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Provincia Autonoma di Trento 
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La manifestazione organizzata da PAT, FEM e finanziata da MASAF prevede una conferenza, visite all’orto didattico e al frutteto storico di Cles e una mostra al Museo Etnografico Trentino
20 maggio, una giornata per valorizzare la biodiversità agricola del Trentino
La “Giornata della biodiversità di interesse agrario e alimentare”, che ogni anno si celebra il 20 maggio, è in programma alla Fondazione Mach di San Michele all’Adige. Cittadini, famiglie, studenti e agricoltori sono invitati a prendere parte alla manifestazione organizzata da Provincia autonoma di Trento e Fondazione Edmund Mach con il supporto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
L’evento prevede una conferenza in programma sabato mattina, presso il Palazzo della Ricerca e Conoscenza, una visita guidata su prenotazione al meleto storico di Cles, un orto didattico e una mostra al Museo Etnografico di San Michele.

Il tema generale che animerà l’edizione di quest’anno sarà la ricchezza varietale nelle colture iconiche del Trentino, valorizzando anche le nuove possibilità offerte dai risultati dei programmi di miglioramento genetico.
La conferenza “Conoscere e valorizzare la ricchezza varietale nelle colture iconiche del Trentino” è in programma alle 9, presso il Palazzo della Ricerca e Conoscenza, con l'intervento dell'assessora Giulia Zanotelli, del direttore generale Mario Del Grosso Destreri e di illustri esperti del settore come Arianna Tiralti (Università di Perugia), Mario Pezzotti (Fondazione Edmund Mach), Attilio Scienza (Università di Milano), Luciano Groff (Fondazione Edmund Mach), Alessandro Dalpiaz (APOT). Gli interventi saranno moderati dal giornalista Walter Nicoletti. Chiuderà la conferenza una tavola rotonda animata da alcune aziende che si sono distinte nella valorizzazione della biodiversità dell’offerta.
Arricchirà la giornata l'apertura al pubblico dell’orto didattico della FEM, un'attività rivolta alle famiglie, agli studenti e agli appassionati di orticoltura, che mostrerà ai visitatori una scelta varietale degli ortaggi che più tipicamente connotano l’orto trentino. Ai visitatori che lo desiderano sarà lasciato un piccolo omaggio con semi di piante orticole da seminare.
È in programma anche la visita al Meleto Storico di Cles, in agenda nel pomeriggio (partenze con pullman ad ore 14:30 da Trento e 15:00 da S. Michele - partecipazione gratuita; prenotazione obbligatoria). Si tratta di un frutteto progettato non solo come una semplice collezione di antiche varietà di melo e pero, ma che vuole essere anche un luogo dove è possibile ripercorrere l’evoluzione della frutticoltura nonesa, cuore della melicoltura trentina e area vocata alla coltivazione del melo conosciuta in tutta Europa. La visita si terrà anche in caso di pioggia, salvo indicazioni diverse che saranno comunicate agli iscritti.
Completa l’offerta della giornata una mostra allestita presso il Museo Etnografico di S. Michele dal titolo “Biodiversità agraria e paesaggi rurali: immagini dal Trentino”. Realizzata in collaborazione con il Museo Etnografico, sarà inaugurata il 12 maggio e resterà visitabile fino al 2 luglio con orario 10 – 18. Comprende due sezioni: un percorso iconografico storico attraverso le antiche colture, e l’esposizione di varietà di mele sviluppate in FEM.
Per la partecipazione alla conferenza e per la visita al meleto storico di Cles è gradita la prenotazione sul sito www.fmach.it (obbligatoria per la visita al meleto).

