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Regione Toscana 
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Agricoltura, via libera ufficiale dall'Ue al Programma di Sviluppo Rurale

FIRENZE – C'è soddisfazione in Regione Toscana per il via libera ufficiale da parte della Commissione Europea al Programma di sviluppo rurale della Regione Toscana, che per il periodo 2014-2020 conta su un budget di 961 milioni di euro di fondi pubblici, di cui oltre 414 milioni dal bilancio europeo.
Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Toscana è basato su 6 priorità, che in estrema sintesi si riassumono in: innovazione, redditività, filiere, tutela dell'ambiente, promozione fonti energetiche rinnovabili, integrazione sociale.
Di conseguenza il 45,62% dei finanziamenti, pari a 438,8 milioni di euro, è destinato alla redditività delle imprese agricole, alle tecnologie innovative, all'ammodernamento delle aziende e alla diversificazione, a promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare. Queste risorse pubbliche consentiranno di sostenere interventi per una spesa totale pubblico-privato di circa 1 miliardo di euro.
Il 30,9% delle risorse, pari a circa 297,3 milioni sarà destinato all'ambiente, ovvero alla conservazione, al ripristino e alla valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, alla tutela della biodiversità, alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla loro migliore gestione.
L'11,8% dei finanziamenti, pari a 113,3 milioni serviranno ad incentivare l'uso più efficiente delle risorse idriche e dell'energia e a favorire l'uso di energie rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra. Le risorse per lo sviluppo economico e per l'inclusione sociale delle comunità rurali ammontano a 98 milioni di euro (10,2% del totale) e di queste 40 milioni andranno allo sviluppo ldella banda larga e ultralarga nelle aree rurali.
Il programma LEADER (interventi per promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali più fragili) avrà a disposizione 58 milioni di euro. La percentuale di risorse destinata all'assistenza tecnica è pari all'1,4%.
Una dotazione importante, pari a 81 milioni, che viene "spalmata" su tutte le misure, è destinata a promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione, con attività di formazione, informazione, servizi di consulenza e per stimolare la cooperazione e lo sviluppo di conoscenze nelle zone rurali. Un'altra fetta importante sarà destinata alla progettazione integrata che verrà attivata sia con i Progetti Integrati di Filiera, sia con il Pacchetto Giovani. Si tratta di bandi multimisura, volti a promuovere progetti in cui vengono attivate più misure contemporaneamente.

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27/05/2015, 15:26
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Agricoltura: primo bando per Progetti Integrati di Filiera con 90 milioni in dote

FIRENZE – Arrivano i nuovi PIF, progetti integrati di filiera, con una dotazione di 90 milioni di euro. Il bando (Decr. Dir. n. 2359/2015) sarà pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Toscana del prossimo 3 giugno.
Dal 26 maggio è arrivato formalmente l'ok dalla Commissione Europea al nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Toscana, ma la Regione aveva già iniziato il percorso per anticipare il più possibile l'uscita di bandi come questo, ritenuti strategici per il rilancio degli investimenti. La somma stanziata per il primo bando è cospicua: 90 milioni, pari al 10% circa di tutto il plafond 2014-2020 che è di circa 961 milioni di euro.
I PIF, che hanno riscosso grande successo nel precedente PSR, sono uno strumento per aggregare tutti gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione e commercializzazione) al fine di superare le principali criticità della filiera stessa, favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e realizzare relazioni di mercato più equilibrate. Unitamente al sistema della ricerca, lo strumento dei PIF permette ai diversi protagonisti di una filiera di creare sinergie e strategie comuni basate sulla reciproca convenienza. I progetti integrati di filiera consentono l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure/operazioni del PSR che vanno da quelle di investimento aziendale a quelle specifiche per attività di promozione, innovazione tecnologica, diversificazione delle attività agricole, anche a scopi energetici.

Ecco le regole per partecipare ai Progetti Integrati di Filiera

1) Per ciascun progetto di filiera il numero minimo di partecipanti è 12, di cui almeno 5 partecipanti diretti. Fra i partecipanti diretti almeno 3 devono svolgere un ruolo all'interno del PIF nell'ambito della fase di produzione primaria. I partecipanti diretti richiedono contributi nell'ambito del progetto e al tempo stesso sostengono l'onere finanziario degli investimenti, nell'ambito della sottomisura o operazione che attivano. Il partecipante indiretto è invece coinvolto indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera e si giova delle sue ricadute positive, ma non richiede contributi.

