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Agricoltura - Parlamento Europeo 
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LATTE DI SOIA, SENTENZA CORTE GIUSTIZIA EUROPEA. ZULLO (M5S): “LA STRADA MAESTRA PER TUTELARE I CITTADINI EUROPEI È DI GARANTIRE UN SISTEMA DI ETICHETTATURA TRASPARENTE" .

Bruxelles, 16 giugno 2017- “La sentenza della Corte di giustizia europea che ha recentemente vietato la denominazione “latte” per gli alimenti vegetali a base di soia per non confonderli con gli alimenti di natura animale come il latte, sicuramente ha l’intento di garantire la trasparenza e di tutelare i consumatori nelle loro scelte d’acquisto, cautelandoli dalle frodi” dichiara l’eurodeputato M5S Marco Zullo.

“Ci sono però tre considerazioni che mi sorgono spontanee su questo tema così delicato. La prima è che il termine “latte” per i prodotti a base di soia ha aiutato molti consumatori a identificare un prodotto la cui funzione è alternativa a quella del latte. Quindi banalmente, chiedere al bar un cappuccino con il latte di soia significa semplicemente identificare un prodotto alternativo al latte che per questioni etiche o di salute si vuole utilizzare. Personalmente quindi vedo molto di più l’accezione latte per aiutare il consumatore ad individuare un prodotto che non sia a base di proteine animali più che il fatto di trarlo in inganno con una dicitura che genera confusione, anche se ciò ovviamente non si può escludere” prosegue il deputato.

“La seconda considerazione riguarda il mercato dei prodotti vegetali che sostituiscono il latte, mercato che è in forte crescita, quantomeno secondo i dati Nielsen che riportano un + 7,8 % nello scorso anno pari a circa 200 milioni di euro in Italia, e soprattutto che certificano un trend inarrestabile. E’ facile quindi pensare che in un contesto molto competitivo e fortemente in crisi come quello del latte, sia in corso una battaglia commerciale a tutela di questo comparto a tutti i livelli” incalza Zullo.

“Anche perché se no non si spiegherebbe la mia terza osservazione, ovvero che per i prodotti vegetali sostitutivi della carne la situazione è esattamente opposta: il cosiddetto “meat sounding”, ovvero i prodotti denominati ad esempio salame vegano, spezzatino di soia, bistecca di tofu, hamburger di soia o bresaola vegana, vede la posizione favorevole della Commissione europea. In particolare lo scorso anno, a fronte di un’interrogazione su questo tema da parte di due europarlamentari italiani presentata il 28 ottobre, la Commissione ha stabilito che i termini «fettina», «bistecca», «cotoletta» e simili si possono usare anche per i prodotti vegan. Il divieto dell’utilizzo di tali denominazioni è previsto solo nel caso in cui si riferisca a «denominazioni espressamente tutelate», ovvero a prodotti Igp e Dop come la bresaola, la mortadella o il prosciutto” prosegue l’eurodeputato della Commissione agricoltura.

“Cosa dire? Francamente credo che i parlamentari europei e la Commissione dovrebbero focalizzare il loro lavoro su un'etichettatura trasparente e chiara, l'unica che portata avanti in modo rigoroso possa garantire la salute e le scelte d'acquisto consapevoli dei cittadini" conclude Zullo.

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15/06/2017, 16:15
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Corte Ue: M5S, aumento prodotti veg è scelta consumatori

Roma, 14 giugno – “Che ci sia una sempre maggiore chiarezza e trasparenza in etichetta per il consumatore è di sicuro un fatto positivo che proponiamo come principio generale, e abbiamo sempre sostenuto per tutelare più possibile cittadini e Made in Italy. Tuttavia in questo caso, pur prendendo atto della sentenza della Corte di Giustizia Ue, non crediamo che l'aumento del consumo di prodotti a base vegetale sia da ricondurre ad una sorta di ‘inganno’ legato alle denominazioni in etichetta ma ad una crescente consapevolezza dei consumatori che fanno scelte alimentari differenti da quelle tradizionali perché obbligati da intolleranze o semplicemente per una sensibilità diversa. Proprio per questo abbiamo presentato una proposta di legge che abbassa l'Iva per i cosiddetti "latti" vegetali, in modo da non discriminare, a livello di spesa, chi rinuncia, per obbligo o per una scelta personale, ai prodotti di origine animale”. Così Chiara Gagnarli, deputata del MoVimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura, commenta la sentenza della Corte di Giustizia Ue sull’uso delle denominazioni in etichetta per i prodotti alimentari di origine vegetale.

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MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati

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15/06/2017, 18:30
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Ufficio stampa eurodeputato Marco Zullo

NUOVO REGOLAMENTO AGRICOLTURA BIOLOGICA. ZULLO (M5S): “AVEVAMO UNA GRANDE OCCASIONE PER UNIFORMARE E MIGLIORARE LE REGOLE A LIVELLO EUROPEO: PECCATO, E’ ANDATA SPRECATA”.

Bruxelles, 28 giugno 2017- "Quella di oggi poteva essere una giornata di svolta, dove finalmente si ponevano le basi per un buon regolamento sull’agricoltura biologica e in cui vi era la possibilità di uniformare le regole a livello europeo. Se è vero infatti che da un lato non si sono peggiorate le cose, dall’altro non posso però affermare che siano stati fatti passi in avanti per migliorarle. Purtroppo, questa grande occasione, è andata sprecata” dichiara l’europarlamentare M5S Marco Zullo membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale (AGRI).

“Oggi nel trilogo, in vista di una definizione del testo finale del nuovo regolamento sull’agricoltura biologica, si è cercato di trovare un compromesso dopo 20 mesi di negoziazioni -tra le più lunghe mai viste- perché c’ erano parecchi punti su cui di fatto non c’era ancora un accordo: ad esempio l’import -export, la possibilità di coltivare in serra in determinate aree del territorio europeo e le soglie per la quantità di residui ammessi per poter etichettare il prodotto come biologico. L'Italia rappresenta un'eccellenza nel settore: abbiamo regole per la produzione serie e standard elevati, anche per quanto riguarda la presenza di residui di fitofarmaci: questa era dunque l'occasione per far sì che anche gli altri Stati si adeguassero a questi livelli e invece nulla è stato fatto in tale senso” incalza il parlamentare.

“Anche se la commissione era partita in modo ambizioso, si è finiti poi ad un accordo al ribasso per l' incapacità degli Stati di trovare una sintonia di intenti; si poteva fare di più, mi aspettavo una maggiore attenzione da parte degli Stati membri su quelli che sono gli aspetti qualitativi a dispetto degli interessi economici che, seppur leciti, non possono essere sempre l’ago della bilancia in una decisione. Oggi in Europa ognuno guarda ai propri interessi e a fatica si percepisce un senso di comunità: è fondamentale invece andare in direzione contraria e unire le forze nel conseguimento di un obiettivo comune” continua l’eurodeputato.

“Il tema di oggi era davvero importante e delicato in quanto il biologico – che ha un’economia che si sta sviluppando molto velocemente e che cresce nonostante questo periodo storico di crisi- meritava un approccio che mettesse al centro, al contempo, le garanzie per il consumatore” conclude Zullo.

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28/06/2017, 20:24
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Comunicazione Marco Zullo Parlamentare europeo M5S
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EFFETTO BREXIT SUL BILANCIO UE. ZULLO (M5S): “GIU’ LE MANI DALL’AGRICOLTURA: IL BUCO DI UNDICI MILIARDI DEVE ESSERE SOPPERITO DAI TAGLI AGLI SPRECHI ED INEFFICIENZE. OETTINGER FEDELISSIMO DELLA MERKEL FA GLI INTERESSI DEL GOVERNO TEDESCO ”

Bruxelles, 30 giugno 2017- “E’ inammissibile che la Commissione UE preveda tagli ai fondi di coesione e all'agricoltura nel momento in cui mancheranno 10-11 miliardi ogni anno al bilancio Ue” afferma l’eurodeputato M5S Marco Zullo.

“Se è vero che, come affermato dal commissario Ue al bilancio Guenther Oettinger “non possiamo far finta che niente sia cambiato con la Brexit" al contempo non è possibile prevedere tagli e riduzioni ai fondi per la coesione alle regioni e all'agricoltura” incalza il parlamentare.

“Questa situazione ci pone di fronte alla necessità di pensare a come tagliare sprechi e inefficienze, non ad effettuare tagli indiscriminati a destra e a manca; l'obiettivo non deve essere togliere fondi all'agricoltura, piuttosto capire come gestire meglio questi fondi” prosegue il deputato europeo.

“E’ ora di dire basta a questo accanimento sull'agricoltura: prima con i trattati internazionali –come il CETA- con cui si sacrifica il comparto agricolo a favore di altri settori penalizzando i nostri agricoltori, adesso con queste proposte. Vogliamo davvero continuare a indebolire il nostro settore primario, finendo per dipendere pericolosamente, nella nostra sussistenza alimentare, dalle importazioni da Paesi terzi?” continua Zullo.

“Questa dichiarazione arriva giusto una settimana prima della presentazione, da parte della Commissione europea, dei risultati della consultazione sulla riforma della PAC. Casuale? Non credo: è ovvio che la Commissione ha già stabilito la direzione verso cui sta tendendo e adesso comincia ad insistere per farci "abituare" a questa situazione. Tutto ciò è inammissibile” prosegue il parlamentare.

“E’ chiaro che Oettinger -fedelissimo e nominato dalla Merkel- porta avanti le istanze del governo tedesco e risponde alle logiche del suo partito di appartenenza: i soliti tedeschi che, anche questa volta, fanno i loro interessi a discapito del settore agricoltura in cui il sud Europa è forte. Gli stessi Paesi che hanno insistito con l’austerità, ora in questo modo puniscono i Paesi che erano contrari ad una politica accentratrice dell’ Europa che ha posto le basi della Brexit” conclude l’esponente del M5S.

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30/06/2017, 15:27
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Comunicazione eurodeputato Marco Zullo.

ZULLO (M5S): “LE MULTINAZIONALI EUROPEE HANNO LE MANI SULLE NOSTRE MUNICIPALIZZATE VENDUTE AI PRIVATI. INTANTO IL DEBITO PUBBLICO AUMENTA”


Bruxelles, 5 luglio 2017- “Sono dati allarmanti quelli emersi al convegno‘The Italian public debt in the Eurozone’ organizzato dal M5S presso la Camera dei Deputati: dal 1992 -in un quarto di secolo- lo Stato ha messo sul mercato cespiti per un incasso equivalente a circa 170 miliardi. Eppure, nel frattempo, il debito pubblico nominale è passato dal 105% del Pil di allora al 133% di oggi” dichiara il parlamentare europeo M5S Marco Zullo.

“Tutto questo è il risultato di aver svenduto ai privati le nostre aziende pubbliche partecipate. Con la notevole aggravante di aver svenduto soprattutto società partecipate di servizi pubblici essenziali: abbiamo di fatto perso la sovranità popolare su acqua, depurazione, rifiuti, trasporti pubblici” prosegue il deputato.

“Tutto ciò è stato giustificato con la scusa di superare la finta crisi che le stesse lobbies europee hanno creato: austerity, zero lavori pubblici, aumento tasse, svendita a privati di aziende pubbliche sane. Ma tutto ciò non serviva a sistemare il mostruoso debito dell’Italia? In realtà, con la povertà generale che ne deriva, il debito pubblico sale. Le lobbies europee ci mettono all’ angolo e continuano a comprare le nostre aziende migliori, che hanno milioni di clienti: un investimento sicuro. Tutto questo è reso possibile dalla complicità dei governi di destra e di sinistra. Con la Grecia sono stati più violenti, mentre con noi ci stanno colonizzando piano piano” afferma il portavoce del M5S.

“Ha ragione Luigi Di Maio a dire che, dati alla mano, l’austerity è stata un fallimento: un fallimento pilotato, teleguidato, premeditato per impoverire l’Italia e costringerla a svendere le sue realtà migliori. La campagna di colonizzazione dell’Italia sta proseguendo a ritmo serrato: perdendo la nostra sovranità su beni e servizi fondamentali cosa otteniamo dunque? Sempre più crisi, più disoccupazione, più debito pubblico e tasse: tutto questo succede dal 1992. L’ Italia è una colonia delle lobbies europee, governata dai loro complici nel nostro Parlamento” conclude Zullo.

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05/07/2017, 18:46
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PROROGA UE SUI PESTICIDI. ZULLO (M5S): “ BRUXELLES VUOLE PERMETTERE L’USO DEL GLIFOSATE. MI BATTERO’ IN COMMISSIONE AFFINCHE’ QUESTO PROVVEDIMENTO NON PASSI”


Bruxelles, 20 luglio 2017- “Il 16 maggio la Comunità Europea ha deciso di iniziare nuovamente un dialogo con gli Stati membri per il rinnovo del permesso dell'uso del glifosate. Il dialogo inizierà oggi e gli Stati dovranno votare entro fine anno. Mi batterò in commissione agricoltura affinché questo provvedimento non passi” dichiara l’eurodeputato M5S Marco Zullo.

“Ho sempre portato avanti battaglie per promuovere un’agricoltura biologica in cui non vi siano interventi invasivi e chimici tipici dei diserbanti con il glifosate. Fondamentale è di fatto tendere verso un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente: anche in questa sede continuerò a portare avanti questi principi” continua il parlamentare europeo.

“Anche se dopo questo rinnovo saranno sempre gli Stati membri ad essere responsabili per l'autorizzazione di prodotti che contengono il glifosate, fondamentale sarà far sentire la voce del M5S –che da sempre porta avanti queste istanze- e quella di tantissimi ambientalisti e dei Consorzi” incalza il deputato europeo.

“Uno Stato membro dunque può comunque non autorizzarli. La proposta della Comunità europea dice che gli Stati membri devono comunque tenere conto, nella valutazione, della protezione delle falde acquifere, della protezione degli animali e delle altre piante, dei rischi nelle aree pubbliche. Mi batterò affinché la Commissione non approvi e, nel malaugurato caso in cui lo facesse, che l’Italia non autorizzi il suo uso” conclude Zullo.

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20/07/2017, 15:35
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ZULLO (M5S): “L’INTRODUZIONE DI COLTIVAZIONI DA CANAPA PUO’ ESSERE FINANZIATA DALL’ UNIONE EUROPEA. IL GOVERNO ITALIANO DEVE FARE DI PIU’: INTERROGAZIONE AL MINISTRO AFFINCHE’ EMANI DECRETI SUGLI INCENTIVI FILERA CANAPA.”

Bruxelles, 4 agosto 2017- “L’introduzione di coltivazioni di canapa può oggi essere finanziata dall’ Unione Europea attraverso i pagamenti diretti e varie forme di finanziamento, da quelle in capitale fisico, cioè in macchinari, a quelle investimenti per i piani di greening, agli investimenti per lo sviluppo delle aziende e imprese agricole per giovani” afferma il deputato europeo Marco Zullo membro della commissione agricoltura e sviluppo rurale.

“Di fatto oggi la canapa industriale rappresenta una grande opportunità per innovare il mondo agricolo industriale, tant’è che questa pianta viene impiegata in un’ampia gamma di prodotti: generi alimentari, carta, tessuti, fibre, filati, materiali da costruzione e per l’isolamento e altri prodotti lavorati. Nel 2015 in Europa sono stati coltivati a canapa industriale quasi 22.000 ettari di terreno, più di 11.500 dei quali nella sola Francia. Questo Paese investe annualmente 1,7 milioni di euro nel settore della canapa, garantendosi il primato europeo nella produzione. La legge italiana invece, approvata recentemente, prevede un sostegno al settore di soli 700 mila euro. E’ evidente quindi che ci vogliano maggiori fondi per poter lanciare un sistema produttivo strutturato che abbia tutte le caratteristiche per potere affermarsi in questo mercato ” incalza il parlamentare.

“A tale proposito il mio collega M5S Filippo Gallinella ha presentato un’interrogazione al Mipaaf affinché si adoperi per emanare i decreti relativi all'art.6 sugli incentivi per la filiera della canapa, per favorire il miglioramento delle condizioni di produzione e trasformazione nel settore. Oltre a ciò chiediamo al Governo l’attivazione di quanto sancito dall'articolo 5 per le ‘Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa’” continua Zullo.

“Inoltre il Ministero della salute avrebbe dovuto provvedere all’aggiornamento del Testo Unico, definendo in un’apposita tabella i livelli massimi di residui di THC ammessi nei derivati alimentari, nei preparati erboristici e fitoterapici e nei cosmetici ottenuti dalle diverse parti della pianta di canapa. Ciò non è ancora avvenuto, ma tale chiarimento appare fondamentale, al fine di rilanciare il settore della canapa sia dal punto di vista agricolo che alimentare” prosegue l’eurodeputato.

“Il M5S vuole dunque sapere dal Governo a che punto sia l’adozione dei decreti previsti dagli articoli 5 e 6, affinché la nostra legge divenga operativa quanto prima” conclude Zullo.

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05/08/2017, 8:37
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Ufficio Comunicazione Marco Zullo - Europarlamentare Movimento 5 Stelle

UOVA, ZULLO (M5S): “BRUXELLES CONVOCA RIUNIONE A FINE SETTEMBRE? ALLA FACCIA DELL’EMERGENZA” Comunicato stampa

Bruxelles: 13 agosto 2017. “Com’è possibile che a fronte di un’emergenza conclamata la Commissione europea se ne stia sotto l’ombrellone e non pensi di convocare immediatamente le autorità dei paesi coinvolti? Ancora una volta l’Europa mostra la sua vera faccia, quella di un organismo burocrate, ben lontano dalle necessità dei suoi cittadini anche di fronte al caso delle uova contaminate”, così commenta Marco Zullo, europarlamentare M5S la convocazione per il 26 settembre di una “riunione di alto livello con i ministri e le autorità interessate dalla vicenda delle uova contaminate”.

“La triste verità è che dal 22 luglio, data in cui è stato lanciato il primo allarme sul caso delle uova avvelenate dall’insetticida fipronil, con il blitz delle le autorità per la sicurezza alimentare di Belgio e Olanda in alcuni capannoni dell’industria agroalimentare, ben poco di concreto è successo. Una considerazione particolare va fatta per il nostro paese: potenzialmente è a rischio più di altri perché possiede una lunga e vasta tradizione alimentare che include le uova e i suoi derivati nella preparazione di diverse pietanze. Cosa aspettano Martina e Lorenzin a richiede con forza che la tracciabilità dei prodotti sia totale per tutti i prodotti alimentari, e che vi sia un forte inasprimento di pene sia per le aziende che sgarrano, sia per i rispettivi paesi che silenti non fanno controlli preventivi sistematici?
Ricordo che sempre dai paesi del nord sono arrivati sulle nostre tavole la mucca pazza, l’aviaria e la carne brasiliana avariata, giusto per citare i casi più noti”, aggiunge Marco Zullo, titolare della Commissione Mercato interno e Tutela Consumatori e della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo.

Nota: articolo sull’argomento dal blog di Marco Zullo: http://marcozullo.it/milioni-di-uova-co ... te-europa/

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13/08/2017, 13:36
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Ufficio Comunicazione Marco Zullo - Europarlamentare Movimento 5 Stelle

UOVA, ZULLO (M5S): “CI SONO ALTRE SOSTANZE DANNOSE OLTRE AL FIPRONIL, LO COMUNICA LA COMMISSIONE AGRICOLTURA” Comunicato stampa

Bruxelles: 1 settembre 2017. “Sono rimasto sconcertato da quanto ho ascoltato in Commissione sul caso delle uova contaminate al Fipronil” afferma l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Marco Zullo, alla fine della riunione della Commissione Agricoltura convocata d’urgenza il 31 agosto.

“Con grande leggerezza si sta dichiarando che il problema era noto sin dal 20 luglio scorso e sia l’allerta, l’informativa che i controlli sono risultati molto deficitari. Addirittura la Direzione Generale della Sanità ha ammesso che già a settembre 2016 erano giunte le prime notizie dell’ipotesi di frode alimentare col Fipronil” continua Zullo.

“In Commissione si parla di” basso rischio” senza in realtà sapere di cosa si stia parlando perché mentre discutiamo del Fipronil, pare ci sia un'altra sostanza pericolosa per i consumatori, l’Amitraz.
Di questo insetticida nessuno ne aveva mai parlato prima, mentre ora velatamente arriva la notizia, proprio in Commissione, che questo insetticida è stato utilizzato in alcune aziende agricole del Belgio e dei Paesi Bassi.
E’ evidente che a fronte di tutto ciò ci sono e ci saranno dei danni enormi per i settori coinvolti, e le piccole aziende agricole oneste ne pagheranno le conseguenze”

L’eurodeputato inoltre rimarca il tema salute: “Ci viene detto che sino ad ora le quantità di Fipronil rientrano nei range consentiti dalla legge. Ma cosa vuol dire che i limiti di legge vengono osservati? Se continuiamo a ingerire queste sostanze, a lungo andare cosa ci succederà?
Oggi nessuno sa ipotizzare o quantificare i possibili danni per la salute dei cittadini dei 20 paesi europei per ora coinvolti.
Un sistema di etichettatura e tracciabilità completo anche per i prodotti alimentari lavorati potrebbe quantomeno agevolare le ricerche per risalire velocemente alle frodi, invece dobbiamo sottostare al volere dei paesi che non vogliono imporre ai propri produttori di dichiarare in etichetta da dove arrivino tutte le materie prime e che non vogliono certificare il percorso della propria filiera".

“L’aggravante di questa vicenda – conclude Zullo - è data anche dal fatto che se oggi ci troviamo di nuovo di fronte ad una frode alimentare che nasce in Europa, da produttori europei verso cittadini europei, facciamo già fatica ad individuarla e a neutralizzarla. Ma allora, in un’ottica di internazionalizzazione e di liberalizzazione spinta, che cosa ci succederà?
Supponiamo che il CETA malauguratamente passi, anche se noi del M5S faremo di tutto perché ciò non avvenga, che cosa accadrà alla nostra salute quando non potremo nemmeno avere il controllo preventivo sulla qualità dei prodotti importati e sulle filiere delle aziende che provengono da oltre oceano”.

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01/09/2017, 13:14
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NOTA CONGIUNTA ZULLO (M5S) E ZOCCANO (PRESIDENTE NAZIONALE FID): SODDISFAZIONE PER ATTO EUROPEO ACCESSIBILITA’ APPROVATO A LARGHISSIMA MAGGIORANZA.

STRASBURGO, 14 settembre 2017- "L’unità di intenti tra M5S, EDF (European Disability Forum) e la sua componente italiana FID (Forum Italiano sulla Disabilità) ci ha permesso di ottenere un grande risultato sull’Atto Europeo sull'Accessibilità votato oggi a Strasburgo”. E’ quanto dichiara il parlamentare europeo Marco Zullo, relatore ombra della proposta per conto del M5S.

“Nella giornata di oggi - durante la plenaria di Strasburgo- si è potuta toccare con mano questa unità di intenti: abbiamo di fatto lavorato insieme, per presentare emendamenti con l’obiettivo di migliorare l'atto in vista della votazione odierna al Parlamento Europeo” continua l’eurodeputato.

“In particolare, abbiamo ritenuto doveroso che la normativa fosse estesa non solo a persone con disabilità ma anche a cittadini con limitazioni funzionali come quelle legate all'età o a invalidità temporanee. Non da meno la richiesta di una normativa che si preoccupasse che anche il cosiddetto ambiente costruito soddisfacesse i criteri di accessibilità: risulterebbe quantomeno bizzarro, per esempio, preoccuparsi di rendere un bancomat accessibile se poi lo stesso bancomat viene collocato in un ambiente non raggiungibile o utilizzabile da una persona disabile o con limitazioni funzionali di altro genere” incalza il parlamentare.

“Le vittorie del M5S si possono così elencare: da oggi occorrerà tener conto di requisiti accessibilità negli appalti pubblici e nell’accesso ai fondi strutturali Ue; è stato rafforzato il concetto di ambiente costruito; è stato allargato il campo di applicazione alle limitazioni funzionali; inoltre i requisiti funzionali per rendere un prodotto accessibile devono essere obbligatori e non opzionali, per evitare il rischio che le grandi industrie che partecipano allo sviluppo degli standard dei prodotti non ne tengano conto” continua Zullo.

“Ci batteremo per migliorare ancora la proposta nella fase di trilogo, quando saremo al tavolo con il Consiglio e la Commissione Europea. In questa sede colgo inoltre l’occasione per porgere i miei migliori auguri di buon lavoro a Vincenzo Zoccano neo eletto Presidente Nazionale del FID, Forum italiano sulla Disabilità ” conclude Zullo.

Molto soddisfatto del voto, il neo Presidente del Forum Italiano della Disabilità, Vincenzo Zoccano: “Il voto di oggi a Strasburgo dimostra a chiare lettere che, quando si fa squadra e ognuno contribuisce al percorso comune con le proprie competenze, il buon risultato arriva. Bene per quanto riguarda l’approvazione degli emendamenti in merito ai requisiti di accessibilità negli appalti pubblici e accesso ai fondi – continua Zoccano - così come per ciò che riguarda il concetto di ambiente costruito che viene finalmente ampliato. Questi sono tasselli fondamentali nel cammino verso una nuova cultura della Disabilità che tenga conto delle necessità di tutti, in un contesto omogeneo e non fatto di compartimenti stagni. Da neo eletto, assicuro fin d’ora piena condivisione dei contenuti e collaborazione al fine di raggiungere gli obiettivi che non devono essere soltanto quelli delle persone con Disabilità ma anche delle loro famiglie e dei cittadini in generale, perché dove vive meglio una Persona con Disabilità, vivono meglio tutti”.

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14/09/2017, 15:48
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