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Re: Borsa Merci Telematica Italiana

10/10/2025, 17:00

Arrivano i cachi, in calo del 22,1% rispetto ad un anno fa

Roma, 10 ottobre 2025 – La Borsa della Spesa, il servizio realizzato da BMTI e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, offre anche questo venerdì i consigli per una spesa sostenibile e conveniente.

Con l’arrivo dei primi freddi, il mercato ortofrutticolo italiano entra nel vivo della stagione autunnale, con una forte presenza di frutta tipica del periodo, un aumento della domanda per gli ortaggi da cottura e l’avvio della campagna degli agrumi nazionali che saranno disponibili a partire dalle prossime settimane.

Tra la frutta consigliata questa settimana, continua abbondante la produzione dell’uva da tavola, di buona qualità e con prezzi stabili rispetto alla scorsa settimana ma in calo del 15% rispetto ad un anno. Tra le diverse varietà disponibili, l’Italia rimane protagonista nei mercati e accompagnerà la stagione fino a dicembre. I prezzi oscillano tra 1,50 e 1,70 €/kg per tutte le varietà, tra cui anche la Red Globe, ad eccezione della varietà senza semi che resta su livelli più alti, attorno ai 3,00 €/kg. Cresce la domanda di cachi comuni, provenienti principalmente da Emilia-Romagna e Campania che, all’ingrosso, si collocano tra 1,50 e 2,50€/kg in base alla pezzatura (-22,1% rispetto a dodici mesi fa), mentre i cachi vaniglia campani sono intorno a 1,30 €/kg. Ancora consigliati i fichi d’India “Bastardoni”, stabili rispetto alla scorsa settimana, con prezzi che vanno da 1,00 €/kg per i frutti piccoli a 1,50 €/kg per i medi e fino a 2,50 €/kg per i calibri maggiori. Continua positivamente la produzione delle mele. La varietà campana Annurca e la Nikoter, all’ingrosso, sono disponibili tra 1,70 e 2,00 €/kg a seconda della varietà e della pezzatura, mentre le Golden e le Gala di pianura restano attorno a 1,00 €/kg, offrendo un buon rapporto qualità-prezzo. In aumento la presenza dei melograni nei mercati, ormai sempre più versatili negli utilizzi gastronomici: i prezzi all’ingrosso variano tra 2,00 e 2,50 €/kg, con valori leggermente inferiori in Campania.

Per quanto riguarda gli ortaggi, le temperature più basse stanno favorendo, oltre al consumo dei prodotti da cottura, anche la loro produzione. Le zucche sono le protagoniste dei mercati: la Tonda Delica è quotata all’ingrosso attorno a 1,00 €/kg, la Butternut tra 0,70 e 0,80 €/kg e la Moscata di Provenza tra 0,60 e 0,70 €/kg, confermando un calo generale del 3,2% rispetto allo scorso anno. Il radicchio si colloca su livelli inferiori del 48% rispetto allo scorso anno a causa della sovrapposizione tra la produzione veneta, appena iniziata, e quella del Centro Italia. All’ingrosso, il Lungo Precoce si attesta sui 2,00 €/kg, il Tondo Rosso su 1,50 €/kg e il variegato, prodotto di nicchia, raggiunge i 3,50 €/kg. Prosegue regolare la produzione delle bietole, con prezzi medi intorno a 1,00 €/kg (-23,8% rispetto ad un anno fa) ma con punte di 1,20–1,40 €/kg dovute all’effetto delle gelate notturne. Ancora abbondanti i peperoni, con la produzione siciliana ancora di ottima qualità grazie alle temperature ancora favorevoli. Per loro, i prezzi all’ingrosso variano tra 1,30 e 2,00 €/kg e si confermano in calo del 4% rispetto alla scorsa settimana e del 26% rispetto a dodici mesi fa, complice l’alta disponibilità. Infine, continua regolare anche la produzione in piena aria di melanzane che, all’ingrosso, si mantengono tra 1,00 e 1,20 €/kg.

