Comunque, stamattina mentre aravo sul trattore, invece di guardare dove mettevo le ruote, ho fatto un paio di riflessioni.
rimuginavo sull IMU.. e ad un certo punto mi e' balzato agli occhi un paradosso: Pensavo che,con 1,9 trilioni di debiti la ricca Italia ( senza rivoluzione ) non riesce a far tirar fuori dalla popolazione 4 miliardi di IMU? . Ed io dovrei tenere beni e quattrini in questa situazione ? Qua e' ora di alleggerire tutto il possibile e fare le valigie. Si fa come quando arriva un tifone... chiudi tutto , leghi tutto quello che puo volare via,accumuli un po' di acqua e provviste, raduni le cose di maggior valore e ti fermi in un luogo sicuro e riparato a guardar passare il tifone sperando che tutto regga. Insomma, parliamoci chiaro.. Se dieci persone/aziende hanno difficolta' a pagare una tassa patrimoniale straordinaria (in proporzione neppure troppo pesante) e' segno che quelle dieci persone si son gestite male e non fanno testo. Ma diverso e' il caso se ad essere in questa situazione e' la quasi totalita' degli Italiani. Vuole dire che non c'e' piu spazio per nessuno.. neppure chi e' gia ben introdotto e presente. Figuriamoci per chi inizia. Chi inizia puo' forse comprare a sconto attivita' lanciate che vengono abbandonate o svendute, ma bisogna avere le famose " due pa..e cosi'" per risollevare una azienda in crisi in un momento del genere.
Altra riflessione... in un momento di espansione del mercato e' conveniente indebitarsi per acquisire possibilita' di produzione maggiore o nuovi mercati (gli ultimi 50 anni son stati caratterizzati da una forte espansione e quindi l'indebitamento era la regola, e pagava). ora che e' in atto un cambio di tendenza forzoso, gli stati non stampano piu moneta, anzi la sottraggono al mercato. Indebitarsi va contro alla regola. Significa non avere piu la possibilita' di ripagare il debito. Le banche (che non son sceme) questo lo sanno benissimo. Per questo non prestano piu soldi. Sanno perfettamente che i soldi prestati non torneranno piu indietro...
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: come NON aprire un'Azienda Agricola...
09/05/2012, 18:01
speri in un bagno di sangue? dove, tanto per cambiare ci rimettono i poveracci? intanto aspettiamo le elezioni del 2013, spero che intanto ai politici venga una bella diarrea da fifa.. ( poi verrà a noi, tanto per cambiare! )
Caro raviolo, sono pienamente d' accordo con te, infatti c' è un mare di Italiani che sono in dubbio se lasciare il paese oppure rimanere, io personalmente lo sto valutando e direi, per quanto mi riguarda, in paesi extracomunitari. Certo è che certi tipi di Aziende hanno difficoltà a espatriare, non si può ad esempio costruire all' estero case, ponti, autostrade, ferrovie, scuole ecc.. e poi trasferirle in Italia, (questo è solo un esempio ci sono altri settori che hanno lo stesso problema) e quindi l' unica scelta, per quel tipo di Aziende, è insediarsi in modo permanente in altro Paese, cosa che è molto, ma molto in salita, poiché necessita lo spostamento delle proprie attrezzature, collaboratori di fiducia, risorse e quanto altro necessario per riorganizzare l' Azienda in un Paese completamente sconosciuto.
Comunque, avrei ancora molte altre considerazioni da esternare su questo argomento, appena possibile tornerò ancora sull' argomento.
milli ha scritto:speri in un bagno di sangue? dove, tanto per cambiare ci rimettono i poveracci? intanto aspettiamo le elezioni del 2013, spero che intanto ai politici venga una bella diarrea da fifa.. ( poi verrà a noi, tanto per cambiare! )
io sono un patriota amo il mio paese anke se ki lo governa fa skifo nn lascerò mai l'italia per vivere all estero...
Scusate, ma l'argomento della discussione non era un'altro? Sono convinto che il settore agricolo potrebbe rappresentare un'importante opportunità per contrastare la forte disoccupazione e per dare una speranza a chi viene espulso dagli altri settori. Ma ci vorrebbero idee innovative. Marco
mmh ma no Marco, l'argomento e' proprio sempre questo.
