di Ismea: dal 7 marzo 20 mila ettari all’asta

Si apre oggi la quinta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole costituita da oltre 19.800 ettari, per un totale di 827 aziende agricole potenziali e un valore complessivo a base d’asta di quasi 312 milioni di euro, da destinare ai nuovi interventi in favore dei giovani imprenditori agricoli.

Dei terreni in vendita, distribuiti sull’intero territorio nazionale, 403 sono al primo tentativo, 269 al secondo, 60 al terzo e 95 al quarto.

Le manifestazioni di interesse per l'acquisto di uno o più terreni possono essere presentate telematicamente a partire dalle ore 12:00 di oggi sino alle ore 24:00 del 5 giugno 2022.

Sul sito http://www.ismea.it/banca-delle-terre è possibile consultare le modalità di partecipazione, le caratteristiche dei terreni e inviare le manifestazioni di interesse.

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07/03/2022, 14:29
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Agriturismo e multifunzionalità, scenario e prospettive future del settore”: a Firenze Ismea presenta numeri e nuove tendenze in atto

Il 22 marzo a Firenze Fiera Fortezza da Basso un convegno organizzato da Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - metterà insieme stakeholders e operatori del settore per un confronto - sulla base delle evidenze emerse nell’ultima edizione del rapporto curato da ISMEA e Rete Rurale Nazionale - sul mercato dell’agriturismo, vera e propria eccellenza del made in Italy.

In un contesto fortemente influenzato dagli accadimenti internazionali degli ultimi due anni, verranno evidenziati i cambiamenti emersi nelle scelte del consumatore riguardo al tempo libero e ai viaggi e le conseguenti (ma non scontate) nuove strade intraprese dagli imprenditori agrituristici italiani, in costante equilibrio fra resilienza e volontà di innovazione.

L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sulle prospettive e sulle implicazioni derivanti dalla PAC e dal PNRR e per effettuare una ricognizione di alcune delle attività realizzate dalla RRN, di concerto con le AdG regionali, grazie anche alle testimonianze dirette delle aziende.

Interverranno il Sottosegretario all’agricoltura Gian Marco Centinaio, l’Assessora all’Agricoltura e Vice -Presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi e il Presidente ISMEA Angelo Frascarelli.


Link per la registrazione all’evento online: https://forms.gle/4K3iZEokq73GiJ8W9

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18/03/2022, 18:36
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