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Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - Ufficio stampa 
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Il Consorzio protagonista della fiera di Dusseldorf con numerose aziende ed etichette

Il Vino Nobile di Montepulciano alla Prowein per incontrare i mercati

Con il 45% la Germania anche nel 2017 è il primo paese per l’export del Vino Nobile.

In generale l’Europa rappresenta oltre il 60 per cento del mercato estero della prima Docg d’Italia. Il presidente Di Betto: «Sempre più presenti negli eventi di punta a livello internazionale»

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15/03/2018, 19:40
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Dal 15 al 18 aprile il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano a Vinitaly con le ultime annate

30 anni di Vino Nobile di Montepulciano: a Vinitaly l’elogio del Sangiovese

Una degustazione che ripercorrerà trenta anni di produzione di Vino Nobile di Montepulciano (lunedì 16 ore 15) per raccontare il territorio e l’evoluzione produttiva della prima Docg d’Italia. Inoltre allo stand del Consorzio tutte le etichette in degustazione di Rosso, Vino Nobile e Riserve

Padiglione 9 (Toscana), Stand D12 – D13. Le coordinate per trovare a Vinitaly i produttori di Vino Nobile di Montepulciano presso lo stand del Consorzio che li riunisce sono sempre le stesse per raggiungere simbolicamente la toscana espressa dalla città e dal territorio di Montepulciano. Lo stand infatti offrirà ai visitatori gigantografie del paesaggio e delle bellezze artistiche del territorio, nell’anno in cui tra l’altro si festeggiano i 500 anni dalla posa della prima pietra di uno dei simboli della città toscana, il Tempio di San Biagio. Allo stand oltre che presso le postazioni delle aziende presenti in forma diretta (venti in tutto), i visitatori potranno degustare il Vino Nobile di Montepulciano, il Rosso e le Riserve al banco d’assaggio consortile che rappresenterà l’intera denominazione.

30 anni di Vino Nobile. E’ il titolo della degustazione storica che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha programmato a Verona lunedì 16 aprile, alle ore 15 (sala C – Pad 10 piano I). Il sottotitolo dell’evento è “L’evoluzione del Sangiovese a Montepulciano”. La degustazione attraverserà la produzione dividendola in tre decadi: 1980-1990; 1990-2000; 2000 fino alle ultime annate. Con la guida dell’enologo Lorenzo Landi e del giornalista Gianni Fabrizio, un viaggio alla scoperta dei cambiamenti e delle evoluzioni dell’invecchiamento del Vino Nobile di Montepulciano.

Il mercato. Vinitaly sarà anche l’occasione per confrontarsi con il mercato italiano e internazionale , un mercato che conformemente alla tendenza degli ultimi anni, anche nel 2017 si è confermato verso l’export con una quota destinata all’estero pari al 78 per cento di prodotto, mentre il restante 22% è stato commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48%, dato al quale si aggiunge il 17 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 14% del totale, mentre continua la sua crescita (nel 2017 del 2%) toccando quota 20 per cento la vendita diretta in azienda. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania si conferma il primo mercato del Nobile con il 44,5 per cento della quota esportazioni. Il secondo Paese di riferimento è quello degli Stati Uniti che segnano ancora una crescita rispetto al precedente anno arrivando nel 2017 arrivando a rappresentare il 21,5 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 16 per cento.


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12/04/2018, 17:44
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Da mercoledì 16 maggio a Montepulciano un programma di incontri per scoprire il Vino Nobile

“Il Vino Nobile raccontato da…”: al via un nuovo ciclo di incontri

Dall’esperto di abbinamenti cibo e vino, al giovane curatore di guide, passando per esperti di enoturismo: all’Enoliteca del Consorzio del Vino Nobile parte un ciclo di incontri per scoprire la grande Docg italiana sotto un punto di vista diverso dal solito. Si parte con Luca Bonacini

“Il Vino Nobile raccontato da…”: è questo il titolo del ciclo di incontri che prenderà il via con il primo appuntamento mercoledì 16 maggio, alle ore 17, presso l’Enoliteca del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, nella Antica Fortezza restaurata proprio dai produttori. A raccontare il Vino Nobile saranno professionisti di vari settori, dal mondo della ristorazione a quello delle guide, passando per l’arte e per la sommelerie. Un modo per incontrare i punti di vista di figure professionali diverse dal solito. «Sarà una prima esperienza voluta per arricchire le iniziative che attraverso l’Enoliteca consortile durante l’estate andiamo a realizzare, come i Mercoledì del Nobile per esempio – racconta il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – con l’obiettivo da un lato di presentare il Vino Nobile di Montepulciano sotto varie sfaccettature, dall’altro promuovere l’Enoliteca stessa come la casa del nostro vino».

