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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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ENERGIA, M5S: CON PROROGA INCENTIVI BIOGAS PER IMPIANTI FINO A 300 KW SUPPORTIAMO FILIERA CORTA

Roma, 19 feb – “Con l’approvazione del decreto Milleproroghe vengono prorogati per il 2020 gli incentivi a favore dei nuovi impianti di biogas fino a 300 kW. La proroga riguarda gli impianti realizzati da imprenditori agricoli, anche in forma consortile, alimentati almeno per l’80% da reflui e materie derivanti dalle stesse aziende e per il 20% dalle colture dedicate”, lo dichiarano i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.
“La produzione di energia da biogas attraverso piccoli impianti rappresenta un modello virtuoso di gestione dei rifiuti, che dà vita ad una vera e propria economia circolare. Per questo, tra le sfide che ci poniamo per la sostenibilità ambientale, la promozione del biogas agricolo in una logica a “km zero”, cioè a filiera corta evitando lunghi viaggi agli scarti, è fondamentale per l’ambiente e la decarbonizzazione del settore agricolo. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a contrastare con forza il business degli impianti realizzati senza alcuna logica industriale, se non quella speculativa di accaparrarsi incentivi pubblici, talvolta coinvolgendo realtà criminali”, concludono i portavoce del MoVimento 5 Stelle

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19/02/2020, 19:37
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ETICHETTATURA, GALLINELLA (M5S): AL LAVORO PER ESTENDERE OBBLIGO INDICAZIONE ORIGINE PRODOTTI

ROMA, 20 FEB - – “Il tema della trasparenza dell’etichettatura nei prodotti alimentari è ormai di primaria rilevanza e di massimo interesse per i consumatori. Per questo, in Europa, non bisogna fare passi indietro sulle garanzie di trasparenza finora assicurate dai decreti ministeriali su latte e latticini, pasta, riso e pomodoro, che però perderanno efficacia dal primo aprile. In sostituzione entrerà in vigore il Regolamento di esecuzione (UE) 2018/775 della Commissione, che introduce una “nuova etichettatura” di origine comunitaria, che però non si applicherà sempre ma solo quando la provenienza può trarre in inganno il consumatore”. Lo dichiara il deputato del MoVimento 5 Stelle Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura alla Camera.

“Una strada percorribile è sicuramente quella delineata dal Governo, volta a ottenere da Bruxelles la proroga di quei provvedimenti. Ritengo però che la ‘via maestra’ sia adottare quanto prima un atto ministeriale che dia esecuzione al decreto semplificazioni del 2019, indicando per quali prodotti l’indicazione dell’origine sia obbligatoria, una volta per tutte, e in armonia con la normativa europea. Con il decreto che impone di indicare l’origine delle carni suine trasformate si è già compiuto un passo importante in questi termini: perciò occorre andare avanti ed estendere tale garanzia a molti altri prodotti sui quali si è registrata un’alta sensibilità dei consumatori. Questo porterà benefici sia al Made in Italy, sia alla produzione di qualità. Con quest’intento ho scritto ai tre ministri competenti, offrendo loro la massima collaborazione per lavorare in sinergia su un tema che interessa tutti”, conclude.

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20/02/2020, 16:08
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OLIO: RINNOVATO IL QUADRO SANZIONATORIO NEL DISEGNO DI LEGGE SUGLI ILLECITI AGROALIMENTARI

Rassicurare i consumatori, tutelare i produttori di qualità e sostenere il lavoro dell’Icqrf sono gli obiettivi delle norme chiarificatrici volute dal Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate

Con ogni probabilità approderà nel prossimo Consiglio dei Ministri il disegno di legge sugli illeciti agroalimentari che si pone come obiettivo l’aggiornare le attuali norme, risalenti anche agli inizi del ‘900. All’interno del testo contro le agromafie saranno incluse, all’articolo 12, le norme di revisione del quadro sanzionatorio sulla contraffazione nel comparto dell’olio d’oliva. L’attuale classificazione degli olii d’oliva, infatti, è stabilita dalla regolamentazione dell’Ue che ha introdotto, relativamente alle caratteristiche che devono possedere le diverse categorie di olio, elementi non previsti all’epoca in cui fu emanata la legge italiana inerente le sanzioni, ovvero la legge 1407 del 1960 attualmente in vigore. Ad esempio le caratteristiche organolettiche o quelle legate all’evoluzione analitico-scientifica. Inoltre, non vengono previste alcune tipologie di esame per la classificazione degli olii di oliva.

