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Rogna ulivo 
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Buongiorno a tutti,

Vi scrivo perché sono circa 2 anni che il mio ulivo (olea europea) soffre di rogna.
L'albero è stato trapiantato 3 anni fa dalla stessa ditta da cui ho l'ho acquistato.

Ho provato a tagliare i rami che presentavano la rogna ma vedo che le escrescenze sono presenti anche alla base dell'albero.
Una volta all'anno applico il rame.

Di fatto le foglie vedo che sono un po' secche. L'albero non fa olive.

A circa 10 metri ho un altro ulivo (leccino), che non invece che non presenta alcuna malattia.

Cosa dovrei fare visto che le escrescenze sono presenti ormai anche alla base e sul tronco?

Grazie a tutti

Lorenzo


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28/08/2020, 15:09
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Allego altre foto


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28/08/2020, 15:12
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28/08/2020, 16:10
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Difficilmente la rogna compromette la pianta, e, ormai, il batterio è penetrato, io conosco solo cure preventive: rame per disinfettare eventuali ferite, dopo potature, abbacchiatura e grandinate, ai primi freddi e prima del risveglio vegetativo.
Su consiglio di un amico che si atteggia a grande intenditore di olivi (ho scoperto poi che millanta) ho praticamente capitozzato una pianta colpita da una gelata in tutta la chioma e coperta di rogna: la nuova vegetazione è comunque attaccata, e me la tengo così.
Quando le escrescenze si formano sulle branche, crescono troppo e danno fastidio le taglio con un grosso coltello e disinfetto il taglio con candeggina (mai ricresciuti)


28/08/2020, 16:52
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Grazie a questo post, ho voluto approfondire e sono andato alla ricerca di qualche filmato nel web.
Ne allego un che, seppur lunghetto, trovo altamente esaustivo per la conoscenza della malattia, per la cura e per gli accorgimenti gestionali, preventivi.


https://www.youtube.com/watch?v=MlFPFUYz6OQ" target="_blank

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30/08/2020, 14:52
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Vi ringrazio per entrambe le risposte tutto ciò mi conferma che dovrò convivere con queste infezione batterica ed intervenire solamente per ritardare l'aggravarsi della malattia.

Considerando il costo della pianta mi girano un po' i cosiddetti.
Tuttavia sono sicuro al 90% che quando ho comprato l'ulivo la rogna non era ancora presente
Non so se alcune tipologie di ulivi siano meno o più propense ad essere colpite da questa infezione.
Ho anche un ulivo leccino secolare che proviene dalla Spagna che fortunatamente non è stato intaccato dalla rogna : devo dire che nel corso degli anni non ci ho dedicato nemmeno particolare attenzione (foto)

Dovesse mai succedere tra un po' di anni, e mi auguro di no, di dover sostituire l'ulivo infettato correrei fortemente rischio nel caso in cui dovessi trapiantarne un altro di infettare anche la nuova pianta?


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31/08/2020, 20:44
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Ci sono varietà più resistenti (ex. leccino) e varietà più suscettibili (ex. frantoio); ad ogni modo la malattia si trasmette facilmente anche attraverso attrezzature infette, quindi disinfettare tutto con candeggina prima di passare da una pianta all'altra è buona norma.

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Saluti,
Flavio.


31/08/2020, 20:55
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Flavio ha scritto:
Ci sono varietà più resistenti (ex. leccino) e varietà più suscettibili (ex. frantoio); ad ogni modo la malattia si trasmette facilmente anche attraverso attrezzature infette, quindi disinfettare tutto con candeggina prima di passare da una pianta all'altra è buona norma.


Ciao Flavio, ti chiedo se l'alcol denaturato va bene lo stesso per disinfettare.
Si dirà che costa meno la candeggina ma, se se ne rovescia un pò addosso o a terra, i danni per i vestiti o altro sarebbero minori.
Infine ti chiedo perché parli di ex leccino e frantoio.
Grazie

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01/09/2020, 13:10
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Benzalconio cloruro (disinfettante da farmacia) o altro prodotto con sali di ammonio quaternario, più costoso ma preferibile all'ipoclorito al 10% in quanto non c'è rischio di ossidare le lame; l'alcool non è un battericida.

Io ho provato a riguardare le immagini ma in verità non è che ne ho ricavato gran che. La rogna forma tubercoli sui rami, anche grandi ma ben distinguibili, e di quelli non sono riuscito a vederne nelle foto (solo qualcosa sui polloni), però se chi è sul loco afferma che c'è rogna ne prendo atto.


01/09/2020, 13:44
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Alessandro1944 ha scritto:
Benzalconio cloruro (disinfettante da farmacia) o altro prodotto con sali di ammonio quaternario, più costoso ma preferibile all'ipoclorito al 10% in quanto non c'è rischio di ossidare le lame; l'alcool non è un battericida.

Io ho provato a riguardare le immagini ma in verità non è che ne ho ricavato gran che. La rogna forma tubercoli sui rami, anche grandi ma ben distinguibili, e di quelli non sono riuscito a vederne nelle foto (solo qualcosa sui polloni), però se chi è sul loco afferma che c'è rogna ne prendo atto.


Grazie per l'indicazione, in effetti avevo sentito dire che l'alcol non era disinfettante.

Per i tubercoli della lebbra, verso la fine del settimo minuto di video ed a seguire si vedono i rami con spaccature.
Dicevo che Il filmato è lunghetto ma, visto tutto, raggiunge lo scopo didattico prefissato.
Ciao

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01/09/2020, 14:18
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