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ARAER - Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna 
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Benessere animale e riduzione del farmaco,

ARAER scende in campo e coinvolge i veterinari liberi professionisti

L'impegno dell'Associazione Regionale Allevatori dell'Emilia Romagna per favorire gli allevatori a usufruire dei benefici previsti dalla nuova Pac attraverso l'adozione degli Ecoschemi 1 e 4

Funo di Argelato (BO), 21 settembre 2023 – Un incontro dedicato ai veterinari liberi professionisti che aderiscono al progetto di Certificazione sul Benessere Animale SQNBA.

È quello organizzato dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) in collaborazione con MSD Animal Health e l’ente di Certificazione DQA svoltosi il 19 settembre scorso a Reggio Emilia.

Un’iniziativa unica nel suo genere che ha saputo intercettare l’interesse dei veterinari accorsi numerosi all’incontro in un momento, come ha spiegato nel suo intervento il presidente ARAER, Maurizio Garlappi, “in cui la zootecnia e il mondo agricolo più in generale stanno attraversando una fase molto delicata e particolare. La nuova Pac (Politica agricola comune, ndr) incide molto sul benessere animale ed è necessario che il mondo allevatoriale metta al centro tutte le sue migliori competenze per rispondere adeguatamente a questa nuova sfida. ARAER dal canto suo mette a disposizione dei suoi associati strumenti e iniziative specifiche che vanno proprio in questa direzione. L’incontro organizzato per i veterinari liberi professionisti che aderiscono alla Certificazione benessere animale Sqnba ne è un esempio. Oggi fare l’allevatore è sempre più difficile – ha infine sottolineato Garlappi – agli attacchi strumentali di chi vorrebbe veder scomparire il settore zootecnico si uniscono le speculazioni economiche sulle materie prime, che pur registrando un calo delle quotazioni non si traducono in minori costi a carico degli allevatori. Le circostanze esterne ci impongono di lavorare in modo diverso, ARAER saprà come sempre supportare i suoi associati per agevolare questo cambiamento nel segno di una tradizione che non può essere dispersa”.

L’incontro di Reggio Emilia ha visto gli interventi di numerosi relatori, a iniziare da Michele Blasi, direttore dell’ente di Certificazione DQA, che ha illustrato una delle grandi novità della nuova Pac: gli Ecoschemi, misure introdotte dalla Commissione che si traducono in aiuti economici a favore degli agricoltori disposti a impegnarsi in interventi aziendali legati a una maggiore sostenibilità.

“Gli Ecoschemi 1 e 4 sono quelli destinati al settore zootecnico – ha spiegato Blasi – e riguardano rispettivamente il benessere animale, la riduzione dell’utilizzo di antibiotici in allevamento e l’avvicendamento biennale di colture foraggere o da rinnovo. Le premialità previste dalla Pac sono legate all’iscrizione al sistema Classyfarm e all’adesione al Sistema qualità nazionale benessere animale (Sqnba), con relativa certificazione, e rappresenta una grande opportunità di sviluppo per una zootecnia sempre più sostenibile”.

“Il ruolo di ARAER all’interno di questo percorso sarà organizzativo – ha spiegato il direttore Claudio Bovo – e il coinvolgimento dei veterinari liberi professionisti sarà, come si può intuire, fondamentale. Per questo abbiamo voluto organizzare un incontro formativo a cui ne seguiranno altri per affrontare e approfondire le diverse problematiche che si presenteranno”.

Proseguono intanto gli investimenti che ARAER ha intrapreso per attrezzare con strumenti sempre più innovativi e precisi il suo laboratorio di analisi situato a Reggio Emilia che oggi, oltre ai campioni provenienti dalle aziende zootecniche dell’Emilia Romagna, riceve e analizza anche quelli in arrivo da Toscana, Umbria e Abruzzo con una media di 1,6 milioni di campioni/anno.

Nuovi strumenti che permettono l’esecuzione di altrettante analisi a iniziare dalla biologia molecolare, dal test diagnostico per la febbre Q o dalle analisi Nir sulle materie prime e gli alimenti zootecnici.

