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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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Non posso non inervenire per complimentarmi del lavoro di Macellaio: ammiro e pratico sempre il suo metodo " ho imparato osservando e studiando tante cose che prima ignoravo".
Ottima la descrizione sintetica della tecnica colturale, ma non sottovaluterei come ci si arriva. Cioè la rotazione colturale precedente del terreno.
Per "ortaggi" si intende una vasta gamma di specie con esigenze e cicli diversi, comunque a grandi linee "hanno bisogno di un terreno soffice dove espandere le radici per trovare umidità e gli elementi a loro necessari".
"Bisogna favorire il nutrimento del terreno e non delle piante": sacrosante parole, aumentare e mantenere costante l'energia del terreno. Energia capace di compiere lavoro e cioè rendere fertile il terreno.
E come si ? Semplicemente favorendo lo sviluppo della vita negli strati più superficiali del terreno, maggiore è la quantità e diversità di vita maggiore sarà la fertilità del nostro terreno.
La lavorazione del terreno interrompe questo complesso ciclo biologico liberando una grossa quantità di energia da utilizzare per la coltivazione di specie che altrimenti non sarebbero sopravvisute alla naturale competizione.
Attenzione però, intendo lavorazioni localizzate e temporanee, appena necessarie per permettere lo sviluppo della specie coltivata.
Per esempio le micorrizze sono molto sensibili alle lavorazione e all'alterazione salina del terreno e necessitano di tempi lunghi per la colonizzazione.
"La pacciamatura funziona molto meglio se messa prima di piantare in modo da assestarsi e cominciare a decomporsi..." soprattuto se si pratica la semina di specie sensibili nella prima fase di crescita. La pacciamatura ripetuta per alcuni mesi invernali rende il terreno adatto ad ospitare semi piccoli che avranno il tempo di crescere prima della nuova ricolonizzazione delle specie naturali.
Scusate se sono stato troppo retorico.
Un cordiale saluto a tutti e...........speriamo che il tempo si rimetta!
Pallinof

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.


30/07/2014, 12:10
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Ciao Macellaio, grazie per aver condiviso la lettura, ho guardato ora su internet è sembra molto interessante...più che altro non avevo ancora visto molti testi sulle pratiche di fukuoka in italia...

Anche io quest'anno ho tentato semine di fagiolini e di fagioli su sodo, i risultati son stati molto buoni,il suolo era coperto con la pacciamatura ed i fagiolini ( seminati sia nani che rampicanti) son riusciti a svilupparsi in modo che quelli più bassi proteggessero quelli rampicanti dal resto delle erbe e a garantire una resa buona e costante, ho notato che la varietà rampicante viola è stata attaccata maggiormente dagli afidi rispetto ad altre; su alcune piante però gli afidi sono ad un certo punto scomparsi(non so se mangiati da altri animali o morti per qualche particolare causa)

Tempo fa ero stato da Frasantel dove avevo visto un campetto di patate su sodo e sembrava avere una buona crescita, attenderemo da lui delle conferme sulla resa
A riguardo volevo sottolineare la forza della patata e il suo possibile utilizzo come pianta perenne non prelevandole tutte, quest'anno molte patate nate spontanee han dato una buona resa considerando il tempo di cura dedicatogli

Anche con le fave sto cercando di insaurare una coltivazione semiperenne - rinascita spontanea e crescita delle piante di fava su quelle vecchie che si trasformano in copertura del suolo con sempre un importo minimo di altro pacciame, secondo voi è fattibile o a lungo andare si avrà una resa sempre inferiore?
Alla prossima!


31/07/2014, 12:40
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PALLINOF ha scritto:
Non posso non inervenire per complimentarmi del lavoro di Macellaio: ammiro e pratico sempre il suo metodo " ho imparato osservando e studiando tante cose che prima ignoravo".
Ottima la descrizione sintetica della tecnica colturale, ma non sottovaluterei come ci si arriva. Cioè la rotazione colturale precedente del terreno.
Per "ortaggi" si intende una vasta gamma di specie con esigenze e cicli diversi, comunque a grandi linee "hanno bisogno di un terreno soffice dove espandere le radici per trovare umidità e gli elementi a loro necessari".
"Bisogna favorire il nutrimento del terreno e non delle piante": sacrosante parole, aumentare e mantenere costante l'energia del terreno. Energia capace di compiere lavoro e cioè rendere fertile il terreno.
E come si ? Semplicemente favorendo lo sviluppo della vita negli strati più superficiali del terreno, maggiore è la quantità e diversità di vita maggiore sarà la fertilità del nostro terreno.
La lavorazione del terreno interrompe questo complesso ciclo biologico liberando una grossa quantità di energia da utilizzare per la coltivazione di specie che altrimenti non sarebbero sopravvisute alla naturale competizione.
Attenzione però, intendo lavorazioni localizzate e temporanee, appena necessarie per permettere lo sviluppo della specie coltivata.
Per esempio le micorrizze sono molto sensibili alle lavorazione e all'alterazione salina del terreno e necessitano di tempi lunghi per la colonizzazione.
"La pacciamatura funziona molto meglio se messa prima di piantare in modo da assestarsi e cominciare a decomporsi..." soprattuto se si pratica la semina di specie sensibili nella prima fase di crescita. La pacciamatura ripetuta per alcuni mesi invernali rende il terreno adatto ad ospitare semi piccoli che avranno il tempo di crescere prima della nuova ricolonizzazione delle specie naturali.
Scusate se sono stato troppo retorico.
Un cordiale saluto a tutti e...........speriamo che il tempo si rimetta!
Pallinof

