Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 20/04/2024, 0:06




Rispondi all’argomento  [ 58 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5, 6  Prossimo
Nuove Dop e Igp 
Autore Messaggio
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Continua ad aumentare il numero delle Dop e Igp italiane: a breve riconoscimento europeo per i Ricciarelli di Siena, il Sedano Bianco di Sperlonga e la Patata di Bologna

I tre prodotti sono simbolici di saperi e tradizioni che i diversi territori da sempre si premurano di trasmettere di generazione in generazione, il riconoscimento europeo è l’ulteriore garanzia della qualità di questi prodotti ad uso sia dei consumatori italiani che di quelli europei.

I tre prodotti rappresentano ognuno diversi ambiti delle maestrie nazionali. I Ricciarelli di Siena sono, per esempio, espressione delle sapienze dolciarie che hanno caratterizzato, fin dall’antichità, l’artigianato Senese; retaggio del ruolo importante svolto nei secoli dalle locali spezierie che, sorte nel Medioevo, sono state le depositarie della produzione tipica del territorio. L’importanza del settore è dimostrata oltre che dal numero delle aziende e degli addetti coinvolti nelle produzioni dolciarie, anche dalla quota rilevante delle esportazioni dell’intero comparto. Questo successo poggia in gran parte sulla connotazione tradizionale della produzione testimoniata dall’esistenza di una notevole specializzazione delle maestranze impiegate. Nati come dolci tipici ed insostituibili delle ricorrenze natalizie, i Ricciarelli di Siena hanno esteso il loro consumo anche agli altri mesi dell’anno soprattutto per effetto della forte affluenza nel territorio di visitatori e turisti di ogni parte del mondo, fattore che ha contribuito a potenziare le stesse esportazioni e ad accrescere la fama del prodotto.

La combinazione tra zone paludose, il patrimonio culturale degli orticoltori locali e una pianta migliorabile con tecniche di selezione fenotipica modeste ma efficaci, hanno costituito nel corso degli anni una miscela, assolutamente non riproducibile, che fa oggi di Sperlonga e Fondi un vero distretto produttivo per il sedano. A tutt’oggi la coltivazione del prodotto, realizzata mediante l’ecotipo locale “Bianco di Sperlonga”, si basa su un importante lavoro di selezione, che ha permesso a questa coltura di trovare già dagli anni Sessanta una rapida valorizzazione commerciale e consumo sui mercati. Ed è proprio dal legame tra le caratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione e la storica specializzazione degli agricoltori locali, che il Sedano Bianco di Sperlonga è riuscito a raggiungere standard qualitativi alti e specifiche caratteristiche, quali una spiccata elasticità delle coste ed una minore resistenza alla rottura, una maggiore sapidità ed un minore gusto di amaro, tali da renderlo immediatamente riconoscibile dal consumatore.

La coltivazione della Patata di Bologna è diffusa nella pianura bolognese sin dal Seicento ed è proprio grazie all’ambiente particolare tipico della zona di produzione, determinato dall’integrazione tra suolo e clima, che la “patata di Bologna” si contraddistingue riuscendo a sviluppare caratteristiche fisiche come la tessitura e la granulometria della polpa, ed organolettiche come odore e gusto particolari, che ne determinano la specificità e la qualità. Tra i molteplici fattori che contribuiscono a creare questo binomio territorio – “patata di Bologna”, un ruolo predominante viene svolto dai produttori, che nel corso degli anni hanno messo a punto passo dopo passo una tecnica colturale quasi di precisione, costruendo attrezzature sempre più efficienti e rispettose del prodotto, conservandolo con tecniche di avanguardia e strutture commerciali che hanno poi provveduto a valorizzarlo nei suoi aspetti merceologici e qualitativi.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


11/08/2009, 21:16
Profilo WWW
Sez. Orticoltura
Sez. Orticoltura

Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
Messaggi: 10151
Rispondi citando
tu vai a spulciare sul sito del Mipaf mio ex datore di lavoro

_________________
I


11/08/2009, 22:45
Profilo
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Il Ministro Zaia mi tiene informato e mi permette di aggiornare l'atlante dei prodotti tipici:
http://www.agraria.org/prodottitipici.htm
Ciao,
Marco

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


11/08/2009, 23:55
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Agosto 2009 - E' stata pubblicata la domanda di modifica del “Prosciutto di Carpegna” DOP e del disciplinare di produzione del Pecorino Toscano sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea che che riporta anche la domanda per il riconoscimento IGP del prosciutto di Sauris.

La pubblicazione della domanda di registrazione del Prosciutto di Sauris IGP rappresenta un grande riconoscimento per un territorio come quello del comune di Sauris dove nel corso dei secoli si è sviluppata una tecnica, diventata vera e propria arte, che unisce l’uso prettamente nordico di affumicare le carni al metodo decisamente latino della conservazione delle carni mediante il sale. Tecnica che ha permesso al nome di Sauris di essere conosciuto al di fuori dei confini regionali proprio per il buon prosciutto affumicato che vi si produce.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


13/08/2009, 13:22
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Modifica del Disciplinare di produzione della Spressa delle Giudicarie DOP
http://www.agraria.org/prodottitipici/s ... icarie.htm
Il 3 ottobre 2009 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la richiesta di modifica riguardante la percentuale di grasso sulla sostanza secca (“da un minimo del 29% ad un massimo del 39%” si modifica in “da un minimo del 33% ad un massimo del 43%). La modifica verrà approvata definitivamente dopo sei mesi dalla pubblicazione.