“Dal primo gennaio 2024 inoltre – ha dichiarato Angela Toti, veterinaria collaboratrice di ARAER – l’Associazione introdurrà il tecnologo di stalla, una figura a supporto del veterinario per affrontare insieme i diversi problemi che insorgono in allevamento e fornire in tempi brevi all’allevatore soluzioni efficaci e valide soprattutto in materia di qualità del latte, sanità della mandria, riduzione del farmaco”.

In tutto questo il ruolo dell’innovazione tecnologica riveste un ruolo fondamentale. Nel suo intervento, Massimiliano Intini di MSD Animal Health ha così illustrato Data Live, uno strumento che in abbinamento al già conosciuto Sense Hub, consente oggi di monitorare il benessere animale di ogni soggetto attraverso le informazioni che arrivano dal collare o dall’auricolare posizionato sulle bovine. “Data Live consente di registrare in tempo reale tutte le attività della bovina – ha illustrato Intini – dalla ruminazione alla iperventilazione, fornendo in questo modo utili informazioni legate esclusivamente al suo stato di benessere, permettendo così all’allevatore di intervenire adeguatamente laddove questo si renda necessario”.

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21/09/2023, 16:00
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Assemblea annuale ARAER:

tutti positivi i numeri che hanno caratterizzato l’attività del 2022

Rispetto all’anno precedente è aumentato il numero di bovine da latte controllate e la produzione media per ognuna, rispettivamente +1,25% e +2,48%. Oltre 1,5 milioni le analisi effettuate presso il laboratorio di Reggio Emilia, dotato di strumenti diagnostici di ultima generazione e personale altamente qualificato

Funo di Argelato (BO), 3 ottobre 2023 – Un’Associazione strutturata, con un bilancio positivo che nel 2022 ha superato gli 11 milioni di euro, costantemente proiettata ad assicurare ai suoi associati i servizi più innovativi per rispondere alle sfide di un futuro ormai dietro l’angolo.

È questo il quadro emerso venerdì 29 settembre 2023 in occasione dell’annuale Assemblea generale dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) svoltasi presso la sede del Consorzio Agrario di San Giorgio di Piano (BO) durante la quale, alla presenza del presidente Maurizio Garlappi, del direttore Claudio Bovo, dell’amministratore delegato del Consorzio Gian Luca Lelli e del direttore generale dell’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Valtiero Mazzotti, è stato illustrato il bilancio dell’attività svolta nel 2022.

“Un bilancio che parte dai numeri, sempre eloquenti – ha sottolineato il presidente Garlappi – Il 2022 si è chiuso con valori tutti in terreno positivo, a iniziare dal numero di bovine da latte controllate che hanno raggiunto la cifra di 246.023 unità, pari a un +1,25% rispetto al 2021. Analogamente, la produzione media per bovina controllata è stata di 9.708 kg (+2,48%) con parametri di grasso e proteine in aumento sull’anno precedente a testimonianza che anche in termini qualitativi la produzione ha registrato ottime performance. Altrettanto significativa è stata la consistenza media di bovine controllate per allevamento che in Emilia Romagna, nel 2022, ha raggiunto 148,3 unità: +3,92 rispetto al 2021 a fronte di una media nazionale di 98,9 capi. Una menzione particolare va indirizzata al nostro laboratorio di Reggio Emilia che durante lo scorso anno ha effettuato 1.542.807 analisi non solo per gli associati dell’Emilia Romagna, ma anche, e da alcuni anni, per gli allevatori della Toscana, dell’Abruzzo e dell’Umbria. Oggi il nostro laboratorio di analisi vanta una dotazione di strumentazioni tecnologicamente innovative in grado di effettuare un numero crescente di indagini sempre più mirate, ma soprattutto può contare sull’attività di personale altamente qualificato che negli ultimi tempi è entrato a far parte del team di lavoro e sul quale ARAER ha investito molto proprio per garantire ai suoi associati i migliori servizi. Anche nel 2022 - ha proseguito Garlappi – l’Associazione si è confermata come punto di riferimento tecnico degli allevatori dell’Emilia Romagna e tale intende continuare ad essere, soprattutto in un momento storico contrassegnato da elementi di grande preoccupazione come la guerra in Ucraina, gli effetti del cambiamento climatico, la crisi energetica ed economica, l’aumento dei costi di produzione, l’inflazione, le speculazioni che registriamo anche sul versante alimentare. Per non parlare degli attacchi indiscriminati alla zootecnia e al nostro modello produttivo e alimentare portati avanti da ideologie animaliste e ambientaliste che nascondono interessi economici di alcune entità internazionali, in cui una certa parte della politica è impegnata a influenzare l’opinione pubblica e in particolare le giovani generazioni. ARAER non si sottrae a una sfida epocale e per quello che rappresenta farà di tutto per contrastare questa deriva appoggiando chi, con la forza di dati scientifici certi e incontrovertibili, può smontare tesi basate solo su assurde e infondate ideologie”.

