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Parco Nazionale delle Cinque Terre 
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Presentazione di "Le viti native americane e asiatiche. Ibridi portinnesti e varietali"Edito dalle Città del vino di Siena
GIOVEDI’ 2 Agosto a Manarola presso la sede del Parco (Stazione di Manarola) alle ore 16,00
(Manarola, 30 Lug 18) Il Prof Mauro Fregoni ci illustrerà le motivazioni della nuova opera e si soffermerà sulle due linee della moderna viticoltura, discendenti dalla storia.

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31/07/2018, 0:27
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AMP: Pulizia fondali con il Battello Spazzamare a Riomaggiore
Mercoledi 8 agosto, a partire dalle ore 9, pulizia della spiaggia della Fossola. Giovedi pulizia dei fondali della marina.
(Manarola - Sede Parco Cinque Terre, 06 Agosto 2018) - Il mezzo disinquinante, in dotazione all'Area Marina, prosegue il suo viaggio a tappe nei borghi delle Cinque Terre, per raccogliere i rifiuti, soprattutto quelli più ingombranti, e smaltirli successivamente in modo corretto.

Mercoledi 8 e giovedì 9 agosto, a partire dalle ore 9, il battello spazzamare sarà impiegato nella raccolta dei rifiuti sulla spiaggia e sui fondali della Marina del borgo di Riomaggiore

Anche quest'anno i tecnici dell'Area Marina potranno contare sul supporto fornito dai residenti, Diving autorizzati, dei volontari dell'Associazione Legambiente e di altre associazioni locali.

Eccolo il calendario della pulizia dei fondali, dei porticcioli e delle spiagge delle Cinque Terre.
20 agosto 2018 – pulizia spiaggia di Monterosso
21 agosto 2018 – pulizia fondali di Monterosso

Chi volesse prendere parte, come volontario, alle giornate di pulizia, può scrivere o telefonare a amp@parconazionale5terre.it 0187 762643

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07/08/2018, 8:44
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Federparchi a Festambiente 2018
Il 16 agosto Pelagos plastic free con il Parco
(Riomaggiore, 13 Agosto 2018) - Cinque dibattiti con le Aree protette tra il 16 e il 17 agosto alla festa di Legambiente

Sarà un presenza nutrita quella di Federparchi a Festambiente 2018, la festa annuale di Legambiente che si svolge a Ripescia (GR) dal 10 al 18 agosto con un fitto il calendario di incontri a cui partecipano vari esponenti di Federparchi.

Due gli appuntamenti del 16 agosto:

ore 18,00 Auditorium Pelagos plastic free un impegno comune. Buone pratiche di esperienze di Parchi, AMp ed Enti locali. Con Giorgio Zampetti Direttore nazionale Legambiente, Elisa Turiani Legambiente Toscana, Giampiero Sammuri Presidente Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, Lucia Venturi Presidente Parco della Maremma,Patrizio Scarpellini Direttore Parco delle 5 Terre.

ore 20 Spazio Incontri Non vogliamo un mare di plastica, nuove leggi per difendere al biodiversità. Con Giorgio Zampetti Direttore nazionale Legambiente, Simona Bonafè Europarlamentare, Giampiero Sammuri Presidente nazionale Federparchi, Vittorio Bugli , assessore alla presidenza della Regione Toscana. Claudio Vanni Responsabile relazione esterne Unicoop Firenze.



Appuntamenti del 17 agosto

Ore 11,00 Parco della Maremma I marchi del Parco della Maremma e nuovi strumenti di partecipazione verso la Carta Europea del Turismo Sostenibile. Partecipano Lucia Venturi presidente Parco Regionale della Maremma, Antonio Nicoletti responsabile nazionale Parchi e Aree protette Legambiente, Giampiero Sammuri Presidente Federparchi, Angelo Gentili segreteria nazionale Legambiente.

