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Alimentazione api 
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Si da quello che mi risulta scaldare soluzioni zuccherine aumenta l'HMF e altri composti di degradazione dei carboidrati che sono tossici per le api...


18/12/2012, 10:52
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Ciao a tutti. Delle mie quattro famiglie due, a mio parere, hanno poche scorte e non volendo aprire le arnie, volevo chiedervi quando eventualmente iniziare l'alimentazione con candito.
Megli non rischiare la morte per fame ........
Auguri . Sandro


18/12/2012, 14:29
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Se non vuoi aprire le arnie significa che intendi mettere il candito nel coprifavo, quindi dovrai aprire il foro, e visto che lo apri, cerca di valutare la posizione del glomere. Se si trova in alto, sopra i telaini, vuol dire che le scorte sono finite, o quasi.

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18/12/2012, 22:41
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Obombo ha scritto:
Se non vuoi aprire le arnie significa che intendi mettere il candito nel coprifavo, quindi dovrai aprire il foro, e visto che lo apri, cerca di valutare la posizione del glomere. Se si trova in alto, sopra i telaini, vuol dire che le scorte sono finite, o quasi.


Obombo, questa non la sapevo proprio! Quindi visto che ho i coprifavi trasparenti vuoi dire che posso capire con abbastanza sicurezza se le api hanno o meno abbastanza scorte semplicemente alzando il tetto?
Nel senso che se non ci sono più scorte o se magari non raggiungono quelle poste sui telaini più esterni le api si spostano davvero in alto?


26/12/2012, 14:05
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Ggiasone ha scritto:
Quindi visto che ho i coprifavi trasparenti vuoi dire che posso capire con abbastanza sicurezza se le api hanno o meno abbastanza scorte semplicemente alzando il tetto?
Se fa abbastanza freddo, sì, ma se il glomere non si è formato oppure è rarefatto perché la temperatura è alta, allora si vedranno sempre le api sul dorso dei telaini.
All'inizio dell'inverno, quello vero, il glomere si trova nella parte bassa dei telaini e si sposta verso l'alto man mano che consuma il miele, quindi, di questi tempi, guardando attraverso il coprifavo trasparente, le api non si devono vedere.

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27/12/2012, 0:48
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Buono a sapersi! In realtà sui telaini ho del candito con acido citrico che chi più chi meno stanno finendo di mangiare (coprifavi rovesciati), però nei giorni davvero freddi non se ne vedono, quindi spero buon segno. Anche se purtroppo a causa della siccità estiva tutte le mie famiglie ne hanno risentito notevolmente e mi sono trovato ad invernare anche su 4 telai. Speriamo in bene! :)


27/12/2012, 2:33
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Mi lego a questo argomento per una domanda, ho degli alveari forti e altri un poco deboli che sto aiutando anche con del candito. Su queste piu deboli ho visto che le scorte sono per gran parte con miele cristallizato e i favi intasati. vedo che comunque dove c'è il glomere hanno intaccato anche il miele cristallizato e non dovrebbe dare problemi per la nutrizione (confermatemi non sono sicuro). Mi domando se non conviene togliere questi favi e lasciare spazio per la covata con dei nuovi o già costruiti oppure lasciar fare a loro.... suggerimenti?


12/02/2013, 13:43
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Ciao Asterixx,
la tua domanda sulle troppe scorte dei tuoi alveari poteva essere inserita in questo settore.
Non si alimenta un alveare perchè lo dicono i sacri testi ma perchè, per quel periodo vi è la necessità di farlo.
In autunno si alimenta per preparare bene le scorte per l' inverno , da fare nelle zone con poco raccolto autunnale e lasciando spazio per la covata perchè anche se l' alveare è in blocco ha bisogno di spazio per non sostare sopra il miele.
Se ben preparato in autunno l' alimentazione non serve più , le api consumeranno il miele che hanno, man mano lo spazio verrà occupato dalla covata in crescita e si arriva alla primavera tranquillamente.
Il periodo critico può essere verso marzo-apr quando le bocche da sfamare crescono e il maltempo può impedire l' uscita delle bottinatrici, quello è il momento di massima attenzione e di eventuale aiuto.
Il raccolto autunnale se fatto prevalentemente di edera costituisce un problema per l' alveare perchè cristallizza e le api non solo non lo utilizeranno ma faranno fatica a toglierlo dai favi per fare spazio alla covata che stenterà a partire, in questo caso è preferibile aiutare le api togliendo i favi cristallizati presso la covata e portandoli verso l' esterno oppure togliendoli.
Non sono favorevole all' alimentazione di stimolo perchè le stagioni (fioritura importante) può variare anche di 20 gg e se mi viene in anticipo non hanno ancora l' esercito pronto e se ritarda l' esercito non avrà da lavorare e sciameranno in massa.
Ninno


12/02/2013, 14:32
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Grazie Ninno, in effetti ho ritenuto di poter iniziare con del candito su due arnie perchè piu deboli delle altre e perchè vedo le scorte di miele cristallizzato, quindi ho pensato che potessero avere difficoltà ad alimentarsi, cercherò di seguire la situazione e in caso spostare i telaini per far posto alla covata o addirittura aiutarle con altra covata togliendola dalle arnie piu forti.

ho letto in rete che il miele potrebbe essere scaldato mettendo i telaini a bagno in acqua calda a piu riprese ma ho qualche dubbio sul reale beneficio... e se conviene ridarlo alle api :roll:


13/02/2013, 15:32
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Spostare covata fresca da una famiglia ad un'altra che si ritiene debole, bisogna che sulla covata ci siano anche molte api per poterla riscaldare , io personalmente in questo periodo di gran freddo questa operazione non la vedo , parlo della mia zona in cui ci possono si essere delle famiglie forti, ma non ancora idonee per essere indebolite.
ciao nicol


13/02/2013, 20:28
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