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Bruno56
Iscritto il: 15/04/2011, 9:37 Messaggi: 21
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grazie OBOMBO finalmente ho le ricette mi procuro il necessario e provo ciao
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28/11/2011, 19:41 |
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blaesus
Iscritto il: 21/04/2011, 17:54 Messaggi: 65 Località: Cisterna di Latina
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Ciao a tutti, io ho iniziato lo scorso anno a fare l'idromele e mi sono basato sulla ricetta originale ovvero quella che contempla il solo uso di miele acqua e lievito. Ho proceduto cosi ho preso circa 1,5 kg di miele che ho diluito lentamente in poco più di 3 litri di acqua che ho leggermente scaldato per migliorare il processo di diluizione.... L'acqua è cmq rimasta intorno ai 40 gradi circa.... non appena fatto ciò ho scaldato intorno ai 50 gradi una mezza tazza d'acqua e ci ho aggiunto pochi grammi di lievito (la prima volta l'ho fatto con il lievito di birra ora invece uso lieviti da vinificazione ma anche con il lievito di birra il risultato è buono). Dopo aver scaldato i lieviti li attivo mescolando il tutto nella contentitore da 5 litri dove avevo riposto il composto di acqua e miele. A questo punto prendo un foglio di carta assorbente e ci copro la bocca del contenitore in maniera che il gas (credo sia CO2) prodotto dalla fermentazione possa uscire facilmente. A questo punto non tocco più nulla per alcuni giorni durante i quali inizia un lento processo di fermentazione che produce un po' di schiuma superficiale e nel tempo anche un accumulo di lieviti che lentamente poi si depositano sul fondo. Dopo questa prima fase inserisco un gorgogliatore per limitare l'accesso dell'aria alla soluzione. Dopo circa un mese, quando la fermentazione si riduce travaso il tutto per eliminare il fondo di lievito morto e ritappo tutto col gorgogliatore e lascio continuare la fermentazione per circa altri 5 mesi senza toccare nulla. Alla fine dei sei mesi inserisco un po' di bentonite per "pulire" la soluzione e filtro tutto per predispormi all'imbottigliamento. L'idromele che ho prodotto cosi è molto buono ma rimane piuttosto secco pur avendo il retrogusto di miele. Ho notato che servito freddo risulta più gradevole.... cmq non è usabile per pasteggiare perchè ha un sapore piuttosto peculiare.... Ho l'impressione che non appena travasato mantenga ancora un retrogusto di lievito che viene calmierato dal freddo. Non ho mai provato a renderlo fruttato perchè ho notato che cmq si presta bene all'aggiunta di succhi di frutta (con il limone è eccezionale) che lo rendono piacevole come bevanda estiva. Ho letto un articolo di un ragazzo umbro credo che lo fa fermentare in botte.... probabilmente l'uso del legno potrebbe renderlo ancora più piacevole ma non ho mai provato.
Ciao
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29/11/2011, 9:45 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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la ricetta è segreta o la domanda poco chiara? vorrei proprio sapere le dosi, i contenitori che usi i lieviti se li usi, insomma il racconto di un'esperienza vissuta o "vivente" La ricetta non è segreta ma non è nemmeno collaudata. Dopo aver letto le ricette che girano per la rete e quelle che si trovano nei vari libri di apicoltura, ho fatto una media e ho anche escluso alcune cose. Visto che l'idromele lo facevano già cinquemila anni fa quando il metabisolfito non sapevano nemmeno cosa fosse, l'ho tolto, come anche tutti i "nutrimenti" ad eccezione del tè nero. - 6 l (9 kg circa) miele - 13 l acqua - il succo di tre limoni - la buccia di 1/2 limone - 14 g tè nero - 4 g saccharomyces cerevisiae sciolto in 100 g di mosto tiepido Ho portato il mosto a 70°C per qualche minuto poi l'ho lasciato raffreddare e l'ho messo in una damigiana da 20 l precedentemente sterilizzata. Ho aggiunto gli altri ingredienti, ho messo il tappo gorgogliatore e ho incrociato le dita. Il lievito non è proprio il più adatto ma ho trovato solo quello e alcune delle ricette lo includono. Il tappo gorgogliatore, visto che non l'ho trovato in giro, me lo sono fatto con un tappo di sughero e un tubetto, incollato con la colla a caldo, che va a finire in una bottiglietta di acqua. Mi aspettavo una fermentazione più vivace ma non so come effettivamente debba essere, io conosco solo quella del vino.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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22/04/2012, 22:18 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6070 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Ciao Romeo, hai misurato i gradi Babo del "mosto" prima della fermentazione? Se ci sono molti zuccheri (e quindi miri a fare un idromele dolce) è normale che la fermentazione sia lenta. Ne avrai per un bel pò di tempo. Che tipo di miele hai usato? Poi ce lo farai assaggiare.. Ciao,
_________________ Saluti, Flavio.
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23/04/2012, 7:50 |
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blaesus
Iscritto il: 21/04/2011, 17:54 Messaggi: 65 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Obombo come mai il tè nero? che grado alcolico ottieni con quelle proporzioni di miele in acqua? per quanto tempo lasci fermentare prima di filtrare i lieviti morti che si depositano sul fondo? dopo aver filtrato quanto tempo aspetti prima di imbottigliare? prima dell'imbottigliamento usi il bisolfito per evitare l'acidificazione? Scusa le mille domande ma sto facendo delle prove anch'io e vorrei confrontarmi su certi dettagli che a mio avviso potrebbero rivelarsi fondamentali. Grazie
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23/04/2012, 7:56 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Flavio ha scritto: hai misurato i gradi Babo del "mosto" prima della fermentazione? Io non ho un rifrattometro per l'umidità del miele, figurati se ho un "babometro" . Comunque, dovrebbero essere più o meno 46°, un po' troppo, sembrerebbe, ma ho letto anche ricette con il rapporto acqua miele di 1/1. blaesus ha scritto: come mai il tè nero? che grado alcolico ottieni con quelle proporzioni di miele in acqua? per quanto tempo lasci fermentare prima di filtrare i lieviti morti che si depositano sul fondo? dopo aver filtrato quanto tempo aspetti prima di imbottigliare? prima dell'imbottigliamento usi il bisolfito per evitare l'acidificazione? E io che ne so ? Il tè nero perche contiene tannini, alle altre domande non ho ancora risposte. Il mio futuro idromele (o aceto, a seconda ... ) sta fermentando da un mese soltanto.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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23/04/2012, 21:57 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Obombo ha scritto: Comunque, dovrebbero essere più o meno 46°... Mi sa che ho sbagliato i conti, dovrebbero essere 36°. Comunque, tanti rispetto al mosto d'uva.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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24/04/2012, 16:01 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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La fermentazione dell' idromele richiede da 6-8 mesi a ben oltre un anno a seconda del grado zuccherino iniziale, del ceppo di lievito e del tipo di inoculo. L' aggiunta di nutrienti per il lievito accelera il processo portandolo verso i 6-8 mesi. E' meglio fermentare con uno starter in cui il lievito e' stato fatto partire vigorosamente con un substrato opportuno (il succo d'uva va benissimo). Se la fermentazione del mosto di miele non attraversa una fase ben attiva di almeno una settimana, non e' un buon segno. I tannini inibiscono ulteriormente la fermentazione: io non li userei. Se si usa un inoculo abbondante di un ceppo di lievito opportuno il bisolfito non e' necessario. Durante la fermentazione secondaria che dura mesi e' importante riempire i fermentatore fino all' orlo e controllare che ci sia acqua nel gorgogliatore altrimenti l' idromele va in aceto. Bisogna essere assolutamente certi che la fermentazione sia realmente finita perche', se si imbottiglia troppo presto, le bottiglie possono esplodere, o nella miglioer delle ipotesi fanno il geyser. Maddmax1
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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24/04/2012, 18:16 |
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libellula69
Iscritto il: 17/01/2012, 22:58 Messaggi: 4788 Località: Altissimo-Vi-Franciacorta
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... non è che ci ho capito molto delle ricette messe ... non si parla dei travasi necessari durante la fermentazione sul non uso del bisolfito non stra-d'accordo io ho fatto la birra un paio di volte (con il malto in lattina ue mica so fare germogliare l'orzo) e cmq non l'ho usato acqua bollente a volontà ... nessun problema di inquinamento ...
_________________ "nessuna risposta ... è una risposta" (Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano )
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26/04/2012, 22:08 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Quando la fermentazione primaria si ferma, si aspetta che il grosso del lievito e delle proteine si depositi e si travasa nel fermentatore secondario (facendo attenzione a non intrappolare troppa aria se si vuole idromele e non aceto di miele). Anche nel fermentatore secondario si formera' un piccolo deposito che pero' potra' essere lasciato, anche perche' impartisce complessita' all' idromele. Piu' si introduce aria (ossigeno) piu' l' alcohol verra' trasformato in acido acetico. Meno aria si introduce e piu' l 'idromele sara' alcoolico e fragrante. Se si vuole entrare in competizione, l' idromele deve essere limpidissimo il che crea problemi perche' ad ogni travaso si introduce aria peggiorando il gusto. Se si consuma il miele "in famiglia" la limpidezza non e' un problema. Massimo
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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26/04/2012, 23:21 |
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