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News e comunicati stampa dal mondo agricolo
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Re: Associazione Italiana Coltivatori

06/08/2025, 16:13

Amoroso (AIC Pesca): “Demonizzare la pesca a strascico su dati vecchi di oltre 5 anni, significa continuare a massacrare un settore già in crisi”
Roma, 6 agosto - “Proteggere i nostri mari e la biodiversità sono valori e obiettivi sacrosanti nel settore della pesca, ma lanciare un allarme divulgando oggi studi che risalgono a 5 anni fa, non può essere un punto di riferimento e di riflessione”, dichiara con veemenza il presidente nazionale di AIC Pesca, Natale Amoroso, che in questo settore ci è nato e da sempre promuove la formazione dei giovani che vogliono appassionarsi e diventare imprenditori in uno dei settori lavorativi piu antichi.
“Innanzitutto, in questi anni, le normative che regolamentano la pesca a strascico si sono fatte molto più stringenti: basti pensare alla larghezza delle maglie delle reti, alla profondità dei fondali da rispettare, alla distanza dalla terraferma ed ai periodi di interruzione temporanea della pesca ampliati da 30 fino anche, in alcuni casi, a 55 giorni e a queste regole si sono aggiunte problematiche importanti, quali la diminuzione notevole delle imbarcazioni e degli operatori” precisa il presidente di AIC Pesca.
“La ricerca in questione che usa dati della Commissione Europea che parlano di fondali distrutti e specie ittiche a rischio, deve fornire dati più aggiornati e, senza negare il valore di simili indagini, è importante valutare dati più aggiornati e contestualizzati”, spiega Amoroso.
“Concludo inoltre rappresentando che, mentre i nostri operatori del settore sono giustamente tenuti a rispettare regole stringenti nel mediterraneo, nello stesso mare si ritrovano a pescare imbarcazioni di altri paesi che, non facendo parte dell’Unione Europea, non rispettano le nostre medesime norme. È tempo quindi di operare in questo settore con competenza e coinvolgendo chi sa come si svolge il lavoro”, dichiara Natale Amoroso.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

08/08/2025, 13:24

Silvia Bernini (Penisola Verde - agriturismi AIC) lancia l’allarme sul settore turismo agrituristico in crescita, ma il 51,8% dei profili professionali è introvabile
Roma, 8 agosto 2025 – Il settore turistico italiano continua a crescere, superando nel 2024 la soglia di 1,5 milioni di occupati. Tuttavia, secondo il Report della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, il comparto è sempre più frenato da una grave carenza di personale qualificato: le difficoltà di reperimento sono passate dal 24,6% del 2019 al 51,8% nel 2024, con oltre 600 mila posizioni difficili da coprire.

In merito ai dati emersi, Silvia Bernini, presidente di Penisola Verde Agriturismi AIC, ha commentato: “La crescita del lavoro nel turismo è un segnale positivo che conferma la centralità del nostro settore nel tessuto economico del Paese. Ma questi numeri raccontano anche una fragilità strutturale che non possiamo più ignorare: trovare personale qualificato sta diventando una vera e propria emergenza”. Secondo lo studio le figure più richieste e più introvabili sono: cuochi (irreperibili nel 61,7% dei casi); pasticcieri e gelatai (59,8%); camerieri (54,7%); e baristi (50,6%). Ancora più critica la situazione per i tecnici della produzione e preparazione alimentare, con una carenza che supera il 76%.

“Nel turismo rurale servono figure capaci di accogliere, raccontare il territorio e promuovere la sostenibilità”, sottolinea la Bernini spiegando come questa crisi impatti in modo particolare sul mondo dell’agriturismo, dove le competenze richieste vanno ben oltre la tecnica. “È urgente investire in politiche lungimiranti che rafforzino la formazione professionale, riqualifichino i percorsi scolastici e creino canali solidi di inserimento tra giovani, territori e imprese”, aggiunge la presidente di Penisola Verde Agriturismi AIC, ente che si rivolge proprio alla tutela degli operatori agrituristici. “Il turismo rurale può essere un’opportunità concreta anche per contrastare lo spopolamento delle aree interne, ma va messo nelle condizioni di crescere”, conclude la presidente Silvia Bernini evidenziando il potenziale del turismo rurale come leva per contrastare lo spopolamento delle aree interne.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

