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Consorzio Radicchio Treviso e Variegato Castelfranco IGP 
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Produttori a convegno per fare il punto sull’IGP
e giornata nazionale del Radicchio di Treviso con AIFB

Si terrà venerdì 29 gennaio, dalle 18,30, nell’ambito della 30esima edizione della Festa del Radicchio di Treviso a Dosson, il convegno “Il Radicchio si interroga sul suo futuro” realizzato dal Consorzio di Tutela in collaborazione con l’associazione produttori del radicchio di Dosson di Casier (TV). Al convegno di approfondimento sono stati invitati tutti i 120 soci del Consorzio, tra produttori e rete commerciale, ma sarà aperto a tutti gli operatori della filiera. L’obiettivo è di informare e fare il punto sulle possibilità di crescita del comparto legato all’Indicazione Geografica Protetta che, riconosciuta nel 1996 (primo prodotto orticolo in ambito comunitario), giunge quest’anno al traguardo dei venti anni. Anzitutto si affronteranno le misure di interesse per il settore orticolo previste dal nuovo piano di sviluppo rurale 2014/2020, grazie alla presenza di Arturo Pizzolon, responsabile Sviluppo imprese agricole, Avepa Treviso e le possibilità di accesso al credito per le imprese agricole con Arturo Miotto, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Monastier e del Sile (che è partner del convegno). Ma si affronteranno anche aspetti legati al marketing e alla comunicazione del prodotto tipico con Marco Colognese, critico enogastronomico e collaboratore della Guida ai Ristoranti d’Italia de l’Espresso che affronterà il tema del valore della narrazione nel racconto del Radicchio Rosso di Treviso IGP.
“Si tratta del terzo anno di questo appuntamento che abbiamo voluto diventasse fisso - spiega il direttore del Consorzio Denis Susanna – come strumento concreto di informazione e formazione per i nostri soci. Quest’anno, per tutto il mondo dell’agricoltura, il tema centrale è l’avvio del nuovo PSR, che riserva ai nostri prodotti misure precise di finanziamento che sarà importante intercettare, ma non abbiamo voluto tralasciare anche l’aspetto legato alla comunicazione del prodotto, cui si lega necessariamente la sua riconoscibilità per i consumatori e il suo valore aggiunto”.
Consumatori che saranno coinvolti anche sul web lunedì 1 febbraio attraverso la “Giornata Nazionale del Radicchio Rosso di Treviso IGP” voluta da AIFB – Associazione Italiana Food Blogger, con l’iniziativa del Calendario del Cibo Italiano. “Invitiamo quindi – conclude il direttore Susanna - tutto il nostro territorio a partecipare on line condividendo ricette e immagini e ringraziamo l’AIFB, con cui abbiamo già collaborato in questi anni attraverso blog tour, per sostenere attraverso l’importante rete di associati in tutta Italia, la conoscenza del nostro prodotto”


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27/01/2016, 16:00
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Per questa Pasqua prodotto sulle tavole della festa
RADICCHIO DI TREVISO SOTTO PROTEZIONE UE
CHIESTO AGLI USA RICONOSCIMENTO DELL’IGP
Il fiore d’inverno inserito tra gli otto prodotti ortofrutticoli italiani da sottoporre a tutela internazionale nell’ambito dei negoziati con gli USA per il Ttip, il più importante accordo transatlantico in approvazione entro il 2016. Il Consorzio: “Un grande passo avanti a difesa dei piccoli produttori e delle denominazioni locali”

25 Marzo 2016 - Mentre ci si appresta a festeggiare questa Pasqua portando prodotto certificato sulle tavole, è con grande soddisfazione che il Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP ha accolto la notizia dell’inserimento, da parte della Commissione Europea, della regina tra le cicorie tra gli otto grandi prodotti dell’ortofrutticolo Made in Italy nella documentazione consegnata alle delegazioni USA, in questi giorni, nell’ambito dei negoziati Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership) il più importante accordo commerciale in tra Europa e Usa, la cui discussione è in corso dal 2013 e che si punta a portare all’approvazione entro il 2016. Per il comprato ortofrutticolo i magnifici otto italiani sono insieme al Radicchio di Treviso l’Arancia Rossa di Sicilia, il Cappero di Pantelleria, il Kiwi di Latina, la Lenticchia di Castelluccio di Norcia, la Mela dell’Alto Adige, la Pesca Nettarina di Romagna e il Pomodoro Pachino.
“Non possiamo che ringraziare la Commissione Europea – afferma il presidente del Consorzio, Paolo Manzan - per aver dimostrato di voler tutelare a livello internazionale quelle denominazioni che lei stessa ha introdotto, ma che hanno dimostrato il limite della loro tutela all’interno dei confini europei. Il nostro Consorzio quest’anno festeggia i 20 anni dal riconoscimento dell’IGP, primo prodotto ortofrutticolo europeo ad ottenerla. In due decenni il mondo è cambiato, oggi viviamo in una economia globale che rischia di stritolare le piccole produzioni. Finora siamo stati praticamente impotenti di fronte alle falsificazioni che avvengono fuori dai confini UE, come dimostra il caso recente del falso Radicchio di Treviso a Sidney. Ma casi simili, purtroppo, esistono per esempio in California, ed è per questo l’inserimento nel Ttip potrebbe rappresentare una svolta e una vera tutela dalle imitazioni”. In allegato alcune immagini di come sia reale il problema del “Treviso sounding” negli USA: il packaging di una nota azienda californiana, dove è ben evidente l’usurpazione dell’indicazione geografica: Radicchio di Treviso, ma prodotto a Salinas- CA; una immagine scattata nei giorni scorsi nel punto vendita Eataly di New York dove il Radicchio di Treviso è chiaramente made in USA, così come nella catena Dean & De Luca (prezzi esorbitanti per un radicchio che non è italiano).
“Siamo felici che questa difesa – aggiunge il direttore del Consorzio, Denis Susanna - non riguardi solo i grandi nomi dell’agroalimentare italiano, anche per i piccolissimi Consorzi come il nostro che, coltivando grandissima qualità ma rimanendo produzioni di nicchia, non possono avere la forza commerciale per tutelarsi in mercati globali senza l’aiuto delle istituzioni. Il sistema di protezione, certificazione e controlli delle IGP ha portato benefici, in particolare in termini di sostenibilità e sicurezza per il consumatore finale, che vanno conosciuti in Europa e negli USA”.
Mentre la Pasqua in marzo sta consentendo di portare ancora Radicchio Rosso di Treviso sulle tavole delle feste, il Consorzio fa un primo bilancio della stagione 2016. Dopo un avvio in grande stile nei primi mesi invernali, si è registrata una difficoltà per la tenuta dei prezzi nei primi mesi dell’anno. Tuttavia, l’ente di tutela si congratula con le Organizzazioni di Produttori che hanno raggiunto nuovi traguardi sul fronte degli accordi con la GDO (come l’ingresso nella gamma “Fior Fiore” di Coop). D’altra parte, l’export continua ad essere in crescita: da un lato in un mercato di riferimento come i paesi tedeschi (ottimi i contatti raccolti a Fuitlogistica Berlino), dall’altro in un paese sempre più in crescita come la Francia, sia per la vendita al dettaglio che per la presenza nell’alta ristorazione.


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25/03/2016, 21:12
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Radicchio di Treviso IGP a Macfrut Cesena
festeggia il riconoscimento a Cesare Bellò

Si è aperto oggi MacFrut 2016 a Cesena, il più importante evento fieristico italiano dedicato al settore ortofrutticolo, punto di riferimento nazionale e internazionale. Il Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP è come sempre presente in maniera istituzionale all’appuntamento che si colloca in un momento strategico per l’avvio delle stagione dei radicchi. Con l’inizio di settembre è infatti iniziata la raccolta e immissione sul mercato del Radicchio Rosso di Treviso Precoce IGP e tra circa un mese è atteso anche il Variegato di Castelfranco IGP. L’appuntamento con MacFrut è perciò fondamentale per stringere accordi con i buyers e la Gdo.
Si può dire che il Consorzio ha inaugurato in bellezza l’appuntamento festeggiando il riconoscimento che Lorenzo Cagnoni, presidente delle Fiere di Rimini, ha voluto consegnare, alla presenza del Ministro per l’Agricoltura Maurizio Martina, a Cesare Bellò, già presidente e vice presidente del Consorzio di Tutela. Cagnoni ha voluto così sottolineare “l’impegno profuso in questi anni per la promozione del Radicchio Rosso di Treviso”. “Il nostro plauso va a Cesare – afferma il presidente del Consorzio di Tutela, Paolo Manzan – cui dobbiamo davvero tanto. E’ grazie a lui che il Consorzio di Tutela è nato, grazie alla sua lungimiranza se il nome Treviso è arrivato ad affermarsi a livello internazionale e oggi nuovi soci chiedono di iscriversi, portando un clima di positiva crescita. Senza persone come Cesare che vent’anni fa hanno scelto la strada della difesa del prodotto tipico chiedendo il riconoscimento IGP, possiamo dire che non esisterebbe il Radicchio Rosso di Treviso come denominazione tutelata”. La presenza costante e sempre più forte ad eventi importanti come quello di Cesena – che Cesare Bellò ha sempre curato in prima persona – ha contribuito fare del Radicchio Rosso di Treviso una avanguardia nell’ambito ortofrutticolo in termini di marketing, di innovazione del packaging e di affermazione sui mercati del prodotto tipico.


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14/09/2016, 16:19
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IL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO FESTEGGIA 20 ANNI DI INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA
A VENEZIA WEEKEND DI EVENTI TRA CHEF E DEGUSTAZIONI APERTE AL PUBBLICO
Nel corso dell’inaugurazione il Consorzio di Tutela presenterà le nuove iniziative per la difesa del marchio sui mercati internazionali.
INVITO STAMPA:
Venerdì 2 Dicembre 2016, ore 11:00
l’Istituto provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà, in Riva degli Schiavoni, San Marco

Vent’anni ed è sempre un fiore, anzi il fiore d’inverno. Era il 1996 quando il Radicchio Rosso di Treviso, primo prodotto orticolo in Europa, veniva riconosciuto come Indicazione Geografica Protetta. Nello stesso anno nasceva il suo Consorzio di Tutela, una organizzazione di produttori lungimiranti che in questo campo ha fatto la storia e che oggi, all’aprirsi di una nuova stagione, vuole festeggiare il traguardo in grande stile. TRE GIORNI DI FESTA A VENEZIA | Negli spazi prestigiosi dell’Istituto Provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà, per tre giorni (2/3/4 Dicembre, dalle 10,00 alle 18,00), si potranno ammirare e degustare il Radicchio Rosso di Treviso e il Radicchio Variegato di Castelfranco, i soci proporranno il meglio della produzione a marchio, affiancati da aziende del territorio che presenteranno prodotti trasformati (dal panettone alla birra al Radicchio, dai formaggi alle mostarde). La manifestazione è ad ingresso libero e prevede anche coking show curati dagli chef e degustazioni di piatti tradizionali in collaborazione con le Pro Loco dell’Unpli e con l’Istituto Alberghiero Barbarigo di Venezia. L’iniziativa è realizzata grazie al coinvolgimento anche del Gruppo Ristoratori Marca Trevigiana e all’AEPE – Associazione Esercizi Pubblici Venezia.
Cliccare qui per una slezioni di immagini

Programma:
MOSTRA DEL RADICCHIO ROSSO| 2|3|4| DICEMBRE 2016

VENERDì 2 DICEMBRE 2016
12:30 Apertura al pubblico della mostra del Radicchio
16:00 Cooking Show Chef Leonardo Poma
18:00 Chiusura della mostra

SABATO 3 DICEMBRE 2016
10:00 Apertura della mostra
11:00 Cooking Show Chef Maurizio Gallina
15:00 Visita guidata gratuita alla Chiesa della Pietà e al Percorso Museale della Chiesa della Pietà Vi.Ve. Vivaldi Venezia
16:00 Cooking Show Chef Maurizio Gallina
18:00 Chiusura della Mostra

DOMENICA 4 DICEMBRE 2016
10:00 Apertura della mostra
11:00 Cooking Show Chef Mirko Migotto
15:00 Visita guidata gratuita alla Chiesa della Pietà e al Percorso Museale della Chiesa della Pietà Vi.Ve. Vivaldi Venezia
16:00 Cooking Show Chef Daniele Busatto
18:00 Chiusura della Mostra


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30/11/2016, 17:42
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RADICCHIO ROSSO DI TREVISO COMPIE 20 ANNI
ORA LA TUTELA INTERNAZIONALE DEL MARCHIO

A Venezia palcoscenico internazionale per festeggiare i venti anni dal riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta. Festa per l’eccellenza ortofrutticola, dal 2 al 4 dicembre, tra degustazioni e chef al lavoro. Il Consorzio di Tutela presenta la strategia per il futuro: riconoscimento del marchio collettivo anche nei Paesi extra UE e nei mercati emergenti per l’export e investimento in ricerca per innalzare lo standard di qualità.

Venezia, 2 Dicembre 2016 – Il Radicchio Rosso di Treviso compie 20 anni e festeggia a Venezia, con un evento straordinario, per l’eccezionalità della proposta e per il luogo che lo ospita. Si inaugura oggi, la Mostra del Radicchio Roso di Treviso IGP che sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, Venerdì 2, Sabato 3 e Domenica 4 Dicembre, nell’Istituto Provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà in Riva degli Schiavoni. Un appuntamento dove il gusto di un prodotto tipico eccellente si sposa con l’arte di Venezia, attraverso la mostra mercato di eccellenze gastronomiche e la degustazione di piatti della tradizione e curiosi abbinamenti proposti dagli chef veneti, cui si aggiunge la possibilità di visite guidate gratuite al complesso museale.

20 ANNI DI IGP IL BILANCIO DEL CONSORZIO | Era il 1996 quando il Radicchio Rosso di Treviso, primo prodotto orticolo in Europa, veniva riconosciuto come Indicazione Geografica Protetta. Nello stesso anno nasceva il suo Consorzio di Tutela, una organizzazione di produttori lungimiranti che, in questo campo, ha fatto la storia e che oggi, all’aprirsi di una nuova stagione, vuole festeggiare il traguardo tracciando un bilancio e guardando alle nuove sfide del futuro. “Celebrare il Radicchio Rosso di Treviso IGP a Venezia – spiega il presidente del Consorzio di Tutela, Paolo Manzan – rappresenta una straordinaria occasione per incontrare il grande pubblico straniero, ma anche i visitatori italiani, per affermare, oggi più che mai, l’unicità del nostro prodotto orticolo. Un ortaggio inimitabile, grazie all’Indicazione Geografica Protetta tutelata da vent’anni in tutta Europa, che sta incontrando sempre più il favore dei consumatori, più attenti nel riconoscere la qualità di ciò che mangiano”.

IL MARCHIO COLLETTIVO PER TUTELA INTERNAZIONALE | Il Consorzio di Tutela conta attualmente 89 soci e negli ultimi anni ha visto crescere in maniera esponenziale le superfici coltivate, praticamente raddoppiate dell’ultimo quinquennio. “L’apertura ai mercati globali e la conseguente incertezza del consumatore sull’origine di ciò che arriva in tavola, ha dato una grande spinta ad un prodotto a qualità garantita come il Treviso. Tuttavia, la stessa competizione su mercati internazionali – aggiunge il presidente – ci impone di innalzare la nostra tutela, ciò che ci garantiva 20 anni fa – il marchio europeo IGP – oggi non basta più”. Il Consorzio ha infatti imboccato la strada del deposito del marchio collettivo che garantisce a livello commerciale origine, natura e qualità del prodotto.
“La registrazione della denominazione “Radicchio Rosso di Treviso” come marchio collettivo, rafforzerà la tutela in ambito comunitario e ci consentirà di difenderci sui mercati extra UE, di maggior interesse per il nostro export (dagli USA alla Russia), dove l’indicazione geografica non gode di alcuna protezione e ci espone a falsificazioni e utilizzi della denominazione che rischiano di danneggiare non solo noi produttori, ma soprattutto i consumatori”. Il Consorzio ha attivato la procedura di registrazione del marchio collettivo riservata alle associazioni/enti come i Consorzi, in via preliminare in ambito nazionale ed europeo (obiettivo da raggiungere entro il 2017). “Proseguiremo quindi alla registrazione nei singoli stati dove è più importante in prospettiva l’export. Sarà un processo che ci vedrà impegnati nei prossimi anni, che richiederà anche risorse economiche, ma la strada è imboccata e la percorreremo, per quanto possa essere lunga. Oggi l’export vale il 10% della produzione IGP, lavoriamo per farlo crescere”.

ATTIVITA’ DI RICERCA PER GARANTIRE QUALITA’ MASSIMA | La garanzia di qualità di fronte al consumatore e alla grande distribuzione organizzata resta il valore aggiunto da tutelare. Per questo il Consorzio ha intrapreso la non semplice via della ricerca scientifica in collaborazione con il DAFNAE (Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali ed Ambiente) dell’Università di Padova.
“In questi anni i nostri produttori hanno stretto importanti accordi con la GDO che sempre di più sta chiedendo prodotto a marchio, è chiaro quindi che dobbiamo innalzare gli standard qualitativi. Per questo abbiamo intrapreso una importante collaborazione con i ricercatori dell’Università di Padova: il miglioramento genetico delle nostre piante è stato per secoli frutto della selezione massale realizzata dai nostri agricoltori, oggi questo processo – in particolare per quanto riguarda il controllo delle note amare delle nostre particolari cicorie - può essere supportato dalla ricerca universitaria”. In questa fase il progetto, coordinato dal Prof. Paolo Sambo, mira alla possibilità di stimare, in maniera “non distruttiva, il contenuto di quelle sostanze che in determinate annate e periodi dell’anno possono creare qualche problema al radicchio Rosso di Treviso IGP. Per il progetto si farà riferimento alla tecnologia NIRS (già adottata per la stima di parametri qualitativi di altri prodotti ortofrutticoli) che si basa essenzialmente sul differente assorbimento della radiazione infrarossa da parte di diverse classi di composti chimici. I dati ricavati e i risultati ottenuti in questa fase saranno propedeutici alla stesura di un protocollo operativo.

TRE GIORNI DI FESTA A VENEZIA | Negli spazi prestigiosi dell’Istituto Provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà, per tre giorni (2/3/4 Dicembre, dalle 10,00 alle 18,00), si potranno ammirare e degustare il Radicchio Rosso di Treviso e il Radicchio Variegato di Castelfranco, i soci proporranno il meglio della produzione a marchio, affiancati da aziende del territorio che presenteranno prodotti trasformati (dal panettone alla birra al Radicchio, dai formaggi alle mostarde). La manifestazione è ad ingresso libero e prevede anche cookink show curati dagli chef e degustazioni di piatti tradizionali in collaborazione con le Pro Loco dell’Unpli e con l’Istituto Alberghiero Barbarigo di Venezia. L’iniziativa è realizzata grazie al coinvolgimento anche dell’Associazione Esercizi Pubblici Venezia.


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02/12/2016, 19:36
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Nelle terre del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP

fiori d’inverno a Zero Branco, preganziol e mirano

radicchio di treviso, tre feste in un weekend

Tornano con il nuovo anno gli appuntamenti della rassegna Fiori d’Inverno organizzata dall’Unpli di Treviso in collaborazione con le Pro Loco delle province di Treviso e Venezia.

10 Gennaio 2017 – Il prossimo weekend i buongustai possono partire per un viaggio nella “capitali” del Radicchio di Treviso. Perché Zero Branco e Preganziol, nella provincia di Treviso e Mirano, in quella di Venezia, rappresentano alcune delle località di produzione storica del fiore d’inverno a Indicazione Geografica Protetta. In questi paesi, dove le campagne sono segnate dalle distese dedicate alla produzione dell’ortaggio, gioiello dell’ortofrutticolo italiano, il Radicchio Rosso di Treviso significa anche tradizione, storia, cultura locale. Per questo, in alcuni casi anche da mezzo secolo, la preziosa cicoria si celebra con feste di piazza che danno spazio ai piatti tipici della tradizione, ma anche alla solidarietà e alla illustrazione di un processo produttivo che da secoli si svolge ancora tutto manualmente. Torna con il 2017, l’11^ rassegna Fiori d’Inverno, realizzata dall’Unpli e dalle Pro Loco del territorio, che da novembre ad aprile, offre 12 manifestazioni per celebrare e promuovere l’autentico Radicchio Rosso di Treviso, tre le feste proprio in questo fine settimana: appuntamenti ideali non solo per gustare prodotti genuini ma anche per acquistare direttamente dai produttori il meglio del vero radicchio IGP.

24^ MOSTRA DEL RADICCHIO IGP a ZERO BRANCO dal 13 al 15 e dai 19 al 22 gennaio 2017

Per i numerosi produttori dell’area è il momento atteso della festa di Zero Branco che apre i battenti alle 19 di venerdì 13 gennaio, con l’apertura dello stand gastronomico e a seguire il concerto a ingresso libero dei Dik Dik, una vera icona del pop italiano degli anni Sessanta, a fare da spalla ci penseranno i Black Boys, una delle band storiche di rythm and blues del panorama musicale trevigiano, nata nel 1967. Sabato 14 gennaio alle 10.45 l’inaugurazione ufficiale con le autorità e i rappresentanti del Consorzio di tutela e delle associazioni di categoria. A seguire la consegna dei fondi raccolti per le popolazioni terremotate nel corso della Sagra del Peperone di fine agosto, quindi la sfilata in costume dei colmelli e l’esibizione della banda che precederanno il pranzo inaugurale. La festa riprende alle 19 con l’apertura degli stand gastronomici e l’esibizione musicale. Domenica 14 gennaio dalle 10,30 appuntamento di approfondimento dedicato ai produttori: “Che cosa si deve fare per vendere più radicchio in Italia e in Europa?”, tavola rotonda moderata da Giusi Legrenzi della redazione di radio RTL 102.5. In contemporanea per gli appassionati delle due ruote anche la prima Motofesta in collaborazione con il Moto Club di Scorzè. Nel pomeriggio, alle 15 i laboratori creativi per i bambini.

Da non perdere: la festa di Zero Branco si distingue per la ricostruzione processo di produzione tradizionale del Radicchio Rosso di Treviso IGP grazie all’associazione Colmelli Zairo, inoltre tabarri e vestiti tradizionali del secolo scorso animeranno i momenti salienti della festa. Da non mancare giovedì 19 gennaio, ore 20, la cena anni Cinquanta, per ritrovare il gusto dei piatti di una volta (dal musetto col cren al saeàdo cotto sui serci dea cusina, dal radicio col lardo alla pinsa). Prenotazioni entro martedì 11: 392-7435520 (dopo le 16). www.prolocozerobranco.it

46^ MOSTRA DEL RADICCHIO DI TREVISO IGP a PREGANZIOL 14/15 GENNAIO 2017

Venerdì 13 gennaio alle ore 20, anteprima della Mostra, come ormai da tradizione l’appuntamento con la cena al ristorante “El Patio”, con un menù curato dalla signora Vanda e tutto dedicato al Radicchio di Treviso. Prenotazioni: 0422.633240 o 347-1612897. Quindi, sabato 14 gennaio appuntamento in piazza Gabbin dalle 13 per il pranzo solidale, il cui ricavato andrà alle popolazioni colpite dal terremoto (per prenotazioni: 347-1612897). Nel pomeriggio laboratori per i bambini: alle 14.30 con il Gruppo Tiveron dedicato ai vecchi mestieri di una volta e alle 15 con il casaro Nicola. Domenica 15 gennaio alle 10,30 l’inaugurazione ufficiale, seguita alle 10,45 dall’esibizione del coro ANA di Preganziol.

Da non perdere: per la due giorni piazza Gabbin ospita un grande mercatino dedicato all’artigianato e ai prodotti alimentari nazionali, una sezione è dedicata all’esposizione e alla vendita del Radicchio da parte dei produttori locali. Due le mostre d’arte da non perdere: in biblioteca le litografie dedicate alle architetture di campagna di Iginio Marangon e, negli spazi della Festa, l’esposizione delle magnifiche foto di Stefano Bobini, dedicate al “Radicchio dalla semina al piatto”.

FESTA DEL RADICCHIO E DEI SAPORI DELLA TRADIZIONE VENETA a MIRANO, 15 GENNAIO

Fiori d’Inverno torna a fare tappa anche nel Veneziano con la Festa organizzata dalla Pro Loco Mirano in collaborazione con le associazioni di categoria degli agricoltori. Nelle vie che confluiscono nel centro storico troveranno spazio gli stand di prodotti gastronomici e artigianali del territorio, mentre in piazza Martiri, cuore della cittadina, dalle 9,30 di domenica 15 Gennaio inizierà l’esposizione e vendita da parte di una quarantina di produttori del territorio che esporranno il meglio del rosso radicchio nei tradizionali banchi in legno sistemati attorno all’ovale della piazza. Una piazza che sarà estremamente vivace grazie alla contemporanea presenza del mercatino dell’antiquariato.

Da non perdere: alle 10.30 in via Barche un bus navetta, messo a disposizione dall’Istituto K.Lorenz di Mirano, accompagnerà quanti lo vorranno alla visita guidata nell’azienda agricola dell’istituto superiore dove si potrà conoscere il ciclo produttivo del Radicchio Rosso di Treviso. Alle ore 15 si terrà l’inaugurazione e la premiazione dei produttori. A seguire musiche e balli della tradizione popolare con il Gruppo folkloristico. In funzione per tutta la giornata un piccolo stand gastronomico che alle 12 impiatterà il risotto al Radicchio. Inoltre, nel mese di gennaio, nei ristoranti della Terra dei Tiepolo, si potranno degustare piatti a base di radicchio.

PROSSIME TAPPE |

27 gennaio-5 Febbraio 31^ Festa del Radicchio Rosso di Treviso a Dosson di Casier (TV)

12 Marzo 2017 Prima Vera in Festa a Roncade (TV)

26 Marzo 2017 Colori&Sapori di Primavera a Quinto di Treviso

SOCIAL PHOTO CONTEST | Immortala il Fiore d’Inverno e le sue Feste

Tutti possono partecipare al photo contest Fiori d’Inverno, quest’anno dedicato al tema “Il Radicchio di Treviso e i suoi eventi”! Tutte le info su come partecipare e iscrizioni gratuite sul sito www.fioridinverno.tv. Le foto saranno inserite sulla nostra pagina Facebook: la foto con più like sarà premiata.


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Dal primo ottobre via alla commercializzazione del prodotto certificato
VIA ALLA RACCOLTA DEL VARIEGATO DI CASTELFRANCO
LE SUPERFICI DESTINATE ALL’IGP SEGNANO NEL 2017 UN +37%


Treviso, 29 settembre 2017 – Sta per iniziare ufficialmente la raccolta del Radicchio Variegato di Castelfranco IGP. Da disciplinare, infatti, è con il Primo di Ottobre che può prendere avvio la raccolta in campo e la commercializzazione della Radicchio Variegato di Castelfranco ad Indicazione Geografica Protetta, coltivato in Veneto, nelle province di Treviso, Padova e Venezia. Un momento strategico per l’avvio della stagione dei radicchi IGP, con l’inizio della raccolta del Radicchio di Treviso precoce partita da appena un mese ed il tardivo in campo ad attendere le prime gelate di novembre.

“Un’annata – afferma il presidente del Consorzio di Tutela, Paolo Manzan - che si preannuncia buona dal punto di vista qualitativo, grazie alle escursioni termiche giornaliere iniziate con il mese di settembre che recuperano l’andamento climatico registrato nell’estate appena terminata. Prosegue il trend di crescita positivo che ha contrassegnato l’ultimo triennio e che, a partire dal 2017, conta una maggiorazione del 37% delle superfici destinate alla produzione di Variegato di Castelfranco certificato”. Dal 2012 ad oggi, in soli 5 anni, le superficie destinate al Variegato sono più che triplicate, arrivando agli attuali 167. “Si tratta di numeri che ne fanno sempre una produzione di nicchia e tuttavia con un peso sempre più significativo. Questa recente crescita, conferma l’importanza del riconoscimento portato avanti dal Consorzio di Tutela e del marchio di qualità – puntualizza il presidente - sempre più richiesto dai consumatori e dal mercato. In particolare, il Variegato risente della particolare attenzione riservata dalla GdO, la grande distribuzione organizzata, che riempie i banchi frigo degli ipermercati grazie alla quarta gamma (prodotto lavato pronto al consumo) anche attraverso accordi di private lable con le aziende certificate”.

Ma in generale la crescita del prodotto certificato interessa tutte e tre le IGP tutelate dal Consorzio con sede a Quinto di Treviso: “La tendenza è segnata e credo irreversibile. Dopo vent’anni dal riconoscimento IGP siamo all’inizio di una nuova era – analizza Manzan - per contrastare l’aggressione di un mercato globale, i nostri produttori hanno colto l’importanza della certificazione, anche per salvaguardare il prezzo del loro prodotto d’eccellenza. In molti hanno convertito i loro ettari da prodotto indifferenziato a IGP, d’altra parte, molte aziende agricole dei nostri territori hanno abbandonato colture poco redditizie per dedicarsi a produzioni ad alto valore aggiunto e hanno fatto ingresso nuovi soci”. Entro dicembre 2017 è atteso anche l’approvazione definitiva del nuovo disciplinare di produzione che estenderà l’area IGP dalla stagione 2018 anche ai comuni di Marcon (VE) e Tribano (PD), portando così a 54 i Comuni dell’area di produzione (25 in provincia di Treviso).

Un vero boom di crescita si registrata anche per le superfici agricole dedicate Radicchio di Treviso Precoce, sul mercato ormai da un mese. In questo 2017 il balzo in avanti è di oltre il 99%, da produzione residuale ferma nel 2012 a soli 8 ettari in cinque anni si è arrivati a oltre 50. Un punto di forza per le varietà meno conosciute del tardivo che ambiscono a differenziarsi dalle produzioni ad imitazione coltivate sempre più frequentemente nei territori che non compaiono nel disciplinare.


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Al via la stagione del VERO Radicchio Rosso di Treviso
l’IGP fa il punto su produzione, mercato, consumatori
A Zero Branco, lunedì 13 novembre gli stati generali sul fiore d’inverno

Il Consorzio di Tutela comunica l’avvio ufficiale della stagione per il prodotto certificato: con la nuova annata raggiunta quota 500 ettari autorizzati (+22%) per le tre varietà tutelate dall’IGP nell’area storica di produzione. Dal 2012 i campi di radicchio certificati si sono estesi rapidamente: +154%. Manzan: “Consumatori più consapevoli chiedono marchio di qualità, i produttori si adeguano ampliando la produzione certificata”.

Non di solo Prosecco vive l’agricoltura veneta. Il “ritorno alla terra” dell’ultimo quinquennio ha visto protagonista il Radicchio di Treviso IGP, una produzione di nicchia ma ad alto valore aggiunto in termini di redditività e qualità. Parte con le migliori premesse la stagione 2017/2018, il radicchio in campo è di ottima qualità e ora si attende solo il gelo per ottenere da una cicoria il celebre fiore d’inverno.

I NUMERI DELLA CRESCITA Il Tardivo, il più prezioso tra i radicchi veneti, l’unico che subisce la forzatura fuori dal campo attraverso la parziale immersione in acqua di risorgiva, vede crescere le superfici coltivate a IGP del 7,4% rispetto all’anno scorso (283 ettari). Se si guarda al medio periodo la crescita è superiore al 100% (ci si fermava a 134 ettari nel 2012). “Con questa stagione – spiega Paolo Manzan, Presidente del Consorzio di Tutela - le IGP coltivate tra Treviso, Venezia e Padova, ovvero Radicchio Rosso di Treviso nelle varietà Precoce e Tardivo e Radicchio Variegato di Castelfranco, raggiungono quota 500 ettari con una crescita del 22% rispetto all’anno scorso. Nel medio periodo, la crescita è addirittura del +154% dal 2012 (quando i nostri radicchi IGP erano coltivati in 197 ettari autorizzati). Si tratta di una trasformazione radicale dell’agricoltura locale, sempre più vocata a produzioni di qualità. In questi ultimi anni, in particolare, la produzione di radicchio si è fortemente spostata verso il prodotto certificato per consentire ai produttori dell’area storica di difendersi dalle imitazioni e tutelare il prezzo. Una scelta obbligata anche per la maggiore consapevolezza dei consumatori e, della GdO, sempre più attenti ai prodotti autentici e garantiti”. Va ricordato che solo il VERO IGP può riportare nella denominazione (sullo scaffale o al banco del supermercato) la denominazione TREVISO, tutto il resto della produzione indifferenziata si qualifica generalmente come “Tardivo”, ma non garantisce la qualità sia in termini di gusto (croccante e solo lievemente amarognolo quello del Vero Treviso) e sia in termini di controlli e sicurezza delle coltivazioni. In termini di volumi immessi sul mercato, il Radicchio di Treviso e Variegato di Castelfranco hanno visto una crescita tra le ultime due stagioni del 3,6%, superando i 10 mila quintali. Questo mentre il panorama dell’ortofrutticolo Veneto ha segnato un calo del -1,3% in termini di quantitativi sul mercato.

IL CONVEGNO Si partirà da questa fotografia per dare avvio agli “stati generali” del Radicchio che si terranno lunedì 13 novembre dalle ore 10 nella sede di OPO Veneto (Zero Branco, via Alessandrini, 107). Il Consorzio di Tutela ha infatti organizzato il convegno: “Il Radicchio si interroga sul suo futuro. Le dinamiche della filiera: dal campo, al mercato, al consumatore”. “Un convegno – commenta Cesare Bellò, di OPO Veneto – che rappresenta una tappa storica per questo prodotto: per la prima volta abbiamo organizzato un tavolo di confronto interprofessionale che farà incontrare il mondo della produzione, l’agroindustria, la moderna distribuzione. Finora non si era mai presentata una occasione simile, è il segno dell’appeal che il prodotto ha raggiunto tra i consumatori e più in generale di una strutturazione del mercato del Radicchio”. Non a casa arriveranno nella Marca i rappresentanti di Eataly, la catena dedicata al food italiano d’alta gamma, ma anche di una importante GdO come Coop Italia, di realtà ortofrutticole degli USA e di Macfrut che è anche partner evento. Sarà proprio il Radicchio di Treviso il prodotto simbolo dell’edizione 2018 della Fiera ortofrutticola di Rimini (9 al 11 maggio 2018) grazie alla partneship con la Regione Veneto.
L’appuntamento promosso dal Consorzio di Tutela in collaborazione con Aop Veneto Ortofrutta, la testata Terra e Vita e Macfrut. I lavori si apriranno con le relazioni di Elisa Macchi, direttore del Cso Italy, Centro Servizi di Ferrara, che presenterà il report sui radicchi 2017-2018. Dati, consumi, tendenze, prospettive. L’importanza di una produzione dell’ortaggio in un territorio sano e rispettoso della biodiversità sarà illustrata da Paolo Fontana, presidente della WBA. Seguirà una tavola rotonda con esponenti di primo piano del mondo ortofrutticolo, che affronteranno tematiche specifiche della Filiera radicchio: “Lo sviluppo tecnico/produttivo della filiera radicchi” (Federico Nadaletto, Opo Veneto), “Le opportunità dei Consorzi di tutela” (Denis Susanna, Consorzio radicchio rosso di Treviso Igp e Radicchio variegato di Castelfranco Igp), “L’Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta” (Cesare Bellò, O.I. Comitato Radicchio), “I radicchi visti dal settore agroindustriale” (Silver Giorgini, Orogel), “L’attenzione della ristorazione, e in particolare di Eataly, nei confronti dei prodotti tipici come il radicchio” (Sergio Fessia, responsabile ortofrutta di alcuni punti vendita di Eataly), “L’appeal dei radicchi nei desiderata del consumatore” (Giuseppe Iasella, Coop Italia), “I radicchi nel mercato Usa” (Federico Boscolo, “Royal Rose” - Cultiva), “Macfrut 2018 e le opportunità per l’internazionalizzazione del radicchio” (Renzo Piraccini, presidente Cesena Fiera). Coordinerà i lavori Giorgio Setti, capo redattore periodici Edagricole.


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Radicchio di Treviso pronto ad ampliare l’area IGP

il packaging “che racconta” per l’eccellenza nella GdO

Oggi il convegno che ha fatto il punto su produzione, mercati e consumi. Da Coop a Eataly l’invito al mondo della produzione: un prodotto che sia in grado di distinguersi agli occhi del consumatore, che sappia, anche attraverso le confezioni, raccontare qualità e valore aggiunto del prodotto. Consorzio pronto a cogliere la sfida: “Revisione del disciplinare di produzione e deposito del marchio nei paesi extra UE”.

Si è tenuto stamane a Zero Brando il convegno: “Il Radicchio di interroga sul suo futuro. Le dinamiche della filiera: dal campo, al mercato al consumatore”. Un appuntamento che è coinciso che il l’avvio ufficiale della stagione del Radicchio di Treviso Tardivo IGP, una eccellenza che rappresenta ancora una nicchia nell’ambito della produzione nazionale di radicchio. “Ma non è sulla quantità né sul prezzo che si gioca la battaglia del Radicchio di Treviso – afferma Paolo Manzan, presidente del Consorzio di Tutela – pur in un mercato globale, abbiamo oggi l’opportunità di valorizzare al massimo il prodotto collocandolo della gamma più alta dell’ortofrutticolo mondiale”. I numeri presentati da Elisa Macchi del CSO Italy sono stati chiari: “Nel 2017 in Italia si sono prodotte 234mila tonnellate di radicchi su 13.700 ettari, di questi 7.700 sono coltivati in Veneto (64%). Un mercato da 60milioni di euro che va in controtendenza rispetto al calo dei consumi ortofrutticoli: +7 il prezzo, +5% i consumi che corrispondono ad un +12% di spesa”. Ma se il radicchio piace agli italiani (e soprattutto alle famiglie venete che ne acquistano oltre 5 kg a stagione per una spesa media superiore ai 10 €), il vero Radicchio di Treviso IGP rappresenta solo il 3% della quota venduta all’interno della grande distribuzione.
“Pur rappresentando in questo panorama solo alcune centinaia di tonnellate certificate l’anno – ha affermato Denis Susanna, direttore del Consorzio di Tutela - stiamo ponendo in atto alcune importanti azioni di valorizzazione: una revisione del disciplinare sul fronte delle rese per ettaro per riconoscere le migliori tecniche agricole, ampliamento dell’area di produzione e adeguamento del packaging. D’altra parte, stiamo portando avanti una grande operazione per il deposito del marchio Radicchio di Treviso anche nei Paesi extra UE, Usa, Canada, Russia, Svizzera, Giappone, Australia”. Mentre è in fase ormai conclusiva l’approvazione del nuovo disciplinare per il Variegato di Castelfranco IGP, il prossimo 21 novembre il consiglio del Consorzio vedrà in deliberazione una proposta di allargamento dell’IGP ai territori di: Castelfranco Veneto, Riese, Resana, Loreggia, San Zenone, Loria, Povegliano, Massanzago, Villanova di Camposampiero, Borgoricco e Santa Maria di Sala (tra le province quindi di Treviso, Padova e Venezia, portando da 17 a 28 i Comuni dell’area storica).
Presenti stamane i rappresentanti di due tra i più importanti marchi della distribuzione organizzata. “Da un anno il Radicchio di Treviso IGP è stato valorizzato all’interno della nostra linea “Fior Fiore” che raccoglie il meglio della produzione tipica italiana – ha spiegato Giuseppe Iasella, Coop Italia – è stato un successo straordinario. Basti dire che il valore delle vendite di radicchi IGP in Coop è balzato in pochi mesi al 20% dei 13milioni totali. I produttori devono capire che si tratta di un patto con i consumatori che li impegna a garantire ogni giorno la qualità”. La penetrazione del prodotto anche sul mercato interno più migliorare ancora molto: oggi il 60% del prodotto è consumato nelle regioni del Nord, c’è tutto un Sud Italia da conquistare.
“Basta con la vendita di prodotto sfuso, il vostro prodotto è troppo delicato per la vendita self service e troppo pregiato per essere venduto in un banco indifferenziato – ha spiegato Sergio Fessia, responsabile ortofrutta di Eataly – servono packaging adatti, capaci di raccontare la storia del prodotto, di mettere in evidenza il valore aggiunto”. Il responsabile ortofrutta del colosso creato da Oscar Farinetti è stato quasi provocatorio: il futuro sarà il radicchio confezionato e marchiato singolarmente, cespo per cespo.
Arrivare con nuove e più accattivanti forme, più adatte alle moderne esigenze di consumo attraverso piccoli bauletti e vaschette, è una tendenza già in atto: “In questa stagione appena iniziata abbiamo già avuto richiesta per 400mila sigilli per confezioni da chilo e mezzo chilogrammo – ha evidenziato Susanna – è evidente che i nostri produttori stanno rispondendo alle esigenze della GdO per distinguere a prima vista l’IGP sugli scaffali dei supermercati. Perché il consumatore è pronto a spendere anche un po’ di più se ha certezza i qualità”.
Intanto si guarda già ad un 2018 nel segno dell’internazionalizzazione: il Radicchio di Treviso sarà infatti il prodotto simbolo del prossimo MacFrut, la principale fiera del settore ortofrutticolo nazionale e si aprono nuove opportunità verso grandi mercati. Non a caso ieri a Zero Branco era presente anche Federico Boscolo, di Royal Rose Cultiva azienda californiana che già produce radicchi (1.700 ettari) per il mercato USA che però guarda con interesse alla commercializzazione di radicchio di Treviso Made in Italy: “Il prodotto italiano ha un valore aggiunto straordinario per gli americani, siamo convinti che vi siano enormi potenzialità di sviluppo in questo mercato”.

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TREVISO CELEBRA IL SUO RADICCHIO
TRE GIORNI DI FESTA PER UNA META GOLOSA

A Treviso tre giorni di festa per la 110^ Antica Mostra del Radicchio Rosso di Treviso, tappa della rassegna Fiori d’Inverno.
Una occasione straordinaria per fare tappa nella città tanto amata per il suo affascinante centro storico.

Treviso, 28 novembre 2017 | Nella classifica appena apparsa su Forbes, tra le 10 migliori mete da scoprire in Italia c’è la città di Treviso. La cittadina, affascina il turismo straniero e italiano per il suo centro storico medievale segnato da piccoli vicoli, corsi d’acqua e mulini, ed è proprio in questa stagione che regala le atmosfere più belle. In occasione del weekend dell’Immacolata – 8/9/10 Dicembre 2017 – c’è un motivo in più per sceglierla come meta di una gita o di un soggiorno: la città celebra il suo fiore più pregiato, il Radicchio Rosso di Treviso IGP, una eccellenza dell’agroalimentare italiano che ha festeggiato lo scorso anno il ventennale del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (primo prodotto ortofrutticolo d’Europa ad ottenerla). La festa sarà nella centralissima piazza Borsa attrezzata con una splendida tensostruttura trasparente da 400 metri quadrati sotto la quale per tre giorni si terrà la 110^ edizione dell’Antica Mostra del Radicchio Rosso di Treviso IGP.

UNA FESTA NATA NEL 1900 | Si tratta della più antica manifestazione dedicata al radicchio: nata nell’anno 1900 come concorso tra i produttori. Una competizione che, durata per tutto il secolo (con la sola interruzione durante i conflitti mondiali) ha consentito di migliorare di anno in anno la qualità e la selezione del prodotto. Oggi l’Antica Mostra è l’appuntamento clou della rassegna Fiori d’Inverno, un cartellone di 12 eventi da novembre a marzo che raccoglie tutte le feste del Radicchio che caratterizzano il territorio non solo della Marca Trevigiana, ma anche dell’Alto Veneziano e Trevigiano. Questo weekend, ad esempio, si fa tappa a Martellago (VE) con la 30^ Festa del Radicchio, dal 30 novembre all’11 dicembre (www.fioridinverno.tv).

TRA CHEF E PRODOTTI TIPICI | Si vive una atmosfera speciale in piazza Borsa. Sarà la presenza degli agricoltori soci del Consorzio di Tutela che, con orgoglio, portano in piazza il meglio della propria produzione in mostra e in vendita, anche proposta in bei bauletti natalizi per una idea regalo davvero preziosa, oltre alla quarta gamma già pronta all’uso. Sarà la presenza della squadra affiatata dei ristoratori del territorio riuniti nell’associazione Ristoranti del Radicchio che si alterneranno sul palco in speciali lezioni di cucina e di tanti trasformatori che realizzano prodotti straordinari: mostarde, sottolio e sottaceti, ma anche formaggi al radicchio e poi birra al radicchio e panettone al radicchio candito. Soprattutto si potrà degustare: le Pro Loco del circuito Fiori d’Inverno proporranno i piatti della tradizione a prezzi popolari (pasta e fagioli e radicchio, risotto al radicchio, gnocchi al sugo di radicchio e guanciale e sugo radicchio e trota salmonata del Sile). Ci saranno i food truck naturalmente a base di piatti della tradizione, “cicchetti” come dicono i veneti. Per i più piccoli anche un laboratorio di cucina con il tiramisù, dolce tipico della città.

VISITE GUIDATE GRATUITE | L’Antica Mostra assieme allo IAT di Treviso organizza anche tre visite guidate alla scoperta del centro storico cittadino per mettere in luce anche il legame tra il prodotto tipico e il territorio. Non ci sarebbe infatti Radicchio Rosso di Treviso senza le acque sorgive del Cagnan e del Sile che attraversano placide la città. La forzatura, per ottenere l’imbianchimento del Radicchio Tardivo, si ottiene infatti attraverso l’immersione parziale delle piante (per oltre dieci giorni dopo la raccolta in campo). Nei secoli passati, poi, i prodotti orticoli trevigiani scendevano fino a Venezia sui burci le tipiche imbarcazioni mercantili a fondo piatto (ancora visibili appena fuori città).
Tutte le info sui siti: radicchioditreviso.it; fioridinverno.tv, su Facebook con gli hashtag #AnticaMostra #radicchioditreviso



PROGRAMMA 110^ Antica Mostra del Radicchio Rosso di Treviso

Venerdì 8 dicembre 2017
10:00 Apertura della Mostra del Radicchio
10.30 “Treviso e il Fiore d’Inverno” Visita guidata alla scoperta di Treviso e del Radicchio Rosso IGP*
11:30 INAUGURAZIONE 110a Antica Mostra del Radicchio Rosso di Treviso IGP, taglio del nastro e saluti da parte del Presidente del Consorzio e dall’Amministrazione comunale di Treviso​
12:30 Cooking show a cura de I Ristoranti del Radicchio
Leonardo Poma | Ristorante Albertini​
(assaggio solidale a favore di Advar​)
15:00 Sculture con i “maestri intagliatori” a cura di Assocuochi Treviso​
17:00 Cooking show a cura de I Ristoranti del Radicchio
Mirco Migotto​ | Ristorante Al Migò​
(assaggio solidale a favore di Advar)
18:00 Baby Laboratorio di tiramisù a cura di Lady Chef – Assocuochi Treviso**
20:00 Chiusura della mostra

Sabato 9 dicembre 2017
10:00 Apertura della Mostra del Radicchio
11:00 Sculture con i “maestri intagliatori” a cura di Assocuochi Treviso
12:00 Cooking show a cura de I Ristoranti del radicchio
Raffaele Ros | Ristorante San Martino​ (BL)
(assaggio solidale a favore di Advar)
14:00 Baby Laboratorio di tiramisù a cura di Lady Chef – Assocuochi Treviso**
16.00 “Treviso e il Fiore d’Inverno” Visite guidate alla scoperta di Treviso e del Radicchio Rosso IGP*
16:00 Baby Laboratorio di Tiramisù a cura di Assocuochi Treviso
17:30 Cooking show a cura dr I Ristoranti del Radicchio
Daniele Busatto | Ristorante Albertini
(assaggio solidale a favore di Advar)
20:00 Chiusura della mostra

Domenica 10 dicembre 2017
10:00 Apertura della Mostra del Radicchio
10.30 “Treviso e il Fiore d’Inverno” Visite guidate alla scoperta di Treviso e del Radicchio Rosso IGP*
11:30 Cooking show a cura de I Ristoranti del Radicchio
Gerry Menegon | Ristorante Da Gerry​
(assaggio solidale a favore di Advar)
14:30 Sculture con i “maestri intagliatori” a cura di Assocuochi Treviso​
15:30 Cooking show a cura de I Ristoranti del Radicchio - Tiramisù Giovanni Moratto | Pasticceria Moralberti
(assaggio solidale a favore di Advar)
16:45 Cooking show a cura de I Ristoranti del Radicchio
Renzo Del Farra | Locanda San Lorenzo​ (BL)
(assaggio solidale a favore di Advar)
18:00 Baby Laboratorio di tiramisù a cura di Lady Chef – Assocuochi Treviso**
20:00 Chiusura della mostra

*Informazioni e prenotazioni all'ufficio IAT di Treviso
**Laboratorio gratuito a numero limitato per informazioni e prenotazioni 345 316 4319


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