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Re: Alimentazione api

27/08/2012, 21:55

rosina ha scritto:Un saluto a tutti voi.
Vivo nella bassa padana dove, come avrete avuto modo di sentire non piove dal mese di marzo.
Le coltivazioni sono aramai rinsecchite. e alcuni alberi stanno morendo: speravamo in un po' di pioggia ieri ma niente da fare!
Solo la temperatura si è abassata notevolmente (17° questa notte) ma le previsioni dicono che tornerà il caldo con temperature sempre sopra la media.
Mi chiedevo e chiedo a voi come vi comportate la tempistica nel ripristinare i cassettini sotto i nidi per evitare alle api sbalzi ecessivi di temperatura.
Vi chiedo anche se secondo voi è il caso di alimentare i miei alveari con dello sciroppo visto che in zona e tutto rinsecchito e non c'è ombra di fiore.
Grazie e alla prossima

I cassettini sotto i nidi non devono essere un problema specialmente in questa stagione e pure nella prossima, ci sono apicoltori che non li mettono neppure in inverno.
Per quanto riguarda l'alimentazione ribadisco il mio concetto : se ci si pone sin da ora il problema vuol dire essere mal chiappati :lol: :lol: .
Comunque controlla le scorte ci potrebbe essere, per assurdo che tu abbia 7/8 telai stracolmi di miele . viceversa se non ci sono scorte, va controllata la covata e da lì ragionare ;)

Re: Alimentazione api

27/08/2012, 23:13

Sono d'accordo con Nicol, devi valutare le scorte e poi decidere. Se, per colpa della siccità, le scorte sono a zero, converrà nutrire.

Re: Alimentazione api

28/08/2012, 13:09

Vi ringrazio dei sempre utili consigli.
La situazione nei miei nidi, reduci dal blocco di covata (terminato 30/07) non è delle migliori anche se si stanno ripopolando con le nuove nascite.
La covata si trova in gran parte nei telaini centrali; il miele è presente quasi esclusivamente nei due telaini laterali; il polline è distribuito a "macchia di leopardo": forse dovrei ridurre il numero di telaini (ora otto)!?
La mia preoccupazione è di evitare che le famigliole non si indeboliscano troppo e per questo chiedevo per una alimentazione di soccorso che mi sembra di capire non sia così consigliata ....... .
Cmq per giovedì è prevista "Poppea" la nuova perturbazione (speriamo sia la volta buona) che dovrebbe portare pioggie e....... le nuove fioriture autunnali.

Re: Alimentazione api

03/10/2012, 6:33

Sono anch'io un "acquisto"recente del forum e avrei
bisogno di avere da voi alcune informazioni.
Stiamo nutrendo 3 arnie e il nostro dubbio è : le stiamo nutrono troppo?
In 3 giorni si son ciucciate 2,5 kg di nutrimento: è possibile?
Adesso abbiamo fatto scorta di nutrimento,passando dai sacchetti da 2,5 kg ai bidoni sfusi da 15 lt.
Tra l'altro siamo passati dal nutrimento al 25% di fruttuoso a quello al 40%: anche questo potrebbe ridurre il consumo di nutrimento?
C'è chi ci dice di "razionare" il nutrimento, chi invece (un vecchio apicoltore ) che ci dice che ne hanno bisogno x fare una covata forte per all'interno.
Tra l'altro continuano a importare polline.
L'altra domanda: 2 famiglie mansuete l'altra incazzata nera.
6punture la moglie 1 io domenica(in entrambi i casi aperto il tetto, tuta piena di api)
Messo il nutritore domenica, lunedì mansuete e martedì incazzate .

Com'è possibile?
Ps! Formiche nel coprifavo che entrano nel nutrito: come fare?

Re: Alimentazione api

03/10/2012, 16:24

Stiamo nutrendo 3 arnie e il nostro dubbio è : le stiamo nutrono troppo?
Bisognerebbe aprire le arnie e guardare se e quanto miele c'è prima di nutrire.
In 3 giorni si son ciucciate 2,5 kg di nutrimento: è possibile?
Certo!! Credo che in realtà le api non hanno "mangiato" tutto il nutrimento ma, visto che sta cadendo la manna dal cielo :lol: stanno immagazzinando a più non posso. Inserisci la località nel tuo profilo può essere di aiuto.

Re: Alimentazione api

03/10/2012, 18:44

La nutrizione in questo periodo va data solamente in casi particolari, e non adducendo il fatto che non ci sono alberi in fiore.
Prima di tutto ritengo fondamentale imparare e mettere in atto la pesa di ogni singola arnia, che ci da con certezza la quantità di scorte esistenti. (basta conoscere il peso ottimale e con il solo sollevamento della cassa dalla parte posteriore si deduce se le scorte sono abbondanti- sufficienti-scarse.
Il tuo amico vecchio apicoltore di dice che una abbondante nutrizione serve per una abbondante covata, ma c'è il rischio, vedendo quello che tu gli dai, che riempino i favi riducendo drasticamente lo spazio per la covata :o
ciao nicol

Re: Alimentazione api

03/10/2012, 19:26

Da me continua la siccità...

E nonostante questo continuo a non nutrire le famiglie grandi(che hanno abbondanti scorte) ma solo i nuclei che devono costruirsi i favi.
In un mese son riuscito a far passi da gigante sulla costruzione dei telai e sulle scorte della famiglia.

Ovvio che la covata è diminuita drasticamente ma le api sanno meglio di noi cosa fare e quando.

Re: Alimentazione api

03/10/2012, 19:50

Ps! Formiche nel coprifavo che entrano nel nutrito: come fare?


Se il nutritore è quello solito che si infila nel foro del coprifavo, circolare con vaschetta rovescia interna e coperchio.........

Mi sono accorto che le formiche entrano perchè il coperchio non è perfetto ma un pò ricurvo e non appoggia bene su tutto il primetro circolare aprendo una fessura dove passano le formiche. Ho risolto mettendo uno spessore tra il tetto e il coperchio del nutritore in modo che il tetto appoggi un pò sul nutritore tenendo ben chiuso il coperchio.

Niente più formiche nel nutritore :mrgreen:

Re: Candito nel vassoio

29/11/2012, 13:10

Salve a tutti.Seguendo un corso per apicoltori mi è stato consigliato di mettere il candito sopra i favi bucato per circa 10 cm verso gli stessi, e poi il coprifavo rovesciato...la mia domanda è questa (che per il momento non ho potuto rivolgere al docente) Cosi facendo non si disperde il calore oltre il diaframma? Se invece metto il candito sopra coprifavo e centro i 7 telai in corrispondenza del candito a quale temperatura si indurisce? Ci sono altre soluzioni? Grazie

Consiglio sulla nutrizione di emergenza in pieno inverno.

29/11/2012, 15:26

salve ragazzi,
questo è il mio primo inverno da superare con le api e sono molto preoccupato.
Credo di aver fatto un buon lavoro in estate, soprattutto con la cura alla varroa. E' stato effettuato blocco di covata per 25gg. e poi Curate le api con ApiBioxal. Credo che ci sia stato un notevole sollievo per la crescita delle api settembrine, che con l'assenza di varroa dovrebbero essersi sviluppate senza stress. Attendo solo metà dicembre per fare la pulizia invernale con ossalico in presenza di blocco naturale della covata. Ok la varroa mi preoccupa poco. Quello che realmente mi preoccupa è la mortalità per causa fame!!.
Diciamo che questo autunno è stato abbastanza bislacco, ovvero ci sono state tantissime giornate di sole dove le api hanno tranquillamente continuato ad uscire per bottinare fioriture del periodo.
Tuttora dopo una recente visita ho constatato un cospicuo numero di api all'interno dell'arnia, molto attive alla mia presenza. Le api non sono ancora in glomere e c'è ancora presenza di covata opercolata.. Ecco in alcune arnie i talaini non sono pieni pieni di scorte ma sono mezzi pieni oppure pieni di miele ma allo stato non opercolato, cioè di recente produzione. In tutto più o meno facendo una stima ultrapessimistica ci sono almeno 2 telaini pieni di miele complessivo. Sono intervenuto anche con nutrizione liquida 2/1, e sulle arnie che ne avevano bisogno ho versato anche 3-4LT di sciroppo 2/1. Basta?
Stando a quello che dicono i libri di biologia sull'apicoltura, le api consumano circa 80gr. di miele al giorno con freddo intenso. Quindi per 2 mesi quelle scorte dovrebbero bastargli.
A me preoccupano i mesi di fine gennaio e febbraio che da me nel centro-sud italia a 600msl risultano i piu freddi, anche con molte nevicate, almeno l'anno scorso così è stato.
Per queste arniette scarne di provviste in questo periodo dovremmo essere al limite se non alla fine di scorte. Quindi cosa Posso fare per aiutarle in questo periodo?????
Premetto che vorrei che le api agli inizi di aprile siano a pieno regime per formare nuovi sciami e cosi da avere anche le api pronte per la fioritura della facelia e poi l'acacia.
Quindi da metà gennaio metto candito nelle arnie?
Scusate il discorso troppo lungo :D , ma è per farvi capire il lavoro e per farmi dare da vuoi un consiglio su come intervenire a gennaio febbraio.
Grazie mille
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