23/05/2012, 17:43
Gavino ha scritto:Io non ritaglio nessuna porzione di favo e non ho interesse a recuperare la cera. di cera di opercoli ne ho tanta anche già fusa e stò aspettando di trovare il tempo per costruirmi lo stampo per fogli cerei come illustrato dal sig.Barbaro. Sappiamo tutti che i fogli cerei in commercio sono molto inquinati e non possono essere impiegati in apicoltura biologica.L'uso dell'aria compressa, per me, non è un ambaradan, poi ognuno conosce la propria situazione. Io libero anche i favi di covata da operaia dove le api inseriscono delle rosette di celle da fuco e li ripulisco senza dannaggiare la covata di operaia. Naturalmente dopo i primi interventi più drastici all'inizio della stagione, lascio anche sfarfallare un adeguato numero di fuchi che servono per fecondare eventuali nuove regine. Se, lasciando sfarfallare i fuchi, verranno fuori anche delle varroe, queste cadranno negli interventi sucessivi.
Saluti.
23/05/2012, 22:32
23/05/2012, 23:03
Per quanto riguarda la cera per uso biologico , forse da te non si trova, ma in commercio c'è ed è certificata, io la uso da otto anni , e una cera proveniente da alveari africani, molto gialla,profumata e morbida ,certo costa un poco di più
23/05/2012, 23:21
24/05/2012, 5:59
Gavino ha scritto:.Io ho voluto condividere il mio metodo con apicoltori che come me visitano le api a mani nude, che non temono la fatica e che consumano il miele tutte le mattine per dolcificare il proprio latte con cui fanno colazione, che lo danno ai propri figli,fratelli, parenti ed amici e che credono che il miele debba tornare ad essere com'era prima dell'arrivo in italia della varroa.So bene che è molto più comodo fare i trattamenti,pratica usata anche in apicoltura biologica e abbiamo l'alibi che non c'è alternativa se vogliamo salvare le api. E non mi si dica che i trattamenti si fanno nel nido quando non c'è il melario.
Obombo ha scritto:Purtroppo, noto con dispiacere che tra quelli che sono intervenuti, ben pochi abbiano letto con attenzione la descrizione del metodo ed è cosi che il thread si è riempito di considerazioni sul congelamento, l'eliminazione con l'acqua, il ritaglio dei favi e altro ancora che ha poco a che vedere con il procedimento usato da Gavino.
flightofthebumblebee ha scritto:Ma i fuchi non servono,? siamo così sicuri che sia una cosa buona eliminarli indiscriminatamente?
Che vuo dire <in numero sufficiente>?
Che vuol dire lo spazio lo regolo di volta in volta?
Che ogni volta le api hanno un interspazio tra i telaini diversi a seconda dell'umore dell'apicoltore?
Ed è bene questo? Aiuta la famiglia?
24/05/2012, 8:04
24/05/2012, 11:42
24/05/2012, 12:25
Gavino ha scritto:Con questo intervento Vi saluto perchè sono entrato in questo forum per caso, infatti stavo cercando nella rete degli indirizzi per comunicare la mia pubblicazione sul sito "carloscano.it", nel Vs. sito ho visto che qualcuno poneva domande riguardo alla varroa e volevo indirizzarli a vedere il mio metodo, senza avere la pretesa di convincere tutti a fare quello che faccio io. Chi ci crede lo può provare, gli altri continuino come prima e mi scusino per averli turbati.
Saluti.
24/05/2012, 12:49
24/05/2012, 18:03
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