Ciao Pallinof, ti ringrazio per i complimenti, comunque ho fatto un resoconto delle esperienze di quest'anno .La stagione in campagna qui per noi è già finita, adesso bisogna programmare la stagione invernale, pensavo di coprire tutto l'appezzamento sperimentale/fukuoka seminando specie rustiche produttive come fave cece e lupini che dopo la raccolta e la loro parte aerea, in teoria sarà la copertura morta del terreno per l' estate dove si potrebbero sperimentare pomodori, patate e fagioli (che non hanno bisogno di irrigazione se piantati/seminati presto) , arricchirò l' assortimento di piante perenni con asparagi da giardino,aromatiche e altre piante da frutto . Ho dubbi sulle semine di fave,cece,lupino: fresare metà terreno per con la motozappa (l' ideale sarebbe un ripper o un erpice ma non li ha nessuno nelle vicinanze ) e seminare a spaglio con interramento e l'altra metà dopo una passata di decespugliatore seminare con le palline di argilla che in questo caso risulterebbero se fatte bene molto utili e pratiche.La lavorazione potrebbe essere positiva per l'espansione più facile delle radici dato che il terreno con queste ultime piogge essendo scoperto da erbe si sarà compattato fattore che potrebbe limitare la crescita delle piante, le semine saranno alle prime piogge serie molto probabilmente nel mese di Ottobre , naturalmente se il terreno si ripristinerà le lavorazioni non saranno più effettuate ...poi vedendo i risultati si deciderà cosa fare successivamente... Che ne dite?Se avete esperienze fatte mi sarebbe molto utile sapere come avete fatto.



Never ha scritto:
Ciao Macellaio, grazie per aver condiviso la lettura, ho guardato ora su internet è sembra molto interessante...più che altro non avevo ancora visto molti testi sulle pratiche di fukuoka in italia...

Anche io quest'anno ho tentato semine di fagiolini e di fagioli su sodo, i risultati son stati molto buoni,il suolo era coperto con la pacciamatura ed i fagiolini ( seminati sia nani che rampicanti) son riusciti a svilupparsi in modo che quelli più bassi proteggessero quelli rampicanti dal resto delle erbe e a garantire una resa buona e costante, ho notato che la varietà rampicante viola è stata attaccata maggiormente dagli afidi rispetto ad altre; su alcune piante però gli afidi sono ad un certo punto scomparsi(non so se mangiati da altri animali o morti per qualche particolare causa)

Tempo fa ero stato da Frasantel dove avevo visto un campetto di patate su sodo e sembrava avere una buona crescita, attenderemo da lui delle conferme sulla resa
A riguardo volevo sottolineare la forza della patata e il suo possibile utilizzo come pianta perenne non prelevandole tutte, quest'anno molte patate nate spontanee han dato una buona resa considerando il tempo di cura dedicatogli

Anche con le fave sto cercando di insaurare una coltivazione semiperenne - rinascita spontanea e crescita delle piante di fava su quelle vecchie che si trasformano in copertura del suolo con sempre un importo minimo di altro pacciame, secondo voi è fattibile o a lungo andare si avrà una resa sempre inferiore?
Alla prossima!

Ciao,mi farebbe molto piacere sapere come hai gestito i fagioli(situazione del terreno,pacciamatura,irrigazione...),le fave sono molto interessanti perchè rustiche, io qualche pianta non raccolta l'ho lasciata a seme, anche di cece. Le patate non lo so fino che punto sarebbe utile coltivarle con pacciamatura il vantaggio dovrebbe essere un risparmio di lavoro ma si devono avere più dati pratici sulla convenienza e sulla resa (se devo portare continuamente pacciamatura per avere poche patate e piccole tanto vale farle con il metodo tradizionale) e se nascono fuori terra magari produrranno ma prendono sole e non si possono utilizzare...
Comunque tutto è da sperimentare,osservare e imparare , la strada è lunga ...

