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Confagricoltura 
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TERRITORIO. CONFAGRICOLTURA: “L’EMERGENZA ANNUNCIATA.
MEDIAMENTE SI CONTANO 68 ALLUVIONI E 138 FRANE ALL’ANNO”

“Si passa da un eccesso all’altro, con un sommarsi di emergenze e di danni per le imprese: dalla siccità e desertificazione, alle alluvioni ed al dissesto idrogeologico, passando per i problemi agronomici da cuneo salino (con l'acqua salata del mare che risale in quei fiumi che sono in secca e la cui portata idrica è esigua). Tutto ciò è dovuto ai cambiamenti climatici, ma anche alla scarsa manutenzione del territorio e delle foreste nelle aree collinari e montane, ai pochi fondi disponibili per gli Enti gestori, alla pianificazione territoriale non corretta, all’ eccessiva cementificazione”. Lo ha posto in evidenza il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel corso della tavola rotonda su “Siccità ed alluvioni, troppe emergenze senza risposta”, che si è svolta nell’ambito dell’incontro organizzato oggi su “Acqua e agricoltura”.

“Altro problema rilevante è quello della siccità; quella di quest’estate sarà probabilmente ricordata come la peggiore dal 2003 – ha osservato il presidente di Confagricoltura -. In ginocchio non solo le produzioni di mais, soia, barbabietola, pomodoro e uva da vino ma anche gli allevamenti. L’Italia agricola ha sofferto terribilmente sia le ondate di calore, sia la scarsità di piogge e questo mix di eventi ha distrutto nei campi ettari e ettari di colture con quasi un miliardo di euro di danni”.

Cosa occorre fare per fronteggiare la siccità in agricoltura? Ha risposto Guidi: “Costruzione di piccoli invasi, rinnovamento dei sistemi irrigui, in particolare di quelli che portano l’acqua alle aziende agricole, tecniche di risparmio d’acqua”.

“E’ giunto il momento di investire in prevenzione – ha concluso Mario Guidi -. Almeno il 10% della superficie italiana, cioè circa 30 mila chilometri quadrati, è esposto ad alto rischio di dissesto idrogeologico; il fatto importante è che questa percentuale è concentrata nell’89% dei Comuni, quindi il rischio è diffuso sul territorio, con particolare evidenza nelle aree urbanizzate. Negli ultimi 80 anni ci sono state circa 5.400 alluvioni e 11 mila frane; per tamponare i danni lo Stato spende oltre 2 miliardi l’anno, ai quali va aggiunto un altro miliardo e mezzo complessivo per gli interventi minori”.

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04/12/2012, 17:15
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CREDITO: ACCESSO PIU’ SEMPLICE E SERVIZI INNOVATIVI. IL PRESIDENTE DEI GIOVANI DI CONFAGRICOLTURA
NICOLA MOTOLESE ALL’INCONTRO CON IL MINISTRO PASSERA

“Un accesso al credito più facile e prodotti creditizi più innovativi. E’ quanto chiedono oggi al sistema bancario le giovani imprese agricole”. Lo ha ribadito oggi il presidente dei giovani imprenditori di Confagricoltura, Nicola Motolese, nel corso dell’incontro con il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, sul tema dell’accesso al credito, il terzo di una serie di appuntamenti con le organizzazioni giovanili delle principali associazioni di categoria.

“Le aziende agricole condotte da giovani - ha detto il presidente dell’Anga - rappresentano oggi le imprese più competitive e virtuose, ovvero quelle che crescono, investono, creano occupazione e che quindi si rivolgono maggiormente al credito”.

Uno dei problemi più sentiti è quello dei sistemi di valutazione. “Ad allontanare molte banche dal nostro comparto – ha spiegato Motolese – c’è stata spesso l’oggettiva difficoltà ad apprezzare in maniera adeguata la capacità di credito dei clienti. Pochissime banche, fra l’altro in maniera ancora non completa, hanno ad oggi approntato sistemi di rating interni validi per l’agricoltura. E questo non facilita certo il finanziamento delle aziende agricole in fase di start-up, come quelle dei giovani imprenditori”.