Chiuso il capitolo legato al bilancio 2022, Maurizio Garlappi ha ricordato l’alluvione che nel maggio scorso ha devastato la Romagna e soprattutto l’iniziativa che, insieme alla Protezione civile e con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, ARAER ha avviato in pochi giorni per riuscire a portare fieno, paglia e mangimi agli allevatori rimasti isolati a causa delle frane e degli smottamenti. “Il progetto Solidarietà, Sopravvivenza Animali da Reddito – ha spiegato il presidente ARAER – ha avuto un riscontro che è andato ben oltre le nostre più ottimistiche previsioni. Anche e soprattutto con il supporto della Protezione civile e della Regione Emilia Romagna, in poche ore siamo riusciti a mettere in moto una macchina che da subito ha girato a pieno ritmo. Ancora una volta i numeri parlano più di mille parole: alla data del 21 agosto scorso numerose sono state le donazioni sul conto corrente aperto per raccogliere denaro destinato all’acquisto di alimenti zootecnici da consegnare agli allevatori della Romagna a cui si aggiungono circa 10mila quintali di balloni di fieno e paglia e 1.056 quintali di mangime, tutti prodotti stoccati presso i capannoni della cooperativa Libertà e Lavoro di Ravenna che gratuitamente ha messo a disposizione le sue strutture. Numeri che testimoniano la grande solidarietà che diverse centinaia di cittadini e allevatori hanno voluto manifestare sia con una donazione in denaro che in prodotti. A ognuno di loro, in segno di ringraziamento, stiamo inviando un Attestato di solidarietà. A questo proposito desidero rivolgerne uno in particolare alla memoria di Rossella Tabellini, recentemente e prematuramente scomparsa, con la quale in Regione abbiamo sempre avuto un rapporto di stima e costruttiva collaborazione. Proprio in occasione delle fasi iniziali di quest’ultima iniziativa a favore degli allevatori della Romagna, il suo impegno ed entusiasmo hanno rappresentato per noi un grande stimolo. Al ricordo che l’accompagna, dobbiamo ringraziare un’altra persona che in questa drammatica circostanza si è spesa senza riserve. È Eleonora Bortolani dell’assessorato regionale alla Sanità alla quale oggi, al termine di questa Assemblea, ho il piacere di consegnare l’Attestato di Solidarietà per il supporto che in questi mesi non ha mai mancato di assicurarci”.

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03/10/2023, 21:20
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L’assessore Alessio Mammi ad ARAER:

“La Regione in campo

per il rilancio della zootecnica emiliano-romagnola”

Funo di Argelato (BO), 2 marzo 2024 – L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, è intervenuto all’ultimo Comitato direttivo di ARAER (Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna) che si è tenuto nei giorni scorsi.

Una partecipazione che per l’Associazione è stata molto importante per due motivi principali.

Il primo perché dalle dichiarazioni di Mammi è arrivato forte e chiaro il grande apprezzamento per il lavoro fin qui svolto da ARAER a sostegno della zootecnia regionale; il secondo, non meno importante, perchè l’assessore ha annunciato l’impegno della Regione a sostenere gli allevamenti di bovini delle razze autoctone, in particolare la razza Romagnola, con uno stanziamento triennale di 90.000 euro da destinare all’acquisto dei riproduttori.