07/09/2025, 6:41

Accordo UE-Mercosur, Santoianni (AIC): “Passo avanti, ma la vera partita sarà nell’applicazione rigorosa dei controlli”
Roma, 5 settembre 2025 – “Quanto emerso sull’Accordo UE-Mercosur rappresenta un passo avanti rispetto alle esigenze che abbiamo esposto sull’impatto per il mondo agricolo, in particolare per quanto riguarda gli indennizzi. Tuttavia, perché l’intesa possa tradursi in un risultato efficace, sarà indispensabile garantire un’uniformità dei controlli a livello europeo, attraverso la Riforma del Codice Doganale unitamente a un’applicazione stringente degli audit nei Paesi del Mercato Comune del Sud” – dichiara in una nota Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, commentando l’approvazione nel Collegio dei Commissari del testo relativi agli accordi Ue-Mercosur.
Secondo le stime della Commissione europea, l’intesa con il Mercosur potrebbe incrementare le esportazioni europee fino al 39%, per un valore di 49 miliardi di euro. I benefici riguarderanno prodotti rappresentativi del Made in Italy, con la riduzione dei dazi fino al 35% per vino, amari e altre bevande spiritose, al 20% per il cioccolato e al 10% per l’olio d’oliva, insieme alla protezione di 344 indicazioni geografiche, vulnerabili a fenomeni di italian sounding nei mercati sudamericani dove, è bene ricordare, risiede una fra le più grandi comunità di italo-discendenti.
“Con le dovute attenzioni per i comparti più esposti, per i quali sono stati confermati contingenti tariffari dilazionati, l’accordo può rappresentare un elemento importante per l’export agroalimentare europeo, soprattutto in un momento caratterizzato dal noto innalzamento delle barriere tariffarie a livello globale. Importante il capitolo dedicato alle garanzie, come il paracadute da 6,3 miliardi a sostegno del settore agricolo, che si aggiunge al fondo annuale da quasi 1 miliardo di euro per compensare perturbazioni di mercato, cosi come le misure per l’allineamento delle norme di produzione su agrofarmaci e benessere animale – sottolinea Santoianni –, anche se preferiremmo che il miliardo stanziato per le compensazioni sia destinato a sostenere l’apertura di nuovi mercati per le PMI agricole coinvolte, rafforzandone la capacità di competere a livello globale” prosegue il Presidente di AIC.
“Ad ogni modo queste garanzie – conclude - saranno utili solo se troveranno un terreno fertile per essere applicate. La vera sfida sarà nell’attuazione: uniformità dei controlli doganali e vigilanza sull’effettivo rispetto degli standard Ue. È qui che si giocherà la credibilità e l’efficacia dell’accordo”.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

09/09/2025, 15:19

PREMIO CASATO PRIME DONNE INCUBATORE DI TALENTI, L’ECCELLENZA ARTISTICA DELLE NUOVE GENERAZIONI ALLA CORTE DI
DONATELLA CINELLI COLOMBINI

A ricevere il riconoscimento, gli studenti del corso di alta formazione in pasticceria di Scuola Tessieri – Atelier delle Arti Culinarie, Giulia Lapenta del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna di Siena e le studentesse di LAO Le Arti Orafe Jewellery School di Firenze Camilla Radaelli, Martine Monciatti e Maria Ludovica Vippolis



Giovani destinati a diventare esempi per i propri coetanei, nella convinzione che stimolare il loro impegno sia come accendere un fuoco che trasforma il loro talento in una luce. Sia per i loro coetanei, sia per la comunità in cui operano. Il Premio Casato Prime Donne rinnova la propria attenzione ai giovani talenti artistici e offre loro il prezioso palcoscenico della cerimonia di consegna del Premio alla Prima Donna 2025, Darya Majidi, per presentare le proprie opere.
Una iniziativa che Donatella Cinelli Colombini, con il supporto della giuria del Premio, ha voluto perpetrare anche in questa edizione, sottolineando l’importanza di investire nelle nuove generazioni per offrire un futuro ed una speranza a quei giovani che scelgono di portare avanti arti e mestieri in cui spiccano abilità creative e manuali di alto livello.