Un altro problema è quello dell’offerta di prodotti creditizi per il settore, assolutamente poco innovativi. “Sostanzialmente - ha sottolineato il presidente dei giovani di Confagricoltura - le tipologie di finanziamento offerte oggi dalle banche sono quelle previste dalla normativa sul credito agrario del 1928. Quello che invece le imprese chiedono è un prodotto creditizio più specializzato, con l’utilizzo di mezzi e strumenti di concessione più innovativi, che rispondano veramente alle esigenze delle aziende, che ormai vanno oltre la trasformazione, commercializzazione e internazionalizzazione dei prodotti agricoli, zootecnici, coinvolgendo sempre di più operazioni legate al territorio, all’ambiente, all’energia e al tempo libero”.

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04/12/2012, 18:16
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LEGGE STABILITÀ. IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA GUIDI INCONTRA I RELATORI DI PDL-PD: “UTILIZZARE LA LEVA FISCALE PER AMMODERNARE, E NON PER AFFOSSARE LE NUOVE FORME GIURIDICHE IN AGRICOLTURA”

Slitterebbe al 2013 la rivalutazione dei redditi dominicali e agrari e la nuova tassazione per le società agricole; ma per Confagricoltura è un risultato insufficiente, ed il suo presidente Mario Guidi, in due incontri a Palazzo Madama, ha illustrato ai relatori della Legge Stabilità al Senato, di PDL e PD, Tancredi e Legnini, la posizione della sua Organizzazione in relazione a questo tema.

“Le scelte di organizzazione delle imprese in forma collettiva non devono essere penalizzate dal regime fiscale; una diversa soluzione si pone in netto contrasto con l’ordinamento comunitario che invece non disincentiva le forme associative in agricoltura – ha osservato Guidi –. La disposizione introdotta dalla Legge Finanziaria per il 2007 era stata adottata con la finalità di rendere neutra sul piano fiscale la scelta della forma giuridica di esercizio dell’impresa, in modo da dotare il settore agricolo di imprese strutturate di tipo societario per affrontare le sfide dello sviluppo e dell’internazionalizzazione”.

Oltre tutto, ha fatto presente, la misura nel ddl è in netta controtendenza rispetto alle politiche del Governo che cercano di utilizzare lo strumento fiscale per promuovere la nascita di nuove imprese (da ultimo, il decreto-legge n. 179 del 2012 “Crescita bis” per le Start up innovative).

Ha quindi concluso Guidi: “La cancellazione di un regime fiscale per le imprese già costituite, che hanno costruito i loro piani di investimento sulla base di business plan di medio e lungo periodo (15-20 anni) e che ora si troveranno costrette a riformulare con le banche le loro forme di finanziamento, comporterebbe evidenti aggravi di costi e possibili casi di default. Tutto ciò in chiaro contrasto con i principi della libera iniziativa economica”.

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04/12/2012, 19:28
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“UNA PAC FORTE PER UN’EUROPA PIU’ UNITA”. IL PRESIDENTE GUIDI AL CONVEGNO DEL PD
‘LA NUOVA POLITICA AGRICOLA COMUNE PER L’ITALIA’

“E’ partita una gara al ribasso da parte degli Stati membri sul bilancio europeo e sullo stesso disegno dell’Europa unita.” Lo ha detto oggi il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, intervenendo al convegno del PD “La nuova politica agricola comune per l’Italia”.

“Oggi, con ormai 28 Stati membri – ha sottolineato il presidente Guidi – l’Europa sta destinando meno risorse all’agricoltura rispetto a quando era composta da soli quindici Paesi. Un evidente paradosso, che si spiega solo con le difficoltà in cui si dibatte l’Europa tra le “strette” ai bilanci nazionali e la scarsa fiducia per una crescita duratura e stabile. E’ per questo che gli Stati (ancora di più Stati nazione e sempre meno Stati federati in Europa) hanno abbandonato il principio della solidarietà finanziaria per seguire rigore ragionieristico del dare/avere”.

“Si corre il rischio – ha continuato il presidente di Confagricoltura - di delegittimare la Pac e di rinazionalizzarla per lasciare spazio a Bruxelles ad altre politiche ritenute, a torto, più efficaci per rilanciare la crescita e l’occupazione, mentre è evidente quanto invece convenga investire in agricoltura che, da quando si è inasprita la crisi economico finanziaria, ha avuto un trend positivo in valore aggiunto e occupazione”.