“Vogliamo contribuire alla giusta valorizzazione e al mantenimento sul territorio di questa razza – ha dichiarato Mammi – che rischia l’estinzione proprio perché non sono state intercettate le strategie più efficaci per valorizzarne la produzione”.

I dati infatti a questo proposito sono impietosi: nel 2009 gli allevamenti di Romagnola in regione erano 475, oggi meno della metà e per quanto riguarda i capi le cose non sono tanto diverse: 15 anni fa si contavano poco più di 6.700 vacche, oggi non oltre 4.200.

“Bisogna riconoscere che in questi anni chi doveva occuparsi della valorizzazione della carne di Romagnola non ha saputo centrare l’obiettivo – ha affermato il presidente di ARAER, Maurizio Garlappi – e questo non solo ha provocato e sta provocando un grande e legittimo malcontento tra gli allevatori, ma minaccia la sopravvivenza di una razza autoctona che ricopre un ruolo molto importante tra le eccellenze agroalimentari della nostra regione. Certo, oggi dobbiamo confrontarci anche con il problema legato alla riduzione dei consumi, con gli aumentati costi di produzione, con quotazioni che non sono per nulla equiparate al valore della carne. Ma per quanto importanti, questi aspetti non possono rappresentare una giustificazione alla minaccia di estinzione che pesa sulla razza Romagnola”.

“Definire complessi gli eventi che hanno caratterizzato questi ultimi quattro anni è riduttivo – ha sottolineato ancora Alessio Mammi – la pandemia, la guerra, la siccità, l’alluvione, il rincaro dei costi delle materie prime, i consumi in flessione rappresentano un mix di fattori negativi o quantomeno turbolenti che richiedono un sistema zootecnico forte, capace di far sapere di più e meglio cosa rappresenta e quello che sta facendo. La zootecnia in Emilia Romagna vale ben 5 miliardi di euro che diventano cibo per un valore complessivo di 24 miliardi di euro. A chi attacca questo settore pretestuosamente va detto che se scomparisse crollerebbe una quota importante di occupazione, verrebbe a mancare un presidio del territorio che lo porterebbe alla desertificazione e scomparirebbe un grande patrimonio sociale che fa parte della nostra cultura. Credo siano dati sufficienti per comprendere il valore sociale, ambientale, economico e anche culturale della zootecnia emiliano-romagnola”.

“In questi ultimi anni ARAER ha fatto un percorso evolutivo a cui oggi guardano molte altre Ara regionali – ha scandito il presidente Garlappi – ogni associato ha trovato nell’Associazione il suo punto di riferimento tecnico sicuro e affidabile a seconda delle specie allevate. Nel settore dei bovini da latte abbiamo portato avanti un importante progetto col Consorzio del Parmigiano Reggiano diventando un fondamentale contenitore di dati destinati ad una elaborazione che porti all’aumento della qualità del re dei formaggi. Oggi, anche grazie all’ampliamento dei servizi offerti dal nostro laboratorio di analisi con l’introduzione di nuovi sistemi tecnologicamente innovativi e l’assunzione di personale altamente qualificato, siamo in grado di offrire accurate informazioni scientifiche finalizzate al miglioramento di tutti i cosiddetti parametri secondari che attraverso l’efficienza alimentare possono favorire la riduzione delle emissioni migliorando al contempo il benessere animale e lo stato sanitario, con un conseguente minor utilizzo del farmaco. Oggi un mercato più consapevole ci chiede informazioni e metodi produttivi più sofisticati a cui vogliamo rispondere con un’offerta adeguata per raggiungere una gestione aziendale sempre più sostenibile. Il lavoro di ARAER va proprio in questa direzione. I risultati già raggiunti ci stanno premiando e la comunicazione puntuale e corretta di questi successi è uno degli aspetti sui quali stiamo lavorando con determinazione”, ha concluso Maurizio Garlappi.

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