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Specificità fitofarmaci? 
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Iscritto il: 21/10/2008, 7:38
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Gentili interlocutori, innanzitutto auguro a tutti voi un felice anno nuovo.
Avrei un paio di quesiti da risolvere in merito ai fitofarmaci:
ho "scoperto", leggendo l'annuario degli agrofarmaci, che se un fitofarmaco riporta nelle indicazioni certe particolari colture (ad es. pomodoro 10g/l, melanzana 15g/l, drupacee 12g/l, ecc.) può essere impiegato SOLO su quelle..! Mentre io credevo che questi fossero riportati solo a titolo di esempio, cioè se leggevo, che so, "pomodoro 10g/l", deducevo di poterlo usare alla stessa dose e con lo stesso tempo di carenza, sul peperone (che è anche della stessa famiglia); e sono andato avanti così per anni senza problemi...Se però ciò che ho letto è vero, la situazione si complica enormemente, perchè dovrei usare ad es. un insetticida per lo zucchino, un'altro per la lattuga, un'altro ancora per la patata e così via, con i problemi che si possono immaginare.
Infine, sempre in tema di fitofarmaci, ho notato che la normativa è divenuta più severa e che ora molti composti richiedono il patentino fitosanitario; quindi ho fatto domanda alla mia Provincia (Lucca) per avere accesso ai relativi corsi, però sono già circa 6 mesi e non ho saputo più niente...ma questi corsi li fanno oppure no..? Perchè altrimenti la stagione orticola sta per cominciare...e il patentino? (Però, che complicazione..!) Grazie a tutti, germano!


05/01/2009, 19:30
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Ciao germano,
in effetti il prodotto dovrebbe essere usato solo per le colture consigliate, però alcune volte si può essere elastici, magari prima di darlo dai un'occhiata e guarda se il prodotto è fitotossico per la coltura su cui lo vuoi dare, se così non è lo puoi utilizzare, specie se lo vuoi dare al peperone ed è consigliato per il pomodoro non ci dovrebbero essere problemi per fare il trattamento, mi raccomando rispetta sempre i tempi di sospensione.
I corsi per prendere il patentino so che vengono fatti con regolarità, ma più che aspettare che loro ti rispondono ti consiglio di recarti nella sede della tua provincia e farti le idee più chiare e farti dire quando sono i corsi.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


05/01/2009, 19:53
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Germano ciao, tutti gli agrofarmaci hanno delle registrazioni e sono da rispettare quindi i prodotti che nn hanno registrazioni per altre colture sono vietati e si può incorrere a sanzioni anche serie, la responsabilità qui e dell' utilizzatore finale, quindi chi ha usato il prodotto, i corsi vengono fatti regolarmente fai una domanda in raccomandata a/r presso l'asl o ufficio Ersa/Arsaa e con la loro risposta hai modo di acquistare temporaneamente i prodotti che necessitano di patentino, ti consiglio di recarti da un tecnico o c/o le associazioni perkè se sei un produttore le incombenze nn finisco con il possesso del patentino.


esempio: ci sono casi anche limite prodotti registrati per l'indivia che NON si possono utilizzare sulla scarola.

Francesco devo smentire la tua parte sulla elasticità sono VIETATI e questo è previsto anche per alcuni prodotti come Rame e Zolfo se hanno formulati particolari tutti gli agrofarmaci hanno un R.M.A da rispettare sempre anche se consentiti.
(permettimi una battuta se fosse cosi quanto bio in più in tutta Italia) senza rancore


Per gli operatori del settore consiglio l'acquisto di programmi in abbonamento che hanno una banca dati degli agrofarmaci con relativi usi ecc..


