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cinic ha scritto:
già....pensa che un tipo, tempo fa,quando mi lamentai dei danni arrecati dai cinghiali nei campi di mais, mi disse:ma perchè non li recintate sti campi? :shock:
e sto parlando di ettari,non qualche metro quadro.... :twisted:


A me piacerebbe che prima di giudicare gli agricoltori la gente dichiarasse che lavoro fa e quanto guadagna così ci facciamo un' idea di con chi stiamo a parlare perchè mi sa che tanti vivono sulle nuvole.

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Non importa se un gatto è bianco o nero, finché cattura i topi.


25/08/2012, 16:32
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Queste persone non hanno assolutamente la piu' pallida idea di cosa significhi lavorare in campagna, sudare per accudire un vigneto,un campo dal quale speri di avere un decente raccolto, allevare animali per passione o per reddito che sia spendendo tempo e danaro. E' gia' piu di una volta che i cinghiali vengono a far visita nel mio vigneto confinante con tanti altri vigneti: vengono, assagiano strappando grappoli e se non soddisfatti se ne vanno... questo solo perche' l' uva non e' ancora matura!!!! COSA SUCCEDERA' QUANDO L'UVA SARA' MATURA??
Ogni giorno mi faccio il nome del padre prima di andare a controllare se sono tornati a far visita, cosa successa proprio ieri e che sicuramente succedera' di nuovo purtroppo...
Tanto lavoro, tanta fatica, tanto tempo e tanti soldi volati potrebbero volare via in una notte....
E' inutile che io continui a scrivere tanto queste persone non capirebbero mai...
L' unica cosa sicura e' che se dovesse succedere di sicuro mettero' mano nella rastrelliera dei fucili...

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Arrendersi è il più grande vantaggio che si possa dare al nemico (Confucio)


25/08/2012, 17:03
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LiborioAsahi ha scritto:
Quindi essendo la vita dell'agricoltore/allevato stressante e con molte problematiche, è lecito per lui infrangere le regole e fare i propri comodi, uccidendo a destra e a manca.
[...]
O si rispetta le leggi o si favorisce la più gretta delle anarchie.

Io ho posto una, anzi...più di una domanda.
Non ho detto che è lecito, ma ho chiesto se vi sentireste di "mettere alla forca" chi compie tale gesto spinto dall'esasperazione.
Io ti ringrazio per il tuo intervento, che è ben chiaro e dice nettamente come la pensi.
Cita:
COn un meccanismo del genere è un attimo arrivare a giustificare qualsiasi delitto.

Questo passo è tanto ironico quanto realmente distante da tutto quello che è Agricoltura: mi chiedo chi più dell'Agricoltore abbia il ruolo di custodire quanto Madre Natura ci ha dato, e chi più di lui sia realmente l'osservatore di quanto accade in Natura.
Credo che l'intelletto ed il metro di giudizio non manchino tanto all'Agricoltore quanto all'Allevatore, e che arrivare a spingersi in conclusioni autarchiche sia un gesto considerato (e non sconsiderato) dettato unicamente dalla necessità della sopravvivenza.
Il tuo passaggio potrebbe aprire a più torbidi ragionamenti, che vanno dal tabaccaio derubato che spara per esasperazione a chi tiene pistole e pistolette per difendere la propia vita e quella dei cari asserragliato nella sua villetta con mille sbarre alle finestre.

Ritengo che qui si stia parlando di altro, e che FORSE nell'Agricoltura non esistano delle leggi che tutelino l'Agricoltore, come invece ne esistono per tutelare il Selvatico. ;)

Ma credo si tratti di una questione di tempo, visto che tra poco noi agricoltori saremo realmente una specie protetta (considerando che ci stiamo estinguendo), ed allora anche noi magari godremo di leggi che ci proteggeranno ... :mrgreen:

Purtroppo il problema non è essere ambientalisti o meno, anzi... è che c'è una profonda ignoranza sui reali danni causati dai selvatici!!!

E se anche una discussione del genere parte da una gallina morta, può essere comunque l'occasione per denunciare il disagio di una intera categoria (e non di pochi agguerriti personaggi ricchi di cinismo e dal grilletto facile) di fronte ad un problema REALE che viene quasi sempre messo in secondo piano.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma VI PREGO di fare molta attenzione a GIUDICARE e poi anche CONDANNARE quando PURTROPPO poco si conosce un argomento.
Con il mio intervento precedente, non ho avuto alcuna intenzione di giustificare l'accaduto (uccidere un selvatico), ma ho semplicemente voluto dare luce all'iter burocratico e alla beffa (che segue il danno...) di due semplici esempi riscontrabili nelle campagne di tutt'Italia.


25/08/2012, 17:14
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Mauleon ha scritto:
LiborioAsahi ha scritto:
Quindi essendo la vita dell'agricoltore/allevato stressante e con molte problematiche, è lecito per lui infrangere le regole e fare i propri comodi, uccidendo a destra e a manca.
COn un meccanismo del genere è un attimo arrivare a giustificare qualsiasi delitto.
O si rispetta le leggi o si favorisce la più gretta delle anarchie.