Parallelamente al capitolo del bilancio si sta svolgendo il negoziato sugli strumenti della Pac. “Su questo versante - ha detto Mario Guidi - si sono fatti passi avanti, con un monumentale sforzo emendativo del Parlamento europeo, che è ancora in corso e sta dando i suoi frutti in termini di miglioramento della proposta della Commissione”.

Ma ci sono anche aspetti della proposta della Commissione che non convincono Confagricoltura. A cominciare dall’evidente pregiudizio contro le imprese di maggiore dimensione, fisica ed economica.

“E’ giusto penalizzare quelle strutture professionali che già oggi sono impegnate nel settore e favorire chi pratica l’agricoltura solo come attività integrativa e con ridotto impatto sull’economia e l’occupazione del Paese?”- Ha domandato il presidente Guidi. “Quello che noi vogliamo per l’Italia è una Pac per le imprese vere e ‘professionali’, dotata di risorse e strumenti che servono davvero a ‘coltivare il futuro’ della nostra agricoltura e del nostro Paese”.

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06/12/2012, 15:56
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DL SVILUPPO, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “SI METTONO IN MOTO PROCESSI DI CRESCITA ANCHE NEL SETTORE AGRICOLO”
“È importante la prima approvazione del decreto sviluppo, nato anche da un proficuo lavoro svolto negli ultimi mesi dal ministero dello Sviluppo economico, insieme alle categorie produttive, con l’obiettivo di mettere in moto processi di crescita soprattutto delle piccole imprese. E, cosa alquanto positiva, anche l’agricoltura ha potuto fare le proprie proposte”. Questo il commento del presidente di Confagricoltura Mario Guidi all’approvazione al Senato del disegno di legge di conversione del Decreto Sviluppo, che passa ora all’attenzione della Camera dei Deputati.
“L’impianto è interessante – ha osservato il presidente Guidi - perché ammoderna in più punti le relazioni economiche della vita delle imprese: dalla digitalizzazione all’avvio di nuove imprese innovative. Per l’agricoltura è molto importante il correttivo all’art. 62 del ‘Cresci Italia’ che consente di mantenere l’impianto delle regole di pagamento e contrattuali nei rapporti tra imprese dell’agroalimentare, ma esclude i rapporti tra agricoltori che sono di fatto connessi al processo produttivo, come nel caso del ciclo biologico. Il Governo dovrebbe, in futuro, ulteriormente ritoccare la norma base per evitare che restino penalizzate le aziende esportatrici, costrette ora ad applicare termini di pagamento anche verso l’estero”.
“Opportuno – ha proseguito Guidi - il venir meno per le società agricole, del divieto di esercitare attività extra agricole per un 10% del fatturato: questo rende più flessibile l’operatività delle stesse società, ma a patto che venga ripristinata la possibilità di optare per il reddito catastale: possibilità che l’attuale testo del disegno di legge di Stabilità cancellerebbe”.
“Interessanti appaiono – ha concluso il presidente di Confagricoltura - gli interventi a favore delle reti di impresa che potranno partecipare a gare pubbliche, e di quelle agricole in particolare, che avranno la possibilità di istituire fondi di mutualità tra i partecipanti alle varie reti”.

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06/12/2012, 18:02
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DL SVILUPPO, ANGA-CONFAGRICOLTURA: SOSTENERE CONCRETAMENTE LO START UP DELLE GIOVANI IMPRESE

“E’ giusto sostenere lo start up di nuove imprese condotte da giovani e supportare gli investimenti e la ricerca. Si avvia così un progetto organico integrato che contribuirà certamente a far nascere le imprese anche nel settore agricolo. Sarà importante prevedere concretamente come accompagnare queste nuove realtà imprenditoriali, almeno nei primi cinque anni di vita, integrando e rendendo applicabili misure su credito, digitalizzazione e semplificazione”. Lo ha detto Nicola Motolese, presidente dei Giovani di Confagricoltura, commentando l’approvazione al Senato del disegno di legge Sviluppo.

I giovani, a parere dell’Anga, possono essere la chiave di volta per rispondere alla crisi. “E’ fondamentale, oggi in Italia, creare un contesto amichevole per le imprese e per i giovani – rimarca Motolese -, mettendo a frutto le unicità del Paese, rimuovendo o smussando gli ostacoli alla crescita, integrando i vari progetti e rendendoli effettivamente praticabili e fruibili”.