I TALENTI E L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Per l’edizione 2025 del Premio Casato Prime Donne, i giovani talenti selezionati nel campo dell’arte, della pasticceria e dell’arte orafa come esempio virtuoso capace di stimolare le nuove generazioni a coltivare i propri talenti con coraggio ed ambizione sono tre in particolare: gli studenti del corso di alta formazione in pasticceria di Scuola Tessieri – Atelier delle Arti Culinarie che hanno realizzato la torta “Tierra” per la Prima Donna 2025, Giulia Lapenta del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna di Siena autrice dell’opera “Ciclo infinito - Endless cycle” che accompagna la dedica della Prima Donna 2025. Ed ancora Camilla Radaelli, Martine Monciatti e Maria Ludovica Vippolis studentesse di LAO Le Arti Orafe Jewellery School di Firenze, autrici di alcuni esemplari di gioielli ispirati al tema dell’Intelligenza Artificiale.
Tra i protagonisti di quest’anno, anche gli studenti della classe 4° del Liceo Linguistico Lambruschini di Montalcino. Per queste giovani promesse, la cerimonia di premiazione è fissata per la mattina di sabato 13 settembre alle 10,30 nella Chiesa di Sant’Agostino a Montalcino, con la giornata che proseguirà poi in modo solenne alla Fattoria del Colle di Trequanda (Si).

L'INSTALLAZIONE ARTISTICA "CICLO INFINITO - ENDLESS CYCLE"
Tutte opere ispirate all’intelligenza artificiale ma che si presentano come un omaggio alla terra, elemento che emerge nei tratti di ciascuna di esse.
Nel dettaglio, l’installazione artistica “Ciclo infinito - Endless cycle” di Giulia Lapenta, studentessa del 4° anno del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna di Siena– che accompagna sulla collina di Montalcino la dedica lasciata dalla vincitrice del Premio Prime Donne 2025 Darya Majidi – si presenta come una scultura di 3,5 metri con un basamento in travertino di forma cilindrica da cui escono sei silhouette raffiguranti teste umane in ferro tondo pieno verniciate a mano con effetto metallico argento, oro e rame. I ferri salgono a formare i volti e poi scendono a infilarsi in terra, quasi a voler lanciare un messaggio di auspicio per un ciclo che parte e arriva nella terra, passando attraverso l’evoluzione dell’uomo e l’avvento dell’intelligenza artificiale, per arrivare a una perfetta armonizzazione tra uomini, natura ed intelligenza artificiale. L’opera – realizzata grazie alla Ditta COIMA sotto la direzione dell’Architetto Elisa Boldi - entra a far parte del percorso meditativo che unisce opere d’arte e messaggi integrando e arricchendo il meraviglioso paesaggio circostante che, dal 2004 è iscritto nel patrimonio dell’umanità UNESCO.

LA TORTA "TIERRA"
Alla terra è ispirata anche la torta “Tierra”, realizzata dagli studenti del corso di alta formazione in pasticceria di Scuola Tessieri – Atelier delle Arti Culinarie di Ponsacco (PI) guidati dal docente Fabio Centoni e che racconta il dialogo tra culture, radici e futuro, attraverso ingredienti tipici iraniani, terra di origine della Prima Donna 2025, ovvero pistacchio, melograno e dattero Medjoul. Il tutto contornato dal cioccolato Noalya con cacao al 72% nato dalla piantagione dei Tessieri in Venezuela. “Tierra” come inno alla sostenibilità etica nella cultura del cacao, come la donna generatrice di vita, innovatrice mediante l’intelligenza creativa. Un’opera di pasticceria, come atto formativo e di inclusione, come ricerca culturale e gustativa fatta di memoria e gusto, come esempio tangibile di come la pasticceria possa essere cultura, integrazione e veicolo di messaggi di speranza. E come omaggio a tutte le donne che lavorano ogni giorno per il nostro futuro.