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06/05/2023, 22:27
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Il programma di dottorato FEM conta 78 studenti provenienti da tutto il mondo. 50 i partner tra università e aziende private
11 maggio " PhD Day": la comunità dei dottorandi FEM si presenta
Giovedì 11 maggio, alle ore 9, alla Fondazione Mach, presso il Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, è in programma l’annuale PhD Day, l’evento dedicato alla presentazione dei progetti di dottorato.
L'incontro, organizzato in collaborazione con l'Università di Trento, sarà trasmesso in diretta streaming sul canale youtube FEM. In apertura, accanto al direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri e al prof. Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM, interverranno scienziati esperti nelle aree tematiche di studio dei dottorandi: il prof. Mario Enrico Pè della Scuola Superiore Sant'Anna, la professoressa Maria Cristina Rulli del Politecnico di Milano, il prof. Paolo D’Odorico dell' Università della California / Berkeley e il prof.Gil Rosenthal dell'Università degli Studi di Padova.

La comunità dei dottorandi attualmente operanti presso FEM conta 78 studenti provenienti da Belgio, Birmania, Cile, Cina, Danimarca, Etiopia. Gran Bretagna, Grecia, India, Iran, Libano, Messico, Nepal, Nuova Zelanda, Pakistan, Paesi Bassi, Romania, Serbia, Stati Uniti, Sud Africa, Vietnam.
Le ricerche degli studenti si focalizzano su diversi temi attinenti alle aree di interesse di FEM con particolare attenzione alla gestione del cambiamento climatico e ai processi di sviluppo sostenibile, quali l’analisi e il controllo delle specie invasive di insetti, ricerche sull’approccio innovativo alla scoperta di nuovi biofungicidi sostenibili a basso impatto contro le malattie delle piante, la ricerca sulla comunicazione vibrazionale degli insetti finalizzata alla gestione integrata di parassiti e il controllo biologico, studi sulla caratterizzazione dei biofertilizzanti, la sostenibilità e la resilienza ai cambiamenti climatici, per quanto concerne l’area dell’agricoltura. Sul fronte delle ricerche in ambito alimenti e nutrizione sono trattate l’analisi delle proprietà fisico-chimiche e sensoriali degli alimenti, lo studio sull’uso sostenibile dei rifiuti vegetali nella dieta della vacche per il miglioramento della qualità del latte e la riduzione dell’impronta di carbonio, la misurazione dell'effetto degli alimenti ricchi di polifenoli sul microbiota intestinale, accanto a studi sull’alterazione del microbiota e la sua resilienza. Lo studio di tecniche di monitoraggio dell’ecosistema alpino, assieme a ricerche mirate al recupero della biodiversità e interventi di sanità pubblica per la prevenzione delle epidemie, gli effetti del cambiamento climatico nell'ambiente alpino, la deglaciazione e l’evoluzione dei laghi proglaciali nelle Alpi, nonché l'impatto delle attività umane sugli ecosistemi alpini caratterizzano infine le ricerche condotte in ambito ambiente e sviluppo sostenibile.
Il Programma di Dottorato è attivo presso la FEM dal 2010; finora ha seguito complessivamente 240 studenti. Oltre 50 sono i partner, tra università e aziende private, che lo sostengono. Il successo del programma è confermato dalla percentuale di occupazione dei dottorandi: l’80% dei borsisti ha infatti trovato impiego presso enti prestigiosi, quali il CNR, Agenzia Spaziale Europea, UNESCO-IHE (Delft, Paesi Bassi), Public Health England, Technische Universitaet Braunschweig (Germania) Zurich - Department of Biology, University of Zurich, University of California Davis, Oregon State University.

