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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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Quando metterò alcune galline in un pollaio vicino all'orto, vorrò liberarle per farle pascolare liberamente nei prati, nelle siepi e lungo i fossi.
A quel punto però dovrò organizzarmi per difendere l'orto. Se lascio le galline libere di accedervi, appena scoprono che sotto la pacciamatura ci sono un sacco di lombrichi, me lo distruggono.
Qualcuno sa darmi consigli sul tipo di delimitazione più efficace, economica e semplice?
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| 27/10/2021, 17:31 |
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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Aggiungo la foto di 10 giorni fa, tanto per dare idea della crescita della rucola. Dopodichè ho iniziato a raccoglierla un po' alla volta. (nelle prime file in realtà ho messo delle bietole)
Credo che rucola e bietole restino nel terreno per più anni, quindi vedrò l'evoluzione dell'aiuola su più anni. Per il momento ho inserito tra una piantina e l'altra uno spicchio di aglio. Se ne vedono già alcune cime spuntare. Quando raccoglierò l'aglio vedrò con cosa sostituirlo e come gestire la contemporanea presenza di diverse specie.
Allegati:
rucola 4.jpg [ 226.69 KiB | Osservato 1200 volte ]
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| 16/11/2021, 18:47 |
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Alverman23
Iscritto il: 18/12/2010, 14:12 Messaggi: 1759 Località: Alta Valle del Tevere
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Rucola e bietole la prossima primavera andranno a fiore, non durano più anni, eventualmente le lasci andare a seme e attendi che rinascano spontaneamente.
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| 19/11/2021, 19:23 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Con grande sorpresa ho visto la pagina rianimata. La 283 e mi sembra che sia molto ringiovanita oppure invecchiata con sintomi di mancanza di memoria. L'utilizzo di materiale di sfalcio deve tenere conto delle specie, maturazione, grossolanità ed essiccazione sul campo prima della ranghinatura. Mi pare di vedere un bancale di permacoltura con intorno terreno arato che interagisce con una forte pressione biodinamica. Abbiamo discusso in precedenza sull'utilizzo della pacciamatura per colture che vanno seminate direttamente in campo. Un abbraccio.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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| 23/11/2021, 12:23 |
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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Nel frattempo la rucola ho quasi terminato di raccoglierla, la bietole in primo piano sono cresciute e anche l'aglio si fa vedere tra le altre foglie .
Ho notato alcune foglie di aglio che secondo me stanno soffrendo per le gelate notturne. Non so come arriveranno (e se) alla primavera.
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rucola 5.jpg [ 208.6 KiB | Osservato 1004 volte ]
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| 13/12/2021, 18:19 |
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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Il campo di fronte è stato arato e seminato a frumento. In futuro sarà la zona in cui mi potrò espandere con le mie coltivazioni. Intendo piantare lì un po' di piante da frutta e cespugli, anche per dare spazio di pascolo al pollaio.
Il bancale affianco alla rucola invece non è arato ne' zappato, la terra appare smossa semplicemente per lo sradicamento delle piante di pomodoro ancora visibili nella prima foto. Al loro posto a metà novembre ho messo semi di fava e bulbilli di cipolla bianca che iniziano a far capolino.
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| 13/12/2021, 18:28 |
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Pivrunei
Iscritto il: 03/08/2020, 21:18 Messaggi: 213 Località: Provincia di Piacenza
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Pavlin anche io abito in Emilia e come te l'aglio lo piantò a novembre, approssimativamente a San Martino. Con le gelate anche il mio si ingiallisce ma poi con i primi tepori primaverili si riprende vivacemente
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| 16/12/2021, 20:54 |
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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La situazione non è molto cambiata nell'ultimo mese, col freddo la vegetazione è quasi ferma, ma noto che le poche giornate di sole fanno avanzare di un po' la crescita del fogliame della rucola. Ho ripreso a raccoglierne un po'
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rucola 6.jpg [ 226.92 KiB | Osservato 1590 volte ]
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| 08/01/2022, 19:12 |
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pavlin
Iscritto il: 07/10/2010, 11:49 Messaggi: 60 Località: Emilia
Formazione: laurea in ingegneria
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Sotto la neve
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rucola 7.jpg [ 210.25 KiB | Osservato 1533 volte ]
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| 14/01/2022, 19:35 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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LA SPICA
Laudata sia la spica nel meriggio! Ella s'inclina al Sole che la cuoce, verso la terra onde umida erba nacque; s'inclina e più s'inclinerà domane verso la terra ove sarà colcata col gioglio ch'è il malvagio suo fratello, con la vena selvaggia col cíano cilestro col papavero ardente cui l'uom non seminò, in un mannello.
E' di tal purità che pare immune, sol nata perché l'occhio uman la miri; di sì bella ordinanza che par forte. Le sue granella sono ripartite con la bella ordinanza che c'insegna il velo della nostra madre Vesta. Tre son per banda alterne; minore è il granel medio; ciascuno ha la sua pula; d'una squammetta nasce la sua resta.
Matura anco non è. Verde è la resta dove ha il suo nascimento dalla squamma, però tutt'oro ha la pungente cima. E verdi lembi ha la già secca spoglia ove il granello a poco a poco indura ed assume il color della focaia. E verdeggia il fistuco di pallido verdore ma la stípula è bionda. S'odon le bestie rassodare l'aia.
Dice il veglio: "Nè luoghi maremmani già gli uomini cominciano segare. E in alcuna contrada hanno abbicato. Tu non comincerai, se tu non veda tutto il popolo eguale della mèsse egualmente risplender di rossore". E la spica s'arrossa. Brilla il fil della falce, negreggia il rimanente, di stoppia incenerita è il suo colore.
E prima la sudata mano e poi il ferro sentirànel suo fistuco la spica; e in lei saran le sue granella, in lei saràla candida farina che la pasta farà molto tegnente e farà pane che molto ricresce. Ma la vena selvaggia ma il cíano cilestro ma il papavero ardente con lei cadranno, ahi, vani su le secce.
E la vena pilosa, or quasi bianca, è tutta lume e levità di grazia; e il cíano rassembra santamente gli occhi cesii di Palla madre nostra; e il papavero è come il giovenile sangue che per ispada spiccia forte; e tutti sono belli belli sono e felici e nel giorno innocenti; e l'uom non si dorrà di loro sorte.
E saranno calpesti e della dolce suora, che tanto amarono vicina, che sonar per le reste quasi esigua cítara al vento udirono, disgiunti; e sparsi moriran senza compianto perché non danno il pane che nutrica. Ma la vena selvaggia e il cíano cilestro e il papavero ardente laudati sien da noi come la spica!
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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| 16/12/2022, 12:03 |
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