Il primo appuntamento. A dare il via al ciclo di appuntamenti sarà Luca Bonacini con un incontro sul tema “Il Vino Nobile di Montepulciano: abbinamenti tradizionali o creativi?”. Bonacini vanta una serie nutrita di collaborazioni giornalistiche, si può definire uno dei migliori esperti in abbinamento vino-cibo. Il punto di vista del primo narratore del Vino Nobile sarà proprio questo: come abbinare la grande Docg Toscana, non solo con ricette tradizionali, ma anche con novità in campo gastronomico. Per farlo Luca Bonacini si servirà di alcuni chef di fama nazionale che proporranno le loro ricette pensate in chiave di abbinamento con il vino toscano.

Gli altri appuntamenti. Dopo il 16 maggio gli altri appuntamenti sono per tutto il mese di maggio e vedranno la presenza tra gli altri di Paolo Vizzari, giovane curatore di guide e penna di numerose testate nazionali, che parlerà del rapporto tra giovani e vino e i possibili modi per conquistare i millennials; poi ancora Antonio Boco, curatore della guida del Gambero Rosso, che racconterà il Rosso di Montepulciano Doc. Ancora sarà presente Pierlugi Gorgoni che racconterà il Vino Nobile da ambasciatore del vino italiano nel mondo. Saranno dedicati spazi anche alle associazioni di sommelier che parleranno di come il vino viene raccontato ai consumatori.

Il calendario degli eventi è disponibile sul sito www.consorziovinonobile.it . E’ gradita la prenotazione scrivendo all’indirizzo enoliteca@consorziovinonobile.it .

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15/05/2018, 18:57
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DA BANCA MONTE DEI PASCHI FINANZIAMENTI DEDICATI AI PRODUTTORI
DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO

Rinnovato l’accordo per le aziende associate al Consorzio poliziano
con misure per vigneti e cantine e sostegno concreto per i danni dovuti alle calamità naturali

Siena, 14 giugno 2018 - Banca Monte dei Paschi di Siena rinnova il sostegno ai produttori del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con un pacchetto di misure dedicate specificatamente alle esigenze della filiera vitivinicola, uno dei simboli della produttività e dello stile italiano che trova in Toscana uno dei suoi centri di eccellenza. L’accordo è stato firmato a Montepulciano, nella sede del Consorzio all’interno dell’Antica Fortezza poliziana, da Paola Basagni, area manager retail Siena di Banca Mps, e Piero Di Betto, presidente del Consorzio del Vino Nobile.

«Banca Monte dei Paschi è da sempre attenta alle imprese del territorio e al settore agroalimentare – ha dichiarato Paola Basagni – e continua a seguirlo con impegno per le ricadute positive dirette nell’indotto e nell’ambiente. Il mercato del vino, in particolare, richiede prodotti di sempre maggior qualità e le misure individuate da Mps sono pensate in un’ottica di sostegno all’innovazione per un mercato attivo ed esigente. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano rappresenta un’eccellenza in questo settore e un simbolo dello stile italiano. Per questo vogliamo continuare ad accompagnare i produttori per aiutarli a crescere ed offrire vini di qualità»

«Un vino importante lo fa il territorio, una banca importante la fa il territorio, la sinergia tra istituzioni come Banca Monte dei Paschi di Siena e come il nostro Consorzio per quanto riguarda il vino rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo sostenibile dell’economia locale – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – negli anni l’interesse per questa terra di Mps e la collaborazione con il Consorzio hanno dato vita a un sistema virtuoso che ha contribuito alla crescita qualitativa non solo del Vino Nobile di Montepulciano, ma della cultura di questo territorio».

