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ARAER - Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna 
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Benessere animale e consumatori,

il Sistema Allevatori emiliano-romagnolo

scende in campo con le sue eccellenze

L’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) intende rispondere agli attacchi al comparto zootecnico con una serie di iniziative che favoriscono il miglioramento professionale dei suoi associati, fornendo al contempo al consumatore garanzie su qualità e processi produttivi

Funo di Argelato (BO), 6 febbraio 2023 – “Ai grandi Portatori di interesse che a livello globale stanno attaccando sistematicamente il nostro settore, ARAER e il Sistema Allevatori rispondono respingendo al mittente le accuse infondate che ci vengono rivolte, ma soprattutto mettendo al centro il nostro impegno tangibile sia nel rispetto delle normative in vigore, che dei desiderata del consumatore, oggi sempre più attento alla qualità del cibo che porta sulla sua tavola”.

Così Maurizio Garlappi, presidente dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna, a margine del primo incontro di aggiornamento tecnico sulla gestione degli allevamenti bovini organizzato nell’ambito di una serie di iniziative che nelle prossime settimane coinvolgeranno tutte le province e gli allevatori dell’Emilia Romagna.

L’incontro si è tenuto il 3 febbraio scorso presso la sede di Consorzi Agrari d’Italia a San Giorgio di Piano (BO) ed era rivolto agli allevatori delle province di Bologna e Ferrara. Giovedì 9 febbraio sarà la volta degli allevatori della provincia di Parma che si ritroveranno presso la Sala della Cultura di Neviano degli Arduini, storico centro del territorio, dove il Comune ha concesso all’iniziativa il suo patrocinio.

“Tutte le province della regione saranno coinvolte e di volta in volta in ognuna verrà organizzato un incontro sulla gestione degli allevamenti in termini di sanità del latte e della stalla, a cui saranno invitati gli allevatori titolari di aziende zootecniche del territorio – spiega il direttore di ARAER, Claudio Bovo – Si tratta di un percorso obbligato non solo per il miglioramento professionale degli allevatori, ma anche per approfondire i numerosi aspetti che a iniziare dalle recenti normative e dall’entrata in vigore della nuova Pac pongono il settore zootecnico al centro di un grande processo evolutivo”.

Temi protagonisti degli incontri sono la messa in asciutta selettiva delle bovine da latte, i vantaggi offerti dal gestionale Si@lleva, fornito gratuitamente a tutti gli associati ARAER, l’approfondimento dei nuovi servizi offerti da ARAER a iniziare dall’attività del suo laboratorio di analisi situato presso la sede provinciale di Reggio Emilia, dotato degli strumenti tecnologicamente più innovativi per la diagnostica, la microbiologia e la biologia molecolare, dove annualmente il personale effettua qualcosa come 1,6 milioni di analisi sui campioni di latte prodotto non solo negli allevamenti emiliano-romagnoli ma anche di Umbria, Toscana e Abruzzo e in parte del Lazio.

“A un anno dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà dell’asciutta selettiva all’interno degli allevamenti di bovine da latte – ha spiegato Angela Toti, veterinaria - i dati fin qui raccolti ci confermano che questo nuovo modo di gestire il problema delle mastiti nelle bovine rappresenta una grande opportunità sia in termini di riduzione dell’utilizzo di antibiotici che di salute del bestiame. Il passaggio da gestione della mandria a gestione di ogni singolo soggetto ha tracciato senza dubbio una rottura con il passato perché da un’azione preventiva, come avveniva prima, si è passati a un’azione terapeutica laddove se ne verifichi la necessità. Questo nuovo approccio poi ha un ulteriore vantaggio che si traduce in un maggiore appeal per il consumatore, oggi molto attento anche ai problemi legati al fenomeno dell’antibioticoresistenza”.

“Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia e dal conflitto ucraino poi – ha sottolineato il direttore Claudio Bovo – negli ultimi due anni abbiamo voluto investire in tecnologia dotando il nostro laboratorio degli strumenti diagnostici più innovativi, a cui si è unito un percorso di formazione del personale affinchè le aumentate competenze gli permettesse di sfruttare al meglio tutte le potenzialità offerte dalla tecnologia. Gli allevatori possono così disporre di dati certi e incontrovertibili che, elaborati in base ad ogni singola realtà produttiva, rappresentano un valore da spendere in termini di qualità del latte prodotto, tracciabilità, credibilità, redditività aziendale”.

