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Accademia Nazionale di Agricoltura - ANA 
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Il credito agrario: ieri e oggi. Conferenza a Bologna con

Antonio Patuelli e il Presidente dell’Accademia Nazionale

di Agricoltura Giorgio Cantelli Forti.

Sabato 24 settembre 2016, ore 11 presso la Sala Monticelli del

Comando Legione dei Carabinieri Emilia-Romagna (ingresso

Piazzetta dei Servi 3), conferenza “Il credito agrario: ieri e

oggi”.

Gradito ospite dell’Accademia Nazionale di Agricoltura sarà Antonio Patuelli –

Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e Presidente dell’A.B.I. che

tratterà la storia, alla luce anche dei cambiamenti economici e politici a livello

nazionale ed internazionale, del credito agrario.

L’evento è ospitato all’interno della storica sala Monticelli inserita nel

complesso monumentale della sede del Comando Legione dei Carabinieri

Emilia Romagna.

Programma:

Saluti e introduzione.

Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura.

Adolfo Fischione, Comandante Legione Carabinieri Emilia Romagna.

Relazione “Il credito agrario ieri e oggi”.

Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e

Presidente dell’A.B.I.


La stampa è invitata. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Per informazioni: 051-268809 ufficiostampa@accademia-agricoltura.it

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23/09/2016, 13:50
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L’Accademia Nazionale di Agricoltura è stata scelta come unico referente scientifico-culturale del Salone M.I.A. Multifunzionalità in Agricoltura mediante l’organizzazione di incontri, momenti di formazione e due importanti convegni sui temi della meccanizzazione in agricoltura e delle nuove opportunità di diversificazione per le attività agricole.

Il programma delle iniziative del Salone EIMA-MIA è consultabile anche al link http://www.eimamia.it/it/programmi_iniziative.php

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04/11/2016, 15:17
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si invia il materiale relativo al MIA – Salone della Multifunzionalità in Agricoltura di EIMA e ai due appuntamenti “Accademia e meccanizzazione agricola” e “Nuova armonia nel progettare, abitare, produrre. Il Parco della Biodiversità: esperienze, riflessioni, prospettive” che l’Accademia Nazionale di Agricoltura ha organizzato al suo interno, in collaborazione con la Fondazione BioHabitat, il 10 novembre 2016. Ai due appuntamenti parteciperà Giorgio Cantelli Forti, Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura insieme ai principali esponenti dei settori di riferimento.

Si ricorda che l’Accademia Nazionale di Agricoltura è l’unico referente scientifico-culturale del salone MIA – Salone della Multifunzionalità in Agricoltura con l’organizzazione di convegni, incontri e momenti di formazione per addetti ai lavori e cittadinanza.


Allegati:
Comunicato Stampa Biohabitat.pdf [224.96 KiB]
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08/11/2016, 17:47
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Ecco come le aziende agricole possono superare la crisi fornendo nuovi servizi a popolazione e territorio. Le possibilità della diversificazione in agricoltura.

Bologna 11 novembre – Al Salone EIMA - MIA Multifunzionalità in Agricoltura si è tenuto, nella mattinata di oggi, il convegno “La diversificazione delle attività in agricoltura: nuove opportunità” organizzato dall’Accademia Nazionale di Agricoltura. Molti sono stati i temi trattati in merito alle nuove opportunità che le aziende agricole possono cogliere grazie alle nuovi diversificazioni delle loro attività.

Per Roberto Fanfani – Accademia Nazionale di Agricoltura “L’analisi delle numerose attività già oggi in atto, e quelle possibili per la diversificazione delle aziende agricole mette in evidenza la loro crescente importanza per l’ampliamento e sostegno dei redditi agricoli, con un valore complessivo che raggiunge circa 11 miliardi di euro, quasi il 20% dell’intera produzione dell’agricoltura, foreste e pesca nel 2015. L’analisi delle principali attività di supporto e complementari di quelle agricole, evidenziano diversità anche molto profonde fra di loro e nei rapporti fra l’agricoltura e il resto della società. Le principali attività in termini economici, vanno dall’agriturismo alla produzione di energie rinnovabili, dal Conterzismo alla prima lavorazione dei prodotti alle sementi, dalla sistemazione e cura dei parchi e giardini alla manutenzione dei terreni, dalle prime trasformazioni in azienda di prodotti vegetali e animali alle vendite dirette e Farmer market, fino a servizi più specifici all’interno delle città e aree urbane”.

