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la teoria dell'amore 
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Iscritto il: 31/12/2008, 0:16
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milli ha scritto:
Siete disposti a rinunciare a qualcosa, a un po' del vostro ( normale) egoismo, pur di salvare il vostro amore?



secondo me, se uno si pone questa domanda è perchè l'amore se n'è già andato

se si ama, l'egoismo (cioè l'amore per sé stessi) passa in secondo piano automaticamente, o no?

_________________
IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA ED A INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE.


13/07/2010, 23:05
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Sez. Suini
Sez. Suini
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hai ragione Giampiero..quando l'egoismo ha preso il sopravvento , l'amore lè bello che andato. Forse la domanda può essere utile a farlo capire a chi si pone la domanda ( parlo in generale)

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L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr)
Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone


14/07/2010, 16:55
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l'uomo è egoista per natura,è nel suo dna,serve alla sopravvivenza della spece :D
ma quando si ama siamo portati a non pensare più al singolare: l'io diventa noi ;) e ciò non vale solo nel rapporto di coppia, ma in tutti gli altri rapporti che presuppongono un certo impegno sentimentale genitori-figli, amici.........ecc.
l'amore come ha scritto Bianca è un sentimento che può nascere a tutte l'età anche i bambini piccolo lo sanno distinguere forse anche meglio degli adulti :o perchè non sono ancora condizionati dalle convenzioni sociali ;) hanno molta meno paura a riconoscerlo ed apprezzarlo nella sua essenza poi crescendo le cose si complicano sempre :P
comunque come dice Benigni in un suo film:"INNAMORATEVI" :!:
saluti a tutti
miria


15/07/2010, 18:35
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l'uomo è egoista per natura,è nel suo dna,serve alla sopravvivenza della spece :D
ma quando si ama siamo portati a non pensare più al singolare: l'io diventa noi ;) e ciò non vale solo nel rapporto di coppia, ma in tutti gli altri rapporti che presuppongono un certo impegno sentimentale genitori-figli, amici.........ecc.
l'amore come ha scritto Bianca è un sentimento che può nascere a tutte l'età anche i bambini piccolo lo sanno distinguere forse anche meglio degli adulti :o perchè non sono ancora condizionati dalle convenzioni sociali ;) hanno molta meno paura a riconoscerlo ed apprezzarlo nella sua essenza poi crescendo le cose si complicano sempre :P
comunque come dice Benigni in un suo film:"INNAMORATEVI" :!:
saluti a tutti
miria


15/07/2010, 18:36
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Sorry messaggio raddoppiato!!!