“In cantiere abbiamo anche la realizzazione di diversi momenti formativi – è intervenuto il presidente Maurizio Garlappi – a iniziare da corsi sulla fecondazione artificiale organizzati in collaborazione con Dinamica (Società consortile per la formazione professionale specializzata nel comparto agroalimentare, ndr), sulle tecniche di mungitura oltre a una serie di incontri che stiamo costruendo sul benessere animale in relazione a quanto prevede la nuova Pac, entrata in vigore il 1 gennaio scorso. Il mondo zootecnico e il Sistema Allevatori in particolare hanno sempre saputo dimostrare una straordinaria capacità di far fronte alle grandi difficoltà e alle sfide più insidiose e i mesi della pandemia, durante i quali il nostro lavoro non si è mai fermato, lo hanno dimostrato. Oggi davanti a noi abbiamo prove non meno impegnative ed è per questo che riteniamo fondamentale porci nei confronti del consumatore come un interlocutore attento e affidabile. Non meno importante è il senso di unità che deve caratterizzare la vita del Sistema Allevatori e, ultimo ma non per importanza, l’aggiornamento continuo e scrupoloso dei dati scientifici che possiamo elaborare grazie ai Controlli funzionali, uno strumento indispensabile che ARAER fornisce ai suoi associati e che rappresenta la vera chiave di volta per una produzione di qualità, rispettosa dell’ambiente e degli animali allevati”.

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06/02/2023, 18:05
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Allevamenti innovativi e sostenibili,

ARAER scende in campo con iniziative e progetti

Funo di Argelato (BO), 23 marzo 2023 – Una platea di allevatori numerosa e attenta ha partecipato all’incontro che ARAER (Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna) ha organizzato mercoledì 22 marzo a Reggio Emilia sulle opportunità e le soluzioni più innovative per un allevamento sempre più sostenibile.

L’evento rientra nelle numerose iniziative che l’Associazione ha in programma dall’inizio del 2023, oltre che per l’intero anno in corso, finalizzate ad accrescere le competenze professionali dei suoi associati in un momento in cui, come ha ricordato il presidente Maurizio Garlappi nel suo intervento, “il settore zootecnico è al centro di una serie di attacchi sistematici da parte di lobby molto ben organizzate e soprattutto dotate di ingenti risorse finanziarie volte a minare un tessuto produttivo che oltre a rappresentare una voce economica nazionale di notevole importanza, racchiude un patrimonio di grande valore in termini di tradizioni e competenze. ARAER ha saputo intercettare per tempo questa pericolosa tendenza che solo la politica può contrastare fornendo al consumatore e all’opinione pubblica tutti i livelli di verità disponibili. A iniziare dalla effettiva sostenibilità dei nostri allevamenti. Già prima della pandemia abbiamo avviato un percorso di collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, a cui va oltre il 90% della produzione di latte dell’Emilia Romagna, per il miglioramento in stalla del benessere animale, la riduzione delle emissioni, l’adozione dell’asciutta selettiva delle bovine finalizzata a un più contenuto utilizzo del farmaco: tutti obiettivi che Bruxelles ci chiede di raggiungere rispetto ai quali il nostro impegno è e sarà ai massimi livelli. Obiettivi che stiamo perseguendo attraverso la condivisione dei dati con il Consorzio, che i nostri associati ci hanno autorizzato a utilizzare nel rispetto della normativa sulla privacy. Ed è proprio da questo processo innovativo che è possibile ottenere le informazioni sempre più corrette per scelte strategiche e mirate a migliorare le tecniche di allevamento”.

L’incontro di Reggio Emilia, introdotto dal direttore di ARAER, Claudio Bovo, ha visto la partecipazione al tavolo dei relatori degli specialisti di MSD Animal Health, di Cima Impianti e dei rappresentanti di Banco BPM, tutti partner di ARAER che ha così voluto fare il punto sul contributo tangibile che l’innovazione tecnologica e il ramo finanziario possono fornire agli allevatori. “Il supporto tecnologico in stalla e la relativa elaborazione del dato raccolto – ha spiegato Andrea Bassini di MSD Animal Health – sarà sempre più strategico per migliorare la produzione, rassicurare il consumatore e fornire al legislatore le informazioni di cui ha bisogno. Il Sistema SenseHub elaborato dalla nostra azienda e collegato da un paio d’anni al gestionale Si@lleva va in questa direzione, perché con una serie di diversi dispositivi tecnologici, tutti interconnessi tra loro, l’allevatore può decidere come e dove intervenire per migliorare l’efficienza della mandria”.

Analogamente, un importante contributo nella gestione dell’allevamento è rappresentato dal progetto Control Cattle messo a punto da Cima Impianti srl, un sistema di pesatura degli animali che con uno strumento mobile installato in un passaggio dedicato può pesare gli animali uno a uno mentre sono in movimento. “Un’operazione che in 20 minuti consente di pesare 60-70 manze – ha spiegato Giovanni Grenzi di Cima Impianti - attraverso l’identificazione elettronica dell’animale e l’invio automatico del dato ottenuto al gestionale dell’azienda”.