2) Gli accordi di filiera, sottoscritti grazie ai PIF, sia dai partecipanti diretti che indiretti, rappresentano dei veri e propri contratti fra le parti interessate e costituiscono un forte impulso allo sviluppo ed all'integrazione delle filiere locali. I firmatari sono legati tra loro, per almeno tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilità reciproche per il raggiungimento degli obiettivi. Negli impianti di trasformazione o nelle strutture di commercializzazione finanziati nell'ambito del PIF le materie prime o i prodotti semilavorati devono provenire, per almeno il 51% del totale, dalle imprese agricole (o loro aggregazioni) di produzione primaria partecipanti al PIF.

3) Capofila: è un partecipante diretto che ha il compito di aggregare e rappresentare i diversi partecipanti al progetto, seguirne la realizzazione e curare gli adempimenti tecnici ed amministrativi legati alla sua attuazione. Deve coordinare l'animazione e l'informazione al fine di garantire la massima diffusione delle opportunità legate al progetto, nonché la trasparenza nella formazione delle aggregazioni: si tratta di un'attività obbligatoria che dovrà essere inclusa all'interno del progetto PIF.

4) Sottomisure che è possibile attivare nell'ambito del bando PIF

sottomisura 3.1 "Partecipazione a regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari";
sottomisura 3.2 "Attività di informazione e promozione";
sottomisura 4.1 "Sostegno agli investimenti alle aziende agricole";
sottomisura 4.2 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli";
sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole"
sottomisura 8.6 "Sostegno a investimenti in tecnologie silvicole, trasformazione, mobilitazione, commercializzazione prodotti delle foreste";
sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione".

5) Minimali e massimali del PIF: l'importo minimo di spesa complessiva ammissibile per ciascun PIF deve essere pari o superiore a 400 mila euro. Il massimo contributo concedibile per l'intero progetto PIF è pari a 3,5 milioni di euro.

6) Le filiere interessate sono praticamente tutte quelle dei settori agricolo, agroalimentare e forestale (legno-energia).
E' possibile presentare progetti multifiliera, ovvero su più filiere concentrate su un determinato territorio e/o di filiera corta.

7) Termini per la presentazione dei progetti: i PIF devono essere sottoscritti e presentati a decorrere dal 15 luglio 2015 ed entro il 30 settembre 2015. Una Commissione di valutazione, che sarà appositamente nominata, provvederà alla selezione dei progetti.

Il bando PIF che sarà consultabile sul Burt dal 3 giugno è un bando "condizionato" fino al recepimento del PSR da parte della Giunta Regionale e fino alla convocazione del nuovo Comitato di Sorveglianza 2014-2020 che dovrà esaminare i criteri di selezione, fino al quel momento provvisori.

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28/05/2015, 19:57
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Expo, da domani a Firenze il Forum internazionale su benessere. C'è anche Fitoussi