15/07/2010, 18:37
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;)
Visto che il grande amore non è arrivato e la discussione langue, tanto per sdrammatizzare sull'argomento vi racconto come una volta sono stato scelto per futuro marito.
Mi ero da pochi mesi separato consensualmente (vedi moglie che se ne va, perchè il marito è senza ambizioni del tipo indebitarsi per mostrare la macchina più prestigiosa, ecc. ecc.)
Avevo deciso che avrei cambiato il mio comportamento altruista in indipendentista. Almeno cercavo.
Ogni tre mesi in media partivo per un viaggio con sacco a pelo per 8/15 giorni. Spesa media max 15.000 lire giornaliere.
Biglietti del treno esclusi.
Dopo due giorni dalla partenza mi trovavo a Belgrado, per un disguido truffaldino persi l'unica coincidenza giornaliera per Istambul.
All'ostello della gioventù conobbi un iraniano originale e alquanto intelligente, conosceva Komeini, credo trafficasse nei paesi dell'est.
Parlando mi disse che anche lui il giorno successivo sarebbe andato ad Istambul per affari, bene, allora faremo il viaggio assieme.
Al mattino dopo la colazione pensavo di andare in stazione in bus, no aveva la Mercedes posteggiata fuori :?: :!:
Saliammo in treno, il vagone era semivuoto, cercammo un compartimento pulito al centro e ci sistemammo.
Dopo qualche minuto, di ritorno da un'ispezione mi propose di cambiare compartimento, in quanto aveva individuato tre ragazze turche che ci avrebbero accettati come compagni di viaggio.
:P
Altro che, parlavano inglese, il viaggio iniziato attorno alle 10 del mattino era previsto concludersi attorno alle 1800 del giorno successivo, iniziammo con discorsi generali, poi man mano che il tempo passava io mi trovai a dialogare esclusivamente con una del terzetto, verso sera i tre cambiarono compartimento lasciando noi due alle nostre elucubrazioni.
:lol:
Cosa un pò strana, in un momento determinante del nostro discorso, mi aprì la bocca e controllò accuratamente la dentatura, ameno di questa credo di potermi vantare senza tema di essere smentito. :mrgreen: Esame passato.
Verso le 3 di notte al confine tra Bulgaria e Turchia, durante un controllo (non di documenti, fatto prima a terra,)dell'esercito lei ridendo mi disse:" Sai cosa hanno detto i militari tra di loro?" No, "hanno detto che tu turco, hai accalappiato una turista".
Devo dire che molte cose mi sfuggivano, però era un mondo talmente diverso e sconosciuto.
Dopo alcuni minuti, bussa alla porta l'iraniano, si scusa e esordisce: "Sergio, vuoi sposarti con lei?" Io sono rimasto interdetto, lei invece lo scongiurava di tacere e non seminare zizzania e lui che gli diceva "lui non sa, non conosce le nostre usanze, quindi deve essere avvertito".
:oops:
Io assistevo alla disputa alquanto sorpreso.
:ugeek:
Vedi, mi disse, da noi vige una vecchia regola il ciftè, insomma se un ragazzo e una ragazza vengono trovati assieme, un pò come voi, da parenti o conoscenti della ragazza, per prima cosa ti caricano di botte, poi ti prendono per la collottola e ti portano dalla di lei madre e questa, a suo insindacabile giudizio, decide se vai bene per la figlia, se si (vedi dentatura ecc), si fa un bel matrimonio ed io oggi sarei in uno dei loro negozi a Marmaris a vendere tappeti.
In caso contrario ti tagliano la testa e buonanotte suonatori, c'era pure uno sconto di un pò come al tempo del delitto d'onore in Sicilia.
Siccome è ancora lunga, se a qualcuno interessa in una prossima puntata farò seguire il resto.
Buonanotte
Sergio


19/07/2010, 23:30
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Come te la sei cavata????? :?:

come sarebbe bello saper volare.......

_________________
Non ho mai visto un topo che costruisce una trappola per i topi. Einstein


21/07/2010, 14:57
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:(
Ho scritto per due ore, e infine il mio messaggio non è passato.
Lo ripeterò a pezzi un'altra volta oggi ho scaricato le batterie e vorri spaccare tutto.
Saluti Sergio