Di solidità economica del comparto e delle sfide che ci attendono ha parlato Stefano Bolis, Responsabile Direzione Emilia Adriatica di Banco BPM secondo cui “dopo l’impennata di questi ultimi mesi i tassi dovrebbero iniziare a flettere nel secondo semestre di quest’anno. I dati a disposizione vanno in questa direzione e personalmente non posso che auspicarla. Va comunque rimarcata la solidità economica dell’Emilia-Romagna in tutti i segmenti produttivi, tra cui quello zootecnico spicca per un tasso di default pari a zero. Questo però non ci esime dal riconoscere come oggi, per affrontare un mondo in continua evoluzione e caratterizzato da grandi incertezze, le sfide si possono vincere solo facendo sistema”.

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23/03/2023, 17:30
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ARAER ad Agriumbria:

un successo annunciato

Argelato (BO), 3 aprile 2023 – ARAER è tornata dalla 54ma edizione di Agriumbria (Bastia Umbra, 31 marzo-2 aprile 2023) con un bilancio nettamente positivo, a conferma che la rassegna con la più ampia presenza di animali d’Italia rappresenta il luogo d’elezione dove il patrimonio zootecnico nazionale può ottenere la valorizzazione che merita.

“Con i circa 60 esemplari di bovini da carne di razza Romagnola presenti in Fiera e protagonisti della 36ma Mostra nazionale che ha assegnato al toro Frullo dell’azienda agricola Rossi Gabriele & c. di Verghereto (FC) il massimo riconoscimento – spiega il presidente di ARAER, Maurizio Garlappi – abbiamo messo in primo piano una razza d’eccellenza che rappresenta al meglio in questo segmento produttivo l’Emilia Romagna. Purtroppo dobbiamo fare i conti con una scarsa e inefficace valorizzazione rispetto alla quale ARAER lavora invece da tempo e continuerà a lavorare per favorire il rilancio anche commerciale di una razza che non ha nulla da invidiare ad altre, pur eccellenti, ma sicuramente più blasonate. È un impegno nei confronti degli allevatori che dedicano all’allevamento di bovini di razza Romagnola la loro passione e la loro professionalità, ma lo è anche nei confronti di un consumatore oggi sempre più esigente al quale, proprio in virtù di un prodotto ineccepibile ottenuto da animali che rappresentano la punta di diamante della biodiversità, possiamo offrire cibo di alta qualità e informazioni che soddisfano la sua legittima esigenza di maggiore conoscenza sui prodotti che porta in tavola. Ad Agriumbria tutto il Sistema Allevatori era presente e assistere a un afflusso di visitatori così imponente – oltre 80mila persone - composto non solo da addetti ai lavori ma anche da chi non fa parte del nostro settore è un ulteriore incentivo a continuare sulla strada intrapresa e a fare sempre meglio”.

“Manifestazioni come Agriumbria sono il miglior palcoscenico per dimostrare tutto il valore del settore zootecnico – gli fa eco Claudio Bovo, direttore di ARAER – soprattutto in un momento in cui gli attacchi che riceviamo sono sistematici e martellanti. Attacchi che vogliamo e possiamo contrastare senza ricorrere a slogan che sarebbe facile realizzare, ma dimostrando nei fatti tutto il valore del nostro comparto, fornendo a chiunque voglia averle informazioni e dati scientificamente inappuntabili. Le lobby che vorrebbero distruggere il settore zootecnico e che a torto lo criminalizzano animati solo da uno slancio ideologico, dovrebbero visitare rassegne fieristiche come Agriumbria, assistere a come gli allevatori, anche in contesti ben diversi dall’ambiente più protetto degli allevamenti, curano e assistono gli animali per garantire loro le migliori condizioni di permanenza soprattutto in termini di benessere. Siamo più che mai impegnati a portare avanti questo percorso formativo e informativo e le iniziative che stiamo perfezionando avvalendoci anche del supporto di importanti partner come MSD Animal Health vanno proprio in questa direzione”.

E dopo Agriumbria, ARAER e l’intero Sistema Allevatori si preparano al prossimo appuntamento: il Dairy Show 2023 che si svolgerà al Centro fieristico di Montichiari (BS) il 14 e il 15 aprile 2023.

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03/04/2023, 17:10
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L’Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna

incontra gli allevatori della Valmarecchia

e mette a disposizione strumenti e servizi

per migliorare l’attività degli associati

Funo di Argelato (BO), 9 maggio 2023 – Oltre 50 allevatori dell’Alta Valmarecchia, in Romagna, hanno partecipato all’incontro organizzato da ARAER (Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna) l’8 maggio scorso a Novafeltria (RN) per illustrare l’impegno dell’Associazione a supporto degli allevatori di bovini da carne del territorio in relazione all’Ecoschema 1 – Livelli 1 e 2 – previsto dalla Nuova Pac.

“Siamo molto soddisfatti di aver registrato una partecipazione così ampia – spiega il direttore di ARAER, Claudio Bovo – che testimonia non solo l’importanza di iniziative come queste, ma soprattutto il grande bisogno degli allevatori di poter fruire di una informazione chiara, in cui ARAER può ricoprire il ruolo di indispensabile supporto tecnico per agevolarli nell’adozione di quanto prevede la nuova programmazione agricola comunitaria, esigenza resa ancor più cogente da una realtà territoriale che vogliamo valorizzare e non far sentire seconda a nessuno. Supporto e consulenza infatti rappresentano gli ambiti di competenza di ARAER, che in nessun modo intende o vuole intervenire nella gestione diretta delle aziende”.

Classyfarm, il sistema integrato finalizzato alla categorizzazione dell’allevamento in base al rischio, è il fulcro dell’Ecoschema 1 che si esplicita in una gestione più razionale del farmaco, quindi lotta all’antibioticoresistenza, e nel miglioramento del benessere animale. Margherita Rambaldi, medico veterinario e collaboratrice di ARAER, ha illustrato alla platea presente all’incontro come si traducono i Livelli 1 e 2 dell’Ecoschema 1 e come occorre operare per ottenere i premi previsti dalla Nuova PAC, ai quali si può accedere comunque solamente dopo aver aderito al sistema Classyfarm.

“Stiamo perfezionando la convenzione con una quarantina di veterinari che, dopo aver seguito un corso ad hoc, saranno riconosciuti come veterinari valutatori – ha spiegato nel suo intervento Claudio Bovo - il cui compito sarà proprio quello di stabilire se gli allevamenti possono essere inseriti in uno dei due livelli e accedere in questo modo ai premi della Nuova PAC”.

Nell’elenco dei servizi proposti da ARAER agli allevatori dell’Alta Valmarecchia a supporto della loro attività, rientra anche quella del laboratorio di analisi che attualmente, solo per gli allevamenti di vacche da latte, effettua mediamente ogni anno qualcosa come 1,6 milioni di analisi/anno.

“Per il comparto dei bovini da carne – ha spiegato Alessandro Raffaini, coordinatore del laboratorio di analisi di ARAER – il nostro moderno laboratorio di analisi è in grado di effettuare i test per la ricerca della Paratubercolosi, della Neosporosi, della Diarrea virale bovina (BVD) e della Rinotracheite infettiva (IBR), a cui si aggiunge quello per la diagnosi precoce di gravidanza. Entro la prossima estate poi, grazie all’acquisto di uno strumento molto performante denominato NIRS, saremo in grado di effettuare le analisi sulle materie che entrano in allevamento. Quindi mangime, unifeed, fieno, farine stabilendo i livelli di grasso, proteine, ceneri, amido, fibre, Ndf e Adf. Ogni singolo risultato verrà refertato solo ed esclusivamente all’allevatore al quale, in caso di positività o presenza di valori fuori target, spetterà la decisione di come intervenire”.

“L’ampliamento dei servizi che ARAER sta mettendo a disposizione di tutti gli allevatori – ha sottolineato nel suo intervento il presidente Maurizio Garlappi – evidenzia il grande impegno che l’Associazione sta mettendo in campo da una decina d’anni a questa parte. Impegno che mai come ora deve essere forte e concreto perché mai come ora la zootecnia è nel mirino di grandi lobby che intendono distruggerla. La regia di questo scenario che noi combatteremo con tutte le armi a nostra disposizione è nelle mani di chi custodisce enormi interessi economici. Noi però possiamo portare fatti e parlare di numeri: chi dipinge la zootecnia come la causa principale dell’inquinamento globale deve ricredersi perché le più autorevoli fonti scientifiche hanno certificato che l’incidenza della zootecnia sull’ambiente non supera il 6%; analogamente, un recente studio condotto nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano ha dimostrato che il bilancio tra emissioni e assorbimento di CO2 equivalente dovuto alle superfici coltivate a foraggio è favorevole per oltre l’11%”.

Al termine dell’incontro, prima del pranzo offerto da ARAER che ha favorito uno scambio di opinioni tra gli allevatori e i vertici dell’Associazione, non è mancato il saluto del presidente Coldiretti Rimini, Guido Cardelli Masini Palazzi. “Durante la pandemia – ha ricordato – ci era stato chiesto di produrre di più perché andava scongiurato il pericolo di vedere gli scaffali dei supermercati vuoti. Gli allevatori hanno prodotto di più e guarda caso i valori di inquinamento si erano quasi azzerati. Oggi forse non tutti si ricordano di questo particolare che particolare non è. Ma va ricordato quando qualcuno pensa che la carne sintetica sia la soluzione di tutti i mali dell’ambiente perché, e i fatti lo dimostrano, così non è”.

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09/05/2023, 12:21
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Alluvione in Romagna:

l’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna

in campo per aiutare gli allevatori in difficoltà

Funo di Argelato (BO), 18 maggio 2023 - L’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) è scesa in campo a supporto degli allevatori della Romagna colpiti dalla devastante alluvione che si è abbattuta sull’intero territorio seminando morte e distruzione.

Tutto il personale e gli uffici delle sedi territoriali di Forlì e Ravenna sono a disposizione degli allevatori per rispondere alle diverse necessità, pur agendo in una situazione di estrema difficoltà dovuta anche agli smottamenti e alle interruzioni stradali.

“Siamo in contatto permanente con la Regione e la Protezione civile per coordinare gli interventi in base alle diverse esigenze che ci vengono presentate – spiega il direttore, Claudio Bovo – e stiamo ipotizzando assieme alle Istituzioni un Piano per la fornitura di mangimi e foraggi destinati all’alimentazione degli animali, che in diversi contesti devono essere messi in sicurezza a causa dei danni strutturali delle stalle. Stiamo mettendo in campo tutte le nostre competenze e le risorse a disposizione per fronteggiare una situazione che definire drammatica è riduttivo. Già in data odierna, in collaborazione con le Istituzioni e laddove le condizioni idrogeologiche lo consentano, interverremo per le eventuali evacuazioni degli animali”.

“La realtà che i nostri associati e il Sistema allevatori della Romagna stanno vivendo va al di là di ogni più nefasta immaginazione – interviene il presidente, Maurizio Garlappi – in questi momenti, come avvenuto durante la pandemia e 11 anni fa con il terremoto che aveva sconvolto l’Emilia, ARAER sa e saprà dimostrare tutta la sua resilienza e capacità di sostenere un settore importante, legato al territorio e che di quel territorio rappresenta una realtà e una memoria storica che non può andare dispersa. La nostra vicinanza al comparto zootecnico romagnolo è totale e soprattutto concreta. L’immediato impegno che stiamo mettendo a disposizione ne è una conferma tangibile”.

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18/05/2023, 14:41
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“Solidarietà sopravvivenza animali da reddito”,

sta per partire il progetto

dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna

a sostegno degli allevatori romagnoli

Funo di Argelato, 20 maggio 2023 – Sta per partire il progetto di aiuto e supporto agli allevatori della Romagna predisposto dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) in accordo con la Regione e la Protezione civile.

Il progetto si chiama “Solidarietà sopravvivenza animali da reddito” ed è finalizzato all’acquisto di mangimi e foraggi da destinare a quegli allevatori che a causa dell’alluvione e degli smottamenti dovuti alle frane, rischiano di esaurire nell’arco di pochi giorni le scorte alimentari da garantire al loro bestiame.

Il progetto prevede la gestione dei trasporti sia con autotreni laddove il territorio consenta la percorribilità stradale, sia con il supporto di un elicottero.

ARAER sta aprendo un centro di raccolta per lo stoccaggio di fieno, paglia e mangimi insieme a un conto corrente dove chi vorrà potrà fare una donazione sia in prodotti che in denaro. Tutto questo verrà destinato agli allevamenti colpiti dalla calamità.

“Stiamo predisponendo tutti i dettagli di un protocollo operativo che nella massima trasparenza dovrà girare velocemente ed essere molto efficiente – sottolinea il direttore di ARAER, Claudio Bovo – Siamo consapevoli che dobbiamo combattere una lotta contro il tempo in mezzo a difficoltà logistiche straordinarie, ma sappiamo altrettanto bene che in un momento così drammatico il ruolo di un’Associazione importante come la nostra deve essere anche questo”.

Il progetto “Solidarietà sopravvivenza animali da reddito” prevede inoltre l’acquisto, da parte di ARAER, di una fornitura di vaccini per combattere la clostidiosi, malattia che in queste condizioni di emergenza gli animali potrebbero contrarre bevendo e/o mangiando acqua e/o cibo contaminato dai detriti e dal fango alluvionale. Le dosi verranno consegnate ai veterinari o direttamente agli allevatori per procedere con la vaccinazione del bestiame.

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20/05/2023, 16:48
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Emergenza Allevatori della Romagna

L’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna

pronta alla raccolta di foraggi, fieno e mangime

da consegnare agli allevatori in difficoltà

Funo di Argelato (BO), 22 maggio 2023 – Luce verde al progetto “Solidarietà Sopravvivenza Animali da Reddito” che l’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) ha messo in campo, in accordo con la Regione e la Protezione Civile, per sostenere gli allevatori della Romagna colpiti dall’alluvione con la fornitura di foraggi, fieno, paglia e mangime da destinare all’alimentazione del bestiame.

Le donazioni andranno fatte utilizzando l’Iban IT 17 V 05034 02410 000000004412 (intestato ad A.R.A. Emilia-Romagna - causale: Alluvione in Romagna Solidarietà sopravvivenza animali da reddito) mentre contattando il numero telefonico 334 8440488, attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 18, gli allevatori interessati potranno richiedere la fornitura di foraggi, fieno, paglia o mangime.

Allo stesso numero e alla mail: sostegno@araer.it i donatori potranno anche prendere accordo per la consegna diretta dei prodotti che verranno stoccati da ARAER in un magazzino dedicato.

Laddove le condizioni stradali lo consentiranno gli allevatori in attesa di ricevere gli alimenti verranno raggiunti con gli autocarri o altri mezzi idonei, dove invece questo non sarà possibile si farà ricorso all’intervento di un elicottero.

“In pochissimi giorni, anche grazie alla collaborazione e alla sensibilità della Regione e della Protezione civile – dichiara il presidente di ARAER, Maurizio Garlappi – siamo riusciti a organizzare un’operazione complessa ma indispensabile per garantire ai tanti allevatori rimasti isolati, soprattutto a causa delle frane, la possibilità di far sopravvivere i loro animali e di conseguenza le loro aziende. Sarà un lavoro molto impegnativo e una lotta contro il tempo, ma il Sistema allevatori saprà ancora una volta dimostrare tutta la sua capacità di far fronte a questo terribile evento”.

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22/05/2023, 21:23
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I trattori con 115 balloni di fieno e paglia sono partiti nella notte da Reggio Emilia

Grazie all’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna

gli allevatori colpiti dall’alluvione e dalle frane

avranno cibo per il loro bestiame

Funo di Argelato (BO), 27 maggio 2023 – Sono partiti questa notte alle 3 da Reggio Emilia. Destinazione Centro raccolta fieno, foraggi, paglia e mangime allestito dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) presso la cooperativa Libertà e Lavoro di Savio di Ravenna a sostegno degli allevatori di animali da reddito della Romagna colpiti dall’alluvione e dalle frane in Appennino.

Dopo oltre sei ore di viaggio, cinque trattori con carro, accompagnati da due auto che hanno fatto da apripista e chiudipista, hanno consegnato circa 115 balloni di fieno e paglia che, in base alle richieste pervenute al numero telefonico attivato da ARAER per far fronte all’emergenza, verranno smistati e consegnati agli allevatori della Romagna che si trovano nell’urgenza di trovare cibo per i loro animali da reddito.

“Stiamo assistendo a uno straordinario slancio di solidarietà che forse nemmeno immaginavamo – afferma il direttore ARAER, Claudio Bovo – tutto il Sistema Allevatori si sta mobilitando per aiutare i colleghi della Romagna alle prese con una situazione che definire drammatica è riduttivo. L’urgenza che stiamo fronteggiando infatti non è solo legata alla necessità di reperire fieno, paglia e mangime da assicurare agli animali per la loro alimentazione, ma è anche e soprattutto quella di farlo arrivare a destinazione rapidamente per garantire la sopravvivenza del bestiame. Per questo, laddove le aziende agricole non sono raggiungibili con gli automezzi a causa delle interruzioni stradali dovute alle frane, ci avvaliamo di un elicottero. L’iniziativa che abbiamo promosso col patrocinio della Regione e in collaborazione della Protezione civile e che abbiamo chiamato Solidarietà Sopravvivenza Animali da Reddito, sta dimostrando tutto il suo valore e premia il grande sforzo logistico messo in campo da ARAER. Solo il carico arrivato questa mattina a Savio e partito nella notte da Reggio Emilia ha richiesto una mobilitazione in cui ogni tassello organizzativo doveva incastrarsi perfettamente all’altro perché le aziende che hanno donato fieno e paglia, in tutto una decina, sono situate sia nell’Appennino che nella Pianura Reggiana: non è quindi difficile comprendere che il coordinamento di tutte quante ha messo alla prova allevatori e personale ARAER per fare in modo che nulla fosse lasciato al caso”.

“Credo che il Sistema Allevatori stia dando una grande dimostrazione di solidarietà e coesione – interviene Maurizio Garlappi, presidente ARAER – un valore che il mondo zootecnico ha nel suo Dna e che, come avvenuto in altri drammatici momenti della storia recente come il periodo pandemico, viene fuori senza bisogno di sollecitazioni. Non è il momento delle polemiche, ma quello di agire per aiutare gli allevatori a mantenere in vita il loro bestiame e le loro aziende alle quali hanno dedicato la vita, spesso con sacrifici ma sempre con infinita passione”.

