Come vi organizzate?

cIAO

Sono un nuovo iscritto e da poco che mi occupo di agricoltura in modo più o meno serio.
Ho sempre aiutato mio padre nell azienda ma era lui a gestire il tutto.

Inizio col farvi una domanda, anzi nn è una domanda ma una mia curiosità su come vi comportate all acquisto delle piantine da trapiantare.Mi spiego meglio.

Una volta decisa la coltura ,le piantine le comprate in vivaio fidandovi(sulla varietà) del vivaista?
Gli dite voi la varietà da seminare sperando che sia quella?
Acquistate voi le sementi,e le portate al vivaista per la semina?

Se acquistate voi i semi a chi vi affidate?In italia dove si possono acquistare sementi di ottima qualità/affidabilità?



Grazie in anticipo per la risposta

Le piantine vanno acquistate presso centri vivaistici che devono essere in possesso delle debite autorizzazioni.
http://www.sementi.it/
Consultando questo sito ti renderai conto di quante aziende commercializzano seme in Italia e prendere contatti con i loro uffici commerciali.
Ti chiedevo prima in altro post a chi conferisci la tua produzione perchè se fai contratti sono i contraenti ad indicarti la varietà o almeno la tipologia.Alcune aziende sementiere inoltre sono impegnate in sperimentazioni zonali per cui puoi attingere anche dati se fatte nella tua zona o limitrofe.
ciao

Ciao

Grazie eugenio per avermi risp.Mi piace come ti poni,molto pratico,diretto,concreto.

La mia domanda sulle sementi avviene perchè ho notato una cosa.Nn sò dove abiti tu,ma ti posso dire come funziona giù da me.

Inizio col dirti che la maggiore produzione viene fatta da aziende piccolo/medie,quindi escludiamo le grosse aziende.
Le piccole aziende sono formate da 2-3-.4-5-6 persone ,incluso l "imprenditore".L imprenditore ha un mare di lavoro da fare nei campi quindi nn si informa(in passato è stato cosi) sulle sementi(varietà,tempi di trapianto,ed altro),o sugli agrofarmaci e si affida ai vivaisti o ai consorzi.
Molto spesso(quasi tutti nella mia zona)questa gente(vivaisti,consorzi) non è preparata ma sono commercianti.aLLORA SI SOMMA l ignoranza dell agricoltore,la vendita di prodotti per fare profitto, e i vivaisti che speculano su varietà spacciandole per ibridi,e il più delle volte si hanno fregature.Ecco perchè vorrei sapere come muovermi al meglio sull informazione e sull acquisto delle sementi o piantine.

Ora chiudo che devo andare.
Grazie

a presto

Grazie eugenio per avermi risp.Mi piace come ti poni,molto pratico,diretto,concreto.

La mia domanda sulle sementi avviene perchè ho notato una cosa.Nn sò dove abiti tu,ma ti posso dire come funziona giù da me.

Inizio col dirti che la maggiore produzione viene fatta da aziende piccolo/medie,quindi escludiamo le grosse aziende.
Le piccole aziende sono formate da 2-3-.4-5-6 persone ,incluso l "imprenditore".L imprenditore ha un mare di lavoro da fare nei campi quindi nn si informa(in passato è stato cosi) sulle sementi(varietà,tempi di trapianto,ed altro),o sugli agrofarmaci e si affida ai vivaisti o ai consorzi.
Molto spesso(quasi tutti nella mia zona)questa gente(vivaisti,consorzi) non è preparata ma sono commercianti.aLLORA SI SOMMA l ignoranza dell agricoltore,la vendita di prodotti per fare profitto, e i vivaisti che speculano su varietà spacciandole per ibridi,e il più delle volte si hanno fregature.Ecco perchè vorrei sapere come muovermi al meglio sull informazione e sull acquisto delle sementi o piantine.

Bisogna avere un pc per attingere online tutto il necessaro.E' il sistema più rapido ed economico.Fatti assitere dai tecnici delle ditte sementiere(sono presenti per province e regioni) con i quali ti metterai in contatto perchè hanno tutto l'interesse a fare in modo che i vivaisti disonesti vendano il loro prodotto e non i "Falsi"
Inoltre online puoi anche bypassare i commercianti locali rivolgendoti ad altre strutture commerciali anche distanti dalla tua zona.Se i prodotti valgono hanno interesse a contrattare direttamente con il produttore.
Usa le forme di vendita dirette(chiedi alla tua associazone) o prendi ontatto con i GAS (gruppi di acquisto solidali) che sicuramente sono presenti nella tua provincia.
ciao
eugenio

Grazie delle risposte.

Ora ho una domanda tecnica(da ignorante)che riguarda le lavorazioni del terreno.
In tutti i libri parlano di effettuare lavorazioni al terreno prima dell impianto.Di solito avviene,ma c è una parte dell anno(da dic/feb)in cui le lavorazioni difficilmente possono essere fatte.
Mio padre,su un campo appena raccolto,lascia tutto com è(impianto di irrigazione),fa una passata di diserbante,e RIPIANTA.Nessuna lavorazione,nessuna preconcimazione.
In questo periodo stiamo trapiantando cime di rapa(crucifere),su un campo in cui l ultima coltura è stata di cavoli(crucifere).

Cosa comporta questo?

Il problema non è tanto la mancanza di lavorazione ma quanto far seguire una pianta della stessa specie.
Bisognerebbe conoscere l tipo di terreno e gli eventi atmosferici che si sono verificati.Ad es. se è piovuto tanto il terreno si compatta e poi con le operazioni di raccolta(passaggo di mezzi e uomini) diventa impraticabile se invece un terreno soffice con una lavorazione recente e non stressato da eventi atmosferici si potrebbe anche pensare ad una lavoarzione minima ma non alla sua mancanza.Personalmente ho provato in estate e ti assicuro che dove il terreno non è stato lavorato le piante hanno sviluppato poco e male.
Poi se a tuo padre non si verificano problemi meglio così.Ognuno conosce la propria terra.
ciao

Ok.
Per quanto riguarda la struttura del terreno cerchiamo durante le operazioni di raccolta di nn camminare sulle file dell impianto,cosi la terra nn si compatta.ma un minimo si compatta sempre.
Si,si susseguono piante della stessa famiglia.
Sia nel primo caso(nessuna lavorazione),sia nel secondo(stessa famiglia di piante),le colture nn presentano problemi.
Ecco perchè chiedo,perchè sui libri si dice di nn farlo.
Mio padre dice di nn prendere i libri troppo sul serio,perchè la teoria è diversa dalla pratica.Sarà vero?
Ognuno conosce la propria terra.è quello che continua a ripetermi.

ciao

Cmq grazie.

Sui libri viene riportato quello che la pratica, gli studi e le sperimentazioni hanno evidenziato come la migliore cosa.
Il tutto secondo un criterio generale.Certo non puoi trovare sul libro quello che fa tuo padre o altre migliaia di coltivatori, sono esperienze personali a volte scaturite da riscontri di lungo tempo sul territorio.Il bello che la teoria ti da i concetti generali ma il mestiere bisogna impararlo sul campo con tutte le cose che possono apparire poco razionali.
Ritornando a tuo padre secondo me lui estirpa le vecchie piante in modo da smuovere il terreno e trapianta in quella fila
con il terreno almeno smosso.Sicuramente sarà un terreno leggero.Inoltre i broccoli di rapa sono abbastanza rustici.
ciao

Sono due anni che coltivo pomodoro s. marzano su medicaio di 3 anni. Dopo il primo sfalcio trapianto le piantine allevate su platò da 40 con una semplice piccozza e successivamente vengono pacciamate con l'erba dello sfalcio. Ecco il risultato del secondo anno sulla stessa fila senza antiparassitari o concimazione.
Cordiali saluti.

Allegati

S. marzano ibrido

POMODORI1.jpg (109.67 KiB) Osservato 1134 volte

Rileggiamoci l'interessante post di Marcello sull'effetto dell'inerbimento.Bsogna considerare che la medica è una leguminosa e chiedo se possibile vedere anche le foto delle piante di pomodoro in pieno sviluppo.
Quindi nella tua zona le malattie del pomodoro sono inesistenti?
ciao