La convenzione prevede una serie di prodotti dedicati alle esigenze della filiera vitivinicola in un momento cruciale per la vitivinicoltura italiana, e toscana in particolare, caratterizzato da alta competizione sui mercati internazionali, nei quali è necessario essere presenti con prodotti di sempre maggior qualità e che, quindi, presuppongono innovazione e attenzione crescente in tutte le fasi, dalla vigna alla cantina fino alla fondamentale azione promozionale e di marketing. Nello specifico, l’accordo prevede finanziamenti per i programmi aziendali di reimpianto vigneti; finanziamenti per sostenere le spese di produzione, invecchiamento e riserva, affinamento dei vini di qualità prodotti (durata massima complessiva 7 anni); finanziamenti di durata massima di 18 mesi per sostenere le spese di produzione, affinamento, pubblicità e commercializzazione della produzione aziendale destinata all’imbottigliamento ed alla vendita con il proprio marchio aziendale o come finanziamento per le scorte di cantina. Prevede inoltre un anticipo per l’erogazione di finanziamenti agrari per gli investimenti effettuati in caso di dichiarazione di stato di calamità naturali oggetto di interventi pubblici.

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è nato nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’immagine del Vino Nobile di Montepulciano (successivamente anche quella del Rosso e del Vin Santo) in Italia e nel mondo. Conta attualmente 230 soci viticoltori, che rappresentano oltre il 90% della superficie vitata, e 76 imbottigliatori. Cinquecento milioni di euro circa è invece il valore del Vino Nobile di Montepulciano tra patrimoni, fatturato e produzione, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite.

Nella foto in allegato Paola Basagni e Piero Di Betto alla firma dell'accordo.


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14/06/2018, 14:43
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Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano interviene sul comunicato dell’Abruzzo

Montepulciano VS Montepulciano: nessuna battaglia, occorre chiarezza
Un protocollo d’intesa tra i due Consorzi metteva in chiaro alcuni punti per non incorrere in fraintendimenti di comunicazione soprattutto all’estero. Piero Di Betto (presidente Consorzio Vino Nobile di Montepulciano): «Questo protocollo non è mai stato rispettato dall’Abruzzo»



Il Marchio “Vino Nobile di Montepulciano” è stato registrato molto prima del marchio “Montepulciano d’Abruzzo”. Parte da qui la riflessione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano rispetto al recente comunicato stampa emesso dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo nel quale viene messa in evidenza la vicenda della registrazione del marchio “Montepulciano d’Abruzzo” come una battaglia vinta nei confronti della denominazione toscana. «Non mi pare che sia mai stata avviata una battaglia tra le due denominazioni – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – ma anzi al contrario eravamo partiti da un protocollo firmato all’epoca anche dall’allora assessore Febbo, che oggi pare gioire di questa “vittoria”, che poneva le basi per un’azione collettiva dei due consorzi a tutela e promozione dei marchi che nel mondo stanno creando evidentemente confusione nei consumatori». «Leggere un comunicato politico in cui si dice “battaglia vinta contro i toscani” sinceramente ci fa sorridere perché forse vuol dire che i politici e i tecnici legati al marchio abruzzese non si sono immaginati il senso di queste iniziative – continua Di Betto – e per quanto ci riguarda chiediamo ai colleghi abruzzesi: dobbiamo prendere atto con un senso di rassegnazione che il dialogo intrapreso a suo tempo non sia una strada percorribile?».



La vicenda dei marchi. Il recente comunicato del Consorzio abruzzese riporta dell’avvenuta registrazione del marchio Montepulciano d’Abruzzo. Il fatto risale a qualche anno fa, quando il Consorzio del Vino Nobile aveva registrato il marchio “Vino Nobile di Montepulciano” e aveva contestualmente intrapreso un’azione di opposizione della registrazione del marchio “Montepulciano d’Abruzzo” presso il Ministero dello Sviluppo Economico «con una finalità mirata a evitare di creare ancora più confusione sul mercato internazionale con la parola “Montepulciano” che a livello vitivinicolo può fare riferimento, come nel caso dell’Abruzzo, al nome di un vitigno diventato internazionale, il “Montepulciano Nero”», ancora Di Betto. «Gli amministratori abruzzesi evidentemente sono certi che continuare a portare avanti il nome di un vino in riferimento a un vitigno sia la strada giusta e non una sorta di arma a doppio taglio nei confronti della loro denominazione stessa, dal momento che in tutto il mondo, e ci sono già tantissimi casi del genere, chiunque producendo un vino con il vitigno Montepulciano potrà chiamarlo così; è per questo che noi stiamo invece puntando a valorizzare la provenienza della nostra Docg e in particolare “Vino Nobile” legato alla toscanità», chiude il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto.