Francesco Vanni, CREA nel secondo intervento ha sostenuto “La definizione e sviluppo di nuovi rapporti tra città e campagna passa anche e soprattutto per l’analisi dell’agricoltura nelle zone peri-urbane, come elemento chiave del tessuto connettivo tra urbano e rurale. Le peculiarità dell’agricoltura peri-urbana e i sui rapporti con le aree urbane sono state spesso trascurate e poco analizzate, soprattutto in un Paese come l’Italia dove la dinamica e localizzazione della popolazione in aree urbane assume processi più diffusi rispetto agli altri grandi paesi europei. Nelle aree peri-urbane le opportunità di diversificazione delle aziende agricole si presentano spesso numerose a cominciare dalla elevata domanda di beni e servizi, ma anche una maggiore presenza di infrastrutture (logistica), e anche dalla vicinanza dei Centri della conoscenza (formazione, ricerca e innovazione). Allo stesso tempo l’agricoltura è soggetta a numerosi vincoli (processi di urbanizzazione e urban-sprawl, utilizzazione delle risorse, acqua e suolo in particolare, criticità e vincoli ambientali, etc.).
La presenza di queste diverse tipologie, assieme alla loro specializzazione, dimensione e distanza dal mercato, influisce allo stesso tempo sulla capacità di assorbimento delle opportunità offerte della vicinanza ai mercati di consumo, dalle richieste di servizi economici e sociali (sistemazione e cura di parchi e giardini, agricoltura sociale, fattorie didattiche, vendite dirette).

Infine Francesca Giarè e Roberta Sardone, CREA, hanno analizzato l’incremento di agriturismi, fattorie didattiche e agricoltura sociale “L’agriturismo in Italia è giunto a contare oltre 22.200 aziende coinvolte, con un crescita del 2,3% nell’ultimo anno, arrivando così a rappresentare circa l’1,5% delle aziende agricole complessive. Sono oltre 8.000 gli agriturismi a conduzione femminile (36,1% del totale), in aumento del 2,7%, a testimonianza di un ruolo sempre più incisivo delle donne nella diversificazione delle attività in agricoltura. Le attività legate all’esercizio dell’agriturismo hanno generato un valore della produzione di circa 1.188 milioni di euro (+2,8% rispetto al 2014); cosi, il contributo dell’agriturismo, comprensivo delle attività ricreative e sociali, delle fattorie didattiche e delle altre attività minori, ha raggiunto un peso sul valore totale della produzione agricola nazionale pari al 2,2%. L’agriturismo rappresenta un importante elemento di collegamento tra le attività agricole e quelle del turismo rurale, enogastronomico e culturale. I dati più recenti (ISTAT) evidenziano la continua crescita del settore, sia dal lato dell'offerta (+2,8% come numero di letti), sia come numero di ospiti, che ha raggiunto la soglia dei 2,5 milioni di persone, con un numero di presenze pari a 11,3 milioni di unità (di cui il 55,8% stranieri), in aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente. La prevalente attività svolta della aziende agrituristiche riguarda l’alloggio, che viene attuato da oltre l’82% del totale, con un totale di 238.323 posti letto cui si aggiunge la disponibilità di 10.660 piazzole di sosta per l’agri-campeggio (+15,1%). Seguono, per importanza, la ristorazione e la degustazione, che nel complesso sono offerti circa dal circa il 70% degli agriturismi.
Cresce la tendenza a diversificare i servizi offerti (56% delle aziende), con anche la proposta di pacchetti turistici integrati e innovativi. Infatti, un agriturismo su tre offre alloggio e ristorazione (+1,7%); mentre, quasi la metà associa all’alloggio altre attività (+1,4%), che spaziano da quelle tradizionali (equitazione, escursionismo, mountain bike, sport, osservazioni naturalistiche), a nuove forme di intrattenimento, come la partecipazione ai lavori agricoli dell’azienda, corsi di cucina, folclore e cultura. Nel 6% degli agriturismi, in particolare, si svolge attività didattica.
Le fattorie didattiche sono aziende agricole e/o agrituristiche che offrono servizi didattico-educativi a bambini e studenti delle scuole, permettendo alle nuove generazioni di acquisire una maggiore conoscenza sulle diverse attività del settore primario, attraverso l’esperienza diretta. Secondo i dati Alimos, le fattorie didattiche accreditate in Italia (2016) sono 2.652.