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06/12/2012, 18:34
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AMBIENTE, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “BENE CLINI A PREVEDERE STRATEGIE DI DIFESA DEL TERRITORIO E RIFORESTAZIONE. OGNI NUOVO ALBERO ABBATTE 700 KG DI CO2”

“Confagricoltura già due anni fa, proprio in Sicilia in un Forum a Taormina, aveva lanciato il progetto di rimboschimento con specie autoctone delle aree marginali. Mi fa piacere che oggi il ministro per l’Ambiente Clini, nella bozza di delibera Cipe che ha presentato, ponga tra le priorità della Strategia nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici proprio quello della forestazione dei terreni degradati e dismessi”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, intervenendo oggi a Siracusa ad un seminario dell’organizzazione territoriale sul ruolo dell’agricoltura nel sequestro della CO2 atmosferica.

Soffermandosi sempre sulla bozza di delibera Cipe, il presidente di Confagricoltura ha apprezzato che la strategia sia quello di muoversi in una logica di prevenzione e manutenzione del territorio, prevedendo ad esempio interventi inerenti i corsi d’acqua, la regimazione idraulica, la ricalibratura e la pulizia degli alvei.

Il programma di difesa del territorio sarà finanziato usando il 40% dei proventi delle aste per i permessi di emissione di anidride carbonica. “Sarà importante che tali fondi – ha detto Guidi - vadano anche a compensare gli agricoltori per la gestione dei boschi. Più di 10 milioni di tonnellate di CO2 sono utilizzate per abbattere le emissioni calcolate per l’Italia, ma chi gestisce i boschi non prende un euro come credito acquisito”.

Infine, il presidente di Confagricoltura si è soffermato sulla proposta del ministro Clini di un’assicurazione contro le calamità naturali: “E’ una misura positiva ed in sintonia con la riforma della PAC, però occorre evitare, in relazione all'obbligatorietà - ha concluso - che i costi aumentino fortemente e siano insostenibili, come potrebbe avvenire per le aziende ubicate in zone dichiarate a rischio. Assicurarsi non deve essere l’alibi per lo Stato per non ‘investire’ in prevenzione. Solo se Governo, Regioni metteranno in piedi tutte le azioni necessarie per prevenire e limitare i danni in caso di calamità, le assicurazioni potranno abbattere i premi assicurativi”.

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07/12/2012, 15:48
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CENSIS, CONFAGRICOLTURA: OGNI EURO DI PRODOTTO AGRICOLO ESPORTATO GENERA 4 EURO DI EXPORT AGROALIMENTARE

“Ogni euro di export agricolo ha un effetto trainante e produce ben 4 euro di vendita all’estero di prodotti trasformati. Ciò dimostra che l’agricoltura ‘di punta’ cresce e può svilupparsi ancora di più, con un effetto trainante per la ripresa economica del Paese”. Questo il commento di Confagricoltura alla presentazione del 46° rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2012 che, per il capitolo agricoltura, ha condotto un'indagine su aziende di medie e grandi associate all’Organizzazione.

Certamente, a parere di Confagricoltura, occorre dare il giusto peso economico al settore e decidere d’imboccare la strada della competitività curando i mali ‘endemici’ del sistema agricolo attuale. “L’Italia deve puntare su un’ agricoltura più organizzata, più compatta, meno dispersa sul territorio, fatta di unità produttive dotate di maggiore potere di mercato, capace di promuovere e costruire reti flessibili di conoscenza e di competenze”.

Il rapporto presentato dal Censis  fa il punto sui più efficaci modelli di organizzazione del tessuto d'impresa e sui sistemi a rete come strumenti per innescare la crescita. “Le nostre imprese associate, meno individualiste, che sono state capaci di attivare un’innovazione non limitata al solo aspetto produttivo e che hanno messo in pratica i vantaggi di lavorare in network – sottolinea Confagricoltura - sono la dimostrazione  che l’agricoltura, pur in un contesto di mercato molto difficile, continua a crescere e, comunque, regge meglio alla di crisi”.