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10/05/2023, 11:33
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Davide Andreatta, dottorando FEM-UniPadova, è stato premiato per l'algoritmo basato sulle immagini satellitari che consente di monitorare lo sfalcio dei prati
Ad un dottorando FEM il premio Filippo Re per l'"algoritmo degli sfalci"
Ѐ Davide Andreatta, dottorando della Fondazione Edmund Mach in co-tutela con l’Università di Padova, ad aggiudicarsi il prestigioso premio Filippo Re per articoli e pubblicazioni originali in ambito agronomico. Lo studente è stato premiato per l'algoritmo che consente di identificare la frequenza di sfalcio basato sulle immagini satellitari della costellazione Sentinel-2 del programma europeo Copernicus: uno strumento utile per la definizione di efficaci politiche di gestione e conservazione degli ecosistemi prativi.
La cerimonia di conferimento del premio è avvenuta, nei giorni scorsi, a Bologna, durante l'inaugurazione del 216° anno accademico dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del generale Antonio Pietro Marzo, comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri.
Dati aggiornati e pubblicamente disponibili relativi alla frequenza di sfalcio dei prati consentono una stima della quantità di foraggio raccolta, ma anche della capacità di stoccaggio di anidride carbonica, della qualità delle acque, della conservazione della biodiversità ed del pregio estetico dei prati.
“Durante l’attività svolta sotto il coordinamento dell’unità di ecologia forestale del Centro Ricerca e Innovazione - commenta Davide Andreatta – abbiamo definito un algoritmo per identificare la frequenza di sfalcio basato sulle immagini satellitari della costellazione Sentinel-2 del programma europeo Copernicus. L’algoritmo è stato sviluppato, calibrato, testato sulla piattaforma cloud GEE, che fornisce enorme potenza computazionale e immagini aggiornate. L’accuratezza ottenuta è molto alta, anche nelle situazioni paesaggistiche e gestionali molto complesse e frammentate tipiche dei contesti alpini e appenninici".
Attraverso il modello sviluppato sarà possibile fornire ai ricercatori, alle agenzie e ai professionisti la mappatura della frequenza di sfalcio, un’informazione cruciale, ad esempio, per verificare l’efficacia di modalità di gestione sostenibile per le quali le agenzie pubbliche investono decine di milioni di euro in contributi.

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12/05/2023, 14:19
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Al METS-Museo etnografico trentino San Michele sabato 20 maggio 2023 dalle 15.00
Giornata mondiale delle api - “Trentino terra di apicoltura”: convegno, nuova sezione, laboratori, degustazioni
Il 20 maggio è la Giornata mondiale delle Api, per quest’occasione il METS-Museo etnografico trentino San Michele, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, propone una serie di iniziative dedicate al mondo delle api. Alle 15 si aprirà un convegno di approfondimento e conoscenza “Trentino Terra di Apicoltura” con relatori di grande competenza. In contemporanea si svolgeranno i laboratori per i più piccoli a cura dei Servizi educativi del Museo. L’inaugurazione della rinnovata e ampliata sezione dedicata all’apicoltura è in programma alle 17, così come le visite guidate alla sezione stessa. A seguire è possibile partecipare alle degustazioni di mieli a cura di Serena Chiesa della Fondazione Edmund Mach. L’ingresso è libero e gratuito per tutti

Le api sono insetti, imenotteri, che rappresentano la vita sul nostro pianeta, garantiscono l'impollinazione delle piante, impollinano circa il 70% delle piante e sono responsabili di circa il 35% della produzione di cibo. Se le api diminuiscono, diminuisce l'impollinazione e c'è meno garanzia di biodiversità con un notevole impoverimento botanico. Al progresso tecnico dell’apicoltura nel corso del XIX secolo il Trentino ha fornito un contributo significativo, in particolare attraverso l’opera e l’attività di Luigi Sartori, ricercatore, divulgatore e imprenditore, di Francesco Gerloni, docente a San Michele all’Adige, di Giovanni Canestrini, autore di un fortunato manuale che coniuga il rigore dello scienziato alla concretezza del divulgatore.
Lo sapevate che c’è una forma di alveare primitiva assai diffusa nel mondo alpino che si chiama “bugno spaventa orsi”? Al Museo lo abbiamo in esposizione e, guardandolo, sia per le dimensioni e forse anche per le fattezze si capisce perché veniva usato come “spaventa orsi”.