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11/11/2016, 20:56
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La genetica come strumento di miglioramento della qualità della vita dell’uomo e della produzione alimentare nel convegno “L’eredità di Strampelli. Dal genio ai geni, un secolo di innovazione varietale”.

Oggi la genetica è al centro degli studi, sia relativi all’essere umano che alla pro-duzione agroalimentare, in un intreccio che collega strettamente il possibile allun-gamento della vita dell’uomo alla qualità delle piante dal quale si trae il nutrimen-to. Uno studio simile e paragonabile, soprattutto per gli effetti sulla nutrizione, fu quello eseguito da Nazareno Strampelli il quale, grazie ai suoi rivoluzionari e in-novativi studi genetici sulle piante di grano, riuscì ad aumentare e migliorare la produzione nazionale e internazionale con enormi vantaggi sulla possibilità di nutrimento delle persone.

Agronomo, genetista, scienziato e precursore della “green revolution”, Nazareno Strampelli è stato uno dei più importanti genetisti italiani e mondiali a cavallo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del secolo scorso. I suoi studi sul frumento, che portarono alla selezione di varietà di grano più precoci e quindi in grado di sfuggire agli attacchi fungini che compromettevano la produzione agricola, permisero un incre-mento decisivo nella produzione del grano mondiale.

L’Accademia Nazionale di Agricoltura, il 2 dicembre 2016 dalle ore 10 presso la Sala Monticelli del Comando Legione Carabinieri Emilia-Romagna, organizza il convegno “L’eredità di Strampelli. Dal genio ai geni, un secolo di innovazione va-rietale” per celebrare il 150° anniversario della nascita.

Il convegno vuole richiamare l’attenzione sulla fondamentale intuizione che lo condusse a intraprendere una affascinante avventura scientifica capace di rivoluzionare la gra-nicoltura mondiale. Il suo metodo di studio, infatti, basato sulla realizzazione di de-cine di varietà differenti di frumento denominate “sementi elette”, alcune delle quali coltivate addirittura fino agli inizi degli anni Duemila, consentì di incrociare diverse va-rietà di frumento mediante l’ibridazione e permettendo risultati sorprendenti sulla resi-stenza delle piante e la possibilità di anticipare la mietitura.

Durante la sua carriera produsse circa 800 diversi incroci di grano utilizzando il me-todo anche con altre specie vegetali (pomodori, lenticchie, piselli, patate, fragole) e ottenendo con ottimi risultati. La diffusione delle nuove sementi da lui create protesse, definitivamente, l’Italia dalle catastrofiche carestie che la colpivano da secoli, e aiutò altri paesi, come la Grecia e il Messico, a sopperire alle difficoltà produttive e di mal-nutrizione della popolazione fino all’immediato secondo dopoguerra.
Il suo metodo sperimentale, applicato dopo oltre cinquant’anni da Norman Bor-laug, gli valse il Premio Nobel nel 1970 e la paternità della “green revolution”.

Il convegno è organizzato grazie alla collaborazione dell’Arma dei Carabinieri dell’Emilia-Romagna e della Regione Emilia Romagna. L’ingresso è libero fino a esauri-mento posti.