Per quanto riguarda il comparto ittico, dal 1° ottobre è in vigore il fermo pesca nel Mar Tirreno, con attività limitate alle piccole imbarcazioni artigianali. Nell’Adriatico la pesca è ripresa regolarmente ma le condizioni meteorologiche non ottimali hanno limitato i quantitativi generali. Tuttavia, tra le specie più convenienti, questa settimana non manca il tonnetto alletterato che, all’ingrosso, mostra quotazioni tra 4,00 e 5,00 €/kg, la lampuga, nel pieno della stagione, mantiene prezzi stabili intorno tra 7,50 e 8,00 €/kg e il cefalo, abbondante, si attesta tra 4,00 e 5,00 €/kg. I calamari adriatici, invece, all’ingrosso oscillano tra 18,00 e 24,00 €/kg a seconda della pezzatura mentre quelli tirrenici, pescati artigianalmente, raggiungono prezzi superiori per la loro qualità. Iniziata la stagione per le mazzancolle che, all’ingrosso, segnano un calo significativo rispetto alle settimane precedenti, con prezzi attuali tra i 18,00 e i 20,00 €/kg. In caso di brutto tempo e limitate attività di pesca resta disponibile, però, il pesce allevato. Tra le specie più economiche, spicca nuovamente la trota iridea, con prezzi all’ingrosso intorno ai 6,00 euro7Kg, stabili rispetto alle scorse settimane grazie ad un buon equilibrio tra domanda e offerta.

In ultimo, tra le carni, l’equilibrio tra domanda e offerta, conferma la stabilità dei prezzi all’ingrosso del petto di pollo, che oscillano tra 7,90 e 8,20 euro/kg e dei quarti anteriore di vitellone, all’ingrosso tra 7,32 e 7,42 €/kg, maggiormente utilizzati per i prodotti a lunga cottura, la cui domanda inizia a rafforzarsi con il calo delle temperature.

Re: Borsa Merci Telematica Italiana

22/10/2025, 16:00

Analisi BMTI sui prezzi delle castagne

Calano nel 2025 grazie alle buona produzione

22 ottobre 2025 – L'analisi sull’andamento dei prezzi medi delle castagne comuni condotta da BMTI sui principali mercati all’ingrosso della Rete Italmercati, mostra una significativa diminuzione rispetto allo scorso anno.

Il calo è evidente in tutte le pezzature analizzate:

pezzatura 48-50 unità/kg: il prezzo è sceso da €5,00/kg nel 2024 a €4,70/kg nel 2025, con una diminuzione annua del -6%;
pezzatura 60-65 unità/kg: si registra il calo maggiore, con un prezzo passato da €4,70/kg a €3,90/kg, segnando un -17%;
pezzatura 70-75 unità/kg: il prezzo è sceso da €4,10/kg a €3,50/kg, con un ribasso del -14%.
Questo andamento discendente dei prezzi è attribuito alla buona produzione stagionale che ha portato ad alti quantitativi disponibili, accompagnata da una domanda che invece rimane contratta, soprattutto nel sud Italia, a causa delle temperature ancora calde per la media del periodo, che non orientano gli acquisti dei consumatori verso prodotti tipicamente autunnali.

A fronte di questo scenario, è iniziata anche la produzione dei marroni, varietà più pregiata, presto disponibile nei mercati italiani. Secondo le prime rilevazioni effettuate, i loro prezzi all’ingrosso oscillano attualmente da 4,00 a 6,00 euro/kg, a seconda dei mercati di provenienza e della pezzatura. I marroni, noti per la loro polpa dolce e consistente e la facilità di sbucciatura, si posizionano su una fascia di prezzo che riflette la loro qualità superiore rispetto alle castagne comuni. A differenza di queste ultime, che presentano una polpa più farinosa e che sono spesso utilizzate per puree, zuppe o farine, i marroni sono utilizzati soprattutto in pasticceria, in particolare per la produzione di marrons glacés e conserve.

Re: Borsa Merci Telematica Italiana

24/10/2025, 12:55

La Borsa della Spesa

Continua il calo per le mazzancolle, -14,3% in una settimana

Roma, 24 ottobre 2025 – Il servizio settimanale La Borsa della Spesa, realizzato da BMTI e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, rivela le migliori opportunità per una spesa autunnale conveniente e sostenibile.