Le possibili conseguenze. Il “Montepulciano Nero” come vitigno è uno dei più coltivati nel mondo, soprattutto nelle tenute intensive di argentina (nella zona di Mendoza) e in Australia e Nuova Zelanda. Esistono già molti vini internazionali che si chiamano “Montepulciano” in virtù dell’utilizzo del vitigno. Il fatto che l’Abruzzo abbia deciso di puntare tutto sul nome del vitigno rappresenta un vero e proprio rischio a livello commerciale in primis proprio per i produttori abruzzesi. A ricaduta naturalmente il rischio di confusione è generato anche sul Vino Nobile di Montepulciano e proprio per questo, in sede consortile, si è deciso di puntare sul marchio Vino Nobile e sulla provenienza d’origine “Montepulciano, Toscana”.

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24/07/2018, 16:20
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Il 17 agosto le cantine di Montepulciano tornano in piazza per il grande evento dell’estate poliziana

“Cantine in Piazza”: Venerdì la grande festa del Vino Nobile di Montepulciano
Dalle ore 20 del 17 agosto musica e degustazioni in Piazza Grande con decine di etichette presentate dai produttori e abbinate ai prodotti proposti dal Magistrato delle Contrade. Dal 18 al 19 agosto “A Tavola con il Nobile” la sfida ai fornelli con le contrade del Bravìo delle Botti

Tutto pronto a Montepulciano (Si) per venerdì 17 agosto per il grande appuntamento dell’estate poliziana, “Cantine in Piazza”. A partire dalle 20, decine di aziende di Vino Nobile di Montepulciano troveranno spazio nell’affascinante e suggestivo banco d’assaggio in Piazza Grande per presentare agli appassionati e ai tanti turisti presenti in questo periodo nella città toscana il meglio delle loro produzioni. «Questa iniziativa è diventata un momento atteso da tutto il territorio e non solo – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – poter degustare i vini di Montepulciano in una delle piazze simbolo non solo della nostra città, ma direi della Toscana e dell’Italia nel mondo, è una cosa unica e allo stesso tempo simbolica dal momento che rispecchia la storia e la filosofia del Vino Nobile di Montepulciano come un vino che si porta dentro l’essenza del suo territorio d’origine».

Il programma di Cantine in Piazza. A partire dalle ore 20 di venerdì 17 agosto in Piazza Grande, cuore di Montepulciano, i produttori di Vino Nobile faranno degustare ai visitatori, agli appassionati e ai turisti le migliori produzioni vitivinicole del territorio. Durante la serata, promossa dal Consorzio del Vino Nobile come detto in stretta collaborazione con il Magistrato delle Contrade e patrocinata dal Comune di Montepulciano e dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, sarà possibile degustare il Vino Nobile di Montepulciano DOCG e le altre denominazioni del territorio, il tutto in abbinamento a prodotti tipici locali. A guidare la degustazione e ad illustrare le caratteristiche delle diverse etichette e delle altre specialità locali, saranno gli stessi produttori. Il tutto sarà accompagnato dalla musica live dei “Kobrero Trio”.

A tavola con il Nobile. Cantine in Piazza è solo l’inizio della grande festa del Vino Nobile di Montepulciano in programma nel penultimo fine settimana di agosto. Da sabato 18 agosto infatti prende il via la sedicesima edizione di A Tavola con il Nobile, la sfida ai fornelli ideata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con il giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta. Una giuria composta da 20 giornalisti provenienti da tutto il mondo valuterà tra sabato e domenica il piatto scelto quest’anno per le otto contrade del Bravìo: i “Pici”. L’obiettivo che dovranno centrare le contrade sarà quello di sposare al meglio questa portata (candidata a patrimonio Unesco e già iscritta al registro nazionale Inpai del Mipaaf) con il Vino Nobile di Montepulciano. GIà da sabato 18 agosto, in occasione della prima sessione di degustazioni, alcune contrade apriranno le porte anche al pubblico per far degustare le ricette della tradizione. I menu in concorso potranno essere assaggiati anche durante l’arco di tutta la prossima settimana. Domenica 19 agosto la giuria concluderà il giro di assaggi e alle ore 16.00, presso il Teatro Poliziano, sarà svelato il vincitore in occasione anche della presentazione del panno del Bravìo e del nuovo cortometraggio sul Vino Nobile di Montepulciano.