Scusa una cosa, ma voi ambientalisti animalisti ecc, visto che fate tanto gli splendidi, perchè i danni causati dalla fauna selvatica non cominciate a pagarli voi ?



A me più che un discorso di animalismo mi sembrava di senso civico.
Il fatto che non sia percepibile di primo acchito rende molto chiaro perchè l'italia è un paese pieno di problemi dal mio punto di vista, perchè ognuno fa quello che gli pare.

E cmq anche se fosse solo una questione ambientalistica, tu inizia a pagare i danni fatti all'ambiente che poi ne riparliamo.

Il succo è che se ci son delle leggi...ci son delle leggi.
Per il pollaio toccherà investire cifre maggiori e farlo a prova di predatore. Non ammazzare degli animali illegalmente e poi far del vittimismo.


25/08/2012, 18:26
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LiborioAsahi ha scritto:
Mauleon ha scritto:
LiborioAsahi ha scritto:
Quindi essendo la vita dell'agricoltore/allevato stressante e con molte problematiche, è lecito per lui infrangere le regole e fare i propri comodi, uccidendo a destra e a manca.
COn un meccanismo del genere è un attimo arrivare a giustificare qualsiasi delitto.
O si rispetta le leggi o si favorisce la più gretta delle anarchie.



Scusa una cosa, ma voi ambientalisti animalisti ecc, visto che fate tanto gli splendidi, perchè i danni causati dalla fauna selvatica non cominciate a pagarli voi ?



A me più che un discorso di animalismo mi sembrava di senso civico.
Il fatto che non sia percepibile di primo acchito rende molto chiaro perchè l'italia è un paese pieno di problemi dal mio punto di vista, perchè ognuno fa quello che gli pare.

E cmq anche se fosse solo una questione ambientalistica, tu inizia a pagare i danni fatti all'ambiente che poi ne riparliamo.

Il succo è che se ci son delle leggi...ci son delle leggi.
Per il pollaio toccherà investire cifre maggiori e farlo a prova di predatore. Non ammazzare degli animali illegalmente e poi far del vittimismo.


Di quali danni all' ambiente parli ?

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25/08/2012, 18:31
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Era solo una provocazione in risposta alla tua, non ritengo nessun "contadino" veramente responsabile di danni ambientali ingenti. O perlomeno è una delle categorie che ne fa meno in assoluto secondo me.

Tosco ha scritto:
LiborioAsahi ha scritto:
Quindi essendo la vita dell'agricoltore/allevato stressante e con molte problematiche, è lecito per lui infrangere le regole e fare i propri comodi, uccidendo a destra e a manca.
[...]
O si rispetta le leggi o si favorisce la più gretta delle anarchie.

Io ho posto una, anzi...più di una domanda.
Non ho detto che è lecito, ma ho chiesto se vi sentireste di "mettere alla forca" chi compie tale gesto spinto dall'esasperazione.
Io ti ringrazio per il tuo intervento, che è ben chiaro e dice nettamente come la pensi.
Cita:
COn un meccanismo del genere è un attimo arrivare a giustificare qualsiasi delitto.

Questo passo è tanto ironico quanto realmente distante da tutto quello che è Agricoltura: mi chiedo chi più dell'Agricoltore abbia il ruolo di custodire quanto Madre Natura ci ha dato, e chi più di lui sia realmente l'osservatore di quanto accade in Natura.
Credo che l'intelletto ed il metro di giudizio non manchino tanto all'Agricoltore quanto all'Allevatore, e che arrivare a spingersi in conclusioni autarchiche sia un gesto considerato (e non sconsiderato) dettato unicamente dalla necessità della sopravvivenza.
Il tuo passaggio potrebbe aprire a più torbidi ragionamenti, che vanno dal tabaccaio derubato che spara per esasperazione a chi tiene pistole e pistolette per difendere la propia vita e quella dei cari asserragliato nella sua villetta con mille sbarre alle finestre.

Ritengo che qui si stia parlando di altro, e che FORSE nell'Agricoltura non esistano delle leggi che tutelino l'Agricoltore, come invece ne esistono per tutelare il Selvatico. ;)

Ma credo si tratti di una questione di tempo, visto che tra poco noi agricoltori saremo realmente una specie protetta (considerando che ci stiamo estinguendo), ed allora anche noi magari godremo di leggi che ci proteggeranno ... :mrgreen:

Purtroppo il problema non è essere ambientalisti o meno, anzi... è che c'è una profonda ignoranza sui reali danni causati dai selvatici!!!