“Trentino terra di apicoltura”

Convegno ore 15 – Modera Armando Tomasi

Il miele nei millenni: incontro tra uomo e natura Rosa Roncador - Associazione Alteritas Trentino -
L bait da la eves de ronch: una sfida entusiasmante per la majon di fascegn Sabrina Rasom - Istitut Cultural Ladin “majon di fascegn” - Museo Ladin de Fascia
Gli straordinari protagonisti trentini dell’apicoltura. Paolo Fontana - Fondazione Edmund Mach -
L’apicoltura in Trentino dal punto di vista sanitario Sara Andreatta - Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
Preferenze di habitat degli apoidei selvatici in aree montane alpine Davide Andreatta - DAFNAE Department of Agronomy, Food, Natural resources, Animals and Environment - University of Padova Forest Ecology Unit, Research and Innovation Centre - Fondazione Edmund Mach -
Miele millefiori: riscoprire l'espressione sensoriale del territorio a supporto diapicoltura e ambiente Danny Cliceri - Centro Agricoltura Alimenti Ambiente - Università di Trento
Sezione Apicoltura METS-Museo etnografico trentino San Michele ore 17
Presentazione e inaugurazione del nuovo allestimento della sezione apicoltura - Armando Tomasi METS, Luca Faoro METS, Paolo Fontana FEM

Ore 17 a cura dei Servizi Educativi del Museo
Visite guidate alle nuove sale apicoltura. Laboratori per bambini: "La regina dei fiori" costruiamo un'ape appendina e scopriamo il fiore amico delle api"

Ore 17 Degustazione di mieli a cura di Serena Chiesa Fondazione Edmund Mach

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17/05/2023, 17:11
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Giovedì 18 e venerdì 19 maggio si terrà l'evento che valorizza le produzioni enologiche del territorio
6° Concorso vini del territorio, domani al via la valutazione dei vini
Giovedì 18 e venerdì 19 maggio è in programma a San Michele il concorso dedicato ai vini del territorio organizzato dalla Fondazione Edmund Mach.
L'evento, autorizzato come concorso ufficiale dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, si apre domani alle ore 9.30, presso la Sala Versini del Palazzo Ricerca e Conoscenza. I vini delle aziende partecipanti saranno valutati da una commissione di esperti che comprende trenta esperti tra enologi, enotecnici, sommelier, comunicatori e giornalisti del settore sia locali che provenienti da tutta Italia. In apertura interverrà anche il presidente Mirco Maria Franco Cattani per salutare la commissione e assegnare il premio alla memoria del prof. Sergio Ferrari ad uno studente meritevole.
La cerimonia di premiazione delle cantine vincitrici è in programma giovedì 1 giugno, alle ore 14, presso l'aula magna FEM con la diretta streaming sul canale youtube FEM.
Il concorso vini territorio è alla sua sesta edizione e viene riproposto sulla base del successo ottenuto nelle edizioni precedenti con lo scopo di contribuire alla valorizzazione e alla promozione delle eccellenze locali anche al di fuori dei confini provinciali.
L'evento si propone, al tempo stesso, come opportunità didattica per gli studenti del Corso Enotecnico per iniziare a prendere confidenza con i vini prodotti nel territorio Trentino - Alto Adige/Südtirol e con le aziende produttrici.
L'iniziativa, organizzata dal Centro Istruzione e Formazione, conta sul patrocinio dei tre comuni della Piana Rotaliana: San Michele all’Adige, Mezzocorona, Mezzolombardo, delle due sezioni Assoenologi del Trentino e dell’Alto Adige e vede il coinvolgimento del Consorzio turistico Piana Rotaliana Königsberg e del Museo etnografico trentino.
Per la sesta edizione sono state individuate le seguenti categorie: Teroldego Rotaliano DOP vendemmia 2020, Trentino DOP Marzemino, Trentino DOP Pinot bianco, Trentino DOP Riesling, Trentino DOP, Vigneti delle Dolomiti IGP, Vallagarina IGP con indicazione vitigno
Nosiola, Alto Adige – Südtirol DOP Pinot bianco, Alto Adige – Südtirol DOP Riesling, Vini dolci (con residuo zuccherino superiore a 45 g/l), appartenenti alle seguenti DOP o IGP del territorio Trentino Alto Adige/Südtirol: DOP Alto Adige, DOP Trentino, DOP Trento, IGP
Vigneti delle Dolomiti, ISP Vallagarina.