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14/08/2018, 16:57
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Il 18 e 19 agosto a Montepulciano (Si) la sedicesima edizione del premio enogastronomico con le contrade

“A Tavola con il Nobile”: i “Pici” nazionali incontrano la prima Docg d’Italia
Tutto pronto nella città del Vino Nobile di Montepulciano per il grande concorso ideato da Bruno Gambacorta in collaborazione con il Consorzio che vedrà le otto contrade protagoniste del Bravìo delle Botti sfidarsi ai fornelli. Madrina dell’edizione la sommelier e giornalista Adua Villa



I “pici” e l’arte di “appiciare”, già iscritti all’Inventario nazionale patrimonio agroalimentare italiano (Inpai), saranno i protagonisti della sedicesima edizione di “A Tavola con il Nobile”, il concorso enogastronomico promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano in collaborazione con il Magistrato delle Contrade che vedrà impegnate nelle giornate di sabato 18 e domenica e 19 agosto le otto contrade protagoniste del Bravìo delle Botti (corsa con le botti per le vie del centro storico di Montepulciano) sfidarsi ai fornelli. Saranno venti giornalisti a giudicare le otto ricette a partire dall’accostamento al prodotto principe del territorio, il Vino Nobile di Montepulciano. «Un evento ormai diventato storico si può dire e che ogni anno oltre ad attrarre opinion leader a livello internazionale, porta alla ribalta la qualità dei prodotti del territorio – dice il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero di Betto – ricordo che in sedici anni abbiamo pubblicato numerose edizioni con le oltre duecento ricette recuperate grazie a questo concorso, quindi un patrimonio che abbiamo aiutato a condividere con tutti».



A tavola con il Nobile. E’ la sfida ai fornelli ideata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con il giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta. Una giuria composta da 20 giornalisti, di cui una commissione dagli Stati Uniti, valuterà tra sabato e domenica il piatto scelto quest’anno per le otto contrade che concorrono al Bravìo: i “Pici” (già protagonisti nell’edizione 2012 segnando uno storico primo premio ex-aequo). L’obiettivo che dovranno centrare le massaie sarà quello di sposare al meglio questa portata (già iscritta al registro nazionale Inpai del Mipaaf) con il Vino Nobile di Montepulciano. Già da sabato 18 agosto, in occasione della prima sessione di degustazioni, alcune contrade apriranno le porte anche al pubblico per far degustare le ricette della tradizione. I menu in concorso potranno essere assaggiati anche durante l’arco di tutta la prossima settimana. Domenica 19 agosto la giuria concluderà il giro di assaggi e alle ore 16.00, presso il Teatro Poliziano, sarà svelato il vincitore in occasione anche della presentazione del panno del Bravìo e del nuovo cortometraggio sul Vino Nobile di Montepulciano dal titolo “Vino Nobile di Montepulciano: A Timeless Wine”.



I pici, patrimonio INPAI. Come detto le contrade dovranno affrontarsi su un piatto storico della tradizione locale: i Pici. Questa sorta di spaghetto fatto a mano rappresenta il ‘marchio di fabbrica’ della gastronomia della Valdichiana senese e della Valdorcia. “Lontani parenti degli spaghetti, ma molto più corposi” li definisce Giovanni Righi Parenti nel libro ‘La cucina toscana in 800 ricette tradizionali’. La storia dei pici affonda le sue radici in epoca etrusca e difatti una prima testimonianza si può trovare nella celeberrima Tomba dei Leopardi di Tarquinia, monumento funerario del V secolo a.C. che raffigura un banchetto. Per quanto riguarda il nome, le correnti di pensiero sono molte e discordanti: c’è chi lo fa risalire addirittura all’antica Roma, nello specifico alla figura di Marco Gavio Apicio (25 a.C.37 d.C.), uno dei più importanti gastronomi dell’antichità, mentre altre sostengono che il nome derivi dal gesto che si fa con il palmo della mano per far prendere all’impasto la forma del picio, quello che nel gergo culinario toscano è il verbo “appiciare”. Per questo motivo il MIPAAF ha accolto la richiesta di ammissione al patrimonio agroalimentare e “I pici e l’arte di appiciare” sono stati ammessi con Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali all’Inventario nazionale del patrimonio agroalimentare italiano (INPAI). La richiesta d’iscrizione è stata effettuata dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese che ha affidato l’incarico a Qualità e Sviluppo Rurale, società a prevalente capitale pubblico, già positivamente impegnata in attività simili.



