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Alimentazione api 
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Ciao, io quest'anno ho problemi di polline di nocciolo perché causa temperature fredde prolungate per molto tempo non ha fiorito (quest'anno ci sono pochi amenti in alto e vani, anno scorso era uno spettacolo).

Per fortuna che raccolgo polline e quest'anno durante la fioritura di castagno ho messo da parte polline fresco (che poi ho congelato) e telai di polline.

Quando mi consigliate di rimettere i telai di polline dentro le arnie?

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Francesco
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23/01/2012, 12:21
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francescoar ha scritto:
Ciao, io quest'anno ho problemi di polline di nocciolo perché causa temperature fredde prolungate per molto tempo non ha fiorito (quest'anno ci sono pochi amenti in alto e vani, anno scorso era uno spettacolo).

Per fortuna che raccolgo polline e quest'anno durante la fioritura di castagno ho messo da parte polline fresco (che poi ho congelato) e telai di polline.

Quando mi consigliate di rimettere i telai di polline dentro le arnie?

Ciao, dovresti controllare quanto polline c'è ancora nell'arnia , o presumerne il quantitativo ,da quanto ne hai visto all'atto dell'invernamento ed il consumo che ci potrebbe essere stato in presenza di covata , se c'è stata.
Se la famiglia ha incominciato a deporre è chiaro che ha bisogno di polline in rapporto alla quantità di covata , viceversa ha bisogno di solo miele per nutrirsi.
Quando io inverno le api controllo il quantitativo di miele e ne calcolo approssimativamente il peso complessivo (ogni telaio pieno di miele pesa dai 4 ai 4,3 kg. si deve tenere in considerazione anche il miele sulle corone dei telai da nido )
Controllo il quantitativo di polline , conto i telai di scorta e i telai da nido, soppeso la cassa dal di dietro (che può essere pesante -molto pesante)e scrivo il tutto sulla scheda.
Considerando il consumo invernale di circa 5 kg. a fine gennaio se la cassa la sento
più leggera (tolti i circa 5 kg. di miele ) vuol dire che c'è stato consumo di polline che va reintegrato , non è facile determinare il peso ;) , ci vuole molta esperienza e predisposizione, ma sarebbe bene farlo in quanto aiuta molto.
nicol


23/01/2012, 19:29
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Con la fioritura dei noccioli ci potrebbe essere qualche problema dovuto al clima dell'anno scorso. Qui vicino, in collina, i noccioli sono fioriti a ottobre e presumo che questo possa influire su quella che dovrebbe essere la normale fioritura.
Per quanto riguarda la tempistica della nutrizione proteica, il problema è complesso. Dipende dalle scorte ancora presenti, dalla quantità di polline che hai a disposizione e anche da quando sarà disponibile in natura. Se inizi troppo presto, rischi di finire le scorte e di creare cosi un buco nell'allevamento della covata. Comunque, anche se le regine hanno ripreso la deposizione, al momento la richiesta di polline non è molto elevata ma da qui a un mese le cose cambieranno, almeno dalle mie parti. C'è da tener presente che la quantità di covata dipende non solo dalla quantità di polline fresco raccolto ma anche dalla quantità delle scorte. Più ce ne sono, più le api sono incentivate ad allevare nuove generazioni.

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http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


23/01/2012, 22:48
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Qui il nocciolo è in piena ed abbondante fioritura :o


23/01/2012, 23:45
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Grazie nicolsp e Obombo!

Le scorte ne ho tante in laboratorio. In invernamento e durante la fioritura del girasole tolgo i telai laterali zeppi di miele e li do alle api via via quando le sento leggere.

Per il polline è un po' più complicato prevederne i consumi.
Vi confesso che le arnie le apro anche ora in gennaio col sole e il caldino e quando vedo che non c'è polline inserisco i telai col polline o quelli misti miele e polline.
Però durante le visite mi limito a vedere solo i telai laterali.

Le covate le ho viste a campione. Ci sono e sono belle compatte sui telai centrali.

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Francesco
Produttore di Miele toscano


25/01/2012, 15:31
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ciao ragazzi,
vorrei integrare le arnie con de candito per essere sicuro che riescano a passare l' inverno senza arrivare con il rischio che il m miele finisca a scarseggi.
anche perchè il tempo e il mese di febbraio non mi sembra molto clemente (adesso qui ci sono 70 cm di neve!!!!)
volovo sapere se qualcuno può darmi una semplice ricetta per fare il candito in casa per 7 arnie!!!!
Spero in qualche vostra notizia

ciao a tutti e a presto :D :D


05/02/2012, 23:18
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Ciao Diego81,
ho l' impressione che ti stai fasciando la testa ancora prima di rompertela.
Una buon invernamento si fà in autunno, se le fioriture sono buone e le api sono state aiutate a difendersi dalla varroa riusciranno a ottimizzare le scorte di miele e polline e verranno disposte in maniera che la covata si possa sviluppare nel migliore dei modi. Se, in autunno, la fioritura scarseggia e le scorte sono poche verranno aiutate con nutrizione aggiunta.
Durante l' inverno le api vanno lasciate in pace anche se , come francesco, non posso fare a meno di visitare le mie api ogno volta che mi è possibile anche in inverno.
E' da marzo in poi che bisogna controllare le scorte perchè la covata è in forte crescita e se il tempo non permette il raccolto esterno bisogna aiutare con nutrizione di soccorso, ricordandosi di nutrire con giudizio altrimenti si intasa il nido e mancherà spazio per la covata.
Io ho il problema inverso a marzo dovrò togliere favi con miele e mettere quelli vuoti per fare spazio.
Ninno


06/02/2012, 11:56
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Concordo con ninno.

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Francesco
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07/02/2012, 9:42
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Un saluto a tutti voi.
Vivo nella bassa padana dove, come avrete avuto modo di sentire non piove dal mese di marzo.
Le coltivazioni sono aramai rinsecchite. e alcuni alberi stanno morendo: speravamo in un po' di pioggia ieri ma niente da fare!
Solo la temperatura si è abassata notevolmente (17° questa notte) ma le previsioni dicono che tornerà il caldo con temperature sempre sopra la media.
Mi chiedevo e chiedo a voi come vi comportate la tempistica nel ripristinare i cassettini sotto i nidi per evitare alle api sbalzi ecessivi di temperatura.
Vi chiedo anche se secondo voi è il caso di alimentare i miei alveari con dello sciroppo visto che in zona e tutto rinsecchito e non c'è ombra di fiore.
Grazie e alla prossima


27/08/2012, 9:43
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Località: SouthWest Montana
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Il nutrimento migliore è il polline messo da parte (quello comperato può trasmettere malattie) e su questo non ci piove.
Lo sciroppo acidulato è sostenuto anche dal Vate (supplemento di maggio-giugno di "Vita in Campagna" p.97 in basso a destra).
L' aggiunta di proteine è un' ottima, anzi essenziale, pratica ma bisogna tenere presente che lievito e fonti vegetali contengono fibre che sempre, ma soprattutto in inverno, possono creare problemi anche molto serii perchè l' intestino delle api non tollera i solidi.
La fonte migliore sono le proteine del latte che sono di ottima qualità ma non hanno fibra.
Maddmax

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Termopili 480 AC
Poitiers AD 732
Vienna AD 1683


27/08/2012, 20:45
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