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Provincia Autonoma di Trento 
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Fugatti: "I prodotti trentini sinonimo di qualità"
"L'altra metà della mela", il mondo frutticolo si confronta

"Il Trentino è molto legato al proprio territorio e crede nei suoi prodotti, realizzati con qualità e salubrità". Così il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che ha chiuso nel pomeriggio il convegno "L'altra metà della mela" organizzato a Trento da Apot, l'associazione dei produttori ortofrutticoli trentini. Un incontro di conoscenza e condivisione dell’importante ruolo della frutticoltura, non solo rappresentativa di un sistema produttivo, ma espressione di un patrimonio sociale, economico e culturale. "Da noi c’è un sistema cooperativo – ha detto Fugatti – che esprime un forte legame fra il mondo produttivo, il territorio e i soci delle cooperative e che sa essere competitivo grazie a prodotti di qualità".


"In Trentino - ha aggiunto Fugatti - c’è una filiera che parte dall'Istituto agrario di S.Michele all'Adige, dove hanno studiato molti frutticoltori che oggi grazie alle conoscenze acquisite possono lavorare in questo settore, e arriva alla ricerca, portata avanti dalla Fondazione Mach. La frutticoltura, inoltre, ci consente di contrastare lo spopolamento della montagna. Vogliamo vendere trentino – ha detto in conclusione Fugatti – convinti che con i nostri prodotti i consumatori possano sentirsi garantiti”.

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16/02/2019, 11:48
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Corso di laurea magistrale in Agrifood: la Giunta provinciale chiede un incontro

La nascita del corso di laurea magistrale in Agrifood, risultato dell'accordo tra FEM e Università di Trento, è in questi giorni al centro di un ampio dibattito che sta interessando anche la stampa locale. Alla luce di ciò, la Giunta provinciale, attraverso gli assessori Giulia Zanotelli e Mirko Bisesti, ha richiesto la convocazione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Edmund Mach, per comprendere ulteriormente la portata, le dinamiche e l’assetto del nuovo corso di laurea, rispetto a quanto già illustrato in un precedente incontro dal presidente Segrè, anche in considerazione degli elementi di novità in possesso della Giunta e della necessità di conoscere nel dettaglio il corso, dalla sua nascita ad oggi.

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27/02/2019, 21:27
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Questa mattina la visita di 60 studenti al campus di San Michele, domani gli incontri a Trento

FEM a “Green Week” con gli eventi sull’agricoltura sostenibile e l’economia circolare

La Green Week della Fondazione Edmund Mach è iniziata questa mattina con la visita di 60 studenti al campus di San Michele all’Adige: i ragazzi, provenienti da tutta Italia, sono stati accolti nei laboratori da ricercatori e tecnologi FEM nell’ambito del tour alle “Fabbriche della sostenibilità”. Domani, venerdì 1 marzo, alle 11 nell’auditorium del Dipartimento di Lettere a Trento, il presidente Andrea Segrè interverrà alla cerimonia inaugurale, mentre nel pomeriggio sono in calendario due eventi sulla sostenibilità nell’agricoltura, negli alimenti e nell’ambiente.

La Fondazione Edmund Mach partecipa alla “Green Week – Festival della Green Economy” proponendo due eventi. Venerdì 1 marzo 2019 alle 15:00 al Palazzo di Sociologia, Aula Kessler, “Pesticidi nel piatto? La realtà tra scienza e fake news” con Claudio Ioriatti, dirigente Centro trasferimento tecnologico FEM, Valerio Mazzoni, responsabile Unità Entomologia agraria FEM, Ilaria Pertot, direttrice Centro Agricoltura Alimenti Ambiente C3A e la moderazione del presidente Andrea Segrè. Il dibattito partirà dalle più recenti ricerche sui prodotti fitosanitari e gli impatti sulla salute, passando poi agli strumenti a tutela dei consumatori, le peculiarità dell’agricoltura biologica e le alternative ai prodotti fitosanitari, compresa la comunicazione vibrazionale.

A seguire, sempre in Aula Kessler, alle 16:30 “Economia circolare: dal biogas al biometano”. Intervengono Simona D'Angelosante, responsabile Gas Advocacy Snam, Silvia Silvestri, responsabile Unità Risorse ambientali energetiche e zootecniche FEM, Andrea Ventura, amministratore delegato BioENergia Fiemme e Bio Energia Trentino. Modera Lorenzo Andreotti, giornalista di “L'Informatore Agrario”. Si parerà della filiera biogas-biometano promossa e sostenuta dall'entrata in vigore del Decreto interministeriale 2 marzo 2018 che abbina la gestione delle biomasse agricole, zootecniche e urbane - finalizzata al recupero delle risorse e alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra - con la produzione di un biocombustibile.

Domenica 3 marzo i nostri ricercatori parteciperanno invece alla “Domenica Green” al Muse con uno zoo vibrazionale. Dalle 14 alle 17 al piano zero del museo si potrà imparare come comunicano gli insetti e come, con la tecnologia, si possa interferire sul comportamento per proteggere le nostre coltivazioni. Lo stand sarà inoltre dedicato all’app Bugmap per segnalare la presenza di cimici e zanzare

Gli eventi sono gratuiti ma per partecipare è necessaria l’iscrizione sul sito www.greenweekfestival.it

Novità di quest’anno, la Fondazione Edmund Mach è stata inserita nelle “Fabbriche della sostenibilità”: in questa veste, oggi un tour composto da 60 studenti ha fatto tappa nel campus di San Michele all’Adige.

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28/02/2019, 19:31
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Giovedì 21 marzo dalle 10 l’edizione inaugurale dell’incontro pensato per gli allevatori trentini

Il mondo della zootecnia di montagna a raccolta per la prima giornata tecnica FEM

Stalle alpine 4.0: dalla gestione degli effluenti zootecnici alle novità nell’alimentazione di precisione dei bovini da latte, passando per gli strumenti a supporto dell’economia delle aziende zootecniche. Di tutto questo si parlerà giovedì 21 marzo nell’aula magna della Fondazione Edmund Mach dalle 10 in occasione della prima edizione della giornata zootecnica. Dopo il saluto dell’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, l’evento sarà aperto dal presidente FEM, Andrea Segrè, dal direttore generale FEM, Sergio Menapace, e dal direttore Concast Andrea Merz. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale ww.youtube.com/fondazionemach.







La giornata si propone di richiamare l’attenzione del settore su alcuni aspetti innovativi per il contesto trentino, a partire dal nuovo regolamento provinciale approvato lo scorso 24 agosto 2018, che introduce criteri e modalità di comunicazione e di pianificazione dell’utilizzo agronomico delle deiezioni animali, per passare alla presentazione di sistemi automatizzati per l’alimentazione delle vacche da latte, idonei per le aziende di montagna.

Verrà poi illustrato un progetto appena avviato, che ha per obiettivo l’introduzione graduale nelle aziende zootecniche di strumenti di valutazione della gestione aziendale e di pianificazione degli investimenti. L’attuazione avverrà grazie al potenziamento della consulenza tecnico-economica e alla definizione di indicatori e modelli economici e ambientali di sostenibilità del sistema allevatoriale alpino. Su questo tema si inserisce l’ultimo intervento della mattinata, che illustra un nuovo strumento assicurativo pensato per la gestione del rischio nelle aziende zootecniche.



Il programma prevede

9.30 Registrazione partecipanti e caffè di benvenuto

10.00 Apertura della giornata (Andrea Segrè - Presidente FEM)

10.05 Presentazione Progetti PEI

Progetto “Interventi innovativi ed integrati a supporto della qualità e valore della filiera del Trentingrana” (Andrea Merz – Concast)

Progetto SmartAlp “Strategie per la valorizzazione e promozione del prodotto lattiero-caseario dell’azienda zootecnica di montagna” (Sergio Menapace – Direttore Generale FEM)

10.20 Gestione degli effluenti zootecnici

Decreto effluenti: recepimento provinciale e modalità applicative (Pietro Giovanelli, Roberta Franchi – FEM)

Valorizzazione agronomica delle deiezioni (Andrea Cristoforetti, Daniela Bona – FEM)

11.15 Sistemi innovativi nell’alimentazione dei bovini da latte

Introduzione (Marco Peterlini – FEM)

Sistemi innovativi di distribuzione degli alimenti, Precision feeding (Carlo Bisaglia - CREA Treviglio-BG)

12.15 Strumenti a supporto dell’economica delle aziende zootecniche

Il progetto DESMALF (Massimiliano Mazzucchi – FEM)

Nuovi strumenti assicurativi per la gestione del rischio nelle aziende da latte (Pietro Bertanza – CODIPRA)

12.50 Domande e discussione

13.00 Conclusione della mattinata



Moderatore: Silvia Silvestri – Fondazione E. Mach

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20/03/2019, 18:34
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Sottoscritta oggi a la convenzione tra FEM e l’Unione ex allievi che rinsalda lo storico legame
FEM e Udias, firmato un “patto intergenerazionale” per agevolare l’inserimento lavorativo dei giovani in agricoltura

Si rafforza il legame tra la Fondazione Edmund Mach e UDIAS, l’associazione che raccoglie gli ex allievi di San Michele. Con la sottoscrizione della convenzione, questa mattina in conferenza stampa, da parte dei presidenti Andrea Segrè e Lino Lucchi si rinsalda lo storico legame tra la scuola agraria e i suoi ex studenti, che con il loro lavoro hanno contribuito significativamente al miglioramento dell’agricoltura in Trentino e in varie parti del mondo. Più iniziative in sinergia, dall’aggiornamento professionale alle attività di volontariato, con l’auspicio di poter dare più linfa all'associazione nata nel 1946 che conta oggi 350 iscritti.
La firma della convenzione cade contestualmente alla quarta edizione di Orientaday, la giornata di orientamento scolastico per le classi quarte e quinte, volta alla conoscenza delle professionalità richieste dal mercato del lavoro e in cui era presente anche UDIAS accanto ad una ventina di realtà e istituzioni in rappresentanza del mondo professionale, dell’istruzione universitaria, dell’alta formazione superiore, della ricerca e sperimentazione.

“ll senso di appartenenza all’Istituto agrario è una certezza secolare - ha sottolineato il presidente FEM, Andrea Segrè-. Questa convenzione con UDIAS vuole essere un passo ulteriore per catalizzare nuove energie, in particolare quelle dei giovani, portatori di nuovi stimoli e prospettive. L’associazione degli ex-diplomati funge da trait d’union tra gli studenti e chi è già nel mondo del lavoro: un’istanza, quella del patto tra generazioni, che in questo momento è ancora più importante”.
“La sigla della convenzione quadro che regolerà i già positivi rapporti tra la Fondazione Edmund Mach e l'Unione Diplomati - ha spiegato il presidente di Udias, Lino Lucchi- rappresenta un momento storico altamente significativo, tale da porre le basi per una solida, proficua e sinergica collaborazione a beneficio degli ex allievi e delle generazioni di studenti che nel prossimo futuro transiteranno per la scuola. Siamo consapevoli che per garantire le migliori condizioni per un futuro sostenibile sia necessario adottare un patto intergenerazionale anche in agricoltura, rispetto al quale anche la convenzione contribuisce a fornire occasioni e opportunità di dialogo costruttivo”. L'auspicio è che l'accordo possa contribuire a dare nuova linfa e vitalità all’associazione degli ex allievi, che sia un accordo lungimirante, innovativo, un modello anche per altri istituti scolastici per coinvolgere sempre più i giovani nel volontariato.
“Il rapporto tra scuola e Udias è sempre stato sinergico e collaborativo – ha precisato il dirigente del Centro Istruzione e Formazione Marco Dal Rì. Con questa convenzione si formalizzano alcuni aspetti, in particolare si prevede il coinvolgimento di alcuni insegnanti per legare maggiormente Udias al mondo degli studenti con la conseguente opportunità per questi di interfacciarsi meglio con il mondo del lavoro”.
Tramite la storica associazione UDIAS e la collaborazione fornita da alcuni professori di San Michele gli ex allievi potranno avere un punto di riferimento chiaro presso il Centro istruzione e Formazione per rimanere connessi con la scuola. Gli studenti potranno avere opportunità di confronto e di trasferimento esperienziale con i soci UDIAS che già operano nel mondo del lavoro. La scuola, tramite l’Unione diplomati, potrà di estendere il profilo temporale di contatto con gli ex allievi, oltre il diploma, incrementando le occasioni per sintonizzarsi sugli input provenienti dal mondo del lavoro. Saranno potenziate le iniziative quali la reunion degli ex allievi, la cerimonia di consegna dei diplomi, potranno inoltre essere programmate iniziative sul territorio con visita alle aziende. Saranno programmate occasioni di incontro e confronto con i referenti di altre associazioni di ex allievi delle scuole agrarie e iniziative per coinvolgere i giovani nel volontariato. Ci saranno opportunità per valorizzare la documentazione degli archivi storico-fotografici di UDIAS e dei singoli soci in collaborazione con la biblioteca della FEM.
UDIAS. Nata con finalità di socializzazione e di amicizia, per non disperdere il patrimonio conoscitivo fornito dalla scuola, l’Unione Diplomati dell’Istituto Agrario di S. Michele, in sigla UDIAS, conta 350 iscritti. E’ un’associazione culturale, senza fini di lucro, costituita ufficialmente il 6 gennaio 1946 da un gruppo di ex alunni, a conclusione della frequenza all’Istituto, ma informalmente la nascita può essere fatta risalire al 20 marzo 1898, in occasione del Giubileo di Edmund Mach, primo direttore e docente dell’Istituto, occasione durante la quale i professori gli alunni e gli ex allievi sparsi in tutto il mondo hanno concorso assieme, ciascuno secondo le proprie possibilità, ad organizzare l'importante ricorrenza.