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17/05/2023, 17:12
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Aperta oggi alla FEM la manifestazione che valorizza le produzioni enologiche del territorio
Vini del territorio, al via il 6° concorso con il premio "Sergio Ferrari"
Due giorni di degustazioni, 102 etichette in gara, otto categorie, 30 commissari al lavoro. Sono i numeri della sesta edizione del concorso sui vini del territorio organizzato dalla Fondazione Edmund Mach. La manifestazione, autorizzata dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, come concorso ufficiale, si è aperta oggi con l'assegnazione del premio dedicato al prof. Sergio Ferrari.
Oggi e domani una commissione di esperti sta degustando e valutando le etichette provenienti dalle cantine trentine e altoatesine. Si tratta di trenta professionisti del vino tra enologi, enotecnici, sommelier, comunicatori e giornalisti del settore provenienti da tutta Italia. Protagonisti sono i vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali.

L'apertura del concorso si è svolta questa mattina, presso la Sala Versini del Palazzo Ricerca e Conoscenza. Erano presenti il presidente FEM Mirco Maria Franco Cattani, il direttore generale Mario Del Grosso Destreri, il preside prof. Manuel Penasa, il prof. Andrea Panichi, responsabile del Dipartimento istruzione post seconaria e referente organzizativo del concorso, l'enologo Luciano Groff, la commissione e una classe di studenti del corso enotecnico che in questa manifestazione svolgono un importante ruolo organizzativo e di supporto alla commissione.

Il presdiente Cattani ha consegnato assieme alla moglie Grazia e alla figlia Chiara il premio intitolato al prof. Sergio Ferrari allo studente Riccardo Tebaldi, per la serietà e i valori etici dimostrati nell'apprendimento dei principi teorico pratici della viticoltura ed enologia, distinguendosi in particolar modo per la costanza di impegno e per la crescita personale durante tutto il percorso di studio. "Questo premio - evidenzia il Presidente Cattani- rammenta la dedizione e la passione, di professore e giornalista, che Sergio Ferrari ha svolto per tutta la Sua vita professionale, dedicandosi ai giovani ed al comparto agricolo in particolare, contribuendo nel contempo a sensibilizzare e stimolare il valore etico di studenti e lettori".
L'iniziativa, organizzata dal Centro Istruzione e Formazione, conta sul patrocinio dei tre comuni della Piana Rotaliana: San Michele all’Adige, Mezzocorona, Mezzolombardo, delle due sezioni Assoenologi del Trentino e dell’Alto Adige e vede il coinvolgimento del Consorzio turistico Piana Rotaliana Königsberg e del Museo etnografico trentino. L'evento, ha evidenziato il prof. Manuel Penasa si propone, al tempo stesso, come opportunità didattica per gli studenti del Corso enotecnico per iniziare a prendere confidenza con i vini del territoro e con le aziende produttrici, ampliando le competenze tecniche degli studenti.

Per la sesta edizione sono state individuate le seguenti categorie: Teroldego Rotaliano DOP vendemmia 2020, Trentino DOP Marzemino, Trentino DOP Pinot bianco, Trentino DOP Riesling, Trentino DOP, Vigneti delle Dolomiti IGP, Vallagarina IGP con indicazione vitigno Nosiola, Alto Adige – Südtirol DOP Pinot bianco, Alto Adige – Südtirol DOP Riesling, Vini dolci (con residuo zuccherino superiore a 45 g/l), appartenenti alle seguenti DOP o IGP del territorio Trentino Alto Adige/Südtirol: DOP Alto Adige, DOP Trentino, DOP Trento, IGP Vigneti delle Dolomiti, ISP Vallagarina.

