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allevamento bovini di razza frisona a biologico 
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Tutta la normativa relativa al biologico è possibile consultarla qui:
http://ec.europa.eu/agriculture/organic ... slation_it
Jacopo

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Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva


22/12/2009, 20:10
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Grazie Jacopo, perfetto! così chi vuole può accedere alle informazioni di base, saluti, Mario


22/12/2009, 20:15
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Gentilissimi colleghi, grazie davvero per le preziosissime informazioni e regolamentazioni sul campo bio. Certamente non è certo una sfida e neppure una dicotomia essere bio o non esserlo. Certamente i due sistemi possono e devono coesistere. Non credo che nessun allevatore sia "contro" un altro allevatore. Certamente questo sistema e questa legislazione è un po' ... abbondante nelle sue lacune. Come correttamente fate notare. Ed io non posso che apprezzare, affermando ad alta voce che anche chi produce con l'altro sistema abbia IL DIRITTO ad avere maggiori controlli, fatti ovviamente con la testa e non con il solo scopo di rubare altri soldi. Quindi che tutti si migliori verso un efficenza che ci permetterrebbe di stare a galla. Ma fatta questa premessa e prendendo a riferimento quanto da voi scritto, a casa mia ci vorrebbero più di 75 ettari per le vacche ... 20 ettari per le manze, più la superficie delle strutture ed un po' di ettari per i vitelli. Quindi un investimento in terra di oltre € 3.500.000,00. Solo per stare alle regole. Per poi produrre e organizzare le scorte è un'altra faccenda. Quindi nel pieno rispetto delle decisioni altrui, dei colleghi, di chi fa questo tipo di allevamento, non posso che confermare quanto da me precedentemente espresso... lo possono fare gli allevatori in aree marginali, chi ha poche bestie, e chi ha tanti ... tanti ... soldi per poterselo permettere. A me 3.500.000,00 di mutuo trentennale, a parte che non me lo darebbero MAI, mi costerebbe, interessi a parte, €uro 116.000, €uro l'anno. Quindi fatta salva la mia produzione attuale, e lo dubito, avrei un incidenza a litro latte di € 0,07 circa. Fatta salva, la prduzione ed i costi di alimentazione che inevitabilmente salgono. Senza contare scorte ed ammortamenti. Non credo che nessun allevatore sia CONTRO chi alleva con il protocollo bio. MA PERMETTETE che conti fatti io non possa consigliare ad una persona NORMALE, uno come noi, di percorrere questa strada ? Poi conosco anche io persone che allevano con il protocollo bio ... ma hanno "Altre" entrate, o sono locate in aree marginali. Quindi hanno investito in questo sistema. Poi un ultima domanda ma quanto è il reale consumo di latte bio ? ed a quanto è pagato alla stalla ? ma sopratutto per quanto tempo ?
Alla fine rispetto tutti e non voglio fare una Crociata contro od a favore di nessuno... solo ricordare che il redivivo, spero, collega che ha aperto il forum, CHIEDEVA un parere sulla EFFETTIVA CONVENIENZA ECONOMICA ad allevare una razza bovina con il protocollo BIO.
I miei sono stati motivati interventi in quella direzione e NON una crociata contro od a favore di qualcuna o qualcuno. Tutto questo nel pieno e concreto rispetto sia di chi non la pensa come me e neppure per chi ha avuto una decisione di allevamento differente.
A presto ... e buon Natale a Tutti.

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23/12/2009, 13:23
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Robyvan ha scritto:
Non credo che nessun allevatore sia "contro" un altro allevatore


Sagge parole!
Auguri anche a te, Robyvan!
Jacopo

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Vandana Shiva


23/12/2009, 13:37
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Bravissimo Robyvan,se lo fai come scelta etica e te lo puoi permettere,niente da eccepire, ma se devi fare scelte economiche devi ponderare attentamente ogni aspetto.


23/12/2009, 14:20
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Grazie cari colleghi, per il vostro sostegno alle mie tesi sono certo che un sano confronto, sopratutto se contrastante, non può che giovare a tutti, ed a me in primissima persona.
Grazie ancora per le vostre risposte.
Rinnovo gli auguri a tutti

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23/12/2009, 20:30
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In molte stalle romene, aggiungono sostanze come la candegina, varichina ... per conservare il latte, questo in mancanza di igiene generale e di frigoriferi, naturalmente la mia osservazione era quella di comprare un frigo idoneo, la risposta sempre la stessa: "il frigo costa troppo NON C'è UNA EFFETTIVA CONVENIENZA ECONOMICA", e continuavano, "noi siamo poveri, una vita di fatica e sacrifici, le nostre mani sono piene di calli ... ... mentre è facile per voi criticare che siete ricchi, con i soldi del frigo compro da mangiare per un anno alla mia famiglia e qualcosa ancora". Come controbattere a questo???? in quella realtà appare un senso a questo comportamento, si può rispondere in un solo modo e cioè che aggiungere quelle sostanza non fa esattamente bene a chi assumerà il loro prodotto: "pazienza prima devo pensare all'economia della mia azienda e poi a tutto il resto". Lo stesso vale se spostiamo questo discorso nei nostri ambienti, l'inquinamento dovute alle colture intensive, l'inquinamento delle falde, le concentrazioni eccessive di bestiame con i conseguenti problemi di smaltimenti ... una volta il letame era chiamato oro nero per le sue qualità fertilizzanti, adesso è un grosso problema collettivo, se riflettete i due esempi non sono lontani; giuste esigenze personali contro altrettante giuste e sacrosante esigenze collettive, niente di più, saluti e buon Natale sincero a tutti, Mario


24/12/2009, 3:11
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Mario,ogni attività dell'uomo inquina, dalla più semplice e fisiologica in poi.Questo è assodato come è assodato che più crescono le necessità più si va a sconvolgere gli equilibri naturali.Dobbiamo riconoscere che oggi,nonostante il frenetico bisogno di produrre,rispettiamo una serie di regole che saranno sempre più stringenti negli anni a venire che ci portano ad ottenere il miglior compromesso possibile con l'ambiente ed a produrre con un elevato grado di qualità e salubrità. Buon Natale a tutti .


24/12/2009, 8:39
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mario in parte hai ragione .

pero'....

e' anche vero che in questi anni non si e' fatto nulla sulla delocalizzazione dei allevamneti intensivi , si e' solo lavorto sul fronte dei divieti e basta.

anche in regioni dove la ditrttiva nitrati ha fatto scempio, ci sono zone dove l'allevamento suinicolo da ingrasso , l'avicolo sia da carne che da carne , e in parte quello cunicolo ,che non sono direttamente colelgabile alla terra, si sarebbero potuti benissimo spostare in zone meno pressate, con ricadute a livello sociale migliore.

ma son zone in cui amncano i servizzi diciamo sociali , oltre che quellia gricoli , sono zone dove in genere si fanno colture diverse da quelle dei masi , e li in parte anche auspicabile che l'opera di ricerca e' stata carente , (molto piu facile studiare il mais visto il ritorno economico..)

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Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


24/12/2009, 8:57
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Giusto grintosauro,
dove sono presenti servizi efficienti o dove costa meno produrre (!!!) si concentrano le attività, indipendentemente dall'impatto che queste hanno sull'ambiente.
Localizzarle in maniera coscente potrebbe essere una soluzione...ma chi paga oggi lo smantellamento o la riconversione delle vecchie strutture unita alla costruzione delle nuove???
Jacopo

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Vandana Shiva


24/12/2009, 9:17
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