“Per questo – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – già da componente della Commissione Agricoltura della Camera ho presentato una proposta di legge per integrare il decreto legislativo 23 maggio 2016, n. 103 con disposizioni che consentano di adeguare il sistema sanzionatorio alle nuove disposizioni comunitarie, creando una sorta di ‘testo unico’ sanzionatorio. Norme che ora approdano all’interno del ddl sugli illeciti agroalimentari che mi auguro venga licenziato quanto prima dal Consiglio dei Ministri per poi aprirsi al doveroso confronto parlamentare. L’obiettivo – prosegue Giuseppe L’Abbate – è quello di far sì che strumenti, tecniche e caratteristiche divenute scientificamente obiettive per stabilire le diverse tipologie e qualità di olio di oliva siano utilizzabili per legge, sostenendo e agevolando il già ottimo lavoro dell’Icqrf, rassicurando i consumatori sull’olio d’oliva che stanno acquistando nonché tutelando i produttori di qualità”.

Vengono, dunque, superati tutti i dubbi interpretativi che in diverse controversie giudiziarie hanno vanificato il lavoro di controllo dell’Ispettorato centrale repressione frodi. Divengono sanzionabili olii classificati come extravergine di oliva ma risultati vergine di oliva all’esame organolettico. Inoltre, ad esempio, si sanziona il cosiddetto olio “deodorato” venduto come olio extravergine di oliva, e conforme a tale categoria a livello di requisiti intrinseci, ma ottenuto in maniera illecita con l’ausilio di un processo di deodorazione che invece caratterizza l’ottenimento degli olii raffinati e non degli olii vergini di oliva.

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20/02/2020, 16:19
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CAPORALATO: CAMPAGNA (M5S), PIANO È STRUMENTO EFFICACE DI CONTRASTO
ROMA, 20 FEBBRAIO 2020 - "Lotta al caporalato significa lotta alle Mafie per i diritti. L'approvazione oggi al ministero del Lavoro del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato segna un decisivo passo in avanti per l'Italia". Lo afferma la senatrice del M5S Antonella Campagna, componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama. "Il Piano con capofila il ministero del Lavoro, che lo ha finanziato con 88 milioni di euro individuando 10 azioni prioritarie, costruisce di fatto, per la prima volta, una strategia nazionale di contrasto al fenomeno attraverso una 'filiera' alternativa, che interviene sul fronte della prevenzione, della vigilanza e contrasto allo sfruttamento, della protezione e della assistenza e della reintegrazione socio-lavorativa".
"Se questo importantissimo risultato è stato raggiunto - conclude - si deve alla caparbietà e all'impegno del M5S e del ministro Catalfo, che prima da parlamentare, aveva proposto la creazione di un tavolo interistituzionale di contrasto al caporalato, e poi da ministro l'ha istituito e ha lavorato con metodo riuscendo in pochissimi mesi a elaborare uno strumento efficace e condiviso a livello istituzionale, con le parti sociali e la società civile".
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20/02/2020, 16:26
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NOTA STAMPA
AGROALIMENTARE, ABATE (M5S): CON DDL SU ILLECITI TOGLIAMO LINFA VITALE A GRUPPI CRIMINALI

Roma, 26 feb. - "Con l'approvazione in cdm del ddl sugli illeciti nel comparto agroalimentare facciamo un altro passo avanti verso la tutela della filiera e del consumatore. Una norma che prende spunto dal lavoro fatto dalla commissione Caselli e da sempre all'attenzione del Movimento 5 Stelle. Le mafie, giusto ricordarlo, hanno profitti elevatissimi, parliamo di circa 24 miliardi, un fatturato del 10% sul totale. Agire e togliere linfa vitale a questi gruppi criminali è un atto che dobbiamo sia nei confronti dell'intera filiera che del consumatore e della salute pubblica".
La nota è della capogruppo M5S in commissione agricoltura al Senato, Silvana Rosa Abate.
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26/02/2020, 16:02
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AGRICOLTURA, M5S: APPROVARE QUANTO PRIMA DDL METODO BIOLOGICO

ROMA, 1 mar. - "L'Alleanza europea di ricerca per un'agricoltura senza pesticidi che è stata formalizzata il 23 febbraio scorso a Parigi presso il Salone Internazionale dell'Agricoltura ha riposto al centro la sfida di un'agricoltura sana e responsabile. Dei 24 istituti di ricerca presenti che hanno accolto la sfida per produrre alimenti senza pesticidi hanno sottoscritto l'accordo l'Alma Mater di Bologna, il Cnr e la Scuola Superiore Sant 'Anna di Pisa, a cui va il nostro plauso per l'impegno preso. Quella di un'agricoltura senza pesticidi è una corsa contro il tempo, che vede coinvolta tutta la filiera e soprattutto la nostra salute. Come membri della commissione agricoltura al Senato del Movimento 5 Stelle porteremo avanti l'istanza di tantissime persone che vogliono un'agricoltura sana e di prodotti di qualità riconosciuti in tutto il mondo. Una sfida legata a doppio filo con la tutela dei nostri territori, messi a rischio da pesticidi che non fanno di sicuro bene ai nostri suoli. Su tale corso si colloca proprio il disegno di legge sul metodo biologico in discussione in questi giorni proprio in commissione agricoltura. Proprio su quest'ultimo punto auspichiamo quanto prima di portare a casa un provvedimento che guarda all'interesse di tutta la collettività".