05/01/2009, 20:41
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Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
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Ciao Paolo hai perfettamente ragione ma il mercato dei fitofarmaci è una bolgia e non si può certamente pretendere che per l'orto ad uso familiare si rsipettino tute le norme.Sai quanti prodotti bisognerebe acquistare con confezioni che inevitabilmente si deteriorererebbero nel tempo e poi uno finirebbe con il buttarle.Allora molto meglio come ha consigliato Francesco tanto il prodotto se lo mangia chi lo produce a suo rischio e pericolo.
Io sinceramente mi preoccuperei di tutto il materiale che gira per le campagne di cui spesso non si conoscono le origini o di quelle confezioni con etichette spagnole.
Certo non voglio giustificare nessuno ma tu sai che spesso le registrazioni hanno valore commerciale(e che valore!)
ciao

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05/01/2009, 21:44
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Eugenio ciao, ma il signore che ha posto il quesito sembra un produttore per questo sono entrato nel merito e in modo soft non ho calcato la mano specificando il carattere penale o meno della cosa.
Per la bolgia è vero, ma sono anni che stanno tentando la cosiddetta armonizzazione Europea riguardo l'uso degli agrofarmarci.
Per gli ortolani torno al consiglio di nn usarli se non sanno come si usano e per cosa si usano.
Per l'etichette che dire anche li ognuno si assume le responsabilità, ma la cosa disarmante che mi capita in giro trovare aziende che producono e vendono e sono messi maluccio su tante cose, ma questa è una altra cosa che preferisco sorvolare per nn generare maggiore confusione, la cosa che mi fa sorridere quando espongo per lavoro i problemi che hanno perché non a norma, rispondono tutti uguale e in tutte le regioni Italiane "allora i prodotti cinesi", sarebbe bello che non mi chiedessero più solo prodotti/ animali per ricevere contributi, ma chiedano informazioni.


05/01/2009, 22:54
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Scusate, ragazzi ma questo è un argomento serio e bisogna essere precisi se si vuole rispettare la norma e la salute.
Sulle etichette c'è scritto tutto dosi, colture, tempi di carenza fitotossicità ecc...vanno lette e non interpretate e soprattutto
bisogna detenere in azienda le schede di sicurezza che devono essere consegnate insieme al prodotto al momento dell'acquisto, inoltre è vero che molti prodotti hanno cambiato classe tossicologica, ma ricordo che i prodotti che necessitano di patentino sono le vecchie 1° e 2° classi con tanto di morti secche,forse negli ortaggi meno se ne usano e meglio è ci sono un sacco di nuovi agrofarmaci nc o xi da poter usare, comunque sul sito del ministero della salute ci sono tutti gli agrofarmaci registrati in Italia e non costa nulla altrimenti c'è il Muccinelli con spiegazioni e dettagli comprensibili da tutti.

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05/01/2009, 23:28
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Iscritto il: 21/10/2008, 7:38
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Ehila! Vedo che ho suscitato una vivace discussione....volevo precisare che non sono un produttore, ma un semplice hobbista, il mio dubbio era quindi legato unicamente ai rischi per la salute e non ad altri tipi di responsabilità civile-penale. Mi sto riferendo al mio orto-frutteto privato, in cui, come giustamente ho letto, non vedo giustificato l'uso di 10-15 prodotti diversi, sia per il loro difficile smaltimento, sia anche perchè tutte queste complicazioni mi "puzzano" di interessi commerciali..è anche strano assai che un prodotto come lo ziram, che ho usato a chili per anni e anni, prima definito "irritante", sia divenuto improvvisamente "molto tossico"...non vorrei sembrare polemico, ma una persona impiega anni a familiarizzarsi con i prodotti (è un fatto positivo che uno abbia padronanza con pochi prodotti in modo da evitare errori), e poi ad ogni cambio di normativa deve cambiare abitudini e ristudiare tutto da capo con nuovi farmaci (per ora senza limitazioni, ma che poi, state certi, "diventeranno" inmprovvisamente T+): francamente, il motivo per cui ci tengo al patentino, è per non rinunciare alle mie abitudini, acquisite in anni di esperienza: voglio essere libero di scegliere con la mia testa e non con quella (tutt'altro che disinteressata..) dei legislatori, dico bene? Molto interessante la faccenda che ho letto riguardo alla licenza temporanea per l'acquisto dei fitofarmaci, ma come funziona esattamente?