FIRENZE – Si apre domani a Firenze "Florence Swif" - Sustainability of Well Being International Forum, il forum internazionale del benessere inserito dalla Regione fra le iniziative di Expo 2015.
Il Forum, organizzato dalla Fondazione Simone Cesaretti, con il supporto di Regione Toscana ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Comune di Firenze e la collaborazione di UniCeSV-Università di Firenze e di CESET, si articolerà su tre giornate di lavoro, che si terranno da domani fino al 6 giugno. Due le sedi: Palazzo Vecchio per la giornata inaugurale e per quella di chiusura del 6 giugno e il Polo Universitario di Novoli per la giornata del 5 giugno.
Questa edizione, che intende essere la prima di un appuntamento stabile dedicato alla sostenibilità del benessere declinata nei suoi molteplici aspetti, affronterà un focus specifico sul cibo e vedrà la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo e di relatori illustri attivi nei settori di agraria, economia politica, etica, sociologia e comunicazione tra i quali il prof. Jean-Paul Fitoussi, così come di figure di spicco della politica italiana e dell'imprenditoria.
Il tema del cibo è stato scelto non solo per i forti legami di identità con la Toscana, ma anche per partecipare attivamente a Expo 2015; Swif si inserisce infatti nell'ambito delle iniziative che propongono un contributo al dibattito sul ‘buon vivere' avviato dalla Regione.
Anche le scuole toscane partecipano a Florence SWIF dibattendo su cosa è la sostenibilità del benessere e cosa può fare la politica e cosa la società civile contro il progressivo esaurimento delle risorse naturali ed una crescita esponenziale delle diseguaglianze economiche e sociali.
I ragazzi sono stati coinvolti attivamente e, proprio uno di loro, sarà invitato ad aprire il Forum e a riassumere le riflessioni emerse durante i laboratori, ponendo domande, ma anche risposte su quegli stessi temi che gli esperti affronteranno nelle giornate del Forum.
I lavori cominceranno domani intorno alle 15. Dopo i saluti del sindaco e dei rappresentanti dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dell'Università di Firenze si entrerà nel vivo con la Lectio Magistralis di Fitoussi, il cui inizio è previsto per le 16.
Seguiranno altri interventi, fra i quali quello di Antonella Mansi, vicepresidente di Confindustria, Adriano Giannola presidente di Svimez, Sebastiano Maffettone ordinario di Filosofia Politica alla Luiss, il rappresentante del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, Tebaldo Vinciguerra, l'ambasciatore del Marocco, Hassan Abouyoub, e Alessandro galloni di Thomson Reuters.

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03/06/2015, 17:55
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Expo, artisti da tutto il mondo a Firenze nel segno del dialogo fra i popoli

FIRENZE - Artisti di tutto il mondo si ritroveranno a Firenze in occasione di Expo 2015. La manifestazione si svolgerà dal 10 al 25 settembre 2015 e vedrà incontrarsi a Firenze pittori e scultori, provenienti da varie nazioni. Ciascuno di loro sarà presente con una o più opere di pittura, scultura, fotografia, arti orafe. L'evento si terrà nella sede dell'ICLAB (Intercutural Creativity Laboratory) in viale Guidoni 103, a Firenze, location del Centro Congressi al Duomo che ha già ospitato mostre d'arte, workshop, eventi e incontri a vocazione internazionale (http://www.iclab.info). Saranno esposti circa 400 lavori eseguiti con le più svariate tecniche e dai contenuti diversi, in modo da comporre un vero e proprio caleidoscopio capace di "raccontare" al visitatore i fermenti dell'arte contemporanea sotto le più diverse latitudini.

La manifestazione patrocinata dalla Regione Toscana è stata inserita nel calendario di Expo 2015. A promuoverla è la Fondazione Romualdo Del Bianco, da anni attiva nella promozione del dialogo fra popoli e per la diffusione di un diverso modo di viaggiare "oltre il turismo, per il dialogo e la pacifica coesistenza fra i popoli", e dall'Associazione Toscana Cultura che da tempo opera nel mondo dell'arte per la promozione e la divulgazione non solo delle arti visive ma anche della cultura in generale.

Molte le iniziative collaterali che si svolgeranno in occasione della manifestazione, anche in collaborazione con l'Istituto Internazionale Life Beyond Tourism.

Per tutta la durata dell'evento, nella sede dell'ICLAB si susseguiranno concerti, pomeriggi di poesia, presentazioni di libri, incontri con gli artisti che espongono e con numerosi artisti stranieri che hanno scelto la Toscana quale terra d'adozione nel segno del "buon vivere".

Il direttore artistico della mostra sarà Fabrizio Borghini, che conduce la trasmissione "Incontri con l'arte" di Toscana Tv, e che in questa occasione coordinerà un pool di critici d'arte che lavoreranno alla realizzazione del catalogo che verrà presentato al pubblico e alla stampa il giorno dell'apertura della mostra.

Gli artisti che intendono partecipare dovranno confermare la propria adesione entro e non oltre il 15 giugno. Coloro che vogliono proporre la propria candidatura possono rivolgersi, tutti i giorni dalle 9 alle 12 escluso il sabato e la domenica, all'Associazione Toscana Cultura, via Valdichiana 42, Firenze. Info: 055.9336468, info@toscanacultura.it

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04/06/2015, 17:24
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Toscana fuori Expo, a Milano di scena le eccellenze della Regione - Un meraviglioso chiostro del XV secolo a due passi dal Duomo di Milano. E' qui che l'Expo della Toscana sta proseguendo. Dopo la chiusura dello stand all'interno dell'esposizione universale, che ha ricevuto oltre 35.000 visitatori da tutto il mondo, la nostra regione con "Toscana fuori Expo" presenta le sue eccellenze nel cuore del capoluogo lombardo, presso i Chiostri dell'Umanitaria, nella centralissima via Daverio.

Fino al 2 novembre questo suggestivo complesso è la cornice di degustazioni, incontri, cooking show, mostre e convegni che metteranno in mostra non solo le tipicità toscane, dal lampredotto al vino, dall'artigianato al pecorino toscano, ma anche l'eccellenza della ricerca universitaria e le imprese più innovative del mondo del food.

In uno spazio di circa 300 metri quadrati e con una porzione del giardino antistante il "Buon vivere Toscano", continuerà a essere rappresentato a "Toscana fuori Expo" attraverso le iniziative organizzate dai vari territori e da associazioni di categoria, imprese, Università e Poli scientifici. Lo spazio è stato inaugurato a inizio maggio e da allora registra un costante successo in termini di presenze e di interesse.

In questi giorni protagoniste sono le eccellenze dalla città di Prato: fino a domenica il territorio pratese sarà raccontato attraverso il doppio binario di cibo e moda e con una vetrina di aziende impegnate nei settori più diversi, dal restauro all'high tech. Dal 16 al 23 giugno toccherà a Volterra con una proposta a largo raggio intitolata "Dagli etruschi alla Geotermia", quindi dal 23 al 28 giugno salirà in cattedra il Gallo nero: per una settimana l'area del chianti classico metterà in mostra le sue eccellenze enogastronomiche.

"Fuori expo Toscana" proseguirà in luglio con la ceramica toscana, le vallate aretine, e le terre di Siena, e ad agosto con la settimana della salute, la Toscana dei parchi e delle aree protette e con il territorio della Valdinievole. Il programma dettagliato può essere consultato sul sito di Expo Toscana (www.expotuscany.it).

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14/06/2015, 9:32
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Efficientamento energetico, 3 milioni per le imprese che investono

La Regione Toscana finanzierá con fondi europei, un bando da 3 milioni di euro destinato alla promozione di progetti tesi a rendere piú efficienti dal punto di vista del risparmio di energia gli immobili sedi di attivitá economica.

Gli interventi finanziabili Gli interventi per i quali &é; possibile richiedere un finanziamento dovranno prevedere una quota di risparmio almeno del 10% Nello specifico, gli interventi attivabili riguarderanno le seguenti tipologie:
isolamento termico di strutture orizzontali e verticali sostituzione di serramenti e infissi sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti alimentati da caldaie a gas a condensazione o impianti alimentati da pompe di calore ad alta efficienza sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore o a collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria, integrati o meno nel sistema di riscaldamento dell'immobile sistemi intelligenti di automazione e controllo per l'illuminazione e la climatizzazione interna sistemi di climatizzazione passiva impianti di cogenerazione/trigenerazione ad alto rendimento A completamento degli interventi precedenti potranno essere attivabili anche interventi per la produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili quali solare, aerotermica, geotermica, idrotermica senza eccedere i limiti dell'autoconsumo.

Le imprese che possono fare richiesta
Potranno fare richiesta micro, piccole, medie e grandi imprese che rientrino nei raggruppamenti di industria, artigianato, cooperazione, turismo, commercio e cultura. Ciascuna impresa potrá presentare al massimo tre domande che dovranno essere corredate da relazione tecnica e preventivi. L'avvio dei lavori del progetto per il quale si richiede il contributo dovrá essere successivo alla presentazione della domanda, mentre per le imprese colpite da calamitá l'avvio dovrá essere successivo alla data dell'evento calamitoso.

Tempi e scadenze
Il bando sará pubblicato entro dicembre 2015. Si potranno presentare domande entro febbraio 2016. La graduatoria delle domande ammesse sará approvata entro maggio 2016.

Chiama lo 0575 354444 per informazioni

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10/12/2015, 15:43
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BANDO DA SCARICARE:

La Scuola diffusa della Terra – Emilio Sereni è un progetto di formazione
ecologica rivolto a giovani aspiranti agricoltori, che offre gli strumenti per mettere in
pratica un modello agricolo ecologico volto alla sostenibilità e vicino ai ritmi
naturali.
Ideata da Terra! insieme alla Nando and Elsa Peretti Foundation, la Scuola
intende mettere in connessione i giovani con alcune piccole realtà agro-ecologiche,
attraverso una formazione teorico-pratica e dei tirocini con indennità di
partecipazione.
Un progetto ambizioso che vuole dare una risposta concreta ai tanti giovani
disoccupati o inoccupati che in questi anni chiedono un aiuto per avvicinarsi
all’agricoltura; allo stesso tempo si vuole sostenere un modello agro-ecologico,
rispettoso dell’ambiente, della biodiversità e dei diritti sociali.
Tutte le fasi del processo formativo sono seguite da un coordinatore di progetto, un
tutor, un comitato scientifico, personale esperto nella didattica teorica e pratica per
quelle che saranno le discipline affrontate.
L'offerta formativa
In dettaglio verranno trattati argomenti quali:
 Variabilità genetica per preservare le caratteristiche delterritorio;
 Metodologie innovative in agricoltura biologica, verso un equilibrio tra
fertilità del suolo, biodiversità e necessità produttive;
 Efficienza ed uso delle risorse locali in agricoltura biologica;
 Benessere animale, redditività e conservazione di specie autoctone
in via di estinzione;
 Permacultura, resilienza, ricchezza e stabilità di ecosisteminaturali;
 Multifunzionalità quale fattore di crescita e sviluppo di nuove redditività in
azienda;
 Filiere agroalimentari, filiere corte e mercati di nicchia per un
commercio sostenibile;

 Gestione economica aziendale, tenuta registri, sicurezza sul lavoro
e contratti;
 Tecniche di marketing e comunicazione, ricerca fondi nazionali ed
europei, fondazioni e network di finanziamento locale e
internazionale.
Destinatari
Per la partecipazione al corso di formazione, saranno valutati i seguenti requisiti:
 Giovani maggiorenni fino a 40 anni compiuti, disoccupati o
inoccupati, che hanno concluso un percorso di studi e intendono entrare o
rientrare nel mercato del lavoro con l’acquisizione di nuove competenze;
 Aspiranti agricoltori, in possesso di un diploma di laurea o di scuola
secondaria superiore o altro titolo di studio inerente l’oggetto del corso
di formazione;
 Coloro che, sin dalla presentazione della domanda di partecipazione, si
impegnano per iscritto a manifestare la volontà di intraprendere il
percorso di tirocinio, in caso di selezione ex-post percorso formativo
teorico-pratico;
 Persone intraprendenti, tendenti all'innovazione e sensibili a
tematiche ambientali quali i cambiamenti climatici, la deforestazione, la
conservazione di specie autoctone in via di estinzione e i modelli di
produzione agricola a filiera corta;
 Persone che in passato abbiano svolto attività di volontariato in
associazioni ambientaliste o di categoria.
 Soggetti automuniti, in possesso di patente cat. B o superiore.

Periodo di svolgimento
 Teoria: 14-25 gennaio 2019, con il weekend 19/20 gennaio libero
 Pratica: 28 gennaio–08 febbraio 2019, con il weekend 02/03 febbraio
libero
 Tirocinio: 18 febbraio 2019, inizio tirocini in azienda per 5 mesi

Luoghi, tempi e orari di svolgimento
Il corso di formazione teorico-pratico prevede un totale di 160 ore, mentre i
tirocini si svolgeranno nell’arco di 5 mesi nelle aziende partner.

La formazione teorica avrà luogo a Firenze nella sede della Chiesa
Avventista del 7° giorno dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore
18.00 (fine settimana esclusi), mentre la fase pratica e i successivi tirocini si
svolgeranno presso le aziende partner del progetto con lo stesso orario
summenzionato (finesettimana esclusi).
Ulteriori informazioni
I 20 giovani aspiranti agricoltori verranno scelti sulla base di un'attenta selezione
iniziale ed in un secondo momento attraverso alcune interviste telefoniche o via
Skype. Dopo una fase teorica di 10 giorni lavorativi a Firenze, i partecipanti
verranno suddivisi in 4 gruppi di 5, per essere avviati alla parte pratica del corso
(anch’essa della durata di 10 giorni lavorativi) nelle aziende partner del
progetto.
Durante il processo formativo, ai partecipanti verrà richiesto di scrivere commenti e
considerazioni in un diario on line appositamente dedicato alla Scuola. I percorsi si
concluderanno con valutazioni in itinere e finali delle competenze acquisite e la
distribuzione di un questionario di gradimento ai partecipanti.
Al termine della formazione pratica verrà rilasciato un attestato di
partecipazione al corso, da parte di un ente di formazione accreditato.
Alla fine della fase teorico-pratica e dopo un'attenta analisi della capacità di lavoro
manuale e di integrazione relazionale, per ciascuna azienda verrà selezionata una
sola persona da avviare al tirocinio con relativa indennità di partecipazione (€
800 lorde/mensili), che avrà durata di 5 mesi. Per 4 dei 20 partecipanti, sarà
dunque possibile proseguire il percorso formativo in azienda. Alla fine del tirocinio
verrà rilasciato un attestato di avvenuta formazione, da parte del centro per
l’impiego di zona.
Costi
Ai selezionati della Scuola diffusa della Terra – Emilio Sereni verrà chiesto un
contributo di € 150,00 da pagare entro 2 settimane dall’avviso, come
compartecipazione alle spese logistico/organizzative. La quota è comprensiva di
iscrizione all’associazione organizzatrice Terra! per l’anno solare in corso. Durante la
fase di formazione teorica (a Firenze) e pratica (in una delle aziende partner) verrà
garantito il pranzo a tutti i partecipanti, mentre l'alloggio verrà garantito ai soli non
residenti; vitto e alloggio sono invece esclusi durante i fine settimana e durante il
periodo di tirocinio.

Le domande
Per candidarsi è necessario compilare il formulario on line sul sito
www.scuolaemiliosereni.it entro e non oltre il giorno 21/12/2018 compreso.
Per info
E-mail: scuolaemiliosereni@terraonlus.it

Cellulare: 3202766185

Obiettivi
La Scuola diffusa della Terra – Emilio Sereni si propone di:
 Formare giovani agricoltori orientati a lavorare in aziende che perseguono
obiettivi di sostenibilità e modelli di sviluppo aziendale orientati alla
conservazione della biodiversità, la multifunzionalità e la filiera corta;
 Formare giovani imprenditori agricoli con abilità non esclusivamente
pratiche, ma anche imprenditoriali in senso stretto, con un occhio volto a
fonti di sostentamento orientate alla progettualità e conoscenze legislative in
materia;
 Sostenere le aziende partner del progetto formativo, con l'inserimento
lavorativo di un tirocinante in ciascuna di esse.

Per approfondire
Scuola Diffusa della Terra – Emilio Sereni  www.scuolaemiliosereni.it
Terra!  www.terraonlus.it


Allegati:
BANDO DA LEGGERE senza aziende.pdf [133.4 KiB]
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RICHIESTA ISCRIZIONE SCUOLA senza aziende.pdf [178.67 KiB]
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TARTUFO BIANCO E ROSSI NOBILI: PATTO DI GUSTO TRA
TOSCANA e LANGHE MONFERRATO ROERO
Nascono gli itinerari Gourmet che uniscono Toscana e Piemonte

L’accordo siglato tra Toscana Promozione Turistica ed Ente Turismo Langhe Monferrato Roero
mira a promuovere itinerari enogastronomici che uniscano i due territori

Milano, 9 febbraio 2020

Due grandi terre che si uniscono all’insegna del buon gusto per promuovere il bello e il buono dei loro territori. Questo è l'obiettivo della convenzione siglata tra Toscana Promozione Turistica (www.toscanapromozione.it) ed Ente Turismo Langhe Monferrato Roero che ha dato vita ad itinerari all'insegna dell'enogastronomia che spaziano tra l’area della Val d’Orcia (www.terredisienalab.it) e Valdichiana (www.valdichianaliving.it) e Langhe Monferrato Roero (www.langheroero.it - www.astiturismo.it).

Paesaggi unici, tanto da essere riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, che danno vita a prodotti 'irreplicabili' come i nobili rossi e il tartufo bianco che nasce spontaneamente in questi territori vocati per quello che Greci e Romani consideravano: il “cibo divino”.

