Di regola sulle forestali non si tratta, salvo che in vivaio.
Ove comunque volessi intervenire, direi che la priorità vada alla fillossera, sempre che ci siano insetti ancora attivi; il danno da crittogama ormai è fatto e dubito che in autunno ricorrano ancora le condizioni per ulteriori cicli infettivi. In ogni caso il danno fogliare (con riduzione dell'attività fotosintetica) incide relativamente poco sullo sviluppo vegetativo data la stagione avanzata.
Circa la patologia fungina non so dirti con sicurezza quale sia l'agente eziologico. Rovistando nel mio archivio ho trovato una sintomatologia del tutto analoga a quanto vedo sulla tua foto, ma all'epoca non riuscii a determinare il fungo implicato perché non sporulò e dunque non fui in grado di effettuare esame microscopico (come vedi dalla foto allegata provai anche a porre il campione in camera umida senza però ottenere evasione del fungo; per inciso i chicchi di riso con la calandra sulla sx della piastra non centrano ovviamente nulla con le maculature, erano lì solo perché volevo fotografare).
Dal tipo di macchia mi sentirei di escludere sia l'antracnosi da
Apiognomonia quercina sia
Mycosphaerella sp.; andando semplicemente per confronto di immagine in rete si trovano quadri similari da
Tubakia dryina ma si tratta di un fungo che attacca prevalentemente la quercia rossa (è una malattia che sto seguendo da più di un anno ma ancora non sono riuscito ad avere riscontro microscopico), dunque non mi sento di sbilanciarmi.
- Allegati
-