Per quanto riguarda il settore ortofrutticolo, le temperature ancora miti in alcune zone d’Italia, non hanno orientato la domanda verso i prodotti tipicamente stagionali, contribuendo a mantenere tendenzialmente stabili i prezzi all’ingrosso.

Il settore della frutta vede un'ottima produzione di castagne, i cui prezzi all’ingrosso oscillano tra i 3,00 e i 4,50 euro/kg, a seconda della pezzatura (-3,8% rispetto alla scorsa settimana). Mercato stabile per cachi e fichi d’India, grazie a un buon equilibrio tra domanda e offerta, con prezzi che vanno da 1,50 a 2,50 euro/kg per il prodotto grande e intorno a 1,50 euro/kg per le pezzature più piccole. L'uva da tavola presenta un'ampia forbice di prezzo, da 1,30 a 2,20 euro/kg a seconda della categoria e della qualità del prodotto, ad eccezione della varietà senza semi intorno ai 3,00 euro/kg. I prezzi si mantengono in basso del 34,4% rispetto ad un anno fa poiché la domanda è leggermente calata ma l'offerta è ancora ampia. Ottima la produzione di mele, molto richieste anche all'estero. Le Golden di pianura si attestano intorno a 1,00 euro/kg, le altre varietà tra 1,70 e 1,90 euro/kg mentre le Stark, meno richieste, si trovano intorno a 1,50 euro/kg.

Tra gli ortaggi, la zucca prosegue positivamente la sua campagna e registra prezzi all’ingrosso stabili rispetto alla scorsa settimana, nonostante la domanda sia in aumento. Nel dettaglio, i prezzi all’ingrosso sono in calo del 17,4% rispetto a dodici mesi fa e, per la Tonda Delica vanno da 1,10 a 1,20 euro/kg; tra 0,70 e 0,90 euro/kg la Butternut e la Lunga Violina; Moscata di Provenza tra 0,60 e 0,70 euro/kg. Questa settimana si concentra, inoltre, la vendita di zucche ornamentali per Halloween, disponibili all’ingrosso intorno a 0,90 centesimi. Buona la produzione di cicorie, con prezzi all’ingrosso bassi intorno a 1,30 euro/kg, -15,6% rispetto al 2024. Stabile il prezzo del porro a circa 1,40 euro/kg. È particolarmente conveniente il prezzo all’ingrosso del cavolo cappuccio, intorno a 0,80 centesimi/kg, in calo del 28,6% rispetto al 2024 e ottimo sia cotto che crudo. I prezzi del radicchio, infine, sono stabili con il tondo rosso che si conferma il più economico intorno a 1,40 euro/kg, grazie all'entrata della varietà veneta e alla domanda ancora contenuta.

Il settore ittico vede le mazzancolle in grande abbondanza sui mercati. Il maltempo recente ha infatti favorito la pesca a strascico, portando a maggiori catture ma si segnala la presenza principale del prodotto Adriatico a causa del fermo pesca nel Tirreno. In generale, i prezzi delle mazzancolle sono calati del 14,3% rispetto ad una settimana fa e del 29,4% rispetto allo scorso anno. I calamari sono in piena stagione, con prezzi che variano dai 18,00 ai 22,00 euro/kg, a seconda della pezzatura (-19% in dodici mesi). La trota è tra gli allevati più economici e stabili a 6,00 euro/kg. Infine, tra i pesci a minor costo si trova il cefalo bosega a circa 4,00 euro/kg, dalle carni di qualità e fuori dal periodo di riproduzione. Abbonda nei mercati anche il gambero rosa, anche se meno richiesto della mazzancolla, con prezzi in ribasso del 13,1% rispetto ad una settimana fa. Infine, sempre convenienti i prezzi all’ingrosso dell'alaccia, intorno ai 2,00 euro/kg, confermando un calo del 32% rispetto alla settimana scorsa.

Per quanto riguarda le carni, si conferma il periodo di stabilità nel comparto avicolo, con prezzi invariati rispetto alla scorsa settimana per petto di pollo, tra 7,65 – 8,05 €/kg e fesa di tacchino, 9,25 – 9,65 euro/kg. Sono in calo, invece, i prezzi all’ingrosso dei quarti posteriori di vitellone, tra 9,68 e 10,08 euro/kg, con i consumi che si spostano verso i tagli di carne bovina più utilizzati nelle cotture lunghe.