Il progetto Solidarietà Sopravvivenza Animali da Reddito promosso da ARAER con il patrocinio della Regione e in collaborazione con la Protezione civile, prevede un conto corrente bancario intestato ad A.R.A. Emilia Romagna, sul quale fare donazioni che verranno utilizzate per l’acquisto e le spese di trasporto e consegna di fieno, paglia, foraggi e mangime da destinare agli allevatori di animali da reddito della Romagna colpiti dall’alluvione e dalle frane. L’Iban è: IT 17 V 05034 02410 000000004412 e la causale è: Alluvione in Romagna Solidarietà Sopravvivenza Animali da Reddito.

È inoltre attivo il numero 334/8440488 e la mail sostegno@araer.it a cui rivolgersi anche per donare direttamente fieno, paglia, foraggi e mangime.

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L’Associazione Regionale Allevatori della Romagna traccia un primo, drammatico bilancio dell’alluvione

E intanto va avanti il progetto

“Solidarietà, Sopravvivenza Animali da Reddito”

Funo di Argelato (BO), 12 giugno 2023 – I fiumi esondati sono 23. I Comuni interessati 80, le frane principali arrivano a 936 a cui se ne devono aggiungere altre migliaia di minori dimensioni ma ugualmente attive. Le strade chiuse assommano a 726, di cui 410 totalmente chiuse e 316 parzialmente. E i capi di bestiame annegati, tra bovini, suini e ovicaprini a tutt’oggi e a un conto purtroppo ancora approssimativo sono diverse decine di migliaia, a cui va aggiunto più di 1 milione di avicoli.

Sono questi i numeri ufficiali a oggi, ma drammaticamente ufficiosi perché destinati ad aumentare con il progredire della conta dei danni, causati dalla devastante alluvione che il 2 e il 16 maggio scorsi ha travolto la Romagna, e più segnatamente le province di Forlì e Ravenna.

“Siamo di fronte a una catastrofe di proporzioni inimmaginabili – dichiara il direttore dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna, Claudio Bovo – perché anche le aziende zootecniche non colpite direttamente dall’alluvione o dallo smottamento del terreno causato dalle frane, si trovano oggi a fronteggiare le difficoltà dovute all’approvvigionamento di foraggio, paglia, mangime dal momento che gran parte dei terreni destinati al pascolo o alle coltivazione di foraggere sono andati distrutti. In questo contesto così drammatico il progetto che a pochi giorni dall’alluvione abbiamo avviato con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e la collaborazione della Protezione civile denominato Solidarietà, sopravvivenza animali da reddito assume ancora più importanza e valore grazie soprattutto alla sensibilità dimostrata da tantissime persone, in primis gli allevatori di ogni parte d’Italia, ma anche dal CAI (Consorzi Agrari d’Italia), da caseifici, mangimifici e da tanti altri che hanno fatto arrivare al nostro centro di stoccaggio di Savio di Ravenna, presso i capannoni della Cooperativa Libertà e Lavoro di Ravenna a cui va riconosciuto un grande gesto di solidarietà, ingenti quantitativi di prodotti. Ad essi è doveroso aggiungere le donazioni in denaro effettuate sul conto corrente bancario aperto allo scopo sul quale associazioni, latterie e semplici cittadini hanno versato somme di denaro che come prevede il progetto sarà destinato all’acquisto di fieno, paglia, foraggi, mangimi oltre a sostenere le spese di trasporto che coinvolgono anche l’utilizzo di un elicottero laddove le strade non siano percorribili con gli automezzi. In sole tre settimane dall’avvio di questo progetto abbiamo raccolto molto più di quanto potessimo pensare. L’iniziativa proseguirà per il tempo necessario a garantire agli allevatori della Romagna tutto il sostegno possibile. È una lotta contro il tempo e l’auspicio è che il ripristino della viabilità e delle infrastrutture avvenga nel più breve tempo possibile, consapevoli comunque del grande impegno che tutte le istituzioni preposte stanno garantendo con un’abnegazione totale”.

“La solidarietà e la coesione che il Sistema Allevatori sta dimostrando in questa immane tragedia è qualcosa che resterà e che sancisce il grande valore del nostro comparto – puntualizza il presidente Maurizio Garlappi – In non più di tre settimane la sensibilità e la disponibilità di tante persone ci hanno permesso di garantire agli allevatori degli animali da reddito della Romagna così duramente colpiti dall’alluvione e dalle frane il cibo sufficiente per alimentare il loro bestiame. Siamo ancora lontani dal ritorno a una parvenza di normalità e davanti abbiamo molte settimane impegnative. Ma la nostra determinazione, unita alla resilienza di chi oggi combatte per il suo allevamento, la sua azienda e la grande sensibilità di chi, con la sua donazione ha dimostrato di comprendere il grande valore del settore agrozootecnico, sapranno superare questo tragico momento”.

