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Specificità fitofarmaci? 
Autore Messaggio

Iscritto il: 13/10/2008, 20:03
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A dire il vero sono deluso da alcune risposte . Partendo dal punto fermo che quando una cosa è vietata qualsiasi azione fatta al di la della norma è illegale e non può essere raggirata dicendo che non è una norma elastica ( si può discutere su come migliorarla, ma non come aggirarla) perché cosi facendo non dobbiamo indignarci per quello che fanno: i politici con voti di scambio, i medici che fanno comparaggio, gli allevatori che danno ormoni ed antibiotici, produttori di olio che mescolano varie cose al di fuori dell'olio, chi fa il vino al metanolo, chi vende bio che bio nn è, ovvio che la parti citate per ns fortuna sono una percentuale bassissima e non premiata dal mercato.
Poi i piccoli ortolani hanno confezioni mono dose o per massimo 50 lt d'acqua e ci sono formulati commerciali a cocktail per aiutarli, non capisco chi coltiva 500 m2 d'orto che va ad acquistare nei consorzi confezioni per fare hl d'acqua.


06/01/2009, 11:50
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Iscritto il: 26/05/2008, 21:27
Messaggi: 412
Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario
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Caro Francesco sai meglio di me che viene consentito l'utilizzo delle scorte in magazzino alle aziende per non creare un danno economico alle stesse e comunque viene sempre indicata una scadenza oltre la quale non si deve andare.
Poi si deve distinguere quando questi prodotti subiscono delle modificazioni dell'etichetta semplicemente per motivi burocratici (in alcuni casi sparisce un nome commerciale ma si può trovare il principio attivo in altre formulazioni) oppure per riscontri e studi sulla salute umana e sull'ambiente che possono arrivare all'eliminazione del principio attivo (un caso che mi è rimasto in mente è quello del Benomyl nome commerciale Benlate i vecchi giardinieri mi dicevano che si poteva anche bere poi è diventato di prima e poi è stato tolto dal commercio dopo aver avvelenato in Inghilterra tutto il paese dove lo producevano).
Io avevo suggerito il Muccinelli semplicemente perchè per ogni principio attivo indica tutti i nomi commerciali in vendita e magari uno può così decidere quale gli conviene di più, anche in base alle colture registrate.
Comunque elastici o no io credo che sia come quando si deve prendere un farmaco si legge il bugiardino e ci si attiene a quello che vi è scritto o a quello che dice il medico.
Inoltre sono daccordo che uno deve poter decidere con la propria testa, ma deve essere ben consapevole delle scelte che fa e avere tutti gli elementi ben chiari sempre ed a maggior ragione quando fa autoproduzione.
Ciao Teresa

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06/01/2009, 23:37
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Sez. Orticoltura
Sez. Orticoltura

Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
Messaggi: 10151
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Paolo mi sembra personalmente eccessivo paragonare quanto da te detto con quello fatto da orticoltori hobbisti.Cambia il discorso se lo fanno coltivatori che vendono il proprio prodotto.Detto questo sono convinto e resto del'idea che agli appassionati bisognerebbe dedicare una linea con prodotti di bassa tossicità ed in confezioni minime.
Il mercato come tu sai è gestito dalle poche multinazionali del settore che spesso non hanno interesse a registrare prodotti su colture minori oppure per usi limitati e mi fermo.
ciao

_________________
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07/01/2009, 0:36
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:45
Messaggi: 6200
Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao a tutti,
il prodotto che menzionavo era stato "bandito" perché il principio attivo era tossico e si ritrovava nel vino, e quindi se ci fosse stata una morale la casa doveva rispondere e ritirare tutto anche alle aziende e risarcire, invece per difendere la multinazionale si è deciso che andava bene intossicare la gente per un altro anno.
Paolo, sono pienamente d'accordo con te che le truffe vanno smascherate perché rovinano anche chi lavora bene, ma mi sembra un paragone esagerato mettere sullo stesso pari grandi produttori che vendono con chi coltiva 50 piante di pomodoro e non vuole truffare nessuno, e poi penso proprio che uno non si diverta a dare prodotti chimici sui prodotti che lui stesso deve consumare, ma spesso si vedono prodotti con diverso nome commerciale ma con gli stessi principi attivi e sono autorizzati per colture diverse, il tutto mi lascia perplesso.
Si ho visto anche io le mini-confezioni, ma spesso non si trovano per tutte le malattie ma ci sono solo alcune gamme e quindi il piccolo produttore si trova in difficoltà.
Voglio aggiungere che non sono qui per incitare nessuno a infrangere la legge, ma solo per aiutare a risolvere qualche piccolo problema pratico.
Saluti Francesco

_________________
- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


07/01/2009, 1:13
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