_________________
Ciao a tutti !
Giuseppe.


31/07/2014, 16:12
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allora i fagiolini son stati seminati sul terreno precedentemente pacciamato in inverno (come si diceva prima) e in cui eran presenti bietole a seme,che ora stan sbucando sotto i fagiolini...
sono coltivati su un bancale realizzato 3/4 anni fa senza aver mai importato letame o altri nutrimenti se non pacciame, colture azotate e qualche macerato...rigurado all'irigazione, il mio orto si trova in una zona abbastanza umida e con il tempo di quest'anno praticamente non ho bagnato, giusto 2/3 volte prima di germinare e alla nascita del piantino,
allego la foto di uno degli esempi scattata oggi apposta


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31/07/2014, 22:15
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Ciao, mi sembra che Macellaio abbia sollevato un argomento molto interessante: il terreno che viene compattato dalle piogge, specie se molto violente. Infatti il terreno del bosco, che in genere viene preso come esempio di terreno naturalmente fertile, non riceve molte piogge dirette, perchè queste vengono infrante dalle foglie degli alberi.
Invece ho visto che anche i bancali del sinergico fatti con terra assolutamente soffice, possono compattarsi con piogge forti o annaffiature, nonostante la pacciamatura.
Qualcuno ha consigli a riguardo?


03/08/2014, 22:31
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MarcelloC ha scritto:
Invece ho visto che anche i bancali del sinergico fatti con terra assolutamente soffice, possono compattarsi con piogge forti o annaffiature, nonostante la pacciamatura.

...secondo me la differenza la fa la quantità di sostanza organica umificata del terreno,nei bancali difficilmente si potrà arrivare a uguagliare un bosco,anche apportando grossi quantitativi di sostanza organica,presumo che dipenda dalle dimensioni...su un piccolo bancale sperimentale, 4m x 1.20m, fatto direttamente con uno spesso strato di compost a cui aggiungo continuamente sfalci,parzialmente ombreggiato nelle ore più calde da un albero di kaki,per il momento ho un terriccio simile a quello del bosco,ma lo vedo diminuire a vista d'occhio,nonostante gli sforzi di continuare a portare sostanza organica e sfruttandolo solo in estate, non credo che riuscirò a mantenere in piedi quel sistema :cry:...per questo non credo ai bancali sinergici sul lungo periodo :roll:


04/08/2014, 8:21
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Never ha scritto:
allora i fagiolini son stati seminati sul terreno precedentemente pacciamato in inverno (come si diceva prima) e in cui eran presenti bietole a seme,che ora stan sbucando sotto i fagiolini...
sono coltivati su un bancale realizzato 3/4 anni fa senza aver mai importato letame o altri nutrimenti se non pacciame, colture azotate e qualche macerato...rigurado all'irigazione, il mio orto si trova in una zona abbastanza umida e con il tempo di quest'anno praticamente non ho bagnato, giusto 2/3 volte prima di germinare e alla nascita del piantino,
allego la foto di uno degli esempi scattata oggi apposta

Molto belli i tuoi fagioli... Anche io proverò l'anno prossimo.

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Ciao a tutti !
Giuseppe.


04/08/2014, 15:13
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...un doveroso grazie a Macellaio che ha consigliato il libro"Alle radici dell'agricoltura" ;) ... il metodo Manenti lo trovo decisamente più ragionevole e convincente,non solo per il piccolo orto famigliare, ma anche per realtà più grandi e commerciali come le aziende orticole.
Un paio di cose mi sono piaciute particolarmente,come la lavorazione senza rimescolamento degli strati,molto diversa dalla non lavorazione a prescindere,che ho sempre trovato "stretta" e il fatto di non accettare il prodotto "brutto e striminzito" come garanzia di un prodotto biologico e sano in contrapposizione a quello "bello e florido"ma avvelenato dai residui chimici dell'agricoltura industriale...."il prodotto della natura deve esprimere al pieno le sue potenzialità di crescita e quindi non deve di norma presentare carenze o difetti"


06/08/2014, 9:41
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Iscritto il: 24/08/2012, 12:45
Messaggi: 97
Rispondi citando
Speriamo funzioni veramente, sembra perfino troppo bello per essere vero.Vai Maxdef, prova.Io non ho erpice e trattore adatto.Poi ci racconti....
Non ho capito però come funziona per gli alberi da frutta e se funziona pure per un campo con l'erba risolvendo cosi il problema della fertilita del terreno da pacciamatura di cui parlavamo giorni fa.
Cmq grazie anche da parte mia Macellaio


06/08/2014, 18:31
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...il problema non si pone, perchè da quello che si capisce non c'è bisogno di apporto esterno di pacciamatura,si utilizzano i resti della coltura e le erbe spontanee trinciate per tenere coperto il terreno nei periodi in cui non c'è nessuna produzione...per gli alberi da frutta non c'è scritto granchè,ma credo che valgano le stesse linee guida dell'orto,cercando di curare la salute del terreno e dei suoi abitanti...per l'attrezzatura,l'erpice manca anche a me così come il trattore,però l'anno scorso per scherzo mi sono costruito un ripper per il motocoltivatore,adesso è arrivato il momento di usarlo con convinzione :D


06/08/2014, 21:46
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