I GIOIELLI
Infine, i gioielli ispirati al tema dell’Intelligenza Artificiale realizzati da Camilla Radaelli, Martine Monciatti e Maria Ludovica Vippolis studentesse di LAO Le Arti Orafe Jewellery School di Firenze per essere donate alla vincitrice del Premio Casato Prime Donne e alle giurate. Tre opere d’arte orafa pensate e plasmate con particolare attenzione ai processi produttivi, ai materiali ma anche alla funzionalità e al significato sociale dei gioielli stessi, nei quali si coniuga ricerca artistica, competenze tecniche e design contemporaneo.

PRIMA DONNA E GIORNALISTI
Il Premio Casato Prime Donne 2025 premierà anche due professionisti del giornalismo che abbiano dato un fattivo contributo alla divulgazione di Montalcino, del suo territorio e dei suoi vini, come Lara Loreti con il Premio “Io e Montalcino” per l’articolo intitolato “Brunello di Montalcino: 5 cantine da non perdere”, ovvero un affresco del Brunello con i suoi luoghi, storie e personaggi raccontati con un avvincente storytelling - pubblicato ne “Il Gusto” de “La Repubblica”. E Giorgio Dell’Orefice, vincitore del Premio Consorzio Brunello di Montalcino per gli articoli “Toscana: la produzione di Rosso di Montalcino punta al raddoppio”, “Benvenuto Brunello in Florida, Texas e Virginia: + 19% nelle vendite” pubblicati ne “Il Sole 24 ore”; interessante panoramica sui dati di una realtà produttiva e commerciale di eccellenza come quella dei vini di Montalcino.
Ma soprattutto premierà Darya Majidi, la Prima Donna 4.0, imprenditrice italo iraniana, massima esperta nazionale sulla diffusione delle competenze dell’Intelligenza Artificiale per contrastare il Gender Gap, nonché pioniera della prima spin off sull’applicazione dell’IA alla neurologia creata da una donna e selezionata da Linkedin fra le 200 Top voice mondiali sull'Intelligenza Artificiale come unica donna italiana della lista, che da anni si batte su più fronti per dare una spinta a ridurre quel divario che il Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum - che ogni anno misura i progressi fatti dalle donne su quattro fronti: economia, istruzione, salute e politica – stima con una tempistica di raggiungimento di parità in circa 120 anni.

La tradizione del Premio Casato Prime Donne vuole che ogni vincitrice lasci una dedica a Montalcino: “Con Competenze, Cuore e Coraggio, le donne creeranno un mondo migliore” è la frase di Darya Majidi che verrà incisa su un cippo di travertino posizionato sulle colline di Montalcino, così come la scultura “Ciclo infinito - Endless cycle”, realizzata dalla giovane e talentuosa Giulia Lapenta.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