22/07/2010, 23:07
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:oops:
Terminata la descrizione della situazione, le facce erano tutte tese e interrogative, ruppe il ghiaccio lei, "sono cose vecchie, di altri tempi" e l'iraniano, "daccordo però i tuoi genitori sono di idee moderne o antiche"?
Pausa, "moderne no, antiche neppure, meta e metà".
:twisted:
Bene pensai, la testa forse me la tagliano solo a metà. In tutta sincerità non avrei voluto essere nei miei panni per alcuna ragione.
Avevo però secondo me tante e tali ragioni per soprassedere che pensavo sarebbero state capite.
Prima, ero solo da un'anno separato e per il divorzio nell'italietta bigotta del tempo si richiedevano minimo 10 anni di attesa, quindi anche volendo non potevo risposarmi.
Secondo, il programma di visita accompagnata di Istambul poteva benissimo essere posticipato.
Terzo, decidere per il matrimonio dopo 24 ore dall'incontro mi pareva un pò eccessivo.
Spiegai dette ragioni e :o la donna che pareva la primavera dispensatrice, o l'angelica Venere del Botticelli, si trasformò in un'espressione di ira e disprezzo che mai avevo visto. Neppure il realismo amaro del Goya credo avrebbe saputo anticipare.
Paradossalmente fece tutto lei e io non ebbi altro che "subire" il benservito.
Il treno che prima andava tanto lentamente, ora sembrava correre verso la fine.
Verso le 18 fermò a Istambul centrale, le ragazze scesero per prime, io e l'iraniano dopo, sul marciapiede ad aspettarle c'erano almeno tre giovanotti che non mi avrebbe stupito fossero lottatori di libera, rallentammo il passo, loro si allontanarono senza che alcuno si volti.
Salutai il mio compagno di viaggio e ancora sotto l'effetto dell'affanno per il rischio presumibilmente corso, decisi di non fermarmi, ma proseguire per Ankara.
A questo punto si potrebbe tagliare, ma il racconto sarebbe monco della necessaria premessa per il gran finale, quindi la farò ancora un pò lunga e a puntate, se stufo non esitate a stopparmi.
:twisted:
Prima di partire per la Turchia, al tempo non proprio una cosa comune, un conoscente mi disse "Mamma li turchi" "sono tutti finocchi, attento, anche i poliziotti", cretinate, pensai tra me.
Uscito dalla centrale, l'antistante grandissima piazza era straboccante di un fiume umano, non sapendo come raggiungere l'altra sponda del Bosforo, chiesi al primo poliziotto la via, questi non parlava lingue a me conosciute, però capì, mi mise un braccio sulla spalla (ma allora è verò?) e facendosi largo tra la folla raggiunse un flusso di folla che andava in una direzione, fermo due uomini, credo spiego loro la mia esigenza e questi, ben volentieri accettarono, mi posarono un braccio sulla spalla e veloci si approssimarono prima alla biglietteria quindi al traghetto, erano allegri e volenterosi, sul traghetto incontrammo credo la sorella o parente di uno di loro, questa vistomi con lo zaino, cominciò a interrogarmi in inglese con domande interessate.
Io memore del precedente rispondevo e mi allontanavo, mi offrirono il te, mi accompagnarono alla stazione e mi salutarono caramente.
Ufff.. finalmente potevo cercare di raccogliere le idee di un tempo troppo lungo e affollato.
Alla prossima.
Saluti
Sergio