ore 18.00 Padiglione Natur&Turismi I Parchi alla sfida della qualità, Partecipano Antonio Nicoletti responsabile nazionale Parchi e Aree protette Legambiente, Maurizio Burlando Direttore Parco nazionale Arcipelago Toscano; Stefano Donati Direttore Parco nazionale del Vesuvio; Massimiliano Scotti, direttore Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi; Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia.

ore 19,30 Spazio Incontri Il capitale naturale e culturale delle aree protette per promuovere la green economy. Coordina Marco Gisotti giornalista. Partecipano Antonio Nicoletti responsabile nazionale Parchi e Aree protette Legambiente, Giampiero Sammuri Presidente Federparchi, Federica Fratoni assessore all'Ambiente Regione Toscana,Lucia Venturi presidente Parco Regionale della Maremma.

Oltre allo stand della Federazione delle aree protette vi saranno due momenti fissi nell'area bambini: RaccontaParchi e GustaParchi, storie, leggende e buone cose da mangiare con i prodotti di qualità delle aree protette.

Calendario soggetto a variazioni. Per il programma completo:

www.festambiente.it

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13/08/2018, 20:49
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Pollino, il Parco con Federparchi . Dolore e cordoglio
(Manarola - Sede-, 22 Agosto 2018) - Il Parco si associa a Federparchi che esprime dolore e cordoglio per le vittime della tragedia del Pollino.
"Ci sentiamo vicini ai loro familiari a cui va tutta la nostra solidarietà - dicono Gianpiero Sammuri e Patrizio Scarpellini- Le avverse condizioni del meteo hanno determinato un epilogo drammatico per gli escursionisti.

I Parchi naturali e tutte le aree protette del nostro Paese sono luoghi di eccezionale bellezza e vanno esplorati e visitati con attenzione e cura, nel rispetto delle regole. Come associazione delle aree protette è nostro dovere impegnarci, insieme a tutti gli altri soggetti interessati, affinchè la fruizione delle nostre eccellenze naturalistiche avvenga nel massimo della sicurezza per evitare il ripetersi di tragedie come questa del Raganello. "

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23/08/2018, 9:37
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T.R.A. MONTI - TERRE RESTITUITE ALL’AGRICOLTURA
Mercoledì 29 agosto, l'Associazione Per Tramonti ONLUS da a chiunque lo desideri la possibilità di partecipare alla vendemmia 2018
(Riomaggiore, 28 Agosto 2018) - Sei anni fa l'Associazione Per Tramonti ONLUS ha avviato il progetto per piantare nuovi vigneti sui terreni abbandonati. Alcuni proprietari che non potevano più occuparsene, li hanno ceduti in comodato gratuito all'Associazione.


Il progetto si chiama T.R.A. MONTI – Terre Restituite all'Agricoltura.

Chi vuole partecipare come volontario/a alla vendemmia, che si svolgerà MERCOLEDI' 29 AGOSTO, può scrivere per ricevere maggiori informazioni a: info@pertramonti.it comunicando la propria disponibilità insieme ai seguenti dati:


Nome Cognome, luogo e data di nascita

oppure è possibile telefonare al 335 6141442

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29/08/2018, 7:44
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Il vino, il Patrimonio degli abitanti delle Cinque Terre (e dell’Unesco)
Di Yvonne Riccobaldi , Sommelier professionista AIS
(Manarola - Sede-, 29 Agosto 2018) - Il vino, il Patrimonio degli abitanti delle Cinque Terre (e dell'Unesco)

Il vino delle Cinque Terre parte da molto lontano, arriva fino a noi attraversando secoli di lavoro svolto da intere famiglie che hanno reso unico questo meraviglioso paesaggio, lo hanno creato e lo hanno conservato, coltivando la vigna e mantenendo sentieri, poggi, viottoli e muri a secco.

Un PATRIMONIO che, prima che dell'Unesco è degli abitanti delle Cinque Terre,di chi ha radici lontane e che ancora vive e respira questa tradizione.

Vino bianco, secco, talvolta profumato con sentori di macchia mediterranea, agrumi e salsedine e poi all'assaggio si dimostra sapido,teso e potente, un vino che, più che mai, ti riporta nella terra da dove viene, ti riporta nella scogliera rocciosa, ti riporta in una mareggiata invernale, ti riporta nei profumi della macchia mediterranea, ti riporta nei sentieri caldi di agosto.

Oggi con orgoglio, possiamo contare 23 cantine produttive, ognuna di loro rappresenta un'eccellenza, ognuna di loro produce poche bottiglie, una media di 6000 bt a cantina, escludendo la cooperativa, ognuna di loro svolge un lavoro rivolto alla qualità, ogni lavoro svolto in vigna, ogni grappolo raccolto, sono svolti a mano, la produzione esprime veramente la filosofia del produttore, alcuni produttori preferiscono un prodotto più fresco e di buona beva,esaltando i profumi del vermentino, altri produttori preferiscono esaltare la struttura dell'uva bosco e creare un vino più diretto e con meno compromessi, altri svolgono la pratica della macerazione sulle bucce o di una viticoltura interamente naturale, per avere un prodotto più evoluto che si presta maggiormente all'invecchiamento di qualche anno.

Ecco come una degustazione di solo vino Cinque Terre può diventare veramente entusiasmante ed emozionante, ogni vino ha la sua peculiarità, questa è una grandissima ricchezza!

Yvonne Riccobaldi

Sommelier professionista AIS

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30/08/2018, 7:41
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Il Parco, i cambiamenti climatici e la tutela del territorio: al via un Life
La Giunta del Parco riunitasi ieri ha dato il via alla presentazione di un progetto LIFE nell’ambito degli obiettivi Life Climate Change Adaptation
(Manarola - Sede-, 07 Settembre 2018) - Nell'ambito dei progetti LIFE Climate Change Adaptation, strumento dell'Unione Europea per finanziare progetti per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente e del clima e creato per facilitare la realizzazione degli obiettivi delle politiche ambientali e climatiche attraverso il cofinanziamento di progetti di valore comunitario, il Parco è capofila e sostiene un importante progetto di recupero di terreni agricoli nelle Cinque Terre

La proposta sostenuta dal Parco Nazionale Cinque Terre, capofila del progetto, e altri partners tra i quali Fondazione Manarola, Università di Genova, Provincia di Barcelona, ITRB Group e Legambiente, prevede il recupero dei muri di sostegno dei terrazzamenti nelle Cinque Terre, in modo da migliorare la capacità di resistenza ai fenomeni meteorologici resi più estremi dal cambiamento climatico.

Il progetto si basa su un vasto e importante lavoro preparatorio fatto dalla "Fondazione Manarola Cinqueterre", che ha identificato le aree di intervento e realizzato buona parte del lavoro preparatorio per gli interventi infrastrutturali da eseguire.

L'idea alla base del progetto è quella di recuperare i terrazzamenti con l'investimento iniziale, e garantire il loro mantenimento nel lungo periodo affidando gli stessi in gestione ad agricoltori locali con specifici contratti di locazione che ne consentano lo sfruttamento a fini agricoli in cambio della realizzazione di opere di manutenzione.

"Vista la capacità dei muretti a secco costruiti con tecniche tradizionali di permettere il deflusso delle acque in modo ordinato e sicuro – dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco - il progetto aumenterebbe la capacità del territorio di resistere a fenomeni meteorologici intensi con effetti positivi non solo ambientali ma anche sociali ed economici. Con un importante risvolto sociale – continua il Direttore-. La formazione di manodopera specializzata nella costruzione e nel mantenimento dei muri a secco, una conoscenza che va preservata nel lungo termine"

Essenziale anche il ruolo dell'Università di Genova, come partner scientifico. Gli studiosi concentreranno il proprio contributo sugli studi preparatori e sul monitoraggio delle variabili connesse alla stabilità dei versanti.

Importante aspetto, comune peraltro a tutti i progetti europei, è che il progetto non deve solo conseguire i risultati che si è posto ma anche contribuire a creare conoscenza da sfruttare ulteriormente nel suo e in altri contesti simili, incoraggiare la diffusione di buone pratiche e promuovere l'essenziale ruolo della programmazione europea.

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07/09/2018, 17:39
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“È stato un piacere tornare, Parco dopo Parco, a vivere la Liguria, passo dopo passo”
Relazione sul Convegno CAI TAM (Tutela Ambiente Montano) “Il ruolo dei parchi” a cura del segretario della Commissione TAM Ligure Marina Ferrazin Abisso
(Manarola - Sede Ente Parco, 10 Settembre 2018) - Il Convegno CAI TAM (Tutela Ambiente Montano) "Il ruolo dei parchi" si è svolto nella splendida cornice di Manarola lo scorso 6 settembre 2018, con ottima partecipazione di pubblico e di operatori. Ha visto la partecipazione di una molteplicità di figure messe al tavolo a confrontarsi, tutte interessate e propositive, e di un pubblico appassionato addetto ai lavori.

Il Presidente del CAI della Spezia e presidente della Commissione regionale TAM, Laila Ciardelli, anche nella sula qualità di moderatrice dell'incontro, ha introdotto la discussione sottolineando la necessità di sinergia tra Parchi e territorio e di approcciarsi al sentiero ed al viaggio da viandanti, con l'animo e l'entusiasmo dei ragazzi. Il turismo deve far bene all'ambiente. E il CAI è una comunità che elabora pensieri sui sentieri.

Il vice Presidente del Parco delle Cinque Terre, Enzo Resasco, ha rilevato la necessità di moderare il turismo occasionale ("mordi e fuggi"), che rischia di disaggregare le risorse messe in campo: ha sostenuto la necessità di una politica ambientale e di qualità.

L'assessore regionale all'Agricoltura Stefano Mai ha parlato della tutela della biodiversità ed ha ritenuto di sottolineare la necessità di porre attenzione e occhio all'importanza della promozione del vino ligure, che deve trovarsi, oltre che sulle tavole degli Italiani, nella carta dei vini e nella cantina di ogni esercizio ristorativo della Liguria, pur restando prodotto tipico e di nicchia. È opportuno in proposito, più che aumentare la produzione, tutelare l'alta qualità, avviando una campagna di comunicazione in tal senso.

L'assessore ha inoltre riferito della campagna di riparazione di molteplici rifugi e posti tappa e degli interventi a favore della zootecnica, citando ad esempio il progetto regionale che vede coinvolto come capofila il Parco Antola, che mette a disposizione degli allevatori sistemi di protezione di vario tipo, attivi e passivi, dai danni che possono essere causati dagli animali selvatici. L'idea della "Squadra Liguria", che vede operare sinergicamente Enti Pubblici, tra cui annoveriamo anche i Parchi, Associazioni e cittadini, deve permeare l'azione comune.

È emerso nella trattazione, grazie alla guida della moderatrice Laila Ciardelli, il filo rosso della tutela e della conservazione del sentiero, fatto culturale e mai naturale, che va percorso consapevolmente.

Il Direttore del Parco delle Cinque Terre, Patrizio Scarpellini, ha evidenziato l'importanza del vino nella realtà naturale del Parco gestito. Le cantine non devono diventare negozi, pena la perdita dell'identità territoriale. Gli esercizi di ristorazione sono tenuti ad offrire il vino locale, accoppiato ad un'offerta gastronomica di prodotti locali, anche di comuni limitrofi naturalmente, di elevata qualità, al fine di garantire un'offerta lungimirante, con effetti positivi a lunga durata nel tempo. Particolarmente struggente è stata la frase "Tutti noi siamo proprietari del patrimonio Unesco rappresentato dalle Cinque Terre, perché collaboriamo a farle vivere". Il Direttore ha parlato della formazione effettuata a favore delle Guide del Parco (oltre 100), finalizzata allo svolgimento dei compiti affidati in sintonia con le politiche ambientali del Parco, e della collaborazione stretta e continua con il CAI, che fornisce opportune indicazioni e suggerimenti per lavorare in sicurezza. La monorotaia è stata citata ed esaltata come corollario del faticoso lavoro agricolo nel Parco e come elemento paesaggistico: di sicuro non è una strada vicinale, come viene frequentemente classificata e "quotata".

Il Consigliere regionale Claudio Muzio ha sottolineato l'opportunità di un'azione comune che coinvolga tutti i portatori di interessi. La bellezza del territorio è una risorsa inestimabile che sta diventando un grande problema. Va tutelata dall'azione dell'uomo, con interventi necessari e non eccessivi: niente di più, niente di meno. Nelle Cinque Terre è stata svolta un'azione di marketing ad altissimo livello, promuovendo il territorio e la sua bellezza in maniera egregia e vincente. Nessuno in partenza avrebbe potuto immaginare una crescita esponenziale del turismo globale e di massa. Il problema è ora la gestione del flusso turistico, in accordo con la tutela del territorio. Il Consigliere ha proposto alcune riflessioni, quale un'azione di sistema che veda coinvolti tutti soggetti portatori di interessi economici, ambientali e istituzionali, con l'obiettivo sia della promozione di una bellezza identitaria basata esclusivamente sulla promozione dei prodotti tipici locali legati al territorio (innalzando la qualità, si fa filtro), sia della distribuzione dei flussi turistici con il coinvolgimento dei territori circostanti e degli altri parchi regionali, sia del lavoro puntuale e incisivo con gli operatori turistici la cui finalità, oltre al profitto, deve essere quella di educare il turista, perseguendo l'obiettivo finale di un "Turismo Ambientale" che sia rispettoso del bene che lo ha attratto.

L'Europarlamentare Brando Benifei ha parlato dei progetti europei già avviati e dell'opera di semplificazione sulla presentazione e sulla rendicontazione che l'UE porta avanti proprio per agevolare l'unità di intenti a cui ogni Ente e persona o associazione coinvolta è tenuta per il bene comune.

Il Presidente del Parco Montemarcello Magra Vara, Pietro Tedeschi, ha sottolineato l'importanza di porgere attenzione alle criticità del territorio, dai reflui dei frantoi al piano nautico ai pericoli insiti negli alvei dei fiumi. Si è soffermato sulla necessità di effettuare la manutenzione dei rivi anche secondari e la pulizia costante dei boschi. Ha ribadito che il Parco è pronto a idee, progetti, programmi e proposte.

Dopo un entusiasta saluto del Consigliere Raso del Comune di Monterosso, il Presidente regionale del CAI Liguria, Giani Carravieri, ha ricapitolato brevemente la storia cinquantennale dello sviluppo dell'attenzione del CAI alla Tutela Ambiente Montano ed ha specificato che il CAI è presente su ogni tema ambientale e di parco, come testimonia l'accordo triennale Regione/CAI, già a terzo anno di attività, che ha implementato l'attività sui sentieri, anche con collaborazione della FIE, in particolare sul Sentiero Liguria e sull'AVML. Ha trattato il tema della sicurezza, già emerso nei precedenti interventi, e ha ricordato come le Giornate nazionali che festeggiano temi ambientali, quali la prossima Giornata dei Sentieri Liguri e poi quella dell'Acqua, dei Cammini storici e dei Sentieri CAI e In Cammino nei Parchi, siano esempi della collaborazione e della interazione tra Enti, associazioni e territorio.