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31/03/2019, 9:41
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Presentata stamane la nuova sede di via Lavisotto. Oltre 180mila controlli all'anno e attenzione alle filiere agroalimentari locali
Istituto Zooprofilattico, un presidio per allevatori e consumatori
La sua attività è ancora troppo poco conosciuta ma è un presidio importante del sistema di epidemiosorveglianza delle malattie degli animali sul territorio, funzione che si esplica svolgendo qualcosa come 184 mila controlli all'anno sul solo territorio provinciale. Gli va però riconosciuto anche un altro importante ruolo: la valorizzazione delle produzioni alimentari tipiche del Trentino, ma soprattutto la funzione di garanzia che riveste per gli allevatori, per i veterinari e per gli stessi consumatori. Molte sono le competenze scientifiche, i campi di attività e le ricadute sul sistema agroalimentare locale che fanno della sezione trentina dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie un indispensabile tassello per vincere le nuove più complesse sfide (ad iniziare dal benessere degli animali d'allevamento ma anche dalla salute della fauna in generale) che investono il settore della sanità e il comparto agroalimentare. Questa la cornice nella quale si inserisce la presentazione di stamane, in via Lavisotto, della nuova sede dell'IZSVe, un nuovo edificio costruito in un anno ed ora in attesa solo delle rifiniture. Alla presentazione, accanto ai vertici dell'Istituto Zooprofilattico, i rappresentanti della Giunta provinciale, con il governatore e gli assessori alla salute, all'ambiente e all'agricoltura, caccia e pesca, il direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari Paolo Bordon, rappresentanti dei Servizi veterinari e del mondo zootecnico.

Il nuovo edificio occupa una superficie di oltre 1.300 m2 e si sviluppa su 3 piani. Gli spazi per le attività prevedono spazi per l’accettazione, la necroscopia, laboratori per la batteriologia diagnostica e parassitologia, sierologia e immunologia, microbiologia e tecniche di biotecnologia per l’analisi degli alimenti, più una sala riunioni/biblioteca e uffici. I lavori, costati 3,7 milioni di euro interamente finanziati con risorse proprie, termineranno a breve: a giugno, non appena ultimato il trasloco delle attrezzature dalla adiacente vecchia sede, ci sarà l'inaugurazione ufficiale ed entro l'inizio dell'autunno la piena operatività.

A riassumere obiettivi, finalità e nuovi futuri sviluppi nell'attività dell'Istituto è stato Daniele Bernardini, il direttore generale dell'IZSVe (il direttore della sezione di Trento è Giovanni Farina), che ha definito l'ente "un punto di riferimento per il territorio". "Questa sede - ha affermato Bernardini - deve continuare a dare assistenza sul territorio, sia a livello zootecnico sia a livello alimentare. Molti non conoscono gli Istituti Zooprofilattici e non sanno cosa fanno, il loro ruolo emerge per lo più in occasione di qualche emergenza alimentare. Uno dei compiti della sezione di Trento sarà dunque quello di promuovere la propria attività, che comprende servizi di diagnostica delle malattie infettive degli animali, attività di sorveglianza, consulenza, assistenza e ricerca." Bernardini, che lascerà tra poco il proprio incarico per la pensione, ha poi assicurato che proseguirà il supporto tecnico scientifico alle imprese dell’intera filiera agroalimentare nell’ambito dell’autocontrollo aziendale e della valorizzazione delle produzioni locali, una attività che interessa circa 400 aziende trentine.