E se anche una discussione del genere parte da una gallina morta, può essere comunque l'occasione per denunciare il disagio di una intera categoria (e non di pochi agguerriti personaggi ricchi di cinismo e dal grilletto facile) di fronte ad un problema REALE che viene quasi sempre messo in secondo piano.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma VI PREGO di fare molta attenzione a GIUDICARE e poi anche CONDANNARE quando PURTROPPO poco si conosce un argomento.
Con il mio intervento precedente, non ho avuto alcuna intenzione di giustificare l'accaduto (uccidere un selvatico), ma ho semplicemente voluto dare luce all'iter burocratico e alla beffa (che segue il danno...) di due semplici esempi riscontrabili nelle campagne di tutt'Italia.



Non ho mai detto che sia una situazione facile, anzi non lo penso nemmeno lontanamente.
Resta il fatto che di lavori onesti e facili in italia non ne trovo molti ormai.
Facevo un discorso del genere poco tempo fa con un imprenditore. A detta sua era necessario evadere le tasse, se no sarebbe assolutamente impossibile tirare avanti.
Io vedo molte analogie fra le 2 situazioni.

L'argomento lo conosco non direttamente (io non ho mai avuto la possibilità di lavorare la terra, se non per dare una mano sporadicamente) ma lo conosco. Diciamo che ai miei parenti son riuscito a fargli fare un pollaio dove le "fiere" non entrassero e loro hanno smesso di sparare e collezionare volpi impagliate.
Per i cinghiali nei campi ammetto che sia molto più problematica la situazione, resta il fatto che penso che la rovina dell'italia sia quello spirito di iniziativa che ognuno innatamente ha, di risolvere le cose a modo suo e infischiandosene delle leggi.
Nel mio piccolo, abbiamo un terreno che da anni stiamo piantumando a noci ed essendoci negli ultimi anni un sovraffollamento di caprioli che godono dello spaccare gli alberelli fin che son piccoli, ci stiamo rimboccando le maniche per trovare sistemi idonei a fargli passar la voglia. E partono delle giornate intere a fare dei lavori che magari non serviranno a nulla...ma la nostra scelta è stata questa, anche se i fucili non mancano nemmeno qua.


25/08/2012, 18:45
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Una curiosità! Tanto per aiutare un povero ignorante come me, mi citate per favore quale art. di quale legge prescrive che non si possa uccidere una volpe, una faina, una donnola, et similia.
Grazie


25/08/2012, 19:12
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ftrocchi ha scritto:
Una curiosità! Tanto per aiutare un povero ignorante come me, mi citate per favore quale art. di quale legge prescrive che non si possa uccidere una volpe, una faina, una donnola, et similia.
Grazie


La volpe è una specie cacciabile le altre no.

poi guarda l' articolo 1 comma 1 della legge 157/92

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25/08/2012, 19:24
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LiborioAsahi, raramente un capriolo sfonda una recinzione elettrica. Magari la salta...
Ti consiglio, per esperienza personale, di fare un bel recinto elettrico che sia alto almeno 150cm. Assicurati che i fili elettrici non tocchino l'erba, altrimenti la corrente scaricherebbe a terra e non ci sarebbe più consuzione nel recinto.
Purtroppo i cinghiali, grazie alla loro mole, alle setole e grasso che hanno, al loro temperamento, spessissimo poco sono spaventati da una "botta" elettrica...e quindi tirano dritto e spaccano tutto.
Non parliamo poi de cannoncino sonoro (chiamato anche trombino qui in maremma): il mio vicino li ha beccati pascolare allegri nel granturco a 15 metri dal cannoncino che sparava botte sonore.
Purtroppo...e dico purtroppo, qui da noi non ci son modi di arginarli, se non di perseverare nel ripristino delle recinzioni (ospesso anche ogni santo giorno) e sommare i danni fatti di notte in notte.
Credimi se ti dico che l'esasperazione spesso vince.
Per quanti audaci consiglino il "buon recinto", vi dico questo: rete a maglie larghe "anti-cinghiale" rinforzata, pali ogni 2 metri, rete NATURALMENTE interrata almeno 30 cm, e con filo di ferro e/o tondino di ferro alla base...avete idea di che diamine di investimento sia???
Oltre a chiudere le nostre campagne in recinti e recintetti, saremmo costretti a fare investimenti ben oltre le più fiorenti possibilità di rientro...e non è per fare vittimismo.
E' pressochè impossibile essere agricoltore oggi (non parlo del luogo comune delle tasse...quelle guai a non pagarle).


25/08/2012, 19:25
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Mauleon ha scritto:
ftrocchi ha scritto:
Una curiosità! Tanto per aiutare un povero ignorante come me, mi citate per favore quale art. di quale legge prescrive che non si possa uccidere una volpe, una faina, una donnola, et similia.
Grazie


La volpe è una specie cacciabile le altre no.

poi guarda l' articolo 1 comma 1 della legge 157/92



b) l'arresto da due a otto mesi o l'ammenda da lire 1.500.000 a lire 4.000.000 per chi abbatte, cattura o detiene mammiferi o uccelli compresi nell'elenco di cui all'articolo 2;

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25/08/2012, 19:26
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