Chi volesse fare una donazione in denaro a favore degli allevatori di animali da reddito della Romagna, può versare sul conto corrente:

IT 17 V05034 02410 000000004412 intestato ad A.R.A. Emilia Romagna – causale: Alluvione in Romagna Solidarietà Sopravvivenza Animali da Reddito.

Chi invece volesse donare prodotti può telefonare al 334/8440488 attivo tutti i giorni dalle 8 alle 18 o scrivere una mail a sostegno@araer.it

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ARAER protagonista dei festeggiamenti

per i 130 anni del Consorzio agrario provinciale di Parma

Funo di Argelato (BO) 18 settembre 2023 – In occasione della celebrazione del 130mo anniversario della fondazione del Consorzio agrario provinciale di Parma, l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer), in collaborazione con lo stesso Consorzio, Emilcap, e l’Associazione nazionale allevatori della razza Frisona, Bruna e Jersey italiana (Anafibj) ha organizzato il “Meeting delle bovine di razza Frisona allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano “ che si è svolto il 15 settembre scorso a Parma, presso la Stalla ex Centro tori.

La giornata ha visto la partecipazione di centinaia di allevatori che hanno potuto prendere parte al programma dell’evento iniziato alle ore 9.30 con l’asta silente di tre bovine di razza Frisona selezionate per l’Indice di caseificazione del Parmigiano Reggiano, messo a punto dalla ricerca scientifica condotta dagli esperti Anafibj.

Nel ring hanno sfilato diversi soggetti suddivisi per età e categoria e i giudici, intervenuti anche per un corso di aggiornamento, al termine di ciascuna sfilata hanno espresso la relativa classifica.

“Celebrare questo importante anniversario significa anche sottolineare una volta ancora il ruolo fondamentale della zootecnia nel nostro tessuto produttivo – ha sottolineato Maurizio Garlappi, presidente di Araer – I numerosi servizi che l’Associazione ha istituito in questi ultimi tempi che si andranno a sommare ai prossimi già in programma, non rispondono solo alle richieste di un consumatore sempre più esigente, ma soddisfano le esigenze professionali sempre più specifiche dei nostri soci. Benessere animale, lotta all’antibioticoresistenza, possibilità di usufruire di un laboratorio analisi dotato di mezzi e strumenti di ultima generazione in grado di effettuare un elenco sempre più nutrito di analisi ottenendo risultati sempre attendibili e in tempi rapidi sono per i nostri associati una garanzia assoluta. Ai quali, lasciatemelo dire, oggi va il doveroso ringraziamento per l’aiuto dimostrato ai colleghi della Romagna colpiti nel maggio scorso dall’alluvione sia in termini di donazione di foraggi che di denaro, un ringraziamento che coinvolge anche il Consorzio agrario provinciale di Parma, Emilcap e CAI, protagonisti come tutti gli allevatori che hanno aderito a un grande gesto di solidarietà che ci ha stupito per dimensioni e partecipazione”.

“Promuovere sul territorio il futuro. È questo l’obiettivo che il Consorzio agrario provinciale di Parma vuole perseguire – ha dichiarato Giorgio Grenzi, presidente del Cap – Innovazione, digitalizzazione, sostenibilità sono i cardini su cui poggia la nostra attività sempre più rivolta a soddisfare le esigenze del consumatore, fornendo informazioni chiare e trasparenti. I festeggiamenti per i 130 anni del Consorzio sono un traguardo importante all’interno del quale non possiamo non ricordare tutto il lavoro svolto in questi decenni in cui si sono succedute ben sei generazioni, contribuendo a creare nel tempo un sistema importante che non ha mai mancato di affiancare gli allevatori e le loro aziende”.

Al termine della sfilata delle bovine in asta, il coordinatore tecnico di Anafibj, Maurizio Marusi, ha illustrato ai numerosi allevatori presenti i progressi scientifici fin qui ottenuti in termini di selezione genetica delle bovine di razza Frisona destinate alla produzione del Parmigiano Reggiano, ponendo l’accento sull’importanza dei nuovi indici di selezione messi a punto dall’Associazione come quelli sulla caseificazione, sulla sostenibilità, sullo stress da caldo, sulla fertilità, sottolineando quanto tutto questo sia frutto di una costante ricerca scientifica che nei soli ultimi dieci anni ha migliorato tutti i parametri produttivi e riproduttivi delle bovine.

A conclusione della mattinata, gli allevatori e i dirigenti delle Associazioni si sono recati nella tensostruttura allestita negli spazi adiacenti la Stalla ex Centro tori per gustare in un clima di grande convivialità l’”asado” allo spiedo, un tipico piatto argentino cucinato da un gruppo di cinque chef, anche loro argentini, chiamati appositamente per l’evento.

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