grintosauro ha scritto:.....
Come dal referente della coalvi mi ha detto i buyers della gdo , non importa della qualita della carne , basta che costi poco
Vero che gli allevamenti di vacche da latte garantiscono i vitelli, e forse l'errore è che la disorganizzazione del settore non permette di venderli a prezzi ragionevoli agli ingrassatori e i commercianti ribassano il prezzo per specularci insistendo sulla bassa qualità della carne.
Però come dici tu alla fine i "venditori" della gdo o qualsiasi altro commerciante, fanno esattamente quello che ho detto io, e tu lo confermi, SPECULANO! perchè gli viene data la possibilità!
Se ci fosse un organizzazione "forte" di allevatori, che si impegnasse e contrattare il prezzo, facendo leva sulla forza della "concentrazione dell'offerta" vedi come i commercianti inizziano a preuccuparsi.
Infatti passato il primo momenti dove fanno la "voce grossa" perchè si vedrebbero depauperati del loro potere poi o si adeguano o smettono.
Non è pensabile che acquistino TUTTA la carne bovina all'estero, perchè lo devono scrivere nelle etichette (magari in modo poco vistoso, ma lo devono fare) e una buona pubblicità della cosa li metterebbe in ginocchio! Però per fare tutto questo è necessario avere una associazione con TUTTE LE LETTERE MAIUSCOLE, capisci cosa intendo.
Ti ripeto che le persone giuste nel posto giusto fanno miracoli. Pensa al consorzio del prosecco, un vinello semplice (che io adoro!) e di qualità modesta, che ormai è venduto in tutta Italia, se vai nella patria del lambrusco (emilia romagna) ormai servono solo prosecco.
Per non parlare di molti altre realtà! peccato che nel settore carne ci sia solo disgregazione invece di una sana e robusta aggregazione.
I mali non vengono mai da soli, e il male della zootecnia e di altri settori è anche colpa nostra.
Se osservi gli altri settori (commerciale ad esempio) ci si trova di fronte a "concezzioni di mercato" molto diverse, esistono le posizioni dominanti, dove i prodotti vengono concentrati e rivenduti. Tutti sono d'accordo su quel sistema fatto per creare reddito virtuale, visto che è solo un passaggio di merce, e tutti ricaricano sul prezzo. Perchè in agricoltura non è possibile?
Qualcuno dice che essendo il settore primario le materie prime devono avere prezzi bassi per garantire cibo a, tutti, che l'agricoltura è già avvantaggiata sul piano fiscale, ecc. ecc....ma alla fine sappiamo che i prezzi al dettaglio seguono altre strade. Ora se tutto il resto del settore di vendita dopo l'allevatore fà esattamente quello che vuole sul prezzo senza alcun controllo l'unico modo di agire è usare le stesse "regole" concentrare la domanda e speculare (nel giusto limite!) sennò oltre che fessi finiamo anche poveri!....
Perchè è inutile gridare allo scandalo se all'estero usano sistemi di allevamenti da noi non consentiti o se hanno altre realtà e bassi costi di produzione, tanto alla fine non frega nulla a nessuno. Quindi resta solo un unica strada, agire sul mercato e sul sistema di vendita, cioè adattarsi alla realtà a sfruttarla, credere ancora che il vecchio modo (allevo e vendo) sia l'unico possibile è desolatamente sbagliato. Forse conviene di più perdere tempo in qualche riunione o in qualche progetto di vendita che stare in stalla ad accudire le bestie!
Caro grinto, io continuo a sostenere che è ora di tirar fuori i cosidetti metaforicamente parlando, e inizziare a mandare a casa tutti quelli che operando nel settore hanno permesso di arrivare a questo punto e non mi riferisco ai politici che cambiano velocemente, ma a chi siede su poltrone molto meno note ma tira i fili da troppo tempo!.