La madrina, Adua Villa. Il testimonial di questa edizione sarà Adua Villa. Sommelier, giornalista, opinion leader nel mondo del vino, un volto noto televisivo che ha partecipato e partecipa regolarmente ai programmi Uno Mattina, Prova del Cuoco (dove per nove anni è stata la sommelier di Antonella Clerici), Uno Mattina Estate (per 4 stagioni), Tg5 Gusto girando le prime esterne con la direzione di Enrico Mentana, Sky Alice parlando di vino in Casa Alice con Daniele Persegani e Franca Rizzi, e con il programma Le Stagioni. Per 7 anni voce femminile di Decanter su Radio2, ad oggi con la conduzione di #vinopop sulla web radio Radio Kaos Italy e su Tagadà programma di LA7 come esperta di enogastronomia. Docente nei corsi Ais.


Montepulciano (Si), 17 agosto 2018 C.s. 14


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Si è concluso domenica 19 agosto il concorso enogastronomico giunto alla sedicesima edizione
“A Tavola con il Nobile”: i “Pici” della Contrada di Talosa sono i vincitori

Per la quarta volta nella storia del premio la contrada giallo-rossa vince il premio promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con le contrade che corrono il Bravìo delle Botti. Piero Di Betto (presidente): «Dietro ai prodotti ci sono le persone, questo è il vero valore»

Con la ricetta “I pici della trebbiatura” la Contrada di Talosa si è aggiudicata la sedicesima edizione del premio “A Tavola con il Nobile”. La ricetta è stata giudicata in abbinamento ideale con il Vino Nobile di Montepulciano. Con questa vittoria Talosa si porta a casa per la quarta volta la targa del concorso enogastronomico promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano nato sedici anni fa su idea del giornalista del Tg2 e autore di Eat Parade, Bruno Gambacorta. Nel podio seguono le contrade di Gracciano, seconda con la ricetta Pici al ragù bianco di faraona al profumo di aglione con porro croccante e riduzione di Vino Nobile di Montepulciano e quella di Voltaia al terzo posto con la ricetta “I pici del mugnaio”. La premiazione si è svolta domenica 19 agosto al Teatro Poliziano, alla presenza delle autorità locali, del Magistrato delle Contrade e con la Madrina dell’edizione 2018, la sommelier e giornalista Adua Villa. Il Vino Nobile di Montepulciano assaggiato in abbinamento al piatto vincitore è stato estratto a sorte e nei due giorni sono state degustate le etichette delle seguenti aziende: Boscarelli, Cantina Chiacchiera, Contucci, Dei, Fanetti, Godiolo, Montemercurio, Poliziano, Priorino, Tiberini, Vecchia Cantina, Villa Sant’Anna.

«Dietro ai prodotti d’eccellenza del nostro territorio si trovano le persone e questo è il vero valore aggiunto che possiamo vantare – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – così come nel vino, anche nella cucina locale la differenza la fanno le storie e le esperienze legate a una cultura che va oltre la qualità materiale di quanto offriamo a Montepulciano e questo concorso ne è la conferma, oltre a un ottimo strumento per comunicare il territorio stesso». Negli anni A Tavola con il Nobile ha raccolto circa 300 ricette con quasi 200 giornalisti da tutto il mondo che si sono avvicendati nel ruolo di giurati speciali in giro per le otto contrade del paese.

I pici, patrimonio nazionale. Il tema scelto per l’edizione 2018 è stato un piatto storico della tradizione locale: i Pici. Questa sorta di spaghetto fatto a mano rappresenta il ‘marchio di fabbrica’ della gastronomia della Valdichiana senese e della Valdorcia. Nel maggio scorso il MIPAAF ha accolto la richiesta di ammissione al patrimonio agroalimentare e “I pici e l’arte di appiciare” sono stati ammessi con Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali all’Inventario nazionale del patrimonio agroalimentare italiano (INPAI).

