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problemi in uliveto->-potatura costosa! come fare?(consigli) 
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Io uso questo sistema perchè ho molti ulivi, devo tenere pulito per evitare gli incendi e mi serve solo l'olio per me e per gli amici.

Io potando drasticamente e raccogliendo a mano (con i rastrellini) sui rami caduti faccio presto e bene, la bacchiatura è limitata alle olive dei rami rimasti sulla pianta, se merita, altrimenti le lascio agli storni. Ho piante grosse, centenarie, quasi tutte di varietà colombara, quindi portamento assurgente ed alternanti per natura. Ho nche altre varietà che ho innestato, siciliane, pugliesi e calabresi, ma la colombara è la più resistente alla mosca (non faccio trattamenti). Le piante così potate l'anno dopo difficilmente fanno molte olive ma fanno molta vegetazione e l'anno dopo invece sono cariche (piogge invernali e primaverili permettendo) e ricomincia il ciclo.

E poi ogni tanto ci esce un capretto al forno, assolutamente BIO pure lui... :mrgreen:

Paolo

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il mio blog:http://caprettetibetane.splinder.com
http://amicidellorto.splinder.com


30/01/2010, 23:18
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Salve, per quanto riguarda il metodo di potatura dell’olivo secondo me il manuale di Dopa è stato elaborato bene in maniera piuttosto dettagliata. Il problema è che la potatura a vaso policonico richiede delle regole abbastanza ferree a differenza del vaso classico e può essere impostata solo su olivi che sono stati allevati in funzione di quella forma di allevamento. Non si può impostare su un olivo allevato a vaso classico con un’ampia chioma a forma di ombrello o su olivi cresciuti liberamente che non sono mai stati potati.
Inoltre, per esperienza personale posso dire che un neofita che vuole imparare bene sia l’arte della potatura e dell’innesto è importante che al lato pratico osservi all’inizio con attenzione il lavoro di una persona più esperta in materia anche per imparare la giusta manualità del lavoro. Difficilmente una persona che non ha mai fatto potature e innesti può fare un buon lavoro avendo letto semplicemente un manuale.
Buona domenica


31/01/2010, 10:51
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ciao a tutti intervengo alla discussione. forse ci siamo allontanati dalla vera natura della discussione. la questione e come fare ad eliminare i costi esorbitanti della potatura delle olive.
a mio modesto parere e per mia esperienza bisogna fare semplicemente due cose:
1) dare una occhiata ad un albero potato regolarmente da uno esperto ma giusto per vedere come è strutturato
2) prendere attrezzi anche una semplice forbice, un seghetto, una scala e provare
diceva mio nonno sbagliando si impara ciao
e lasciar perdere pota a vaso così e vaso colà ci sono tanti potatori maestri dalle mie parti che ne sanno meno di meno come si apre un albero


31/01/2010, 18:34
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il discorso è generico quindi molto variabile, alla fine ci siamo mantenuti sulla discussione.
I costi esorbitanti certo non si possono abbattere con una semplice osservazione.
Non dimenticate che stiamo parlando di 100 piante e non sappiamo neanche come sono strutturate e che intervento necessitano.
Mi sembra troppo semplicistico dire osserva una pianta, prendi forbice e seghetto e improvvisa.
se riferito a una pianta forse ma non mi sembra questo il caso.


31/01/2010, 19:40
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ciao marco77 ho detto così perchè io di piante ne ho circa 350 e non ho fatto nessun corso di potatura ma osservando altri all'opera e mettendoci un pò di pazienza e sbagliando ho cominciato e sinceramente nel bene e nel male le olive le raccolgo, un'altro punto dalle nostre parti fino a 15-20 anni fà si usava portare le piante delle olive quanto più grandi possibili vaendo impianti fatti dai nostri nonni con sesti enormi distanze da una pianta all'altra sette otto metri, si usavano scale con 14-15 gradini a scaloni
fra un gradino e l'altro vi è un passo di circa 35-40 cm quella era l'altezza degli alberi, ora nei nostri giorni con il cambio dei sistemi di raccolta sono stati drasticamente abbassati e gli alberi sono ancora a produrre olive e parlo di alberi quasi secolari