Re: Borsa Merci Telematica Italiana

21/11/2025, 14:58

La Borsa della Spesa

Il clima favorisce gli ortaggi: prezzi dei cavoli in deciso calo

Roma, 21 novembre 2025 – Un’altra settimana all’insegna del risparmio con i consigli de La Borsa della Spesa, il servizio realizzato da BMTI e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, che fornisce indicazioni utili per orientare gli acquisti verso la qualità, la stagionalità e la convenienza dei prodotti agroalimentari freschi.

Nei mercati all’ingrosso italiani novembre si apre con una domanda ortofrutticola piuttosto debole, complice un clima ancora troppo mite per la stagione. Tuttavia, le temperature più calde della media stagionale, hanno favorito la crescita delle colture autunnali, rendendo abbondante l’offerta di ortaggi e determinando un generale calo dei prezzi. È un contesto in cui la disponibilità supera la richiesta e il mercato ne risente in modo evidente.

Questa è la stagione degli agrumi e le clementine, grazie alle temperature più fredde, iniziano a raggiungere un livello qualitativo alto, diventando più dolci. Nonostante ciò, la domanda rimane contratta e le quotazioni all’ingrosso si mantengono basse, dai calibri più piccoli che restano intorno agli 0,60 euro/Kg, fino ai più grandi che arrivano a 1,50 euro/Kg confermando un ribasso generale del 9,6% sia rispetto alla scorsa settimana che allo scorso anno. Si attestano, invece, intorno a 1,80 euro/Kg le clementine di origine calabrese, più apprezzate per sapore e consistenza. Ancora consigliati i melograni, caratterizzati da una buona resa produttiva e da prezzi all’ingrosso che oscillano tra 1,50 e 1,80 euro/Kg. Restano stabili le quotazioni delle castagne. In particolare, le pezzature più piccole sono disponibili all’ingrosso a circa 3,50 euro/Kg mentre, quelle più grandi, intorno ai 5,00 euro/Kg (-6,4% rispetto a dodici mesi fa). Cresce l’interesse per i marroni, sempre più richiesti in questa fase della stagione. Si avvia, invece, alla conclusione la produzione dei cachi, provenienti dall’Emilia Romagna e dalla Campania e con prezzi all’ingrosso medi che vanno da 1,50 euro/Kg, per i frutti più piccoli, fino a circa 2,00 euro/Kg per le pezzature maggiori, confermando una flessione del 3,1% rispetto alla scorsa settimana. Restano stabili i prezzi all’ingrosso delle mele, per le quali è iniziata la vendita di alcune delle varietà più attese dell’autunno, come la Renetta del Canada e la Pink Lady, intorno a 1,70 euro/Kg. La Nicoter si attesta, all’ingrosso, su 1,90 euro/Kg ma un interesse particolare è dedicato alla Kissabel, la cosiddetta “mela fragola” dalle caratteristiche uniche grazie alla sua polpa rossa; un prodotto di nicchia che continua a suscitare curiosità tra i consumatori e che raggiunge prezzi all’ingrosso compresi tra 2,50 e 3,50 euro/Kg.

Anche il comparto degli ortaggi mostra un andamento favorevole per i consumatori. Le abbondanti produzioni stanno trainando al ribasso le quotazioni dei cavoli, con il cappuccio che scende a circa 0,80 euro/Kg (-24,5 rispetto al 2024), la verza sui 0,60 euro/kg (-23,8% in un anno) e il cavolo broccolo intorno a 1,30 euro/Kg (-15,8% rispetto allo scorso anno). Anche la cicoria si conferma molto presente sui banchi e con prezzi all’ingrosso in discesa del 23,2% rispetto ad un anno fa. Nello specifico, la catalogna e le puntarelle scendono sui 0,90 euro/Kg nelle zone di produzione, come il Lazio, mentre nelle altre regioni, le seconde salgono fino a 1,30 euro/Kg. Buono l’andamento dei finocchi, in miglioramento sia per qualità sia per disponibilità, con prezzi scesi sotto 1,00 euro/Kg, confermano un calo del 7% rispetto ad una settimana fa e del 27,2% rispetto al 2024; convenienti anche le bietole, intorno agli 0,80 euro/Kg all’ingrosso (-20,4% rispetto allo scorso anno) e le cime di rapa, con prezzi all’ingrosso medi intorno a 1,40 euro/Kg (-11,9% in un anno).