Giovedì primo giugno saranno premiate le prime tre posizioni per ogni singola categoria delle otto previste, nell'ambito di un incontro in programma, alle 14, presso l'aula magna, che sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube FEM.

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18/05/2023, 19:29
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Giovedì 1° giugno alla FEM seminario e premiazione anche in diretta streaming con l'assessore Zanotelli
Vini del territorio, giovedì la cerimonia di premiazione
Si terrà giovedì 1° giugno, dalle 14 alle 16, presso l’aula magna e in diretta streaming sul canale youtube della Fondazione Edmund Mach la cerimonia di premiazione del concorso dedicato ai vini del territorio, manifestazione autorizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che giunge quest’anno alla sua sesta edizione.
All'evento prenderanno parte le aziende vincitrici del concorso svoltosi il 18 e 19 maggio scorso, durante il quale una qualificata commissione ha valutato e degustato 102 vini in gara di aziende provenienti dal Trentino e dall’Alto Adige.

[ Archivio Fondazione Edmund Mach]
Interverranno l'assessore provinciale all'agricoltura, foreste, caccia pesca della PAT Giulia Zanotelli, il direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, prof. Manuel Penasa. Seguiranno le relazioni scientifiche del prof Fulvio Mattivi del Centro Ricerca e Innovazione FEM e di Peter Robatscher del Centro Sperimentazione Laimburg, rispettivamente sul ruolo di temperatura ed ossigeno nell'affinamento dei vini in bottiglia e lo studio del cambio climatico sulla qualità del Pinot Bianco; infine il prof Andrea Panichi interverrà sul tema vini e territorio e, in conclusione, la premiazione delle aziende vincitrici. L'incontro sarà moderato dalla giornalista responsabile della comunicazione FEM, Silvia Ceschini.
La sesta edizione del concorso vini del territorio è organizzata dal Centro Istruzione e Formazione FEM in collaborazione con i comuni della Piana Rotaliana: San Michele all'Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona; la manifestazione si avvale del supporto delle sezioni Assoenologi Trentino e Alto Adige, del Consorzio Piana Rotaliana Königsberg e del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.
Per la sesta edizione sono state individuate le seguenti categorie: Teroldego Rotaliano DOP vendemmia 2020, Trentino DOP Marzemino, Trentino DOP Pinot bianco, Trentino DOP Riesling, Trentino DOP Vigneti delle Dolomiti IGP, Vallagarina IGP con indicazione vitigno Nosiola, Alto Adige – Südtirol DOP Pinot bianco, Alto Adige – Südtirol DOP Riesling, Vini dolci (con residuo zuccherino superiore a 45 g/l), appartenenti alle seguenti DOP o IGP del territorio Trentino Alto Adige/Südtirol: DOP Alto Adige, DOP Trentino, DOP Trento, IGP Vigneti delle Dolomiti, ISP Vallagarina.

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31/05/2023, 11:47
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Al via il 15 novembre la nuova edizione del corso che ha coinvolto finora circa 2500 giovani
Corso per imprenditori agricoli, iscrizioni fino al 16 ottobre
La Fondazione Edmund Mach ha aperto le iscrizioni per il nuovo corso biennale rivolto a giovani tra i 18 e i 40 anni che intendono intraprendere la professione di imprenditore agricolo, ma che non sono in possesso di un titolo di studio di carattere agrario. C'è tempo, infatti, fino al 16 ottobre per presentare domanda di iscrizione e ci sono 60 posti disponibili.

Dall'anno di attivazione (1986) ad oggi il percorso formativo, in partenza il 15 novembre, ha registrato più di 2500 frequentanti. Circa l’85% ha concretizzato il proprio progetto aziendale in agricoltura. La partecipazione femminile si è ormai stabilizzata mediamente intorno al 30% delle adesioni. Inoltre, va sottolineato che circa il 60% degli interessati risulta diplomato/laureato in ambiti diversi da quello dell'agricoltura, il 30% è in possesso di una qualifica professionale. Solo il restante 10% ha la licenza media.
“Le competenze richieste all’imprenditore agricolo sono cambiate negli ultimi decenni - spiega il coordinatore Paolo Dalla Valle- e non sono più limitate solo alla produzione agricola. Infatti, è sempre di più necessario avere conoscenze di mercato, monitorare l’andamento economico dell’impresa, porre grande attenzione alla sostenibilità ambientale, al benessere animale, alla sicurezza alimentare e a quella sul lavoro. Inoltre, risulta sempre più importante valutare le opportunità di reddito derivanti dalle attività connesse all’agricoltura come la trasformazione dei prodotti, la vendita diretta, l'agriturismo, la didattica in azienda e altri servizi”.
L’intervento formativo proposto è finalizzato in particolare al raggiungimento del requisito di qualificazione professionale richiesto per l’accesso alla specifica misura del PSR provinciale dedicata all’insediamento dei giovani in agricoltura.
Il corso: due anni, 8 moduli e 3 fasi formative
Il corso prevede un percorso complessivo della durata massima di 600 ore; risulta organizzato in otto moduli formativi e in tre fasi di orientamento, approfondimento e recupero, da portare a termine in un periodo di circa due anni.
Le principali tematiche trattate durante il posso essere così sintetizzate: progettazione dell’impresa agricola, normative e incentivi in ambito agricolo, diverse modalità per avere a disposizione terreni e fabbricati aziendali, aspetti fiscali in agricoltura, conoscenze scientifiche e tecniche di produzione vegetali e animali con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e al benessere animale, conoscenza del mercato e relative scelte commerciali, analisi economica delle scelte aziendali, sicurezza sul lavoro, sicurezza alimentare ed, infine, competenze informatiche. Nel periodo primaverile-estivo i corsisti sono chiamati ad effettuare un monitoraggio tecnico-economico nell’ambito della realtà agricola di riferimento.
Negli ultimi anni l'elevato numero di preiscrizioni ha costretto la FEM ad effettuare una selezione dei partecipanti tenendo conto, in primo luogo, dello stato di avanzamento del progetto imprenditoriale dei richiedenti (con precedenza a quanti hanno già avviato un’azienda agricola con la relativa apertura della partita IVA).

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05/10/2023, 20:26
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Il punto sulla situazione e sulle prospettive in collaborazione con la Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana
Frutta a guscio, giornate scientifiche alla Fondazione Mach
Lo stato attuale e le prospettive future del settore frutta a guscio in Italia sono il tema al centro dell'evento scientifico in programma giovedì 26 e venerdì 27 ottobre, organizzato a San Michele dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con la Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.
Due giorni di confronto, che si concludono con una visita tecnica presso i campi di noci del Bleggio Superiore e alla collezione di castagni di Albiano, dove ricercatori ed esperti faranno il punto sulla situazione corrente dei consumi, della produzione e della commercializzazione della frutta a guscio in Italia ed in Europa. L'apertura dell'evento è prevista giovedì 26 ottobre, alle ore 9, presso la sala conferenze del Palazzo Ricerca e Conoscenza.

Si parlerà anche delle attuali risorse genetiche e genomiche per la caratterizzazione delle varietà più idonee e la loro applicazione a supporto del processo vivaistico e di produzione di materiale vegetale sano e certificato, della gestione dei suoli, degli aspetti cruciali legati alla fisiologia, in relazione ai cambiamenti climatici, e della gestione del post-raccolta.
Interverranno anche i ricercatori FEM impegnati su diversi fronti in questo settore: dalla ricerca per la caratterizzazione genetica, metabolica e della tracciabilità geografica di diverse specie di frutta a guscio a studi su aspetti cruciali quali la maturazione del frutto, l'ottimizzazione dell'uso dell'acqua con il supporto dell’agricoltura digitale e lo sviluppo di buone pratiche di economia circolare basate sul possibile riutilizzo degli scarti di potatura, raccolta e lavorazione di noce e castagno nell’ambito della filiera casearia o in agricoltura biologica.