11/09/2025, 10:55

AIC e Penisola Verde tra i protagonisti dell’evento che inaugura a Lovere il nuovo progetto nazionale “Le strade più belle d’Italia” con il Ministro del Turismo
Roma, 11 settembre 2025 - Lunedì 15 settembre, alle ore 10, presso Palazzo Tadini a Lovere (BG), il Ministro del Turismo Daniela Santanchè presenterà ufficialmente il progetto “Le Strade più belle d’Italia”, un’iniziativa co-finanziata dal Ministero e promossa dalle associazioni Italy Discovery e I Borghi più belli d’Italia. L’obiettivo ambizioso è trasformare il viaggio in un’esperienza turistica completa, dove la strada diventa protagonista, valorizzando territori, sapori, paesaggi e cultura.
La prima strada certificata sarà la “Strada dei Ciclamini”, un percorso di 60 km che collega Lovere a Bienno, attraversando 15 comuni lombardi, tra cui tre borghi riconosciuti come tra i più belli d’Italia. Il tracciato si snoda tra il lago d’Iseo, le Alpi Orobie e la Val Camonica, offrendo un mosaico di bellezze naturali, eccellenze agroalimentari DOP e siti culturali di rilievo.
Agriturismi e ruralità al centro del progetto.
Alla cerimonia inaugurale interverranno anche Silvia Bernini, Presidente nazionale di Penisola Verde - Agriturismi AIC, e Giuseppe Fumagalli, Presidente AIC Nord Ovest, in rappresentanza del mondo agricolo e agrituristico italiano.
“Questo progetto è un segnale forte: il turismo rurale non è più una nicchia, ma una leva strategica per il rilancio dei territori interni - ha dichiarato Silvia Bernini e le aziende agrituristiche lungo la Strada dei Ciclamini sono presidi di identità, sostenibilità e innovazione, offrono esperienze autentiche, dalla cucina tradizionale alle attività all’aria aperta, contribuendo alla crescita dell’imprenditoria femminile e giovanile, e Penisola Verde è orgogliosa di essere parte di questa visione”.
Secondo i dati diffusi da AIC, l’agriturismo ha registrato una crescita del 45,8% tra il 2007 e il 2022, con oltre 4 milioni di arrivi nel 2022, di cui quasi la metà provenienti dall’estero. In Lombardia, regione protagonista del primo itinerario, si contano oltre 230.000 arrivi, con una forte presenza di visitatori stranieri.
“La Strada dei Ciclamini è un esempio perfetto di come agricoltura, turismo e cultura possano dialogare - ha aggiunto Giuseppe Fumagalli - e il nostro compito è garantire che le aziende agricole e agrituristiche siano sostenute con strumenti concreti, come il Fondo Nazionale per il Turismo Agrituristico che AIC e Penisola Verde stanno promuovendo. È tempo di investire in un turismo che rispetti i ritmi della terra e valorizzi le comunità locali”.
Un viaggio nel cuore dell’Italia autentica.
Il progetto si svilupperà in tre anni: dieci strade saranno certificate nel primo anno, seguite da altre 40 nel secondo e 50 nel terzo. I prossimi itinerari toccheranno Toscana, Puglia, Umbria, Montefeltro, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige, Cilento e Sicilia, con percorsi che intrecciano vino, arte, ceramica e paesaggi mozzafiato.
Domenica 14 settembre, una carovana di auto d’epoca partirà da Bienno per percorrere a ritroso la Strada dei Ciclamini, con tappe a Castione della Presolana e arrivo al porto di Lovere.
Il giorno seguente, all’evento di presentazione alla stampa, oltre al Ministro Santanchè, interverranno rappresentanti istituzionali tra cui Paola Frassinetti sottosegretario al Ministero dell’Istruzione; Franco Lucente, Assessore Regione Lombardia Trasporti e mobilità sostenibile; Alessandro Beduschi, Assessore Regione Lombardia all’Agricoltura, sovranità alimentare e foresta; Mario Mantovani, Europarlamentare e Sindaco di Arconate; Raffaele Speranzon, parlamentare membro commissione Cultura e patrimonio culturale.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