Nel settore ittico il fermo pesca sul litorale tirrenico lascia ampio spazio ai prodotti pescati nell’Adriatico. Tra le specie più convenienti, questa settimana spiccano le triglie di fango con un prezzo all’ingrosso intorno ai 6,00 euro/Kg, in calo del 18,8% rispetto ad una settimana fa e le mazzancolle, che vanno dai 12,00 euro/Kg, le pezzature medie e i 15,00 euro/Kg, quelle più grandi. Anche le pannocchie sono abbondanti, con prezzi che variano dai 4,00 euro/Kg ai 9,00 euro/Kg, per il prodotto venduto vivo (-20,3% rispetto alla scorsa settimana). Rimangono su livelli particolarmente bassi i prezzi all’ingrosso del cefalo lotregano, intorno ai 2,00 euro/Kg, mentre il bosega si posiziona sui 5,50 euro/Kg. Prezzi convenienti anche per la razza, molto ricercata in questo periodo per zuppe e ricette invernali, con prezzi all’ingrosso tra i 5,00 e i 6,00 euro/Kg. Restano competitivi i prezzi all’ingrosso dei calamari che, pur essendo stati pescati in quantità minori a causa del maltempo di inizio settimana, presentano un prezzo all’ingrosso intorno ai 16,00 euro/Kg.

Per quanto riguarda le carni, il mercato delle avicole resta stabile. La domanda e l’offerta, infatti, risultano in equilibrio e i prezzi all’ingrosso non mostrano variazioni rispetto alla settimana precedente. In particolare, il petto di pollo si mantiene tra 7,90 e 8,20 euro/kg, mentre la fesa di tacchino oscilla tra 9,20 e 9,40 euro/kg. Stabili anche i prezzi all’ingrosso dei quarti posteriori di vitellone, in linea con il tipico trend stagionale che vede una maggiore richiesta di tagli adatti alle cotture lunghe, confermandosi tra i 9,43 e i 9,83 euro/kg.

Re: Borsa Merci Telematica Italiana

28/11/2025, 13:21

La Borsa della Spesa

Il freddo migliora la qualità degli agrumi

Prezzi all’ingrosso delle clementine in calo dell’8,7% in una settimana

Roma, 28 novembre 2025 – Torna l'appuntamento settimanale con i consigli de La Borsa della Spesa, il servizio realizzato da BMTI e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, pensato per guidare i consumatori verso acquisti di prodotti agroalimentari freschi che uniscono stagionalità e convenienza.

Per quanto riguarda il settore ortofrutticolo, l’arrivo del freddo sta portando a un naturale aumento della domanda di prodotti stagionali, i quali, beneficiando delle basse temperature, esprimono al meglio le loro caratteristiche qualitative.

Tra i prodotti stagionali che più stanno beneficiando delle basse temperature, ci sono gli agrumi. In particolare, l'ottima produzione e una domanda in recupero mantengono i prezzi delle clementine piuttosto basse e in calo dell’8,7% rispetto ad una settimana fa, con le pezzature più piccole che, all’ingrosso, sono intorno a 0,80 euro/kg fino a un massimo di 1,40 euro/kg per le grandi. Per quanto concerne le clementine delle zone vocate calabresi, invece, al momento i prezzi all’ingrosso si attestano su 1,70 euro/kg per le pezzature maggiori ma si prevede un allineamento al ribasso con l’aumento della disponibilità. Un discorso analogo vale per le arance, la cui qualità è in netto miglioramento. In particolare, per la varietà Navelina, arance bionde, i prezzi all’ingrosso sono scesi del 9,4% rispetto a sette giorni fa, con le piccole, ideali per le spremute, a 0,90 euro/kg e quelle più grandi intorno a 1,70 euro/kg. Continua regolare la produzione dei melograni, anch'essi molto utilizzati per le spremute, con prezzi all’ingrosso stabili tra 1,70 e 2,00 euro/kg in base alla grandezza. La stagione delle castagne volge, invece, al termine ma i prezzi rimangono stabili e convenienti, intorno a 3,50 euro/Kg per le pezzature più piccole e circa 5,00 euro/Kg per quelle più grandi, registrando un calo dell’8,3% rispetto a dodici mesi fa. Ottima anche la produzione di mele, con tutte le varietà stagionali ormai presenti. Particolarmente richiesta, nonostante i prezzi piuttosto sostenuti, è la varietà Kissabel, la mela dalla polpa rossa, disponibile all’ingrosso tra 2,50 ai 3,50 euro/kg. Stabili anche i prezzi di varietà note come la Pink Lady, intorno a 1,70 euro/Kg, e la Nicoter, che si attesta all'ingrosso su 1,90 euro/Kg.