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20/10/2023, 18:42
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Oggi alla FEM la cerimonia di apertura del nuovo corso e la consegna dei brevetti Data di pubblicazione:
56 nuovi imprenditori agricoli, consegnati oggi i brevetti e avviato il nuovo corso
Si è svolto questo pomeriggio, alla Fondazione Mach, l’evento di chiusura del corso di formazione organizzato dal Centro Istruzione e Formazione per 56 giovani imprenditori agricoli che hanno terminato il percorso formativo 2021-2022 ottenendo la certificazione di brevetto. Nella stessa occasione ha avuto inizio la 23^ edizione del corso con 66 giovani aspiranti, selezionati tra 90 richiedenti.
All’incontro, in diretta streaming sul canale youtube FEM, sono intervenuti il direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, il responsabile dell'Ufficio economia e politica agraria della Provincia autonoma di Trento, Marco Zucchelli, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, prof. Manuel Penasa, la responsabile del Dipartimento qualificazione professionale agricola, prof. Claudia Bisognin, e il coordinatore del corso, Paolo Dalla Valle.

[ Foto Archivio Fondazione Edmund Mach]
Il percorso formativo è rivolto ai giovani di età compresa tra 18 e 40 anni che intendono insediarsi in agricoltura, e quindi ottenere il premio di primo insediamento in azienda agricola, ma che non sono in possesso di un titolo di studio rilasciato da una scuola superiore o da un’università di carattere agrario. L’obiettivo è garantire l’acquisizione di una serie di competenze mirate alla corretta gestione di un’azienda agricola ed il conseguimento del brevetto professionale di imprenditore agricolo.
Il direttore generale Mario Del Grosso Destreri ha augurato buona fortuna sia a coloro che oggi hanno iniziato il corso biennale sia a coloro che hanno ricevuto il brevetto di imprenditore agricolo, spiegando che la FEM che si appresta a celebrare nel 2024 il 150esimo anniversario di fondazione, un momento importante per riflettere sulla storia, ma anche e soprattutto per guardare al futuro.
L'illustrazione dei percorsi attivati dal Centro Istruzione e Formazione e l'importanza della componente docente è stata evidenziata dal dirigente prof. Manuel Penasa, mentre Marco Zucchelli della PAT ha esordito con un augurio: "Complimenti a voi che avete creduto nell'agricoltura e avete speso bene il vostro tempo; non dovrete essere esperti di tutto ma capire tutte le cose importanti della vostra azienda partecipando alle decisioni".
La prof. Claudia Bisognin ha salutato i nuovi studenti spiegando loro che con questa esperienza formativa potranno rafforzare le competenze per trovare la risposta ai progetti futuri, e al contempo ha augurato ai 56 imprenditori di concretizzare ognuno il proprio sogno. Infine, il coordinatore del corso, Paolo Dalla Valle, ha illustrato la struttura e l'articolazione del corso biennale della durata di 600 ore.
Dall’anno di attivazione (1986) ad oggi, il corso per la qualificazione professionale dei giovani imprenditori agricoli ha registrato circa 2500 frequentanti. Un dato molto importante che emerge è che l’85% dei frequentanti ha concretizzato il proprio progetto aziendale in agricoltura.
Per quanto riguarda il corso in partenza (66 giovani provenienti da tutto il territorio provinciale) va sottolineato che il 30 per cento è rappresentato da donne e che circa il 70 per cento degli interessati risulta diplomato/laureato in ambiti diversi da quello dell’agricoltura.
Infine, va evidenziato che solo il 10 per cento degli iscritti ha già concretizzato il proprio insediamento all’interno di un’azienda agricola.

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16/11/2023, 17:00
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