Marco

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


29/10/2009, 9:24
Profilo WWW
Avatar utente

Iscritto il: 17/07/2009, 18:35
Messaggi: 1302
Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
Rispondi citando
Ciao a tutti,
mi chiedevo: chissà il perchè dell'aumento dei grassi nel formaggio?
Il contenuto in lipidi dipende sia dalla composizione del latte di partenza, che dalla stagionatura, e quindi dalla quantità di acqua presente.
Ciò vuol dire che o è aumentata la qualità del latte richiesto per la produzione di questo tipo di formaggio, oppure lo si stagiona per un periodo di tempo maggiore.
Chissà??!!??
E poi comunque un formaggio veramente magro, con un alto rapporto proteine/grassi (1.5-2) in realtà non esiste. O meglio, alcuni formaggi industriali sembrano avere queste caratteristiche, ma non ne vale in realtà la pena: le qualità organolettiche scadono moltissimo a tal punto che è meglio lasciar veramente perdere! I formaggi rientrano in quella categoria di alimenti che non possono essere "alleggeriti", bisogna accontentarsi di limitarne le quantità, al limite scegliere quelli semigrassi, prodotti con latte scremato o latte di capra, che contengono meno calorie.
Ciao,
Jacopo

_________________
Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva


29/10/2009, 18:31
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Probabilmente lo rende più gustoso e la pasta tende ad avere una migliore consistenza, meno gommosa.
Non dipende dal contenuto di grasso del latte, che viene in parte scremato.
Non so dirti altro.
Ciao,
Marco

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


29/10/2009, 18:35
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Confettura di Amarene Brusche di Modena IGP - ottobre 2009
La reputazione e notorietà del prodotto, frutto dell’abilità della popolazione del luogo e strettamente legato alla necessità di una rapida trasformazione, vanta una storia plurisecolare. A dimostrarlo, una copiosa bibliografia che attesta l’esistenza nel territorio tra le province di Modena e Bologna di un importante distretto produttivo: qui, già a partire dagli inizi del secolo scorso, si potevano contare numerose aziende agricole cerasicole, oltre a centri di raccolta e frigoconservazione della frutta, nonché diversi laboratori artigiani e piccole-medie aziende di produzione della confettura.
Ultima DOP IGP italiana.
Marco

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


29/10/2009, 20:36
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea (serie C 260/43 ) la domanda di riconoscimento come DOP della Ricotta di Bufala Campana.
Bisognerà attendere sei mesi, così come prevede la normativa comunitaria, per consentire a tutti gli Stati Membri di presentare opposizione, prima che la Ricotta di Bufala Campana sia iscritta ufficialmente nel registro europeo delle DOP e IGP.
Le peculiarità della “Ricotta di Bufala Campana”, sono strettamente determinate dalla qualità delle materie prime: siero, panna fresca di siero e latte di bufala che, soltanto se prodotte nell’areale di produzione, possono vantare caratteristiche superiori rispetto a quelle ottenute in altre zone. Le caratteristiche orografiche, geopedologiche e macroclimatiche dell’area delimitata sono i fattori che più di ogni altro contribuiscono a conferire alle essenze foraggere che caratterizzano gli erbai, e di conseguenza, al latte e quindi al siero con cui si ottiene la “Ricotta di Bufala Campana” DOP, quelle caratteristiche organolettiche, gustative e di sapidità che rendono unica e riconoscibile la Ricotta medesima. Il legame con l’origine geografica dipende dalla capacità dei produttori di ottenere siero che mantenga, nei limiti della inevitabile diversità, le caratteristiche originarie del latte. La scelta di usare solo siero dolce, quindi non fermentato, derivante dalla rottura del coagulo di latte di bufala fresco, è la condizione per poter trasferire nella Ricotta le caratteristiche del latte, a loro volta legate imprescindibilmente al territorio di origine.
http://www.agraria.org/prodottitipici/r ... ampana.htm

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


30/10/2009, 17:15
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67549
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
E’ stato pubblicato sulla GUCE n. L173 del 3 luglio 2008 il nuovo Regolamento comunitario (n. 628 del 2.07.08) sulle caratteristiche che dovranno avere i simboli grafici dei marchi DOP/IGP. Le nuove disposizioni della UE, che modificano il precedente regolamento n. 510/06, vengono incontro ad un esigenza, avvertita da molti operatori e dagli stessi consumatori, di modificare le caratteristiche dei due loghi, quelli che contraddistinguono rispettivamente la DOP e l’IGP, oggi troppo simili. In effetti, l’unico elemento di distinzione è la legenda figurante all’interno dei simboli che riporta la dicitura estesa del significato dei due acronimi, mentre sia la forma, il disegno e soprattutto il colore sono identici.

Il Reg. 628/08 prevede che il logotipo della DOP sia riprodotto con i colori rosso/giallo, mentre quello della IGP sia in blu/giallo.

Per evitare un pregiudizio economico per gli operatori interessati, il regolamento prevede comunque un periodo transitorio (fino al 1° maggio 2010) nel corso del quale potranno essere ancora utilizzati i simboli comunitari precedenti.


Allegati:
simboli DOP IGP.JPG
simboli DOP IGP.JPG [ 37.58 KiB | Osservato 4161 volte ]
regolamento_628_08.pdf [183.05 KiB]
Scaricato 214 volte

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)
05/11/2009, 9:52
Profilo WWW
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 58 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5, 6  Prossimo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy