Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 10/05/2024, 20:39




Rispondi all’argomento  [ 21 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo
Uva di sabato 
Autore Messaggio
Avatar utente

Iscritto il: 29/01/2021, 19:06
Messaggi: 9
Località: Vico Equense
Rispondi citando
Salve a tutti,
Sono un nuovo iscritto al forum.
Cerco informazioni su una vite che si coltiva nella mia zona, la vite di "Uva di Sabato".
La zona è Vico Equense, penisola sorrentina, in provincia di Napoli.
Cercando su Google si trovano solo articoli che parlano di una vite autoctona della zona ma non ci sono altre specifiche chiare.
Produce uva rossa da cui si ottiene un ottimo vino (almeno per i miei gusti), matura leggermente in ritardo rispetto alle più comuni colture di uva rossa.
Le piante si riproducono per talea o per propaggine, nella maggior parte dei casi sono senza portainnesti, quindi deduco che siano resistenti alla fillossera.
Alcuni le fanno salire fino al terzo piano per poi creare un "tendone" ombreggiante sul terrazzo, altri le allevano in filari ordinati lasciando vari cordoni permanenti lunghi per ogni pianta.
La maggior parte dei coltivatori dice che la pianta vuole "camminare" nel senso che va potata con ramo fruttifero lungo, altri preferiscono lasciare poche gemme, è diffile dedurre chi ha ragione visto che in un modo o nell'altro la vendemmia ci esce sempre!

L'anno scorso ho iniziato a fare radicare un bel pò di talee poichè ho intenzione di portare nella mia terra questa coltura che è il simbolo di una tradizione ma vorrei sapere cosa è meglio per questa varietà in termini di allevamento, potatura di produzione ecc...
Grazie in anticipo :)


Provo a postare qualche foto


Allegati:
IMG_20200926_205347.jpg
IMG_20200926_205347.jpg [ 71.93 KiB | Osservato 884 volte ]
IMG_20200830_191435.jpg
IMG_20200830_191435.jpg [ 167.44 KiB | Osservato 884 volte ]
29/01/2021, 20:01
Profilo
Sez. Ovini
Sez. Ovini

Iscritto il: 16/07/2010, 15:13
Messaggi: 2610
Località: Ferentino (FR)
Rispondi citando
In campania è in corso un progetto finalizzato alla reintroduzione in agricoltura di vecchie colture, aggiornandone le metodologie di coltivazione, ottimizzare i terreni in cui esse attecchiscono meglio, e proprio l'Uva di Sabato, è una delle prime colture che il progetto si prefigge di recuperare e promuovere.


29/01/2021, 22:41
Profilo

Iscritto il: 01/08/2013, 11:03
Messaggi: 2768
Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
Rispondi citando
Sei sicuro che la pianta sia resistente alla fillossera e non sia il terreno particolarmente sabbioso a conferire la resistenza? Il vino a sapori volpini o è sei certo si tratti di vinifera al 100%? Come fai radicare le talee?


01/02/2021, 9:47
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 29/01/2021, 19:06
Messaggi: 9
Località: Vico Equense
Rispondi citando
mortotoccaci ha scritto:
Sei sicuro che la pianta sia resistente alla fillossera e non sia il terreno particolarmente sabbioso a conferire la resistenza? Il vino a sapori volpini o è sei certo si tratti di vinifera al 100%? Come fai radicare le talee?

Ciao, Il terreno dalle mie parte è tutt'altro che sabbioso! E' vinifera al 100% perchè sono secoli e secoli che viene utilizzata per fare il vino.
Per quanto riguarda la radicazione delle talee utilizzo i rami potati di un anno, faccio un tralcetto di 5-6 gemme. C'è chi le mette semplicemente in acqua e radicano, io preferisco metterle in un vaso lasciando solo 2 gemme all'esterno e il resto nel terreno magari con ormone radicante. Bisogna annaffiarle spesso.


Allegati:
5856c5e6-2c92-4b53-946b-debf623f7115.jpg
5856c5e6-2c92-4b53-946b-debf623f7115.jpg [ 50 KiB | Osservato 839 volte ]
IMG_20200320_181225.jpg
IMG_20200320_181225.jpg [ 200.59 KiB | Osservato 839 volte ]
IMG_20210110_103411.jpg
IMG_20210110_103411.jpg [ 137.92 KiB | Osservato 839 volte ]

_________________
TerraAequana
01/02/2021, 12:41
Profilo

Iscritto il: 01/08/2013, 11:03
Messaggi: 2768
Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
Rispondi citando
Prova ad accecare le gemme del tralcio lasciando solo quella apicale. Se le metti più larghe dovresti avere un'apparato radicale migliore.


01/02/2021, 13:09
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 29/01/2021, 19:06
Messaggi: 9
Località: Vico Equense
Rispondi citando
mortotoccaci ha scritto:
Prova ad accecare le gemme del tralcio lasciando solo quella apicale. Se le metti più larghe dovresti avere un'apparato radicale migliore.

Grazie per il consiglio, per il resto ha un idea di che tipo di vite si tratta?

_________________
TerraAequana


04/02/2021, 15:21
Profilo

Iscritto il: 01/08/2013, 11:03
Messaggi: 2768
Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
Rispondi citando
E' un uva autoctona non ancora in registro nazionale. So che ci sono diversi enti che la promuovono a Vico Equense ma non sapevo fosse resistente alla fillossera e continua ad averne qualche dubbio. Se vedi che deperiscono o vuoi fare talee franche in vivaio mandami pure qualche tralcio.


04/02/2021, 16:18
Profilo

Iscritto il: 15/10/2016, 13:34
Messaggi: 363
Rispondi citando
Il fatto che scriva che il terreno è tutt'altro che sabbioso può significare che il terreno sia molto argilloso? Anche quella è una condizione che non favorisce l'attecchimento della fillossera. (Un'opinione data perché anch'io dubito che vi siano vitis vinifere resistenti alla fillossera).


24/02/2021, 19:46
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 29/01/2021, 19:06
Messaggi: 9
Località: Vico Equense
Rispondi citando
non è neanche argilloso, è un terreno ricco di lapilli del Vesuvio comunque è probabile che da queste parti non sia proprio arrivata la malattia perché molte persone coltivano con successo anche su talee senza innestare, fanno propaggine ecc.. con molte varietà di uva

_________________
TerraAequana


24/02/2021, 19:58
Profilo

Iscritto il: 15/10/2016, 13:34
Messaggi: 363
Rispondi citando
Mi risulta che vi siano ampie sacche in cui l'afide non è presente in maniera massiva, e so che il suo "volo" non copre centinaia di chilometri, però, a meno che non abbia certezza che il vitigno in questione sia immune - alle radici pincipalmente - (ed in quel caso avrebbe trovato la pietra filosofale), io non rischierei di compromettere un impianto (anche solo familiare): se malauguratemente quegli insetti dovessero sciamare in quella direzione, temo che perderebbe tutto. L'innesto, ormai divenuto una routine la protegge da questo rischio... poi naturalmente ognuno a casa sua fa quel che vuole... Naturalmente è solo un parere.. ma se le barbatelle dal vivaio escono innestate (e certificate) un valido motivo c'è di sicuro..


24/02/2021, 20:52
Profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 21 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy