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Provincia Autonoma di Trento 
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Mercoledì 20 marzo, ore 8.30, presso l'aula magna FEM e in diretta streaming
10^ Giornata tecnica dei piccoli frutti
E' in programma mercoledì 20 marzo, dalle 8.30 alle 12, la decima edizione della Giornata tecnica dei piccoli frutti organizzata dalla Fondazione Edmund Mach.
Al centro dell'incontro, rivolto a produttori e tecnici del settore, la difesa fitosanitaria verso alcuni insetti, con un focus sulla Drosophila suzukii, sull’antonomo della fragola e sull’eriofide del rovo. Si parlerà delle tecniche da adottare per migliorare la distribuzione degli agrofarmaci e per evitare la deriva dei trattamenti in tunnel di fragola fuorisuolo, di valutazione di substrati organici per fragola fuori suolo, di tempestività di raccolta e conferimento per migliorare qualità e conservabilità del mirtillo.

L'evento, organizzato al Centro Trasferimento Tecnologico, vedrà intervenire in apertura il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico Maurizio Bottura, e sarà moderato da Tommaso Pantezzi, responsabile dell'Unità piccoli frutti, olivo e ortofloricoltura e del Dipartimento Innovazione nelle produzioni agrarie e zootecniche.
www.youtube.com/fondazionemach

PROGRAMMA
8.00 Registrazione dei partecipanti
8:30 Saluti di apertura
8:45 Drosophila suzukii: ecologia e controllo biologico
Alberto Grassi, Simone Puppato - CTT FEM
9:15 Aggiornamento sulla biologia dell’eriofide del rovo in Trentino
Simone Puppato, Alberto Grassi - CTT FEM
9.45 Novità sulla biologia di Antonomo della fragola e sulla gestione integrata
Lorenzo Tonina, Simone Puppato, Alberto Grassi, Paolo Miorelli, Gessica Tolotti – CTT FEM; Giulia Zanettin - Collaboratrice entomologa
10.15 Valutazione delle modalità di distribuzione con irroratrice a cannone su fragole in tunnel
Daniel Bondesan, Paolo Miorelli, Claudio Rizzi, Gianpiero Ganarin - CTT FEM
10.45 Valutazione di substrati organici per fragola fuori suolo: prime osservazioni sui prodotti disponibili in Trentino
Paolo Martinatti, Gianpiero Ganarin, Paolo Miorelli, Luca Brentari, Tommaso Pantezzi - CTT FEM
11.15 Tempestività di raccolta e conferimento per migliorare qualità e conservabilità del mirtillo
Luca Brentari, Sarah Girardi, Fabio Zeni, Lorenzo Turrini, Dario Angeli - CTT FEM
11:45 Dibattito (domande via WhatsApp o SMS al numero 335 8484120)
12.00 Chiusura della giornata tecnica

Moderatore: Tommaso Pantezzi, Centro Trasferimento Tecnologico FEM

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15/03/2024, 18:33
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Oggi alla FEM con grande partecipazione di pubblico il punto con gli esperti alla 17^ Giornata tecnica
Annata viticola difficile per il meteo, ma flavescenza sotto controllo
Vite e vino in Trentino sotto la lente, questa mattina, alla Fondazione Edmund Mach nell’ambito della 17esima Giornata tecnica della vite e del vino.
Al centro dell’incontro temi di interesse e attualità per il mondo vitivinicolo, con duecento persone in presenza e un centinaio collegate online. Dalla produzione e qualità delle uve e dei vini alla difesa dalle principali avversità, dal cambiamento del quadro varietale dovuto all'aumento delle temperature alla nutrizione della vite in relazione ai diversi suoli viticoli.

In apertura è intervenuto il direttore generale Mario Del Grosso Destreri che ha sottolineato l'importanza di questa giornata che rappresenta un momento di confronto e aggiornamento, ma anche un'occasione preziosa per riflettere sul ruolo cruciale che la viticoltura riveste per il territorio; “un settore - ha evidenziato Del Grosso Destreri - che è parte integrante della nostra storia e della nostra identità”.
L’annata 2024 in Trentino è stata contraddistinta da un andamento climatico che ha fortemente influenzato lo sviluppo della vite, la pressione di alcune malattie e di conseguenza la gestione fitosanitaria e agronomica dei vigneti.
Significativa la quantità di pioggia: nel periodo da aprile a settembre sono caduti più di mille mm, con accumuli record nelle fasi più delicate di maggio e giugno. La produzione di uva in provincia è stata comunque in linea con la media degli ultimi dieci anni, anche se in calo rispetto agli ultimi due. Le rese hanno subito una contrazione, soprattutto per le varietà a bacca bianca più coltivate, Pinot grigio e Mȕller Thurgau, e in minor parte Chardonnay, per gli effetti negativi soprattutto fisiologici (minor fertilità, grappoli più spargoli o danni da malattie fungine). La pressione della peronospora è stata molto alta, sia in zone di fondovalle che in collina; la difesa fungicida preventiva ha dato in generale dei risultati molto buoni ma è stata molto impegnativa, soprattutto nel biologico, e ha richiesto più del solito precisione e tempestività. I dati sui monitoraggi sulle malattie da fitoplasmosi indicano significativi miglioramenti sul territorio sia come diffusione nei vigneti che come incidenza.
L’evento, moderato da Alberto Gelmetti, responsabile dell’Unità viticoltura del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach, è stato trasmesso in diretta streaming sul canale youtube FEM.
Sono intervenuti Rolando Del Fabbro, Mauro Zuanazzi, Duilio Porro, Mario Malacarne e Federico Bruni del Centro Trasferimento Tecnologico FEM, Roberto Zorer del Centro Ricerca e Innovazione FEM e Carlo Duso dell’Università degli Studi di Padova.
Acari utili contro acari dannosi
Una tema che necessita di particolare attenzione a breve termine è la salvaguardia e la proliferazione degli acari utili (fitoseidi), fondamentali per il contenimento degli acari dannosi.
In particolare la conoscenza degli effetti collaterali delle molecole maggiormente impiegate sugli antagonisti naturali degli acari fitofagi diviene fondamentale in un contesto di difesa integrata. Un ulteriore fattore in gioco è rappresentato dai cambiamenti climatici e in particolare dal riscaldamento globale. L'aumento della temperatura può esercitare effetti differenziali sia sugli acari fitofagi sia sugli acari predatori modificando la composizione delle comunità e i conseguenti rapporti tra specie.
Flavescenza dorata e legno nero
A seguito delle analisi molecolari di laboratorio si conferma che tra le due malattie non esistono sostanziali differenze e che nella quasi totalità dei casi gli organi interessati dall’evidenza sintomatica sono più di due. Lo studio svolto in un’area di collina, in collaborazione con Cavit e Cantina Mori Colli Zugna, in cui nel recente passato erano state individuate entrambe le fitoplasmosi, ha rilevato che le prime comparse di piante sintomatiche nel 2024 non sono state relativamente precoci e che le prime evidenze delle analisi hanno rilevato la presenza di Legno nero. I primi casi di Flavescenza sono stati individuati a partire da fine luglio.
Suoli viticoli trentini e nutrizione della vite
Si è parlato degli elementi per una corretta nutrizione della vite che deve essere effettuata in relazione ai contesti di suolo, agli obiettivi enologici e alle forti variazioni dovute alle diverse stagionalità.
I suoli viticoli del Trentino sono caratterizzati, infatti, da una certa complessità che condiziona gli aspetti agronomici nella gestione viticola, soprattutto dal punto di vista delle disponibilità di macroelementi, microelementi e dell’acqua. Temperature e distribuzione delle piogge molto differenti nel corso della stagione vegetativa vanno ad influenzare notevolmente l'assorbimento e il trasporto dei nutrienti all'interno della pianta.
Analisi dei cambiamenti varietali in Trentino
Sulla base delle mappe della distribuzione delle principali varietà di vite allevate in Trentino dal 2011 al 2021, pubblicate dalla CCIAA di Trento, è possibile delineare i limiti di distribuzione dei principali vitigni e individuare alcune tendenze significative di cambiamento del quadro varietale in Trentino. Alle singole unità vitate sono state associate ulteriori informazioni di carattere orografico e bioclimatico utilizzando i sistemi GIS. Le analisi statistiche hanno permesso di individuare delle tendenze che in parte sono riconducibili agli effetti dell’innalzamento delle temperature. In particolare, per Müller Thurgau è stato possibile evidenziare e quantificare uno spostamento verso quote più elevate, dettato dalle caratteristiche peculiari delle uve di questo vitigno.
Prospettive per i vini: analisi della vendemmia
A livello enologico, i vini bianchi del 2024 esprimono in generale un buon equilibrio gusto-olfattivo, con punte di eccellenza nel Pinot grigio e nelle basi spumante; i vini da varietà aromatiche e semi-aromatiche (in particolare Traminer e Müller-Thurgau) risultano ben espressi nelle componenti varietali. I vini rossi, pur con dotazioni polifenoliche non eccellenti, si prospettano tuttavia dotati di ottima tonalità del colore e freschezza al palato.