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07/12/2012, 17:30
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IMU: I PRESIDENTI DI COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA E COPAGRI SCRIVONO AL GOVERNO PER RISPETTO IMPEGNI SU MODIFICA ALIQUOTA

I presidenti di Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri hanno chiesto l’intervento del Presidente del Consiglio Mario Monti e del ministro dell’ Economia e Finanze Vittorio Grilli, affinché il Governo, conseguentemente agli impegni assunti, emani il provvedimento, previsto dall'art. 13, c. 8, del decreto legge n. 201, con il quale, sulla base dell'andamento del gettito derivante dal pagamento della prima rata dell'Imu, entro il 10 dicembre 2012, si provveda alla modifica dell'aliquota da applicare ai fabbricati e ai terreni, in modo da garantire che il gettito complessivo non superi, per il 2012, l’ ammontare previsto dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

I dati relativi al gettito forniti dal ministero dell'Economia delle Finanze evidenziano, infatti, come il contributo versato dal mondo agricolo superi in larga misura le stime effettuate dallo stesso dicastero. A fronte della previsione di entrate per 407 milioni di euro, il dato a consuntivo, che tiene conto dell' Imu versata in acconto a giugno, si attesterà a 534 milioni di euro.

Particolarmente gravoso il prelievo sui terreni agricoli, che comporta un maggior gettito per l’anno 2012 pari a circa 130 milioni di euro, equamente ripartito fra Erario e Comuni.

Il maggior gettito deriva, peraltro, dall'applicazione della sola aliquota base dello 0,76 % prevista dall'art. 13 del D. L. n. 201/2012, a cui si andrà ad aggiungere, in sede di versamento del saldo, l'aumento delle aliquote stabilte dai comuni, fino allo 0,3 per cento (che corrisponde ad un ulteriore aggravio di circa il 50%), che la gran parte degli enti locali ha già deliberato, con effetti insostenibili per una categoria per la quale il terreno rappresenta un valore produttivo.

“Con senso di responsabilità – evidenziano nella lettera i presidenti Marini, Politi, Guidi e Verrascina - il mondo agricolo ha accettato questo ulteriore onere, nella consapevolezza di doverlo fare per il bene del Paese ed è con questo spirito che ha contribuito al pari di tutti gli altri cittadini al pagamento dell’IMU sugli immobili ad uso abitativo ed ha assunto l’impegno di versare l’IMU sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali strumentali in misura pari all’ammontare stimato dal Dipartimento delle Entrate per conto del ministero dell’Economia e delle Finanze”.

“In virtù di questo impegno – ricordano Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri - ed al fine di assicurare al mondo agricolo la certezza di un prelievo IMU sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali strumentali non eccedente a quello stimato, è stata inserita una clausola di salvaguardia, quale atto di indirizzo politico ed espressione di garanzia assoluta in uno Stato di diritto. Chiediamo adesso che il Governo mantenga i suoi impegni ed emani il provvedimento di modifica dell’aliquota”.

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09/12/2012, 22:26
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PREZZO DEL LATTE, (CONFAGRICOLTURA): “ACCORDO PER IL PRIMO QUADRIMESTRE DÀ CERTEZZE AI PRODUTTORI”

“Si è conclusa la trattativa sul prezzo del latte, dopo mesi di stallo, grazie anche al tavolo di confronto aperto presso il ministero delle Politiche agricole tra allevatori e trasformatori, per affrontare la difficile situazione del settore lattiero-caseario”. Così il presidente di Confagricoltura Mario Guidi ha commentato l’accordo raggiunto oggi in Lombardia sul prezzo del latte tra Organizzazioni agricole e Italatte.

L’accordo prevede il pagamento di 39,5 euro per 100 litri di latte a dicembre e di 40 euro/100 litri per il primo quadrimestre 2013.

“L’intesa consentirà di dare stabilità al mercato - aggiunge il presidente di Confagricoltura – e di fornire garanzie ai produttori, pur nella consapevolezza che il prezzo sottoscritto consente solo un parziale recupero del forte aumento dei costi di produzione che gli allevatori hanno sostenuto negli ultimi mesi”.

Confagricoltura auspica ora che l’accordo firmato con Italatte venga presto sottoscritto da tutte le imprese di trasformazione aderenti ad Assolatte.

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10/12/2012, 21:11
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