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impianto nuovo Oliveto 
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https://www.vitaincampagna.it/frutteto/ ... trapianto/

Autunno inoltrato o al termine della stagione invernale se quest'ultima in genere decorre gelida e con frequenti gelate.

Ciao hyspa.

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13/02/2020, 18:37
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va bene, Grazie!!!


13/02/2020, 19:19
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In effetti la prima parte del filmato mi ha deluso, buca piccola, drenaggio saltato, concimazione iniziale ignorata.
la seconda parte invece mi ha dato conferma del discorso d'interrare maggiormente il punto d'innesto cosa inizialmente poco condivisa ma l'idea é convincente.
Prima il consiglio era di fermare al livello del suolo l'innesto.

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Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)

Cosa importa se g'ò le scarpe rote - mi te vardo e me sento il cor contento. (La Ceseta de Transaqua)


13/02/2020, 20:39
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buongiorno,

io mi accodo al piantarlo dopo l'inverno.
Ho provato in entrambi le ipotesi ed ho notato che la pianta messa in dimora dopo la stagione fredda, sta meglio.
Ora vorrei chiedervi, come ambientamento, sapreste dirmi le tipologie più adatte?
Si dice per esempio che il leccino sia la varietà che meglio si adatta e resiste, ma poi è veramente cosi?


Grazie


14/02/2020, 11:05
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Bepi ha scritto:
In effetti la prima parte del filmato mi ha deluso, buca piccola, drenaggio saltato, concimazione iniziale ignorata.
la seconda parte invece mi ha dato conferma del discorso d'interrare maggiormente il punto d'innesto cosa inizialmente poco condivisa ma l'idea é convincente.
Prima il consiglio era di fermare al livello del suolo l'innesto.


Chi parla in quel video è Giorgio Bargioni; è stato uno dei massimi esperti del settore. Io lascio sempre il punto d'innesto fuori dal terreno, ma lo faccio perché a meno di una nuova era glaciale da me il rischio che gelino non esiste.
Ciao hyspa.

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14/02/2020, 12:50
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hyspanico ha scritto:
Bepi ha scritto:
In effetti la prima parte del filmato mi ha deluso, buca piccola, drenaggio saltato, concimazione iniziale ignorata.
la seconda parte invece mi ha dato conferma del discorso d'interrare maggiormente il punto d'innesto cosa inizialmente poco condivisa ma l'idea é convincente.
Prima il consiglio era di fermare al livello del suolo l'innesto.


Chi parla in quel video è Giorgio Bargioni; è stato uno dei massimi esperti del settore. Io lascio sempre il punto d'innesto fuori dal terreno, ma lo faccio perché a meno di una nuova era glaciale da me il rischio che gelino non esiste.
Ciao hyspa.


Nella prima parte del filmato mi é stato d'aiuto per l'indicazione dello sbloccamento delle radici; ha detto ch basta liberare la parte bassa della zolla.
Io faccio le buche 50x50 x 50 e, ove possibile, arrivo a 60 x60x60. Mi sento in colpa perché ho sentito dire di buche consigliate 100 x 100 x 100 e più. Nel reinterro aggiungo terriccio locale assieme alla terra di scavo. Sotto le radici ed ai lati distribuisco sui 200- 300gr di concime pellettato misto.

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14/02/2020, 21:26
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buonasera,

ieri ho iniziato a rimuovere le vecchie e morte piante, ed ho notato un particolare inquietante.
Pensavo che il terreno facesse marcire le radici, viste le nostre precedenti mail, ma mi sono accorto che in qualche esemplare fosse successo cosi, ma io credo che il problema sia un altro.
Non so se la pianta una volta messa a dimora si sia riuscita ad ampliare con l'apparato radicale, o se qualche animale abbia mangiato le radici, comunque sia, le piante presentavano uno sviluppo radicale modesto, come se fossero uscite di qualche centimetro dalla forma del vaso da cui erano state piantate.....
Mi chiedo, è possibile che il terriccio di partenza, limiti lo sviluppo delle stesse??...
E se invece ci fosse qualche animale???

Grazie a tutti voi


17/02/2020, 18:02
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giangi29 ha scritto:
buonasera,

ieri ho iniziato a rimuovere le vecchie e morte piante, ed ho notato un particolare inquietante.
Pensavo che il terreno facesse marcire le radici, viste le nostre precedenti mail, ma mi sono accorto che in qualche esemplare fosse successo cosi, ma io credo che il problema sia un altro.
Non so se la pianta una volta messa a dimora si sia riuscita ad ampliare con l'apparato radicale, o se qualche animale abbia mangiato le radici, comunque sia, le piante presentavano uno sviluppo radicale modesto, come se fossero uscite di qualche centimetro dalla forma del vaso da cui erano state piantate.....
Mi chiedo, è possibile che il terriccio di partenza, limiti lo sviluppo delle stesse??...
E se invece ci fosse qualche animale???

Grazie a tutti voi


Se ti rileggi le tre pagine di questo post vedrai che abbiamo toccato questo argomento con l'indicazione dell'oziorrinco come probabile causa.

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17/02/2020, 22:20
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Sicuro d'aver fatto delle buche idonee, lavorato adeguatamente il terreno per agevolare la crescita della pianta, e districato un pò le radici dal pane di terra? E soprattutto come si presentavano all'impianto e che età avevano.

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17/02/2020, 22:40
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Buonasera,

per Bepi
si ho letto perfettamente i precedenti messaggi della discussione, ma il mio dubbio su questo animaletto che non conoscevo, riesce ad attivarsi anche sotto 30 cm di terra??!!

Per hyspanico
le buche come detto sono state effettuate con escavatrice meccanica, ma il problema sorge sulle radici, sembrano come mangiucchiate, semi bruciate, il dubbio di averle separate poco dalla terra del vaso c'è, ma ho anche un altro dubbio, è possibile che ci entrino qualcosa le talpe???

Grazie a tutti


19/02/2020, 17:25
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