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18/02/2025, 18:30
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L’assessore Zanotelli: “Un riconoscimento che premia qualità e tradizione”
La Carne salada del Trentino entra nel registro europeo delle Igp
Da oggi la Carne salada del Trentino non è più soltanto una specialità di casa nostra. Con la pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, entra infatti ufficialmente nel registro europeo delle Indicazioni geografiche protette (Igp). Un riconoscimento che è garanzia di qualità e tutela per produttori e consumatori. Per il Trentino si tratta di un nuovo traguardo: la Carne salada si affianca infatti agli altri prodotti agroalimentari già riconosciuti a livello comunitario, portando a 5 le Igp del territorio e a 13 complessive le denominazioni tra Igp e Dop nel comparto prodotti agroalimentari, alle quali si aggiungono le denominazioni vitivinicole Doc e Igt. “Si tratta di un riconoscimento destinato a rafforzare l’economia e l’identità del Trentino nella sua interezza e per il quale va dato merito al Consorzio produttori trentini di salumi, per la caparbietà e la volontà di portare avanti un percorso avviato diversi anni fa e che oggi ci ha condotti fino a questo traguardo – evidenzia l’assessore provinciale con delega alla promozione dei prodotti trentini, Giulia Zanotelli –. Questa tutela che va oltre l’aspetto gastronomico: attraverso l’Igp, infatti, si salvaguarda un sapere tramandato da generazioni e viene riconosciuto l’impegno di chi produce qualità in un territorio di montagna. Un risultato che ci spinge a continuare ad investire sulla tipicità come fattore di identità e di sviluppo”.

La Carne salada del Trentino Igp si distingue per la magrezza, il contenuto proteico elevato, la moderata sapidità, il profumo delicato e leggermente speziato, e per il particolare metodo di produzione che le conferisce un profilo organolettico unico apprezzato da secoli nella gastronomia trentina e italiana.
L’Identificazione geografica protetta rappresenta l'ultimo anello di una catena di valorizzazione del prodotto. Come emerge dalla documentazione allegata alla domanda di riconoscimento Igp, la Carne salada del Trentino è un prodotto agroalimentare di qualità della Provincia autonoma di Trento che può fregiarsi del marchio Qualità Trentino. Appartiene all'Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Promossa dal Consorzio produttori trentini di salumi a fine 2020, l’iscrizione della Carne salada del Trentino nel registro Igp, garantisce benefici quali la valorizzazione del territorio, la protezione della reputazione e dell’identità del prodotto, la tutela del consumatore dagli imitatori, la maggiore visibilità e appetibilità del prodotto sul mercato e la conoscenza dei prodotti tipici del proprio territorio dando una spinta all’economia locale.

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03/10/2025, 12:52
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