Il fungo più pregiato al mondo, il Tuber Magnatum Pico, è “un miracolo della terra, che cresce senza radici e che non si può seminare” come già sottolineava Plinio, nella Naturalis Historia, prezioso ed esclusivo come l'habitat da cui nasce. Perfetta sintesi dell'“unicum” che questi territori esprimono fatto di arte, cultura, storia e tradizione enogastronomica.

Terre di grandi vini che hanno fatto la storia dell'enologia: Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano e l''antico' Moscadello conosciuto fin dal Rinascimento, Barolo, Barbaresco e Barbera d’Asti, per citarne solo alcuni.

Due cucine povere, quella toscana e quella piemontese, dalle radici contadine, che hanno saputo dar vita a grandi piatti: dai pici agli agnolotti al plin, dal peposo al brasato e a prodotti straordinari: dai salumi di cinta senese Dop alla salsiccia di Bra, dal 'cacio' di Pienza alla Robiola di Roccaverano Dop, per chiudere con le carni pregiate regine della tavola: la chianina (vitellone dell'Italia centrale Igp) e la fassona.

L'accordo ha innescato un circolo virtuoso che ha reso possibili interessanti sinergie e scambi tra la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

Il progetto denominato: ‘Discover the Differences’ ha fatto la sua prima apparizione lo scorso 30 ottobre all’Italian Luxury Workshop di New York, ed è stato presentato oggi al mercato italiano, durante la Borsa Internazionale del Turismo.

Con la convenzione, sono stati individuati 7 operatori toscani e 3 dell’area Langhe Monferrato Roero, specializzati in incoming, per proporre al mercato tour congiunti di alto livello, incentrati su enogastronomia, arte e outdoor.

I pacchetti realizzati vanno da un minimo di 5 giorni ad un massimo di 2 settimane e si concentrano su un’offerta di lusso dalle diverse declinazioni: arte e cultura, appunto, enogastronomia, outdoor (bike e trekking) e voli in elicottero per gli spostamenti.

Un virtuoso esempio di collaborazione e networking tra due agenzie di promozione turistica (di natura pubblica) e operatori privati, per presentarsi come un prodotto unico e completo con alti standard di qualità sui mercati internazionali.

Per il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Palumbo: «E' l'Italia del patrimonio agroalimentare e paesaggistico quella che con questo accordo vogliamo celebrare aprendo prospettive ad un turismo di qualità che può trovare, in questo crocevia di eccellenze, una opportunità unica ed irripetibile come quella di scoprire due territori che per affinità enogastronomiche sono famosi in tutto il mondo; questa è anche la direzione del nostro percorso di promozione turistica della Toscana e dei suoi territori, integrando sinergie e nuovi metodi per raccontarci al turista internazionale, attraverso un'offerta, che si traduce in prodotto, competitiva ed innovativa e proiettata verso il mercato estero»

“Due destinazioni con eccellenze territoriali diversificate che si propongono sui mercati internazionali costituiscono un’esperienza di marketing innovativa e intelligente” – dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero – “Esperienza che grazie al coinvolgimento degli operatori si concretizza in un’offerta di livello come quella del lusso. Uno degli obiettivi che ci preme raggiungere è la competitività di un prodotto integrato made in Italy caratterizzato da qualità ed esclusività”.

“La Toscana – afferma l’assessore regionale toscano Stefano Ciuoffo – è l’archetipo del buon vivere, fatto di tradizione enogastronomica e tutela e valorizzazione dell’ambiente. Azioni e sinergie nuove come questa hanno lo scopo di esaltare determinate caratteristiche o territori e siamo molto fiduciosi sulla ricaduta proficua che potrà esserci”

E' intervenuto anche il sottosegretario di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali con delega al turismo Lorenza Bonaccorsi che ha dichiarato: “Questa occasione rappresenta benissimo la filosofia su cui pensiamo si debbano muovere le politiche del turismo del nostro Paese. Il turismo è una delle grandi industrie del Paese, abbiamo una grande competizione globale. Dobbiamo saper mettere a sistema tutte le bellezze e le eccellenze nel nostro territorio. E la partnership tra Langhe e Toscana rappresenta questo elemento che sarà sempre più essenziale nel futuro del nostro settore. Un turismo esperienziale e sostenibile che crea ricchezza e la lascia nel territorio dove la crea. Il nostro è un turismo che deve puntare sulla qualità, sempre più su quello e dobbiamo avere la capacità di alzare il livello di tutta l’offerta. È lì la sfida dei prossimi anni”.

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LA TOSCANA PUNTA SULL'ENOGASTRONOMIA: ESPRESSIONE DELL'IDENTITÀ TERRITORIALE E VOLANO DEL TURISMO
La Regione da il via alla presentazione dei progetti per Vetrina Toscana rivolta alle Camere di Commercio




Potranno essere presentati a partire da giovedì 9 luglio e fino a tutto il prossimo 27 luglio, i progetti provenienti dagli esercizi commerciali e della ristorazione che fanno parte della rete di Vetrina Toscana e destinati a potenziare la promozione delle produzioni agroalimentari toscane. Per l'avviso pubblico, riservato alle Camere di Commercio della Toscana, la Regione mette a disposizione 147.500 euro. L'avviso sarà gestito dall'Unione Regionale delle Camere di Commercio.



Vetrina Toscana è un progetto di marketing territoriale che ha un duplice scopo: aiutare l'utente ad orientarsi nell’offerta, all'insegna della tipicità e dell'identità territoriale e al contempo dare a ristoranti e botteghe l'occasione per farsi conoscere e proporre le loro eccellenze. E' un sistema che mette in relazione consumatore ristoratore e produttore in un circuito virtuoso di promozione e di eventi che consentono di scoprire anche gli angoli meno noti, di questa Regione.


“Vogliamo sostenere e rafforzare la valorizzazione dei prodotti enogastronomici toscani, le tradizioni culinarie e la fitta rete di commercializzazione, composta da botteghe e negozi, e della ristorazione che fa capo a Vetrina Toscana - spiega l’assessore ad attività produttive, commercio e turismo Stefano Ciuoffo -. Questo legame, nato dalla collaborazione tra Regione e Unioncamere, si è arricchito negli anni con lo scopo di valorizzare l'identità dei territori e le produzioni di qualità. Una trama di piccole e medie imprese ha dato vita ad un legame stabile e profondo tra aziende di produzione, commercializzazione e somministrazione, integrandole con la vasta offerta culturale e turistica toscana”.


Saranno ritenuti ammissibili i progetti che, anche tenendo conto degli effetti prodotti della pandemia, puntino a realizzare iniziative per la ripartenza del settore della enogastronomia, a rafforzare il posizionamento e la competitività di micro e piccole imprese commerciali e della ristorazione, a valorizzare l'identità delle destinazioni turistiche e delle produzioni agroalimentari.


I progetti dovranno coinvolgere gli aderenti a Vetrina Toscana e le agenzie regionali Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, valorizzare i prodotti tradizionali, le ricette e la cultura del territorio, integrarsi con le attività in esso operanti, stabilire modalità di misurazione di raggiungimento degli obiettivi e la rilevazione del grado di soddisfazione dei partecipanti al progetto e agli eventi, includere un piano di comunicazione integrato con TPT e FST.


Sarà data priorità ai progetti che prevedono la realizzazione di attività nei comuni delle aree interne, nelle aree pilota (Amiata, Val di Bisenzio, Capraia Isola); di valorizzazione della costa toscana e delle isole; nei comuni colpiti dal sisma del 09 dicembre 2019. Le attività previste dal progetto dovranno essere realizzate nel periodo compreso tra il 30/06/2020 e il 31/07/2021. Le domande (redatte esclusivamente utilizzando lo schema di domanda allegato all’avviso) vanno inviate all'indirizzo pec di Unioncamere Toscana unioncameretoscana@legalmail.it entro e non oltre il 27 luglio 2020.



Oltre 1000 ristoranti, 320 botteghe e più di 200 produttori, questi sono i numeri di Vetrina Toscana che vanno a comporre la più grande rete regionale italiana di questo genere. L'adesione è gratuita, ma subordinata all'accettazione di una serie di valori condivisi come l'utilizzo prevalente di prodotti del territorio, attenzione all'uso del biologico, rispetto della stagionalità, preferenza al km zero e attenzione alla cultura enogastronomica locale. Da chef stellati a trattorie, da negozi di prossimità a boutique del gusto il marchio di Vetrina Toscana è una guida per orientarsi nelle offerte di questa regione e, con i suoi eventi, promuove anche piccoli centri e realtà culturali fuori dalle principali rotte turistiche.

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