17/09/2025, 10:55

Scaglione (AIC Campania): Impegno comune e condiviso a Campania Mater per il confronto con le Istituzioni sul futuro dell’agricoltura regionale e nazionale al Palazzo Reale di Napoli
Roma, 17 marzo 2025 – Il 17 e 18 settembre il Palazzo Reale di Napoli diventa cornice di “Campania Mater”, un evento promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e inaugurato dal Presidente Vincenzo De Luca per un confronto interamente dedicato all’agricoltura e alle eccellenze agroalimentari della regione, con convegni e focus tematici che vedrà coinvolte imprese, istituzioni, associazioni, ricercatori e cittadini.
Campania Mater racchiude in sé tre aggettivi chiave che ne sintetizzano la missione: Sostenibile, perché l’agricoltura campana è una risorsa da preservare e valorizzare; Generosa, per il patrimonio straordinario di eccellenze e biodiversità che custodisce; Futura, perché guarda al domani con gli strumenti dell’innovazione, della ricerca e della formazione.
Tra i temi cruciali per il comparto: la tutela di suolo e acqua, adattamento ai cambiamenti climatici, rapporto tra cibo e salute, riduzione degli sprechi, valorizzazione della DOP Economy nei mercati internazionali e centralità dei giovani come motore di sviluppo. Alla due giorni sarà presente anche Donato Scaglione, in rappresentanza dell’AIC – Associazione Italiana Coltivatori, che porterà la voce del mondo agricolo sulle sfide legate alla competitività delle imprese, alla sostenibilità e al ruolo centrale degli agricoltori come custodi del territorio.
Nel corso della manifestazione sarà presentata la pubblicazione “Campania Mater – Il Modello Campania per il cibo che verrà”, a cura dell’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo, di Teresa Del Giudice e Alex Giordano, che raccoglie una visione strategica sul futuro dell’agricoltura campana nel quadro nazionale ed europeo.
«Campania Mater è un’occasione importante per riflettere sul futuro dell’agricoltura, valorizzando il ruolo degli agricoltori e costruendo insieme percorsi di innovazione e sostenibilità utili a tutto il Paese» – ha dichiarato Donato Scaglione, vicepresidente nazionale AIC.
La seconda giornata, in programma giovedì 18 settembre al Teatro di Corte del Palazzo Reale, sarà dedicata al convegno conclusivo “Campania Mater Futura”, che presenterà il Modello Campania, risultato delle 24 ore di lavoro e dei tavoli tematici avviati a maggio 2024 su iniziativa dell’Assessorato all’Agricoltura. Il dibattito, con la partecipazione dell’assessore Nicola Caputo, metterà al centro innovazione agricola, giovani, ricerca e formazione.
La mattinata sarà scandita da tre momenti tematici: Innovazione e conoscenza per l’agricoltura, coordinato da Alex Giordano, docente di Marketing e Trasformazione Digitale presso l’Università di Napoli Federico II; Giovani in agricoltura: sfide e opportunità, con il coordinamento di Roberto Mazzei, esperto di innovazione e sviluppo rurale; e Comunità rurali e territori resilienti, guidato da Teresa Del Giudice, professoressa di Economia Agraria presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II. I lavori saranno moderati dal giornalista de Il Sole 24 Ore Giorgio Dell’Orefice.
Non mancheranno, anche nel corso della manifestazione, momenti esperienziali, talk e show-cooking dedicati alla straordinaria ricchezza enogastronomica campana.
Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito www.campaniamater.it con il programma dettagliato delle attività.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

02/10/2025, 13:37

Fumagalli (AIC), Associazione Italiana Coltivatori Nord-Occidentale: “Abbassare il prezzo del latte è un abuso contro gli allevatori italiani. Pronti a fare le barricate”
Trezzo sull’Adda, 2 ottobre 2025 - È il Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori Nord-Occidentale, Giuseppe Fumagalli, a prendere una posizione netta e senza compromessi contro la recente ipotesi di ridurre ulteriormente il prezzo del latte riconosciuto agli allevatori.
“Non ci stiamo. È un abuso inaccettabile contro gli allevatori italiani – dichiara Fumagalli – che in questi ultimi dieci anni hanno sostenuto investimenti enormi sul fronte del benessere animale, dell’innovazione tecnologica e delle infrastrutture aziendali, migliorando standard qualitativi e di sostenibilità ambientale. Abbassare ora il prezzo del latte significa calpestare il lavoro, i sacrifici e la dignità di migliaia di aziende agricole che rappresentano un presidio fondamentale per l’economia e i territori rurali italiani e che sono all’origine di una filiera che rischia di vedere fallire migliaia di piccoli e piccolissimi imprenditori”.
AIC denuncia inoltre come, in diverse realtà, siano già stati disdettati contratti di conferimento del latte, nonostante la produzione nazionale non copra i fabbisogni interni, sia per la trasformazione dei formaggi D.O.P., simbolo del Made in Italy, sia per la produzione di formaggi da tavola e latte alimentare.

Qualche dato:

il valore agricolo del latte è stato di oltre 7 miliardi di euro nel 2024, considerando latte vaccino, ovicaprino e bufalino.
il valore dell’industria lattiero-casearia, di circa 18,5 miliardi di euro, pari al 10% del fatturato agroalimentare nazionale.
il numero di allevamenti bovini è di circa 24.000, con 2,6 milioni di capi. La produzione di latte vaccino, oltre 13 milioni di tonnellate nel 2024.
il prezzo medio alla stalla è stato di circa 59 €/100 litri nei primi 5 mesi del 2025, con un incremento del 16% rispetto al 2024. Invece il Prezzo medio UE è stato a 53 €/100 kg a maggio 2025. Quanto all’Export di formaggi e latticini, è stato di oltre 5,4 miliardi di euro nel 2024, con 658.000 tonnellate esportate.
Tuttavia, la produzione nazionale è in lieve calo: -1% nel primo quadrimestre 2025 e l’industria di trasformazione è più cauta, segnalando un calo degli ordini e incertezze geopolitiche.
“Chiediamo immediatamente un confronto con il Governo e il Ministero competente – prosegue il presidente dell’AIC Nord-Occidentale profondo conoscitore della questione in quanto del settore – perché questa deriva va fermata sul nascere. Non è accettabile che, in un momento in cui il Paese non raggiunge l’autosufficienza produttiva, si giochi al ribasso sul prezzo del latte, mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende e la qualità del nostro sistema agroalimentare. Siamo pronti a manifestare ad oltranza per difendere gli allevatori italiani”.
L’AIC ribadisce quindi la necessità di aprire al più presto un tavolo di crisi con le istituzioni, le organizzazioni agricole e la filiera lattiero-casearia, per garantire un prezzo equo e sostenibile che tuteli la produzione nazionale, la dignità degli allevatori e il valore del Made in Italy.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

10/10/2025, 14:34

Santoianni (AIC): “Allarme tra i coltivatori italiani per prezzo troppo basso dei cereali. A rischio migliaia di imprese, soprattutto in Molise"
Roma, 10 ottobre - “Basta alle importazioni, vogliamo risposte concrete dal Governo per la situazione dei coltivatori italiani è ormai insostenibile – dichiara Giuseppino Santoianni, presidente dell’AIC – in quanto i prezzi dei cereali sono crollati e migliaia di imprese agricole rischiano di chiudere. È ora che il Governo ci ascolti: esigiamo un tavolo immediato per discutere misure concrete di rilancio del settore. Non possiamo più permetterci di importare prodotti dall’estero mentre le nostre aziende agricole muoiono”.

“Diamo reddito alle nostre imprese. Diamo reddito, davvero. Ci fa male vedere le nostre aziende agricole chiudere mentre incessantemente navi dall’estero scaricano frumenti panificabili nei nostri porti - sottolinea Santoianni e aggiunge - serve un progetto concreto, serio, basato su incontri reali e su tavoli di confronto, non su promesse. Noi siamo pronti, a dare una svolta e a ridare dignità e reddito ai nostri agricoltori”.
Chiediamo con urgenza l’apertura di un tavolo nazionale sulla filiera del grano panificabile in Italia e sulle vendite dirette in Molise. Serve un progetto pilota che parta dal Molise e diventi modello per tutte le regioni d’Italia”.
L'Associazione Italiana Coltivatori si farà carico di un progetto di filiera corta reale, basato su fatti e non su slogan. “Siamo pronti – prosegue il Presidente AIC – a presentare una proposta strutturata per garantire valore e futuro al lavoro dei nostri produttori. Con il responsabile di AIC Molise, Teodoro Colombo, siamo determinati a rilanciare un modello agricolo sostenibile e competitivo, che parta dai territori e metta al centro chi lavora la terra”.
Santoianni conclude con un tono netto: “Siamo determinati a fare la differenza e a difendere chi ogni giorno lavora la terra con sacrificio e passione”.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

11/10/2025, 14:41

Santoianni: "L’AIC esprime apprezzamento per l’adesione del Comune di Roma alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, giusta via per sostenere il Made in Italy"
Roma, 11 ottobre 2025 - «In un territorio che vanta la più estesa superficie agricola urbana d’Europa (pari a oltre 63.000 ettari), l’adesione alla Rete Agricola di Qualità rappresenta un passo concreto e strategico per valorizzare le imprese virtuose, tutelare i lavoratori e contrastare fenomeni di sfruttamento e caporalato», dichiara Giuseppino Santoianni Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) che ha accolto la notizia del Comune di Roma che si è aggiunto alle città che hanno già aderito insieme a oltre 9.650 imprese agricole in tutta Italia. L’iniziativa promossa dall’INPS in collaborazione con la Prefettura, INAIL, INL e le parti sociali volta a promuovere legalità, trasparenza e dignità nel settore agricolo, per l’AIC rappresenta un segnale forte e coerente con le esigenze di presidio etico e normativo che il comparto agricolo richiede. La scelta del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di sottoscrivere il Protocollo nell’ambito delle politiche agricole territoriali per il Presidente dell’AIC, Giuseppino Santoianni, merita un sentito ringraziamento per la sensibilità istituzionale verso un tema cruciale per il futuro dell’agricoltura urbana e periurbana.