La nota è dei senatori M5s della commissione agricoltura.
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01/03/2020, 12:00
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AGRICOLTURA, MOLLAME (M5S): GRAVI ARRESTI A PALERMO, GIUSTIZIA ORA FACCIA SUO CORSO


Roma, 4 mar. - "Duole leggere che ci sarebbe il coinvolgimento di alcuni funzionari dell'Ispettorato per l'Agricoltura ed imprenditori nell'operazione compiuta questa mattina dalla Guardia di Finanza di Palermo e che ha portato a 16 arresti. Un fatto assai grave che rischia di aprire cupi scenari sul settore agroalimentare del nostro territorio. La giustizia farà certamente il suo corso. L'agricoltura in Sicilia rappresenta un settore primario, quello economicamente più rilevante. Dietro questo segmento di mercato ci sono uomini e donne che lavorano duro per portare sulle tavole di tutto il mondo prodotti di straordinaria qualità e tenere alta la fama del nostro "brand" più apprezzato. Le nostre eccellenze non possono essere danneggiate da truffatori senza scrupoli. Per questo bisogna dedicare la massima attenzione alle procedure di erogazione dei fondi stanziati per l'agricoltura affinché questi possano dare la giusta linfa ad un mercato strategico; ciò per assicurarne il corretto, celere, produttivo e compiuto impiego".

Così il Senatore M5S e segretario della commissione agricoltura, Francesco Mollame
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04/03/2020, 17:13
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AGROALIMENTARE, ABATE (M5S): FONDAMENTALE METTERE AL CENTRO TEMA PREZZI DI PRODUZIONE E ACCORDI CON GDO

Roma, 6 mar. - «Inserire delle linee guida sulla trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola oggi è necessario per normare un campo che sta producendo notevoli gap tra chi produce e il mercato finale di riferimento. Inserire quindi dei prezzi minimi di vendita è oggi quanto mai necessario per la sopravvivenza dei produttori e dello stesso mercato».
Lo dichiara la capogruppo M5S in commissione agricoltura al Senato, Rosa Silvana Abate.

«Dobbiamo prendere esempio dal governo spagnolo - continua la senatrice pentastellata - che in questi giorni ha varato un decreto proprio per tutelare i produttori, multando chi rivende i prodotti a un prezzo inferiore ai costi di produzione e agendo inoltre sui contratti di filiera e le attività promozionali»

«Il mio disegno di legge - “Disposizioni in materia di trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola e di elaborazione dei costi medi di produzione dei prodotti ortofrutticoli- va proprio in questa direzione. La norma proposta, che spero venga accolta quanto prima da tutta la maggioranza, mira proprio a disciplinare i prezzi di produzione e favorire gli accordi con la grande distribuzione organizzata».

«L'unità di intenti nei prossimi mesi sarà fondamentale per raggiungere tutti insieme dei grandi risultati. Oggi più di ieri - conclude Abate - non possiamo permetterci di girare la faccia nei confronti di uno dei nostri settori chiave: quello dell'agroalimentare».
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06/03/2020, 19:48
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CORONAVIRUS: PRATICHE COMMERCIALI SLEALI DALL’ESTERO PER L’AGROALIMENTARE ITALIANO

Il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, rassicura gli esportatori e ricorda le norme comunitarie e nazionali che vietano la richiesta di una certificazione “virus free”

Con l’estensione a tutto il territorio nazionale dell’area arancione per il contrasto alla diffusione del Covid-19, riprendono le speculazioni sull’esportazione di merce italiana all’estero. Dopo il chiarimento del Governo Conte che il trasporto merci è considerato come un’esigenza lavorativa e che, pertanto, il personale che conduce i mezzi di trasporto può circolare liberamente sul territorio italiano, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci; iniziano a palesarsi tentativi di “guerra commerciale” dai Paesi esteri che pretendono il marchio “virus free” ai prodotti Made in Italy.

“Come ha specificato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, i nostri prodotti non sono diversi da quelli di prima e non è necessaria alcuna certificazione – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Ho ricevuto diverse segnalazione di esportatori che ricevono richieste di questo tipo da altri Paesi membri dell’Ue. A chiarire come si tratti di una pratica commerciale sleale, vietata dalla normativa comunitaria è lo stesso decreto 9 emanato lo scorso 2 marzo. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intanto, prosegue il lavoro di diplomazia economica con gli ambasciatori di tutti i Paesi, con una campagna informativa mirata. Inoltre – prosegue L’Abbate – abbiamo rafforzato il sistema ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) con un incremento di fondi pari a 350 milioni di euro”.

Il decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9 “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” afferma chiaramente all’art. 33 che “Costituisce pratica commerciale sleale vietata nelle relazioni tra acquirenti e fornitori ai sensi della direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, la subordinazione di acquisto di prodotti agroalimentari a certificazioni non obbligatorie riferite al COVID-19 né indicate in accordi di fornitura per la consegna dei prodotti su base regolare antecedenti agli accordi stessi. Salvo che il fatto non costituisca reato, il contraente, a eccezione del consumatore finale, che contravviene” a questi obblighi “è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 15.000 a euro 60.000. La misura della sanzione è determinata facendo riferimento al beneficio ricevuto dal soggetto che non ha rispettato i divieti”. Responsabile dei controlli e delle relative sanzioni è l’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi.

“Invito, pertanto, tutti coloro che subiscono questa pratica commerciale sleale a segnalare all’Icqrf ed a ribadire la normativa in vigore, sia nazionale sia comunitaria – conclude il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – È accaduto qualcosa di simile già con la Xylella fastidiosa dove è stato messo in discussione il nostro olio extravergine di oliva: nessuno deve fare il furbo e approfittarsene. Viviamo un momento davvero difficile come Paese e non possiamo permetterci di subire ulteriori colpi alla nostra economia. Insieme, però, sono certo che riusciremo a superare questo periodo drammatico”.

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10/03/2020, 18:10
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IPPICA: VIA LIBERA ALL’ANTICIPO DELLE SOVVENZIONI ALLE SOCIETÀ DI CORSE

Un anticipo fino al 40% è ciò che prevede il decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che fissa i “principi per la determinazione e l’erogazione di anticipazioni sulle sovvenzioni attribuite alle società di corse”. Si tratta di un provvedimento molto atteso dal comparto ippico che, a seguito dell’evolversi della specifica normativa, ha subito notevoli ritardi negli ultimi anni nell’erogazione delle risorse destinati a supportare l’attività di organizzazione delle corse. Fino ad oggi, infatti, la liquidazione delle spettanze avveniva a fine esercizio, causando difficoltà finanziarie, organizzative e gestionali.

“Riusciamo finalmente a superare i vincoli a cui ci costringeva l’assenza di un quadro normativo certo ed i continui interventi modificativi, come successo anche nel passato esercizio 2019 – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Con un dialogo continuo e proficuo con le associazioni rappresentative delle società di corse, si è giunti ad una condivisa necessità di una ripartizione delle risorse più equilibrata e ad un’anticipazione delle risorse stanziate, in attesa della conclusione del procedimento istruttorio”.

La determinazione delle sovvenzioni spettanti alle singole società di corse riconosciute sarà effettuata con decreto direttoriale tramite l’adozione di un modello parametrico che terrà conto della gestione degli impianti (superficie delle piste da corsa, impianto di illuminazione, piste ed aree di allenamento e addestramento ed ammontare delle scommesse sui totalizzatori raccolte sul campo), del loro miglioramento considerando gli investimenti per l’ammodernamento e l’adeguamento delle strutture dell’ippodromo, dell’organizzazione delle corse (giornate di corsa effettuate, numero di cavalli partenti, numero dei gran premi e delle corse di selezione disputati, ammontare delle scommesse sui totalizzatori raccolte sulla rete) nonché della remunerazione delle riprese televisive delle immagini delle corse considerando la qualità tecnica delle stesse.

“Proprio per assicurare una efficace conduzione degli impianti e dell’organizzazione delle competizioni da parte delle società di corse – continua il Sottosegretario alle Politiche Agricole – con questo decreto prevediamo la concessione di un’anticipazione sulla sovvenzione non superiore al 40% dell’importo medio delle sovvenzioni assegnate alla singola società nel triennio precedente. La liquidazione avviene, in una o più rate, a fronte sia di una fideiussione sia della redazione di un piano di attività illustrante gli investimenti volti all’ammodernamento e all’adeguamento delle strutture dell’ippodromo nonché la programmazione di attività socio-istituzionali per l’anno di riferimento. Il nostro impegno per rilanciare il comparto ippico – conclude Giuseppe L’Abbate – prosegue convintamente. Cercheremo di dare tutte le risposte che il settore attende da anni”.

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12/03/2020, 16:04
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