Tra gli ortaggi, grazie all'aumento dei quantitativi dovuti alle basse temperature, molti offrono un eccellente rapporto qualità-prezzo. Ottima la produzione del cavolfiore bianco, che si trova intorno a 1,00 euro/kg all'ingrosso, in calo del 9,5% rispetto alla scorsa settimana e del 13,8% rispetto al 2024. Bene anche la produzione di cicorie, nel pieno della loro campagna, con la catalogna intorno a 0,90 euro/kg e le puntarelle intorno a 1,20 euro/kg (-20,4% rispetto allo scorso anno). Si registrano prezzi in calo dell’8,7% rispetto alla settimana scorsa e del 27,7% su base annua per i finocchi, la cui abbondanza produttiva mantiene il prodotto campano e pugliese intorno a 0,90 euro/kg. Molto richiesto il porro, con prezzi all’ingrosso medi piuttosto regolari, intorno a 1,30 euro/kg. Infine, abbondano le cime di rapa, i cui prezzi all’ingrosso sono bassi e si aggirano intorno a 1,40 euro/kg, scendendo fino a 0,80 euro/kg nelle zone di produzione (-9,7% rispetto ad un anno fa).

Nonostante il maltempo sull’Adriatico abbia limitato la pesca e la domanda generale sia stata bassa, si trovano ottime opportunità sui mercati. Le pannocchie abbondano, con prezzi all’ingrosso sui 5,00 euro/kg per il prodotto morto e intorno ai 10,00 euro/kg per il vivo. Le mazzancolle sono in piena stagione e i prezzi si mantengono stabili sui 12,00 euro/Kg per le pezzature medie e 15,00 euro/Kg per quelle più grandi. Molto richieste, con l'arrivo del freddo, le razze, ideali per zuppe calde, che si trovano intorno ai 6,00 euro/kg. Abbondano anche le triglie di fango, dette anche “triglie bianche”, che vanno da 3,00 a 4,00 euro/Kg le piccole, fino a 10,00 euro/kg le più grandi. I saraghi, in piena stagione poiché, avvicinandosi alla costa per nutrirsi rendono più facile la loro cattura, presentano prezzi all’ingrosso intorno ai 12,00 euro/kg. Infine, è questo il momento ideale per acquistare le ostriche concave italiane. In particolare, quelle di calibro medio, sono stabili intorno ai 9,00 euro/kg; si consiglia l'acquisto prima del probabile aumento dei prezzi che precede il periodo natalizio.

Nel comparto delle carni, il mercato avicolo prosegue la sua fase di stabilità. L'equilibrio tra domanda e offerta si mantiene costante, pertanto i prezzi all'ingrosso non hanno subito variazioni rispetto alla settimana precedente. Nello specifico, il petto di pollo si attesta in un intervallo tra 7,90 e 8,20 euro/kg mentre la fesa di tacchino oscilla tra 9,20 e 9,40 euro/kg. Anche per quanto riguarda il settore bovino, si conferma la stabilità dei prezzi all’ingrosso per i quarti posteriori di vitellone causato da uno spostamento della richiesta verso tagli adatti alle cotture lunghe e ai piatti stagionali. I prezzi si confermano tra 9,43 e 9,83 euro/kg.
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