06/01/2009, 0:13
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Teresa ciao, hai pienamente ragione per questo eviterei di dare informazioni generiche, parlare di schede di sicurezza ecc. con persone che nn hanno conosce adeguate potremmo indurli in errore, rinnovo il consiglio per chi ne ha bisogno per lavoro di rivolgersi a personale qualificato o associazioni di categoria.
Anche perkè se ci inoltra nello specifico diventa formazione e nn è possibile farla su un forum.
Per quanto riguardo il sito nn è sempre aggiornato al secondo (anche se è l'unico con valenza legale) come alcuni programmi che ti aggiornano a cadenza mensile o ad ogni cambio apportato ai prodotti o alle leggi.


06/01/2009, 0:24
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Ciao Germano mi hai anticipato di qualche minuto.Come supponevo sei un hobbista per cui responsabile di quello che produci e ti mangi.In realtà quello che tu dici è vero per cui le aziende dovrebbero creare una linea dedicata per le vs esigenze con prodotti poco tossici oppure tu vai sul sito detto in precedenza oppure su Fitogest(gratuito dopo registrazione) ti fai una preparazione in materia(anche con il ns aiuto) e utilizzi prodotti poco tossici che poi potrai a tuo rischio e se vuoi sperimentare anche su colture non registrate.(spesso la registrazione è un fatto commerciale).
Comunque voglio dire ai colleghi che hanno scritto dopo di noi(francesco ed io) che non è che all'improvviso siamo usciti di testa e consigliamo trattamenti a go-gò e solo che non possiamo consigliare il Muccinelli a chi coltiva 30 piante di pomodoro.Utilizzare rame o un piretroide su colture non registrate ma simili ad altre registrate su proprio materiale non mi sembra una cosa allucinante.
Lo ripeto sarebbe più utile conoscere i residui nei prodotti che troviamo ai mercati o il registro di imprese agricole che utilizzano prodotti di incerta provenienza.
Nell'incertezza meglio come dice Paolo cioè non utilizzare quello che non si conosce.ma non mi sembra il caso di Germano.
ciao

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06/01/2009, 0:39
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:45
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Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao a tutti,
devo dire che sono perfettamente d'accordo con eugenio, non si può costringere una persona che fa l'orto a livello amatoriale a comprare 15-20 fitofarmaci che usandone pochi ml all'anno gli bastano per 100 anni, si fa per dire perché una volta aperti negli anni perdono la loro efficacia e devono essere smaltiti. Un minimo di elasticità serve in tutto quello che facciamo, sono il primo a dire che le regole vanno rispettate, ma con un minimo di intelligenza, non si può dire che un rame va bene per il pomodoro e non per la melanzana o il peperone, se poi guardiamo bene, nel etichette ci sono scritte le varietà per cui il prodotto risulta fitotossico per cui se uno, come spesso succede negli orti familiari, mette a dimora più varietà per ogni specie, deve acquistare una miriade di fitofarmaci, fare 200 trattamenti per adattarsi a tutto, così diventa improponibile, riflettiamo un attimo.
Aggiungo un ultima cosa, che mi è rimasta impressa, un anno per chi coltivava la vite passo una circolare, e diceva che un tale prodotto era stato bandito, perché i suoi residui erano tossici, si avvisavano le aziende di non acquistare tale prodotto che tra l'altro era stato ritirato dal mercato, ma si diceva che chi lo aveva in carico lo poteva utilizzare tranquillamente perché non sarebbe stato ritirato, allora dico io quello dei consorzi agrari era pericoloso e quello che avevano le aziende no?
Saluti Francesco

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06/01/2009, 1:56
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