Elicicoltura, come avviare , cosa serve e info base!

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Buongiorno a tutti! Udaca io sto in provincia di Rieti ai confini con l'Umbria,vicino al lago di Piediluco, non so se conosci. Qui il clima in inverno scende, considera che siamo già a 3 gradi di minime. Per il posto al chiuso avevo pensato di usare un capannone di circa 200mq ma che dovrò dividere con le tante cose di mio padre. Questo x iniziare poi, se va bene, vedrò di organizzarmi meglio. Quest' anno voglio provare in un piccolo pezzo di terra, anche per testare me stessa e vedere se sono in grado, poi nel caso sia un esperienza favorevole farò un vero proprio impianto.

il capannone di 200 mq lo devi riscaldare.. lo devi umidificare.. sai cosa comporta economicamente..? Valuta bene

Mica deve fare 200 mq di camera riproduzione, anche perche' farebbe piccoli per 10 ettari..

certo ovvio, ma anche 20 mq li deve riscaldare e se il capannone è 200 deve andare a ricavarsi i 20 mq e gestirli.. quindi costi..

A parte che una cella frigo usata di quelle dimesioni te la tirano dietro, specie se solo la costruzione senza motore, e come tiene il freddo tiene anche il caldo, a parte che se ce la siamo cavata noi con qualche metro cubo di legna con temperature esterne di 15 sottozero e mezzo metro di neve e lei e' in centro Italia, si continua sempre a parlare di costi e mai di efficienza.

È ovvio che non riscaldero l' intero capannone ma, come dice lumacosio, posso ricavarmi un piccolo ambiente. Il mio intento è iniziare con poche migliaia di mq E vedere cosa riesco a fare. Avendo un clima instabile fino a fine marzo e vedendo alcuni di voi mi è sorta spontanea la domanda sul farle covare al chiuso. È ovvio poi che, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare! Però si può ipotizzare no?! Ho un azienda agricola e so bene che significa la parola COSTI, per questo sto cercando di capire il più possibile sull' argomento ma un conto è parlare e scrivere un conto è mettere in pratica. Fin ora ho solo studiato ora sto qui a confrontarmi con voi e spero che presto metterò in pratica. Quindi, materialmente quanto spazio dovrei adibire a stanza di riproduzione? In questo modo, da come ho capito, riuscirei ad avere meno mortalità e riuscirei ad inserire nei recinti già il giusto numero di esemplari x mq!





PS. Volevo fare i complimenti a tutti, a lumacosio e signora in particolare x la loro disponibilità alla condivisione e al confronto, ai ragazzi madonita x il loro lavoro e perche grazie a loro tanti si sono avvicinati a questo tipo di allevamento!

Udaca ha scritto:

ema17 ha scritto:La mia perplessità maggiore è iniziare a mettere in pratica tutto quello che ho appreso leggendo di qua e di la sul web e da qualche libro, ma forse è solo un po paura del nuovo. Il terreno con cui andrò a provare è a riposo da un anno, leggendo le discussioni ho visto che si dice di arare in estate e poi diserbare. Tutto ciò non si può fare adesso o prima della semina? Io sto in centro Italia in zona interna e qui gli inverni sono abbastanza freddi quindi mi domandavo se non fosse meglio svegliare le chiocce prima, al chiuso, per farle accoppiare e deporre e poi spostare i nuovi nati nei recinti in modo tale da guadagnare tempo. Un altra perplessità e come effettivamente riuscire a chiudere il ciclo in un anno? E in fine, il mercato effettivamente c' è?

hai un locale idoneo per svegliarle e farle riprodurre al chiuso? centro italia dove? io sono a Orte e se vuoi posso aiutarti. Il mercato diciamo che non viene a bussarti alla porta però se cerchi qualcosa si riesce a piazzare.

Io sono in provincia di rieti, vicino il lago di piediluco, non so se conosci. Siamo a meno di un ora di macchina!

beh avere un capannone, anche se enorme, è un bel vantaggio secondo me. Ce l'avessi io.

Condivido lumacosio e anche io ti suggerisco di ricavare un 30 mq dal capannone per creare un locale spurgatura e perchè no, un locale riproduzione.

Si stai sotto Terni quindi. Se ti va puoi fare un salto da me. Io non ho un grandissimo impianto da vedere o chissà quali attrezzature però posso darti molti suggerimenti.

Grazie Ema, lo facciamo con passione e ci piace condividerlo con tutti!