Maggiori informazioni:
t. 051-268809


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28/11/2016, 19:18
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Report con le dichiarazioni di Giorgio Cantelli Forti, Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura e di Salvatore Parlato, Commissario straordinario CREA relative al convegno dedicato alla figura di Nazareno Strampelli, principale genetista italiano della prima metà del Novecento e primo grande studioso in grado di migliorare la genetica sulle piante con importanti risultati visibili ancora oggi nelle produzioni agroalimentari mondiali, dal titolo “L’eredità di Strampelli. Dal genio ai geni, un secolo di innovazione varietale”.

Il convegno, che si terrà venerdì 2 dicembre 2016 alle ore 10 presso la Sala Monticelli del Comando Legione Carabinieri dell’Emilia-Romagna in Piazzetta dei Servi 3, è organizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione del Comando Legione Carabinieri dell’Emilia Romagna.

Interverranno:
Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura
Simona Caselli, Assessore Agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna
Salvatore Parlato, Commissario straordinario CREA

E i principali esponenti del settore.

“L’eredità di Strampelli. Dal genio ai geni, un secolo di innovazione varietale”. Le dichiarazioni di Giorgio Cantelli Forti e Salvatore Parlato.

Venerdì 2 dicembre, alle ore 10 presso la Sala Monticelli del Comando Legione Carabinieri Emilia-Romagna in Piazzetta dei Servi 3, si terrà il convegno “L’eredità di Strampelli. Dal genio ai geni, un secolo di innovazione varietale”.

L’appuntamento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, ha come obiettivo quello di ricordare, nel 150esimo anno dalla nascita, l’importante figura di Nazareno Strampelli. Genetista, agronomo e studioso, grazie ai suoi esperimenti di ibridazione delle sementi riuscì, nella prima metà del XX secolo, a migliorare la produzione sementiera nazionale e mondiale conseguendo ottimi risultati sulla resistenza delle piante.

Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura – “I risultati della ricerca di Strampelli hanno portato alla selezione di varietà di grano precoci in grado di essere più resistenti alle infezioni fungine che compromettevano le produzioni consentendo, nel tempo, una più adeguata gestione agronomica e un incremento della resa frumentaria a livello nazionale e mondiale. Con lo stesso modello sperimentale, applicato dopo oltre cinquant’anni, il Dott. Norman Borlaug ottenne il Premio Nobel per la Pace nel 1970. L’Accademia Nazionale di Agricoltura è, dunque, particolarmente lieta di celebrare un tale genio italiano ricordando, anche, che lei stessa, nel 1907, con il sostegno finanziario della Cassa di Risparmio in Bologna, promosse e sostenne le iniziative di un altro illustre ricercatore, il Prof. Francesco Todaro, che concorse all’incremento della produzione frumentaria del paese tramite altre vie sperimentali. Gli studi e le ricerche sulle sementi rappresentano oggi uno dei principali campi d’interesse dell’Accademia Nazionale di Agricoltura attenta agli sviluppi sugli strumenti di controllo, miglioramento e certificazione delle produzioni agroalimentari che, sempre più, concorrono alla salute dell’uomo e alla tutela del consumatore all’atto dell’acquisto”.

Salvatore Parlato, Commissario Straordinario CREA – “Strampelli è stato un profondo innovatore della cerealicoltura italiana e mondiale. Infatti, l'introduzione dell'incrocio artificiale nel miglioramento genetico del grano e lo sviluppo di varietà precoci, resistenti all'allettamento e alle malattie fogliari hanno rappresentato il filo conduttore del miglioramento genetico per tutto il secolo scorso, con ripercussioni fino ai giorni nostri in cui ci attendono sfide altrettanto complesse. L’incremento dell’efficienza fotosintetica, l’ottimizzazione della fenologica della coltura, la sua capacità competitiva e la sua resistenza alle malattie sono ancora oggi i caratteri chiave da considerare nei programmi selezione delle moderne varietà”.


Allegati:
Programma_L'eredità di Strampelli.pdf [4.68 MiB]
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01/12/2016, 22:37
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SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DELLA PRODUZIONE PRIMARIA che si terrà, giovedì 9 febbraio 2017 ore 17, presso il Cubiculum Artistarum dell’Archiginnasio di Bologna. Le tematiche trattate saranno le attuali prospettive e gli sviluppi futuri dell’agricoltura e delle sue produzioni.