31/01/2010, 20:11
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Iscritto il: 05/04/2009, 13:36
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Formazione: Maturità scientifica
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Sono d’accordo sul fatto che ci siano tanti potatori di professione che altro non sono che tagliatori di legna i quali riducono gli alberi ad una vera tristezza ancor più se cercano di fare accordi per prendersi la legna. Per quanto riguarda i costi so che in linea generale nella mia zona i potatori chiedono 10-12€ per ogni olivo di grandi dimensioni con la legna che rimane al proprietario.
Saluti


31/01/2010, 20:44
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Iscritto il: 29/01/2009, 15:05
Messaggi: 43
Località: Agrigento
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Caro Sannella
sarebbe opportuno sapere l'eta' dei tuoi alberi .
Comunque io una cinquantina di alberi di olive di circa 6 anni
e' vero che a potarmeli e' stato un amico mi e' costato solo € 40,00.
Naturalmente la raccolta dei rami e la pulizia dell'area l'ho effettuata io.

Saluti
Gianni
N.B.se hai bisogno di ulteriori informazioni sono a tua disposizione


31/01/2010, 21:03
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Iscritto il: 08/01/2010, 19:01
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Località: Perugia
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antonelloSS ha scritto:
Sono d’accordo sul fatto che ci siano tanti potatori di professione che altro non sono che tagliatori di legna i quali riducono gli alberi ad una vera tristezza ancor più se cercano di fare accordi per prendersi la legna. Per quanto riguarda i costi so che in linea generale nella mia zona i potatori chiedono 10-12€ per ogni olivo di grandi dimensioni con la legna che rimane al proprietario.
Saluti

A volte mi è capitato di ricevere le accuse sopracitate, immeritate. Vorrei puntualizzare la differenza di una potatura di mantenimento e una potatura di riforma dell'olivo:
Se ogni anno puntualmente si tagliano i succhioni e si ridimensiona il fillopano con tagli di ritorno adeguati e fatti al tempo debito (dopo i rigori dell'inverno e non alla raccolta delle olive), non c'è bisogno di fare tanta legna. Al contrario, se non si poatno gli olivi per anni, poi non rimane che fare drastici tagli di riforma, per consentire la ricostituzione del vaso con nuove branche, che, rinvigorendo la pianta, le consentiranno di tornare a produzioni accettabili in 3, 4 anni.
In ogni caso ogni 15-20 anni è auspicabile una potatura di riforma dell'oliveto, magari 1/3 di piante all'anno, in quanto nel tempo le branche invecchiando, perdono vigore e alterano la forma originaria di allevamento.
Dopo tali potature drastiche, è vero che gli olovi fanno tristezza, ma è a fin di bene.
Saluti a tutti gli olivicoltori e preparatevi per la poatatura!


01/02/2010, 9:27
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Iscritto il: 20/04/2009, 15:41
Messaggi: 291
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Antonello ha capito più di Vigna.
Mi spiego, Vigna in privato mi ha mandato questa seguente email,sotto c'è la mia risposta

Ciao dopa,

quella che segue e' un'e-mail che ti e' stata inviata da vigna tramite il
tuo account su "Forumdiagraria.org". Se il messaggio e' spam, o contiene
altri commenti che trovi offensivi, per favore contatta l'amministratore
della board al seguente indirizzo:

forum@agraria.org

Ricordati di allegare tutta questa e-mail (soprattutto gli headers). Tieni
presente che l'indirizzo di risposta di questa e-mail e' quello di vigna.

Segue il messaggio inviato
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Ho letto il tuo manuale di potatura dell'olivo e francamente sono rimasto
interdetto. Ti scivo privatamente perchè non intendo aprire una discussione
pubblica in un forum su quello che io ritengo scontato e sacrosanto, ma
solo renderti consapevole che non c'è un cestito per tutte le stagioni. Ho
molto rispetto per la tua esperienza conquistata in tanti anni nella
potatura dell'olivo, ma la scienza e la conoscienza si avvalgono anche
delle esperienze degli altri. Quando si parla di olivicoltura a livello
nazionale, occorrerebbe conoscerla, citando le cultivar di olivo di cui si
parla, il clima del territorio, il terreno, il sesto d'impianto, le
lavorazioni, i trattamenti e, possibilmente, i riferimenti bibliografici,
facendo tesoro anche delle esperienze di altri. Ci vorrebbe più rispetto
per chi ha scritto libri di arboricoltura e di propagazione delle piante,
che sono ancora i testi di riferimento di molti corsi di laurea delle
facoltà di agraria. Conosco ricercatori che hanno speso una vita studiando
solo un'aspetto dell'olivicoltura, come l'impollinazione, il miglioramento
genetico, la propagazione, ecc.
La tua olivicoltura parla di propagazione da ovuli, di innesti a 1.5 metri,
d'innovazioni fasulle, di olivi alti come case, di cose dell'altro mondo.
La moderna olivicoltura è quella fatta da piantine propagate certificate
virus e verticillosi esenti, di allevamento a vasi policonici di modeste
altezze e a crescita libera. Per non parlare di impianti pilota a forma di
parete con tanto di potatura e raccolta meccanizzata, già attivi in Siria e
in Australia.
Forse potresti scrivere la storia dell'olivicoltura pugliese, altro che
manuali di potatura! Vieni a vedere l'olivicoltura in Umbria, per renderti
conto che le tue teorie qui non sono realizzabili. Abbiamo olivi che
rispetto ai vosti sono bonsai, e tutta l'olivicoltura tradizionale dalle
nostre parti è in crisi, pur avendo 5 DOP umbre che ottengono sucessi come
i migliori olii nazionali.
Non me ne volere per la schiettezza.
Ci sentiamo sul forum di agraria.
Saluti
Marco

Caro Vigna
Sono convinto che non hai capito cosa vuol dire quel piccolo contributo agli olivicoltori attuali. Sono a conoscenza dei progressi della scienza, ma non sono alla portata di tutti e ne tanto validi. Quel manuale ancora oggi è valido perché l’olivicoltura che abbiamo è di quella antica, che sfrutta le zone impervie del nostro territorio. Quel manuale è stato scritto in risposta a quelli che hanno scritto per sentito dire, che tu non sei a conoscenza. La dimostrazione di quello che dico la noti sul forum dai diversi commenti. Quello che non hai capito è di come insegno a sfoltire l’albero, che è un metodo matematico come costruire la struttura dell’albero (tutte le parti omogenee al quadrato) che nessuno ne primo ne dopo fino adesso ha detto. Quel manuale vuole insegnare un metodo facile a sfoltire l’albero, tu non hai insegnato nessuno a potare, io l’ho fatto, io sono stato a Pegaso a potare mi chiamavano il maestro, perché rendevo il doppio del lavoro di un loro potatore. Oggi si comincia a innovare, forse ho detto che non sono d’accordo, ben venga l’innovazione, però quella valida. Se per esempio mi vuoi introdurre una innovazione di una macchina scuotitrice, come quelle che ho provate non la chiamo innovazione. Perché prima devi innovare gli alberi e poi introdurre le macchine.. Per le cose dell’altro mondo neanche li hai capito per l’innesto a un metro e mezzo è un esperimento che sto continuando. Tu non sai cosa significa carie all’ulivo, significa perdere due anni di raccolto quando l’albero si ammala di carie, tu non hai letto come affrontano il problema quelli che chiami che io debba rispettare che non ancora sanno come affrontarlo, io modestamente ho dato quel piccolo contributo descritto in quel manuale che tu non hai capito.Per gli alberi quando le case, tu non conosci gli alberi ultra secolari pugliesi ,che i padani ci vengono a rubare per tenerli come musei.
Caro Vigna rileggi il manuale da un altra angolazione e vedrai i lati positivi.DoPa


01/02/2010, 13:58
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Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao Dopa,
ma avevi il permesso di Vigna per pubblicare il messaggio privato?
Spero tanto di si
Saluti Francesco

_________________
- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


01/02/2010, 14:22
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