Nella nuova struttura oggi lavorano una trentina di persone tra veterinari, biologi, biotecnologi, tecnici di laboratorio e personale amministrativo (27 a tempo indeterminato) alle quali si affiancano 8 giovani borsisti. Maggiore rilevanza ha assunto negli ultimi anni l'attività rivolta agli aspetti sanitari e zootecnici riferiti all'importante patrimonio ovi-caprino presente in Trentino, in particolare per gli aspetti legati alla trasformazione del latte in formaggi tipici, ma anche altri settori sono da poco entrati nel raggio d'azione della sezione trentina dell'IZSVe, quali l'apicoltura e l'acquacoltura, mentre nel prossimo futuro si svilupperà anche il settore delle analisi sui vegetali trasformati.

Al nuovo Istituto Zooprofilattico di Trento ha espresso il proprio apprezzamento anche la Giunta provinciale. "In questo luogo - ha affermato il presidente della Giunta - si concentra molto la nuova attenzione che i consumatori riservano alla sicurezza alimentare ed alla qualità dei prodotti, tema che oggi si collega anche al benessere degli animali e che investe vari aspetti, dall'etica alla sicurezza alimentare e all'uso dei medicinali. Voi - ha concluso il governatore del Trentino rivolgendosi al personale dell'IZSVe - garantite sicurezza al mondo produttivo ed ai consumatori, grazie per ciò che fate tutti i giorni".

Parole di apprezzamento anche dal vicepresidente della Giunta provinciale: "I risultati del lavoro di squadra che svolge l'Istituto Zooprofilattico ci sono e si vedono, la nuova sede completa un impegno e un percorso che il personale dell'Istituto sta facendo da molti anni garantendo un servizio importante al Trentino ed a molte categorie professionali oltre che ai consumatori".

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12/04/2019, 7:10
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Approvata la graduatoria delle domande del bando chiuso a fine gennaio. Accolte le domande dei "giovani imprenditori".

6,4 milioni di euro per gli investimenti nelle aziende agricole

6,4 milioni di euro per rispondere subito alle richieste di poco meno della metà degli agricoltori che hanno presentato domanda, ed altri 5 milioni di euro in autunno per accogliere altre domande ora rimaste escluse dall'assegnazione del finanziamento. Sono le risorse del PSR attivate quest'anno dalla Giunta provinciale per sostenere i progetti di investimento delle imprese agricole trentine. Tutte accolte le domande dei "giovani imprenditori".





Con la determinazione 239 dell'8 aprile da parte del Servizio Agricoltura è stata approvata la graduatoria delle domande presentate dalle imprese agricole a valere sull'operazione 4.1.1 del Piano di Sviluppo Rurale, "Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole" relativamente al bando chiuso il 31 gennaio scorso.Alla dotazione finanziaria decisa dalla Giunta provinciale nella seduta del 22 febbraio e pari a 4,5 milioni di Euro di risorse cofinanziate da Unione europea, Stato italiano e Provincia Autonoma di Trento, si sono aggiunti 1,9 milioni di Euro derivanti da economie, rinunce, spese ridotte rispetto ai primi due bandi aperti nel 2016 e nel 2017 sulla medesima operazione.

Questa disponibilità di risorse ha permesso di rendere finanziabili 133 domande rispetto alle 252 presentate con una percentuale di finanziamento rispetto alle richieste pervenute pari al 68,4%, in linea con quanto avvenuto nei bandi precedenti. Importante notare che con la dotazione di risorse disponibile è stato possibile accogliere tutte le domande presentate da giovani imprenditori agricoli che negli ultimi cinque anni hanno percepito il premio per l'insediamento quali conduttori in una impresa agricola e che con l'approvazione vedono accolta la propria domanda per interventi strutturali nelle proprie aziende.