Il Bravìo delle Botti. E’ la sfida tra le otto contrade del paese, Cagnano, Collazzi, Le Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa e Voltaia, dislocate tutte lungo il centro storico facendo rotolare delle botti di circa 80 Kg ciascuna, lungo un percorso in salita di oltre un chilometro. Le botti sono spinte da due atletici “spingitori”, mentre il percorso della gara si snoda tra le suggestive vie del centro storico della città poliziana fino all’arrivo situato sul sagrato del Duomo in Piazza Grande. La corsa si correrà nel 2018 domenica 26 agosto.

L’albo d’oro. Collazzi (quattro volte), Talosa (quattro volte), Voltaia (tre volte), San Donato (due volte), Gracciano, Cagnano, Poggiolo e Coste (in ex-aequo nel 2012).


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La famosa rivista di finanza celebra la città del Vino Nobile tra le prime sei al mondo da visitare al mondo

Forbes: Montepulciano al primo posto delle mete internazionali del vino

Un articolo scritto dalla giornalista Catherine Sabino racconta di sei territori del vino nel mondo da non perdere, Montepulciano è al primo posto. Il presidente del Consorzio, Piero Di Betto: «Un riconoscimento che valorizza il lavoro di una intera città e di tutti coloro che con rispetto per il territorio la rendono unica»

“Oltre ad essere la città di origine di uno dei vini più leggendari d'Italia, Montepulciano ha la particolarità di sembrare un set cinematografico oltre a essere una perfetta città toscana”. Comincia così l’articolo pubblicato da Forbes, la rivista di finanza con sede a New York più famosa al mondo, in cui la giornalista che lo ha redatto, Catherine Sabino, racconta di sei città del vino in Europa da non perdere. Quella del Vino Nobile di Montepulciano è al primo posto (seguita da Montalcino e da Saint – Emilion in Francia) proprio per le sue caratteristiche di eccellenza tra prodotto vino e paesaggio architettonico. “Percorrete le strade chiuse al traffico di Montepulciano e godetevi le splendide viste sulla campagna toscana prima di addentrarvi in una delle cantine della città per assaporare l'orgoglio della città natale, il Vino Nobile di Montepulicano (Thomas Jefferson lo descriveva come "il suo vino preferito"), un rosso strutturato prodotto in gran parte con l’uva di Sangiovese coltivata nei vigneti circostanti”. Nell’articolo vengono citati anche i set di numerosi film internazionali, tra cui Il Paziente Inglese, New Moon, Under the Tuscan Sun, film citati ai quali se ne aggiungono altre decine.

«Questo articolo ci rende sicuramente fieri e orgogliosi da poliziani e da produttori perché rappresenta l’ennesima riprova che il lavoro che abbiamo fatto in questi anni è stato giusto – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – nell’articolo si legge del rispetto per il territorio e per le sue bellezze architettoniche, lo stesso che come Consorzio abbiamo intrapreso in un percorso ventennale che ha contribuito e non poco al recupero di tante parti storiche della città, oltre a considerare il lavoro di tutela per il paesaggio apportato ogni giorno dai nostri produttori». Una bella notizia alla vigilia di un nuovo viaggio di promozione che vedrà impegnato il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano proprio negli Stati Uniti, a New York e Las Vegas, a ottobre prossimo.

Il patrimonio “Nobile” che piace a Forbes. Cinquecento milioni di euro circa. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.250 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre circa 400 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 76 associati al Consorzio dei produttori). Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2017 sono state immessi nel mercato circa 7 milioni


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La famosa rivista americana prima con un articolo nel mese di ottobre poi con la top 100 mondiale
Wine Spectator: il Vino Nobile di Montepulciano tra i migliori 15 al mondo

E per la rivista Wine Enthusiast un’altra azienda, Contucci, è tra le migliori 100 cantine al mondo. Il Vino Nobile di Montepulciano piace sempre di più negli Usa da dove tra l’altro è appena rientrato per un tour promozionale promosso dal Consorzio. Oltre il 20 per cento dell’export è destinato a questo mercato e il dato è in crescita. Il presidente del Consorzio, Piero Di Betto: «Dopo Forbes anche la “Bibbia” del vino»

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