Roberto Costa della Federparchi ha parlato dell'evoluzione legislativa della tutela dei Parchi, non ancora attuata a livello nazionale, ma in via di svolgimento nell'Assemblea Legislativa ligure. In sintesi, ha ricordato la salvezza del parco di Montemarcello Magra e l'importanza della prossima trasformazione del Parco di Portofino da regionale a nazionale, con molta attenzione ai fondi, sempre scarsi, in rapporto alle necessità emergenti. Ha evidenziato i molti fronti su cui tenere alta la guardia per la difesa del territorio. Uno è la mancata attivazione del Parco del Finalese, un'occasione mancata. Un altro è la soppressione delle aree contigue nel Parco dell'Aveto, su cui sono nel tempo stati usate molte risorse economiche regionali, con il relativo dubbio che tale scelta possa voler agevolare il mondo dei cacciatori. E ancora un dubbio: la Liguria ha un numero elevatissimo di cacciatori, a cui non corrisponde una diminuzione dei cinghiali e degli animali selvatici (a rischio dei muretti a secco, dei sentieri e degli allevatori): perché?

Roberto Costa ha poi evidenziato l'importanza che legislativamente possa essere previsto e regolato un marchio del Parco, secondo canoni predeterminati e con l'avallo della Regione.

Il Presidente del Parco dell'Antola, Daniela Segale, ha parlato del progetto pilota di aiuto degli allevatori, già affrontato da Gianni Carravieri, e ha affrontato il tema del sostegno da dare a tutti i comuni del Parco dell'Antola, bellissimo ma sicuramente meno frequentato del Parco delle Cinque Terre. È stata indicata la strategia di aderire alla filosofia dei Borghi Autentici d'Italia, che non è un marchio ma uno stile di accoglienza del turista come se fosse un residente. Ha parlato del proprio marchio "Sapori del Parco", che nel tempo prenderà il nome del Parco e che premia e promuove prodotti locali.

Il Direttore del Parco dell'Antola, Federico Marenco, ha iniziato citando i versi di Giorgio Caproni e ha sinteticamente valorizzato la necessità nel Parco di una burocrazia leggera, dinamica, che umanizzi il lavoro svolto dal Parco a tutela del territorio e dei suoi abitanti. La scelta attuale è, sulle orme di Pitagora, abbandonare le strade e prendere i sentieri o, meglio, ampliare il viaggio.

Il Direttore del Parco dell'Appennino Tosco Emiliano, Giuseppe Vignali, ha descritto l'attaccamento al territorio ligure (e in particolare delle Cinque Terre), quale naturale prosecuzione del Parco, a dimostrazione che l'uomo ha confini estranei a quelli amministrativi, che fano parte del suo essere persona. Ha portato l'esempio della scala affacciata sul mare quale fulgido e splendido esempio di sostenibilità. Una manciata di piccole case aggrappate alla scogliera a picco sul mare, in origine cantine per la vinificazione delle uve dei vigneti circostanti. Una scala che resiste dopo secoli. Un incanto (per inciso, tra i partecipanti al Convegno si aggirava, se non sbaglio, Luca Natale, dell'Ufficio Stampa del Parco, che ha grosse "colpe" nell'aver reso noto quel paradiso al mondo).

Maurizio Cattani, Consigliere centrale del CAI, ha sottolineato la necessità di porre attenzione ai principi cardine del rispetto, dell'educazione, della formazione e della comunicazione, tutti interconnessi. La promozione e la frequentazione delle zone meno note è fondamentale per il buon vivere di tutti e per meglio assaporare il viaggio e il territorio. E' opportuno una cartografia comune su tutto il territorio nazionale e regionale, naturalmente, per dare unitarietà all'ambiente con massima attenzione alla sicurezza.

Il Presidente nazionale della Commissione centrale della Tutela Ambiente Montano, Filippo Di Donato, ha ricordato con passione che la Liguria è un importante luogo di sperimentazione. Il CAI si è dato regole e autoregole che sinteticamente sono riportate nel Bidecalogo, un documento liberamente adottato dal CAI quale linea di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente e tutela del paesaggio. Occorre porsi domande sulle questioni del cambiamento climatico, dell'inquinamento e del consumo del suolo. Sono tre temi che richiedono una sola linea di azione: quindi armonizziamo le azioni, prendiamo consapevolezza del quotidiano e guadiamo al futuro.

Attenzione ad acqua, aria e suolo tre beni determinanti a cui corrispondono le Giornate cardine del CAI, già descritte dal Presidente del CAI Liguria, dedicate all'acqua, ai sentieri e al cammino. Necessari e insostituibili sono informazione, educazione e formazione. Ricordiamo, infine: quando si cammina, si apprende

Fabrizio Cappellini della Fondazione Manarola ha descritto l'attività dell'associazione, che si è posto il fine di costituire un anfiteatro di quasi 11 ettari dove i muretti a secco vengono o verranno ripristinati e dove si prativa attività di formazione continua al fine di trasferire le conoscenze degli anziani, in particolare nella costruzione dei muretti a secco e nella manutenzione del difficile territorio delle Cinque Terre. Mediante lo strumento della donazione sono stati acquisti quei micro fondi agricoli che, nel tempo, i proprietari e i loro eredi avevano abbandonato e dimenticato. Il Parco aiuta in vari modi la Fondazione, a titolo esemplificativo garantendo la pulizia con persone della "banca del lavoro" e facendosi carico delle spese di fornitura e trasporto delle pietre necessarie al ripristino dei muretti. È stato avviato un programma pluriennale di sostegno per le aziende del luogo (quasi tutte aderenti alla Fondazione): l'importante è - come sempre – fare squadra, non essere più soli, e all'azione comune si arriva proprio con le azioni concrete, che convincono le persone.

Marzia Raggi della Cantina Sassarini ha dato seguito e continuazione al precedente relatore. Con l'alluvione del 2011 sono andati persi parecchi terreni. Con fatica e con molto lavoro ha acquisito e recuperato molti vigneti e ha iniziato a produrre il suo vino. Il progetto nasce da una parte da un'esigenza di recupero, dall'altra dal desiderio di mantenimento del fragile territorio. Da imprenditrice agricola, porta avanti il messaggio del ripristino e del mantenimento del territorio. Senza l'agricoltura, il terreno non regge. La difficoltà principale di gestire terreni nelle Cinque Terre è la parcellizzazione: è quasi impossibile avere i vigneti collocati in un'unica zona. Il Parco è molto attivo sul lato agricolo e sta portando avanti progetti che aiutano i viticoltori locali. L'imprenditrice ha sostenuto che lo sviluppo delle Cinque Terre potrebbe passare anche attraverso un aumento della produzione vinicola, fermo restando il mantenimento dell'alta qualità dei prodotti: l'aumento sarebbe possibile recuperando un maggior numero di terreni e coltivandoli a vigneto. Il Parco diventerebbe così un giardino botanico in larga scala.

E, con il sapore dolce della frase "sentieri da conoscere sentieri da gustare", citata dalla Moderatrice, il Convegno si è avviato alla chiusura con l'intervento di Silvano Zaccone del Consorzio Il Cigno, che ha evidenziato che i Parchi devono essere espressione delle Comunità, mai delle forze politiche. Il Consorzio è nato nel 2008 per volontà di 9 Comuni e 2 Comunità montane, al fine di creare una rete solidale in grado di dare forza all'entroterra spezzino. In questi anni molte cose sono cambiate: il rischio concreto è la perdita di identità di un territorio a cavallo fra due regioni, Liguria e Toscana, che è la Lunigiana storica, la piccola patria comune di tutti i liguri apuani. Da qui bisogna ripartire per riaffermare con forza la nostra identità prima che scompaia per sempre. Alla sfida della globalizzazione non bisogna sottrarsi guardando al mondo che ci circonda con coraggio, recuperando tradizioni e valori comuni. Zaccone ha ricordato che il Consorzio, in quanto rete solidale, mette a sistema debolezze per farle diventare una forza e realizza eventi per lo più collocati in realtà piccole ma significative. Ha sottolineato che è fondamentale per l'Entroterra mantenere il rapporto privilegiato con la Riviera, mediante i sentieri di collegamento fra mare ed entroterra, soluzione imprevedibile in passato, ora scelta quasi obbligata per arrivare camminando ad un'offerta turistica adeguata. La Val di Vara e la Lunigiana dialogano con le Cinque Terre mettendo a disposizione le proprie eccellenze, proprio perché non hanno scordato, ma valorizzato, il proprio passato.