Va ricordato infine che in autunno aprirà un nuovo bando rispetto a questa operazione a cui potranno fare riferimento le aziende al momento escluse dalla graduatoria appena approvata, purché i lavori oggetto di domanda non abbiano avuto inizio. La dotazione finanziaria del bando autunnale è pari a 5 milioni di Euro.

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Le innovative tecniche analitiche di trasformazione dell’uva oggetto della 3^ edizione di MS Wine Day
3° MS Wine Day, focus sulle nuove conoscenze nel settore della chimica del vino

La moderna ricerca vitivinicola ed enologica è impegnata nell'ottimizzare i processi di coltivazione e di vinificazione per assicurare la redditività, migliorare la qualità del prodotto e difendere le aree vinicole tradizionali. Le nuove scoperte in termini di varietà e selezione dei cloni e la caratterizzazione più approfondita dei prodotti vitivinicoli rappresentano ancora un'opportunità e una sfida concreta per tecnici e ricercatori.
Questo è il tema centrale di MS Wine Day, che si terrà giovedì 16 e venerdì 17 maggio in Trentino alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, ente che storicamente è in prima linea con studi e sperimentazioni in questo settore.


Un’ottantina gli iscritti tra ricercatori, rappresentanti tecnici ed enologi di aziende vinicole, distillerie italiane e laboratori che si confronteranno sui metodi di analisi più efficaci nella comprensione dei fenomeni connessi con la trasformazione delle uve. Il convegno è organizzato dal Laboratorio Chimico del Centro Trasferimento Tecnologico.

Dopo la prima edizione tenutasi in Toscana nel 2015 e la seconda in Veneto nel 2017, il terzo MS WINE Day si svolgerà dunque in Trentino. Specialisti di aziende private, istituzioni e università potranno confrontarsi sullo stato dell'arte e circa le più recenti innovazioni analitiche della spettrometria di massa applicata allo studio della trasformazione enologica. Migliorando l'efficacia di identificazione e quantificazione dei componenti chimici e biochimici dell'uva e dei prodotti vitivinicoli, le metodologie avanzate di spettrometria di massa (MS) svolgono un ruolo chiave nel supportare le decisioni agronomiche e il controllo qualità.
Durante il convegno sono previste presentazioni ad invito da parte di relatori di caratura internazionale, i quali tratteranno di nuovi approcci nell’analisi chimica di uva e vini, del contributo di lieviti e batteri all’aroma e al flavour dei vini, del ruolo dei composti solforati in enologia, nonché di approfondimenti sui quadri aromatici e sulle caratteristiche produttive e compositive di vini sudamericani e di distillati galiziani. Altre relazioni verteranno sull’identificazione di marker di autenticità di vini varietali, sulle innovazioni nella chimica isotopica degli aminoacidi dell’uva, sulla composizione dei suoli e il cambio climatico, sul profilo aromatico di varietà “resistenti”, sulla presenza in vino di componenti tanniche di potenziale uso terapeutico anti-HIV, fino ad arrivare all’identificazione di metaboliti fitotossici nelle viti affette da malattie del legno, principale problematica distruttiva dei vigneti a livello mondiale.

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15/05/2019, 16:55
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Quarta edizione dal 18 al 20 maggio a Trento e in varie località delle aree protette del Trentino
Ritornano le Giornate trentine della Biodiversità

Prosegue in Trentino il percorso per la promozione, tutela e valorizzazione della biodiversità naturale e di interesse agrario. Le varie iniziative in programma perseguono gli obiettivi indicati dalle istituzioni internazionali e nazionali che hanno definito il 20 maggio come Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (Legge 194/2015) ed il 22 maggio quale Giornata mondiale della biodiversità (ONU). La salvaguardia della diversità e della funzionalità degli ecosistemi si coniuga con la diversità delle specie e la diversità genetica entro di esse, sia nel contesto naturale sia in quello produttivo agricolo ed alimentare. Anche quest’anno enti, istituzioni, associazioni, operatori si sono messi in rete per divulgare e celebrare i valori universali della biodiversità. L’appuntamento della quarta edizione di “Il Trentino per la Biodiversità” è a Trento, dal 18 al 20 maggio, e in varie località delle aree protette del Trentino dai primi di maggio ai primi di giugno. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Comune di Trento, MUSE, CREA di Villazzano, Servizio sviluppo sostenibile ed Aree Protette, APPA, Fondazione Edmund Mach, Biodistretto di Trento, Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Federazione provinciale Allevatori, Rete degli Ecomusei del Trentino, associazioni F.T.bio e Pimpinella.

Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare la popolazione sullo stato della biodiversità che è anche alla base dei nostro sistema alimentare. Il recente rapporto della FAO evidenzia un impoverimento della biodiversità a livello mondiale che interessa anche le specie che supportano i nostri sistemi alimentari.
Con il termine biodiversità si intende la varietà degli ecosistemi, delle specie e del patrimonio genetico degli organismi viventi presenti sulla Terra. Per biodiversità di interesse agrario ed alimentare si intende il sottoinsieme della biodiversità che, in vario modo, interessa l'agricoltura e la produzione alimentare. Essa comprende le piante coltivate, gli animali allevati, i sistemi forestali, l’acquacoltura, i prodotti spontanei raccolti nei vari ambienti per scopo alimentare ed artigianale, i progenitori selvatici delle specie addomesticate ed inoltre tutto ciò che è noto come "biodiversità associata" ossia la vasta gamma di organismi che vivono all’interno e nelle vicinanze dei sistemi di produzione agricola ed alimentare e che contribuiscono alla formazione del prodotto.
La biodiversità è oggi minacciata: il tasso di estinzione delle specie è molto elevato e solo una modesta percentuale delle specie e degli ecosistemi è oggi in buone condizioni. E’ lei che ci fornisce quotidianamente cibo, mangimi, legname, fibre, ma anche farmaci e principi attivi ed una serie di servizi ecosistemici che mantengono i terreni fertili, impollinano le piante, purificano l'acqua e l'aria, mantengono le risorse ittiche e forestali in buona salute, aiutano a combattere i parassiti e le malattie delle coltivazioni e del bestiame.
In tema di alimentazione il Comune e l’Università di Trento, a seguito della stipula di un protocollo d’intesa, hanno avviato il progetto “Nutrire Trento” che si propone di promuovere nel contesto urbano e peri-urbano metodi di produzione e stili di consumo consapevoli del valore ambientale e sociale delle nostre scelte alimentari. Il progetto si propone di migliorare la qualità del cibo con cui si nutre la città, promuovere il consumo di prodotti sani e salutari che assicurino un'adeguata remunerazione per tutti gli attori della filiera alimentare, lavorare per valorizzare un'economia locale basata su nuove relazioni fra città e campagna e tra agricoltori e consumatori.

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Appuntamento domani alle 15.30 in Provincia. Sarà presente l'assessore Giulia Zanotelli.
Castanea: domani la conferenza stampa di presentazione del convegno nazionale sul castagno

Domani - martedì 4 giugno - nella sala Stampa della Provincia, alle ore 15.30, si terrà la conferenza stampa di presentazione
di Castanea 2019, il settimo convegno nazionale sul castagno, che si svolgerà a Pergine Valsugana, dall’11 al 14 giugno 2019. L'evento è organizzato da Fondazione Edmund Mach e Società Ortoflorofrutticoltura Italiana con il patrocinio di numerosi enti, istituzioni e associazioni: Provincia autonoma di Trento, Comune di Pergine Valsugana, Associazione Nazionale Città del Castagno, Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Istituto Marie Curie di Pergine Valsugana, Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, Centro di Castanicoltura Regionale del Piemonte, Centro Studio e Documentazione sul Castagno di Marradi, APT Valsugana Lagorai.

Alla conferenza stampa di presentazione interverranno l’assessore provinciale all’agricoltura, caccia e pesca, Giulia Zanotelli, il presidente FEM Andrea Segrè, il rappresentante di SOI - Società Ortoflorofrutticoltura Italiana, Andrea Fabbri, l’assessore allo sport, turismo, ambiente energie rinnovabili, risparmio energetico ed associazioni di riferimento del Comune di Pergine, Franco Demozzi, il funzionario del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo/ Direzione generale per la promozione della qualità, Alberto Manzo, il vicepresidente dell'Associazione nazionale Città del Castagno, Fulvio Viesi, il presidente della Cooperativa Castanicoltori Trentino Alto Adige, Stefano Pradi, l’amministratore delegato APT della Valsugana Lagorai, Stefano Ravelli.

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03/06/2019, 18:40
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