E' impossibile trovare qualcosa di innovativo fino a che un bar del valore di 50mila euro vende un caffe fatto in 20 secondi e un croissant surgelato cotto al microonde in mezzo minuto allo stesso prezzo di 20 kg di arance che ci hanno messo un anno a crescere e con un impianto del valore di mezzo milione di euro.
capisci? l'agricoltura oggi e' totalmente scollegata dal mercato. Dobbiamo ringraziare quei politici che venti anni fa teorizzavano" l'Italia deve produrre nel terziario e nell'industria! l'agricoltura la lasciamo fare agli altri paesi!".
Io posso pure fare ricerca.. (con che la pago?).. Ma, ammesso che trovi anche il frutto perfetto, la fragola azzurra e dolcissima.. se il mercato me la paga un euro al kg.. quanto costa un pessimo caffe' in piedi in un bar della stazione che in una mattina ne fa 1500, mi conviene piuttosto progettare tazzine, bicchieri di carta.. o cucchiaini.. non credi?
A proposito di azzurro, ieri sera in gelateria ho assistito a questa conversazione tra padre e figlio: Padre: su perche non vuoi mangiare il gelato ? c'e' pure il gusto puffo...! figlio di 4 anni circa: ECCO E' PER QUELLO ! IO NON VOGLIO MANGIARE UN GELATO CON DENTRO I PUFFI MORTI!!
Scusa ma ti devo correggere subito: nel prezzo del caffè sono compresi non solo i costi della materia prima (caffè e zucchero) ma dell'affitto del locale (cresciuto moltissimo negli ultimi anni per l'eccessivo aumento dell'immobiliare), i costi degli arredi, l'avviamento, il personale, le imposte... Anzi, mi stupisco che un caffè costi solo un euro. Sai quanto costa fare la pipì in una stazione come Roma, Napoli, Firenze, Bologna o Milano? 1 Euro !!!
Ma torniamo all'agricoltura. Il problema del settore? Vendere. Da sempre gli agricoltori pensano più a produrre che a come e dove vendere. Marco
Marco ha scritto:Scusa ma ti devo correggere subito: nel prezzo del caffè sono compresi non solo i costi della materia prima (caffè e zucchero) ma dell'affitto del locale (cresciuto moltissimo negli ultimi anni per l'eccessivo aumento dell'immobiliare), i costi degli arredi, l'avviamento, il personale, le imposte... Anzi, mi stupisco che un caffè costi solo un euro. Sai quanto costa fare la pipì in una stazione come Roma, Napoli, Firenze, Bologna o Milano? 1 Euro !!!
Ma torniamo all'agricoltura. Il problema del settore? Vendere. Da sempre gli agricoltori pensano più a produrre che a come e dove vendere. Marco
Quoto e straquoto,Raviolo nessuno ti vieta di aprirti un bar ,se davvero pensi che il guadagno sia cosi tanto, Chissà come mai oggi i bar che chiudono sono tantissimi e quelli che aprono ZERO
scusa Marco, ma nel prezzo delle arance non son compresi il costo del gasolio, la mano d'opera, la cassetta, l'imballaggio, l'ammortamento degli impianti, i trattamenti , i contributi, etc etc?.
Un baruccio ha 50mila euro sotto al sole.. un agricoltore ne ha 500mila almeno. Insomma quando mi offrono 50 cent per un chilo di pomodori buoni.. mi sento un po preso in giro. Insomma un caffe' al banco vale il lavoro di 2 kg di pomodori?.. un toast fatto da schifo vale 4 kg ?
Capisco che un dente riparato possa valere 200 kg in pomodoroequivalenti.. in fondo il medico ha una responsabilita',ha uno studio, una assistente.. qui stiamo parlando del fatto che una donna delle pulizie senza nessunaltro strumento che le braccia prende l'equivalente di 16 kg di verdura all'ORA. Capisci bene che c'e' qualcosa che non funziona...