Il Convegno si è chiuso ripensando alle parole con cui il Presidente della CCTAM Di Donato ha concluso il suo intervento, condivise da tutti noi presenti.: "È stato un piacere tornare, Parco dopo Parco, a vivere la Liguria, passo dopo passo".

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I Vendemmiati clivi: per capire cos’è un luogo di ispirazione
(Manarola - Sede Parco Cinque Terre, 14 Settembre 2018) - "Ripercorrere i luoghi amati da Eugenio Montale in un Meriggiare pallido e assorto è già di per sé un privilegio. Diventa un'esperienza unica se appoggiati ai roventi muri d'orto si ascoltano dalla voce di Cristina Currarini le parole, le poesie e le sensazioni del premio Nobel durante la stagione della vendemmia."
Sono le impressioni di Stanislao de Marsanich, presidente della rete dei Parchi Letterari italiani, a margine della partecipazione al percorso poetico escursionistico I Vendemmiati Clivi da Manarola a Corniglia, organizzato dal Parco Letterario Eugenio Montale e delle Cinque Terre lungo i sentieri n. 506, 586 e 587 del CAI, sabato 8 settembre scorso.

"Il palpitare lontano di scaglie di mare si mescola al lavoro dei vignaioli che qui è ancora necessariamente legato alla tradizione e alla forza fisica. - Prosegue de Marsanich - regalandoci altre immagini del territorio - Il paesaggio è tagliato di tanto in tanto dalle monorotaie che si aggrappano alle pareti terrazzate tra foglie verdi e rossastre e grappoli dorati. Alle Cinque Terre non è difficile capire cosa sia un luogo di ispirazione ed è assolutamente comprensibile il motivo per cui sono riconosciute Patrimonio dell'Umanità. Un patrimonio fragile che Comunità, Comuni e Parco Nazionale preservano grazie a un lavoro continuo legato a una filiera agroalimentare unica, ricca e fondamentale per mantenere quei muretti a secco che non sono appoggiati alla parete, ma la sostengono."

In occasione della visita de Marsanich ha colto l'occasione per incontrare il Vice Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Vincenzo Resasco, il quale ha evidenziato come la cultura legata al paesaggio sia un urgenza da coltivare, anche partendo dalle comunità locali: "bisognerebbe vivere le Cinque Terre immergendosi nella stessa atmosfera descritta nelle poesie di Montale. Il poeta ha infatti conosciuto il nostro territorio percorrendo i suoi sentieri, scoprendo la natura e il paesaggio circostante da un punto di osservazione privilegiato. Quello della verticalità, ancora godibile oggi nei percorsi escursionisti più alti."

"Il Parco Letterario Montale e delle Cinque Terre è indirizzato in questo senso a una sensibilizzazione ulteriore di lettori, viaggiatori e anche degli amanti di un vino straordinario che Giosuè Carducci descrisse come l'essenza di tutte le ebbrezze dionisiache e Gabriele d'Annunzio come profondamente sensuale. - Conclude de Marsanich - Un messaggio di responsabilità e sostenibilità di fondamentale importanza che è oggi un esempio per tutta la rete de I Parchi Letterari e le Comunità che li ospitano, in Italia e all'estero."

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14/09/2018, 19:32
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"Sciacchetrà - Le Cinque Terre in un vino", presentazione a Monterosso
(Monterosso al Mare, 25 Settembre 2018) - Questa sera alle 21.00 presso l'Enoteca Internazionale di via Roma a Monterosso si terrà la presentazione della nuova guida enoica "Sciacchetrà – Le Cinque Terre in un vino". La serata sarà accompagnata da una degustazione con cinque diverse etichette del "nettare ambrato" e dalla presenza di Marco Rezzano di Ais Liguria.

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