Switch to full style
Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
Rispondi al messaggio

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

20/01/2015, 12:11

Ciao Merlino,
Hai perfettamente ragione. Non ho mai allevato nessun animale (a parte un pappagallo e un gatto e dei girini :D ).
Non intendo fare un allevamento in particolar modo da reddito. Vorrei tenere degli animali allo stato semi brado secondo i principi parmaculturali.
L'idea è di recintare una parte del bosco/prato vicino a casa; costruire un riparo adatto agli ospiti e prevedere un integrazione alimentare per i mesi invernali. L'acqua sarebbe disponibile dalla sorgente.
Oltre all'erba dei prati, pianterei alberi e cespugli da foraggio e da frutta.
L'integrazione che vorrei creare è la seguente:
Il bosco fornisce nutrimento e protezione agli animali. Gli animali curano il bosco "pulendolo" dalle infestanti e aumentandone la biodiversità. Io curo gli animali integrando il cibo quando necessario, costruendo ripari e dando l'attenzione necessaria. Gli animali danno a me compagnia, forza lavoro, letame o altri prodotti secondari.

Quando parlo di animali, intendo uno o due asini, una o due pecore e forse una o due capre. Preferirei iniziare con pochi esemplari perché appunto sono ignorante in materia :oops: :)
Però è anche vero che se vengo su questo forum è proprio per imparare grazie a voi che avete esperienza... 8-)

Comunque facci sapere come va il tuo progetto.

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

20/01/2015, 19:20

Ciao, secondo me nell'allevamento è utile seguire una sorta di "cursus onorum" conviene prima partire con gli avicoli, per poi eventualmente passare a pecore, capre maiali, per poi eventualmente passare a asini, cavalli e mucche.
Questo è necessario anche in permacoltura, perchè se pianti cespugli e arbusti foraggeri(ottima idea) prima di poter prendere le capre e gli asini dovrai aspettare qualche anno o le povere piantine spariranno in un baleno.
Se poi si parla di utilizzare gli asini come forza lavoro allora gli anni aumentano ulteriormente perchè l'addestramento e il mantenimento in allenamento non è per niente immediato.

Non voglio assolutamente essere pessimista, veramente è ottimo che ci siano sempre più persone intenzionate ad avventurarsi in progetti simili, e in questo processo la permacoltura ha sicuramente un ruolo importante che gli va riconosciuto.
Poi nei testi di permacoltura si possono trovare veramente ottimi spunti
Ma la realtà della campagna è un po' più dura e complicata di quanto appare dai libri di permacoltura e non c'è scorciatoia per l'esperienza necessaria: ci vogliono anni di pratica, non un corso di dieci giorni.

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

22/01/2015, 22:09

Marcello, la tua è pura saggezza ;) .
Qui sul forum mi piace buttare le idee anche un po' alla rinfusa. Vanno poi vagliate e eventualmente concretizzate... :D
Comunque pesavo in effetti di partire con le galline (pochi esemplari). In questo caso mi sembra che il "guadagno" sia abbastanza immediato (parlo delle poche uova che consumiamo).
Poi in effetti capre e pecore. Devo ancora capire quali... :oops: :? Tendenzialmente vorrei partire su razze locali. Per le galline, vorrei provare anche la padovana (veramente buffa) :) .

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

23/01/2015, 0:22

Dici la padovana col ciuffo?

Se cerchi cose del genere secondo me è interessantissima l'anatra germanata veneta. Sono come dei germani reali ma molto più grandi, una volta erano molto tipiche nelle fattorie in Veneto(anche io vengo da lì ma sono emigrato).
Però qui non ho abbastanza acqua per il momento per tenere queste bestie.

Sicuramente troverai capre e pecore autoctone sulle Dolomiti o sull'Altopiano.

Come alberi: amoi, pometti assaruoi, sisoe, nespoe
E ovviamente come uva: grinton

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

28/01/2015, 21:09

Sì, parlo proprio della gallina padovana col ciuffo. Ho anche altre idee ma ne parlerò in seguito.
Ora devo trovare il terreno. Purtroppo quello che avevo addocchiato, non si vende più... :cry:
Ora ne ho visti altri sui 600/700 m di altezza (sempre zona della valle dell'Agno). Però ho paura che siano troppo in alto. Avrei preferito 400/500 m...
Magari la differenza è minima. Non so proprio :? :?: . Che ne dite?

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

29/01/2015, 2:08

Cambia abbastanza invece.
Personalmente preferisco stare sotto i 400.
Sei pronto per valutare bene esposizione, posizione delle fonti d'acqua, riparo dai venti...

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

29/01/2015, 18:00

Cambia abbastanza invece.

È proprio quello che volevo capire.
Diciamo che i terreni che valuto sono ottimamente esposti al sole e generalmente hanno una fonte d'acqua.
Per l'altezza ho capito che ci sono diversi parametri da considerare.
Da una parte, più si va in su e più fa freddo. Però non è detto che l'abbassamento della temperatura sia sempre inversamente proporzionale con l'altezza. Inoltre c'è da considerare l'inversione termica che rende il fondo valle più freddo della collina... :roll:
Chiaramente dipende anche dai progetti: da cosa si vuol coltivare. Mi dispiacerebbe andare troppo in su e non poter più coltivare pomodori, peperoni e melanzane... :D

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

29/01/2015, 19:13

Magari prevedi anche l'uso di serre fredde, secondo me sono indispensabili.

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

09/02/2015, 20:25

Sì, sicuramente farò una serra.

Per tornare al terreno, mi sono accorto che fino ad ora ho sbagliato strada. Cercavo un terreno edificabile con affiancato anche molto terreno agricolo... Cosa "abbastanza" impossibile, visto che i terreni edificabili sono nelle zone urbane e nelle zone urbane non ci sono i terreni agricoli :? .
Ora ho capito che visto che voglio vivere di agricoltura, devo appunto scegliere la strada dell'agricoltore... :D
Ho parlato con l'AVEPA (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura), la CIA, il comune e la comunità montana :P .
Ecco quello che dovrò fare (da quello che ho capito): creazione di una partita iva agricola (con gli adempimenti vari per poter edificare in un terreno agricolo), acquisto di un terreno agricolo, creazione del mio progetto (indicativamente fattoria didattica) validato da un agronomo e da un geometra, presentazione del progetto al SUAP e attesa del permesso di costruire. Avrò poi 36 mesi per mostrare che il mio reddito deriverà dall'attività agricola.
Appena ho le conferme vi tengo aggiornati...

Re: Progetto autosostentamento tramite permacultura

09/02/2015, 21:03

si e no.
in centro roma e napoli ci sono aziende agricole e terreni agricoli quindi ci sono, ovvio, costano.
edificare su terreno agricolo non è così semplice come hai scritto.
1, le volumetrie sono irrisorie, l'indice di edificabilità è solitamente pari a 0,03 mc/mq quindi su un ettaro potrai costruire non più di 300 metri cubi quindi contando 2,7 metri di altezza 100 metri quadri muri garage e terrazzi compresi. conta che poi se vuoi farti delle serre o un fienile o un pollaio anche quello fa cubatura.
2, portare la fogna e le varie utenze è una botta, non è urbanizzato quindi devi portare i tuoi tubi fino a dove sono.
3, devi sempre passare attraverso la commissione edilizia quindi alla fine decidono loro se potrai costruire e come.
4, non tutti i terreni agricoli sono edificabili. quindi prima di acquistare verifica la destinazione d'uso del terreno, li ti diranno anche quanto è il famoso tasso di conversione se il terreno è agricolo edificabile
Rispondi al messaggio