Relatore:
Prof. Giuliano Mosca, Dipartimento di Agraria e Medicina Veterinaria Università di Padova


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06/02/2017, 14:47
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Convegno PASSATO E FUTURO DELLA PIANIFICAZIONE FORESTALE E MONTANA. GIORNATA DI STUDIO IN MEMORIA DEL PROF. UMBERTO BAGNARESI che si terrà, lunedì 13 febbraio ore 9.30-12.30, presso la Sala conferenze dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bologna (via Garibaldi 3).

SALUTI ISTITUZIONALI DA PARTE DEI SOGGETTI ORGANIZZATORI E PATROCINATORI:
Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura
Simona Caselli, Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Regione Emilia-Romagna
Orazio Ciancio, Presidente Accademia Italiana di Scienze Forestali
Gilmo Vianello, Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria Università di Bologna

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10/02/2017, 12:47
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Il ricordo dell’attività del Prof. Umberto Bagnaresi e le nuove prospettive di pianificazione e tutela delle aree forestali e montane a fronte degli at-tuali problemi idrogeologici nazionali.

Nella storica cornice della Sala conferenze dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bologna si è tenuto, nella mattina del 13 febbraio 2017, il convegno Passato e fu-turo della pianificazione montana. Giornata di studio in memoria del Prof. Umber-to Bagnaresi.
A completamento della giornata è stata consegnata al Prof. Giorgio Stupazzoni, pro-fessore Emerito dell’Università di Bologna e Accademico emerito dell’Accademia Na-zionale di Agricoltura, una targa di riconoscimento per la sua instancabile e proficua attività di studioso e accademico.

Di seguito sono riportati gli interventi istituzionali.

Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura
“Oggi, con questa importante giornata di celebrazione dell’opera del Prof. Umberto Bagnaresi, si vuole ricordare quanto egli ha fatto sia per l’agricoltura che per l’Università di Bologna. La sua attività, non populista e demagogica, ma sua basata su un forte studio scientifico, ha dato il via a quei valori di cultura del paesaggio e dell’ambiente che, ancora oggi, animano i suoi allievi e molti ambiti di ricerca. Come Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, promotrice di questa giornata, voglio anche ricordare l’attività del Prof. Umberto Bagnaresi in qualità di nostro impor-tante accademico. In questa mattinata, inoltre, ho il grande piacere di celebrare e rin-graziare un’altra figura importante per il nostro sodalizio accademico, ovvero, il Prof. Giorgio Stupazzoni. L’Accademia Nazionale di Agricoltura, infatti, ha sempre avuto da lui impulsi importanti che, ancora adesso, lo vedono vivace partecipante alle nostre assemblee con interventi che teniamo in grande considerazione. Per questa ragione ho il piacere di consegnarli una targa di ringraziamento per tutto quello che ha fatto, e farà, per l’Accademia Nazionale di Agricoltura”.

Simona Caselli, Assessore agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna
“E’ sempre un piacere presenziare agli eventi organizzati dall’Accademia Nazionale di Agricoltura. Umberto Bagnaresi, studioso centrale nella gestione delle foreste della regione, è stato uno dei principali promotori dello sviluppo di tutto il sistema parchi e boschi della Regione Emilia-Romagna. Negli ultimi trent’anni, infatti, l’incremento territo-riale dei boschi, con un’attenzione e gestione verso gli ecosistemi, è stata una delle at-tività principali a sostegno del territorio montano e collinare. Oggi, cresciuto il numero di superficie coperto da boschi, è necessario trovare nuovi equilibri che facciano coesi-stere, in maniera sostenibile, l’accrescimento della fauna selvatica con le attività antro-piche, al fine di far diventare le zone boschive una risorsa economica a sostegno delle attività produttive regionali. Il nostro Piano di sviluppo rurale, ad esempio, sta dando risultati notevoli in questo caso, con una metà delle risorse convogliate, circa settanta milioni di euro, su progetti di forestazione e sviluppo delle comunità collinari e montane. Tali numeri, dunque, ci forniscono il viatico rispetto agli argomenti che saranno trattati oggi per ragionare sulle possibilità di trasformazione del bosco in una nuova multifun-zionalità dell’agricoltura.”

Orazio Ciancio, Presidente Accademia Italiana di Scienze Forestali
“Ringrazio l’Accademia Nazionale di Agricoltura per l’organizzazione di questo impor-tante momento scientifico e culturale in ricordo di Umberto Bagnaresi. L’innovazione da lui portata alla gestione del bosco, delle componenti animali e dell’ambiente è, ancora oggi, alla base della gestione ambientale delle aree boschive italiane. Infatti, le sue idee relative all’unione di politica forestale, sviluppo rurale e sistema ambientale, all’interno di una multifunzionalità riconosciuta al bosco come centro propulsore della pianificazione territoriale sono, oggi, alla base del Decreto Legislativo del 18 maggio 2001 Orientamento e modernizzazione del settore agricolo. Un riconoscimento questo non solo alla sua attività di studioso, ma anche, una certificazione della sua visione in-tegrata di ambiente come luogo di esistenza e coabitazione di settori diversi come, ad esempio: biodiversità, paesaggio, turismo ecologico, multifunzionalità, produzione di sistemi legnosi e biomasse, cure colturali. Grazie alla sua attività tutto questo è possibi-le.”

Aldo Terzi, Vice Comandante Regionale Corpo Forestale Emilia-Romagna
“Il Corpo Forestale, oggi specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri, saluta con pia-cere l’organizzazione di una giornata in ricordo del Prof. Umberto Bagnaresi che, ne-gli anni, tanto ha collaborato col Corpo Forestale dello Stato in modo stretto e profi-cuo. Oltre a ciò, da suo allievo diretto, il mio personale ricordo è legato alla figura di un maestro e persona di riferimento per la vita. L’entusiasmo che trasferiva ai propri allievi ha cambiato, definitivamente, la vita di molti giovani che hanno scelto di operare nel settore seguendo la sua lezione.”

Giorgio Stupazzoni, Professore Emerito Università di Bologna e Accademico emeri-to Accademia Nazionale di Agricoltura
“Ringrazio molto la moglie e la figlia di Umberto Bagnaresi, presenti oggi, e l’Accademia Nazionale di Agricoltura per la targa ricevuta che mi onora e rende feli-ce. Oggi, però, tutto questo è sovrastato dal ricordo di un uomo che, tra scienza e ar-te, ha rappresentato una delle ultime figure di homo novus. Questo suo essere fu af-frontato con un’attività di docente e ricercatore, molto tempo prima che si attuassero le politiche di intervento programmatico ambientale, senza nessuna retorica di fondo. Il mondo avanza e il tempo passa modellando il futuro ma, senza storia di ciò che è sta-to, non abbiamo la prospettiva del nostro avvenire.”

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Per il ciclo I GIOVEDI’ NEL PIATTO confronto su come l’obesità influisce gravemente su salute e neurologia dell’uomo nonché sull’economia dei paesi.

Giovedì 9 marzo 2017, ore 17, Sala Conferenze Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bologna (via Garibaldi 3), incontro con Enrico Roda, Alessandro Banterle e Giuseppe Plazzi dal titolo “Obesità: un confronto a tutto campo”.

Può un cattivo stile di vita portare a conseguenze che superano le esigenze salutistiche?

L’obesità è una patologia che, negli ultimi decenni, ha colpito sempre di più grandi strati della popolazione mondiale, soprattutto occidentale, causando gravi danni alla salute dell’uomo.
Oltre a questo, secondo gli ultimi studi scientifici, diversi problemi neurologici, come ad esempio l’insonnia e la sindrome della gamba senza riposo, possono essere causati da uno stile alimentare e di vita sbagliato.
Infine, il consumo di prodotti alimentari dannosi, come il junk food, può influire sull’economia dei paesi attraverso l’eccessivo consumo di suolo per le produzioni alimentari, l’inquinamento atmosferico e l’eccessivo incremento delle prestazioni mediche e del consumo di farmaci.

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