«In questo modo – dichiara Santoianni – si rafforza il dialogo tra istituzioni e mondo agricolo, si promuove un modello di sviluppo sostenibile e si contribuisce a restituire dignità e sicurezza a chi lavora nei campi, dunque - aggiunge Santoianni - un esempio virtuoso che auspichiamo venga seguito da altri Comuni italiani».

L’AIC conferma la propria disponibilità a collaborare attivamente con le istituzioni locali e nazionali per consolidare la Rete e favorire l’adozione di pratiche agricole rispettose dei diritti, della legalità e della qualità.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

17/10/2025, 10:56

Fumagalli (AIC Nordoccidentale): “L’obbligatorietà dei nuovi corsi per il benessere animale deve essere rivista e il ministero della salute deve finirla di rendere ancora inutilmente più gravoso il mestiere dell’allevatore”

Milano, 15 ottobre 2025 - “Quando si trattasse di corsi per la sicurezza sul lavoro, per l’uso del trattore o, ancora, per prevenire epidemie, nessuno si tira indietro perché in AIC siamo convinti dell’importanza di proteggere la salute dei cittadini e di conoscere tutto ciò che serve a salvare la vita o a tornare a casa illesi - dichiara il Presidente dell’AIC Nord occidentale, Giuseppe Fumagalli - ma per quest’ultimo corso imposto agli allevatori sul benessere animale ci opponiamo all’imposizione di farci perdere tempo”.
“Da rappresentante di una categoria che nella filiera zootecnica risente di enormi difficoltà, dopo aver fatto personalmente questo corso con la ASL, posso dire con piena cognizione di causa che si tratta di temi del tutto ridondanti e far perdere 18 ore, peraltro con l’obbligo di pagarloz 300 euro, vuol dire che si sta favorendo qualche interesse”, spiega Fumagalli.
Al riguardo gli allevatori del Piemonte, sono stati i primi a protestare chiedendo rispetto, buonsenso e decisioni che servano a tutelare la categoria, a fronte anche dell’obbligo di svolgere il corso entro dicembre 2025, evidenziando che sono stati organizzati solo nei capoluoghi di provincia, il che costringe gli allevatori a dover fare anche 200 chilometri al giorno, abbandonando per circa 3 giorni gli allevamenti, con la conseguenza di dover ingaggiare appositamente qualcuno per controllare gli stessi allevamenti visto che, nella grande maggioranza del settore, ci sono piccole aziende che hanno un numero molto ristretto di addetti e questo costituirebbe un ulteriore aggravio.
“In Italia, come in quasi tutti i paesi europei - spiega il Presidente AIC Nordoccidentale Fumagalli che ha la delega nazionale per il settore zootecnico -, in recepimento delle direttive europee a difesa della salute dei cittadini, sin dai primi anni del 2000 è stato istituito l’Herd Health Plan (Piano per la salute delle mandrie) per garantire la sicurezza alimentare e il benessere animale, il quale impone che ogni allevamento abbia un piano sanitario personalizzato, redatto in collaborazione con il proprio ‘veterinario aziendale’. Questa figura, obbligatoria per chi ha
Allevamenti intensivi, Produzioni DOP/IGP o chieda Accesso a fondi PAC (Politica Agricola Comune), si occupa appunto dei temi che oggi il corso prevede”.
“Quindi, a nome di tutti gli allevatori, a cominciare da quelli associati AIC, chiediamo al Ministro della salute o di consentire che i corsi in questione vengano organizzati dalle strutture associative e sindacali in luoghi di prossimità sul territorio e che siano gratuiti, o di rendersi conto che queste attività formative vengono già affrontate negli istituti agrari, sottolineando che la figura del veterinario nominato è, appunto, deputata a svolgere le funzioni indicate per le quali viene appositamente retribuito, altrimenti rendendo tale corso facoltativo”.
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