23/07/2010, 23:08
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:|
Il giorno dopo, mentre mi incamminavo tra le sale del museo Ittita, mentre gli occhi ammiravano i cimeli di questo antico popolo scopritore del ferro, la mente non poteva passarsi dell'interrogarsi sul perchè e il percome andò tanto male.
All'uscita presi carta e penna e srissi una lettera alla ormai perduta spasimante, non ricevetti mai risposta.
Ankara esaurì presto il suo interesse e la sera partii in cuccetta ( nudo tavolaccio ) per la Cappadocia.
La trazione era a vapore, la velocità di circa 30kmora, il paesaggio leggermente ondulato e totalmente coperto di grano per una vista senza fine.
Compagni di scompartimento una coppia con una bambina piccola, lei con il velo solo si occupava della figlia, lui dialogava con me a segni e disegni, il viaggio durò una notte e un giorno.
Quando arrivai alla mia destinazione, salutai e toccai la mano dell'uomo, poi d'istinto porsi la mano alla signora, lei stava ferma, vedevo solo gli occhi investigativi e sorpresi, io stavo con la mano come bloccata, i secondi passavano, quando lei guardò il marito che capì la situazione di imbarazzo, le fece cenno con la testa e sbloccò la situazione,mi toccò fuggevolmente la punta delle dita. Capii di averne combinata un'altra, in ogni caso niente del buon rapporto si ruppe.
Mi ripromisi che non avrei fatto altro viaggio senza essermi prima documentato per bene sugli usi e costumi locali.
Se a qualcuno interessa farò sapere come una volta documentato (Corano ecc ), feci anche di peggio.
In ogni caso erano circa le 20, uscii dalla stazione e buio pesto, si vedevano tre lampadine che si perdevano in lontananza nella notte, era Kayseri, l'antica Cesarea capitale della Cappadocia. Se ci fosse stato un treno sarei immediatamente ripartito per casa.
:(
Come farfalla notturna mi avviai verso le lucine alla ricerca di un'albergo, entrai chiesi una camera, l'oste spiaciuto mi disse che l'ultima doppia era appena stata data al tale signore che se voleva poteva dividerla. Questi sentito con fare allegro mi pose una mano sulla spalla e accettò immediatamente, io che ancora non avevo aperto bocca dissi solo no, no, grazie e uscii lasciando un'altra brutta figura. Trovai un'altra sistemazione.
Nei giorni successivi percorsi la Cappadocia a piedi attraverso tutti i suoi posti più significativi, godendo di viste geologiche, architettoniche e paesaggistiche favolose.
Costante, nei campi a lavorare erano le donne, gli uomini le portavano a volte con il trattore e poi mentre queste lavoravano loro al bordo del campo, facevano una partita con una strana dama.
Tra l'altro, dall'alto di una costruzione trogloditica multipiano vidi una donna che da sola arava un campetto con l'asino.
Metteva in posizione l'asino, l'aratro, quindi dava l'ordine all'asino, questi partiva, per un pò di metri teneva la direzione, poi il furbacchione deviava verso la parte già arata, provocando la fermata e l'attesa affinche la buonadonna rimettesse tutto a posto, per poi ripetere la storia qualche metro dopo. Non avevo mai visto arare un campo con una sola persona a tenere l'aratro e guidare l'asino.
Capii che il braccio sulla spalla era un'innocente consuetudine gentile, che i Turchi erano di un'ospitalità squisita, che le ragazze erano interessate dagli occidentali.
Vidi una scena deplorevole, all'uscita du un locale per turisti una donna italiana visibilmente fuori di se che incoraggiava in modo osceno quattro uomini che partirono sgommando su di una 124 con lei dietro tra i due a anticipare un miserabile finale.
Viaggiai sui loro mezzi, bus colorati con mille motivi, con capre pecore e galline, e sempre un'umanità gradevole e ospitale.
Le donne stavano in una parte del bus, gli uomini dall'altra. Una sola coppia viaggiò su sedili affiancati, parlando con l'uomo capii che era un onorevole.
Quando finalmente nuovamente ad Istambul e visitatala (magnifica), ripresi il treno per Belgrado assistetti a una scena veramente inconsueta, io avevo già preso possesso di un posto in un compartimento del treno e dal finestrino guardavo il marciapiede.
:?:
Vidi in lontanaza una bella signora che avanzava, salutata e riverita da moltissime persone, possibile, in una stazione tanto grande, come possono conoscerla in così tanti?.
Avanza, sale e...... entra nel mio compartimento, saluta, parlava francese, era disinvolta e gentile e mi mise subito a mio agio.
Feci la prima domanda, come mai tanti la conoscevano?
Prima del colpo di stato dei militari, leggevo il telegiornale. Ora per la terza volta tento di raggiungere l'Ungheria.
Parlammo di tante cose, poi feci la domanda che più mi premeva, il cifté?
Si esiste, nelle parti più arretrate della popolazione.
Chiesi come mai le ragazze avevano un certo interesse per quando in patria nessuna mi degnava di uno sguardo?
Sono tante le ragazze che cercano di sposare un'occidentale in quanto reputano la loro vita possa essere più libera.
Chiesi come mai le donne accettassero la poligamia?
Vedi, mi disse quì le donne sopportano il peso dei lavori più gravosi, quindi il marito decide di prendere un'altra moglie, la prima è contenta, perchè finalmente avrà un aiuto, nei lavori, nel tenere a bada il marito e per di più la prima avrà un certo diritto di comando sulle successive.
Poi, ridendo disse, la vita delle donne qui si può sintetizzare in questa barzelletta:
Due donne si incontrano dopo tantissimo tempo, chiede la prima: "come stai, cosa fai, ti vedo bene?"
Ma sai, stò bene, ho un marito, sai la vita, e tu?"
"Ma sai, stò bene, ho un'asino, sai la vita".
E si fece una bella risata.


24/07/2010, 23:36
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