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Carne a confronto 
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grandi linee quello che dice dondavi e' giusto

se entriamo nello specifico , la tenerezza e' data dal tipo di stabulazione, e la sapidita da quello che mangiano a partita di razionamento, anche se a volte non vale come regola generale

cioe io posso avere 2 razionamneti uguali
uno fatto con paglia pastone di pannocchia soya e integrazione

l'altro fatto con pastone di pannocchia , orzo laminato , fave soya girasole , fieno maggengo polifita, lievito , lino estruso , crusca fettuccia e integrazione e carruba
anche se da un analisi chimica hai lostesso valore nutriutivo , pero ogni alimento porta in sa dei pregi , delle sostanze che conferiscono alla carne un gusto piu completo.

poi e' anche vero che tutto dipende dalal filiera, tu pio avere una bestia eccellente , am se poi non la si sa lavorare una volta che esce la mezzena frollata...

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13/10/2009, 7:58
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Dondavi mi spiace deluderti, ma hai sbagliato,io preferisco i sapori ed anche piuttosto forti,montone,becco e cinghiale sono trale mie carni favorite,fatte in tutti modi.poi se oltre ad essere saporita è anche tenera meglio, ma la paglia la lascio ai miei asini (lo stufato d'asino e gli agnolotti d'asino con un buon nebbiolo ....)

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13/10/2009, 19:57
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micalizio, c'è qualcosa che non mi torna, se la paglia la lasci agli asini, come fai a ingrassarli per mangiarteli?? :o :D
forse mi sfugge qualcosa del monogastrico....... mi son focalizzato troppo sui bovini gli ultimi anni....

grinto,
comunque sulla stabulazione...... ci sono pareri opposti a riguardo, volevi intendere che il posteriore di un vitellone in posta è più tenero di uno in box? per via del movimento?
mah.. forse.
ciao

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16/10/2009, 22:19
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Gentilissimi colleghi, vi pregherei di dare il giusto peso alle cose, e nel possibile di non "generalizzare" le proprie esperienze, importantissime, con delle regole dogmatiche. Con l'alimentazione si può fare parecchio, ma non si può andare contro-corrente. Il "timido" Frisone ha delle caratteristiche di razza tali che non potrà, nemmeno con l' alimentazione migliore avere le conversioni e la resa di macellazione di un Charolaise o di un Garonnese. La qualità della carne del nobile Piemontese sarà "sempre" migliore di ... (qualche altra razza), ;) , anche se "l' altro" sarà alimentato al top. Non facciamo i "semplicisti" delegando ... "troppe" capacità e responsabilità all' alimentazione, che ne ha già tante ... (detto da un alimentarista). Non è così facile ... e semplice. Non sempre si ha la soluzione sotto braccio ... spesso bisogna indaginare e parecchio per capire delle cose che ... "dopo", sono semplicissime.

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17/10/2009, 15:58
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concordo roby, resta il fatto che la miglior bestia trattata male e la peggiore trattata bene daranno sempre prodotti negativi.
poi se parliamo di conversione e resa apriti celo, parlando di fettina o comunque di carne si può fare molto con l'alimentazione e i fattori ambientali, quelli influenzabili dall'uomo, stabulazione, areazione, tipo di lettira, stress vari, alimentazione, disponibilità e tipo d'acqua ecc ecc.
ciao

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17/10/2009, 19:10
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roby in parte si in parte no

se un piemontese nn lo alimenti equilibrato , potrestia vere delle soprese , a volte capita

pero io parto da un presuposto

noi abbaimo un eta , quando dai distributori venive vendta la benvina normale e quella super , poi la normale fu sostituita dalla verde , e la super abolita , e oggi viene ripoposta coma la verde a 98ottani

il discorso su variare gli alimenti sul pimontese e' per avere una carne da eccellenza, e i prezzi che si spuntano da certi macellai (e non tutti apprezzano) puo valere la candela spendere 2 euro in piu al quintale sul mangime se alimentato con fieno e mangime a libitum.

sul unifeed la forbice si allarga come spesa giornagliera , ma vorrei trovare chi aserisce che con pastone di pannocchia , soya paglia alimentare e integrazione , ha dei risultati qualitativi sul piemontese alla pari di chi raziiona come noi

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17/10/2009, 20:15
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mmmmmmmm, la mano sul fuoco metticela tu, io temo bruciature.
il fatto di variare i prodotti che compongono l'alimentazione del bovino (sempre parlando di prodotti qualitativamente ineccepibili) dovrebbe conferire allo stesso una carne più saporita, con un gusto che qualcuno definisce più completo.
ma da questo ad esser sicuri che un vitellone a pastone e soya, da uno a concentrati vari sia qualitativamente inferiore.... mah, potrebbe essere, ma non ci giurerei.
è come il fatto del silomais: ma chi l'ha detto che usare il silomais conferisce alla carne un gusto "cattivo"?
ripeto, non ci posso scommettere, ma io credo che ogni cosa se perfetta come qualità e bilanciata all'interno del contesto, non sia da escludere a priori come fa qualcuno.
il fatto del silomis ad es è l'annosa questione del prodotto che scalda, che è marcio che così, che colà.
se voi aveste visto il silomais in fiera a clermont ferrand, che c'era nelle mangiatoie delle lattifere, lo avrei mangiato anche io, tan'èra profumato e sano al 100%.
si potrebbe aprire una discussione dedicata al "silomais si o no".
mio zio tiene i posteriori in cella 40gg, anche 50, di vitelloni che ne han mangiato parecchio di silomais, non ha nessun problema, carne bella, chiara, che tiene bene il colore in banco ecc ecc, quindi attenti a puntare il dito, restiamo nelle supposizioni... ma di sicuro c'è ancora poco.
ciao

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17/10/2009, 21:46
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io non ne uso,ho parlato tempo fa con un commerciante-allevatore e mi ha detto che ha fatto gli charolais a secco.
ha detto di aver avuto incrementi pazzeschi(al pari dei consumi giornalieri :D )


17/10/2009, 22:02
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2 euro in piu di mangime , quanti quintali di mangime mangia un piemontese in un anno?
20 quintali? x 2 euro in piu fa 40 50 euro su 15 mesi circa ma arrivi a 2 lire sul finito? 2 lire vanno e vengono (anche se e' vero che 1950/2050 euro 50 euro sembrano tanti ,
)ma se i macellatori vengono , vuol dire che si trovano bene, e un po di piu danno sennza contare che fieno mangime l'IGm e' superiore..

dondavi, fai un bollito con un pezzo di scaramella , di un vitellone alimentato a unifeed con una quota di insilato di mais alta , poi prova ad assaggiar eil brodo e dimmi che sapore ha...

poi ogni zona ha i suoi gusti , forse noi un po troppo tradizionalisti su certe cose,

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18/10/2009, 1:30
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Gentilissimi colleghi, sono certo che tutte queste risposte diano l'esatta misura della VERA zootecnia Italiana, non quella dei fanfaroni da politica, non quella dei ciarlatani da sindacato ... :twisted: ma quella SANA e VERA di allevatori sanguigni che amano il loro lavoro e si infiammano di passione per sostenere le loro posizoni, non per guadagnare di più ... ma per produrre maggiore qualità. COMPLIMENTI vivissimi comunque ed a prescindere, questo fa me un allevatore orgoglioso di appartenere a questa categoria ed un tecnico professionalmente stimolato.
Passando al tecnico... la mia versione sulla bella discussione in corso è molto sovrapponibile a quella di Dondavi, non per questo sono contrario al grande Grnto. Quindi certamente la capacità di allevare, l'esperienza, le strutture e gli alimenti sono fondamentali ! La razza da allevare, va a seconda delle precedenti cose dette, del tipo di mercato a cui ci si rivolge e della reperibiltà e del costo d'acquisto iniziale. Quindi l' insieme da il risultato. Ad esempio nel mezzogiorno della nostra bella Italia va un tipo di bovino differente che non nel nord. Alla Coop entrano "solo" determinati bovini con determtinate provenienze. E così via. Gli alimenti possono a loro volta essere scelti in base al costo ed alla disponibilità ... in alcune aree è impossibile fare il Silomais o il pastone ... quindi si lavora a secco. Esistono differenze ? certamente. Sono tangibili ? difficile date le miriadi di varianti che l'allevamento pone, come abbiamo anzi detto. Sono stra convinto che ognuno di noi con le proprie caratteristiche ed abilità sia il massimo nel proprio contesto... un po' spiazzato fuori dallo stesso... ma con enorme capacità di assimilare velocemente. Quindi razza, managment, ambiente sono estremamente vincolate tra loro e l'alimentazione, unita ad un buon tecnico ... :roll: chiude il cerchio, la qualità è una conseguenza che il grande allevatore sa saggiamente utilizzare, mettendo ogni cosa al suo posto.

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18/10/2009, 10:49
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